Propongo qua una bella intervista fatta a Bilotta da Fumettologica.
https://www.fumettologica.it/2021/03/al ... dylan-dog/Interessanti le risposte di Bilotta alla prima e ultima domanda che riporto qui sotto.
Fumettologica: Nella serie regolare di Dylan Dog, Roberto Recchioni ha fatto uccidere Sclavi dal suo personaggio, rappresentando in modo molto esplicito l’umana necessità di dover “uccidere il proprio padre” come risoluzione di molti possibili complessi mentali (in questo caso forse più che altro editoriali). Tu invece in che modo hai dovuto uccidere il “tuo” Sclavi, per poter dare forma alle tue storie del Pianeta dei morti?
Bilotta: Io non provo complessi edipici, soprattutto rispetto al figlio di qualcun altro. Fondere il piano della realtà con quello della fantasia, il creatore con la creatura, porta a una strada metanarrativa. Questa è una direzione, quella che ho intrapreso io è opposta. Il pianeta dei morti nasce come altare al padre, o più precisamente alla sua opera. La strada narrativa che trovo interessante da lettore è quella degli autori che sanno cogliere l’anima delle creature altrui e nel cogliere il vero spirito del personaggio ne perpetuano gli elementi di interesse e attualità.
Fumettologica: C’è qualche progetto particolare su cui ti piacerebbe lavorare, prima o poi?
Bilotta: Mi piacerebbe ricostruire Dylan Dog narrativamente, in autonomia creativa. Scriverlo per riportare in vita il personaggio delle origini e proporlo ai lettori di oggi.