Zak ha scritto:
Nima83 ha scritto:
Su DD dovrebbero diminuire il prezzo per invogliare i lettori
Se la qualità
media (quindi tralasciando quei due/tre albi - inutile tirare di nuovo in ballo Ambrosini - che vanno dal buono all'ottimo. E secondo diversi che lo hanno letto, il numero di questo mese) deve essere come quella di questi ultimi anni è da impavidi continuare a comprare con questo ulteriore (manco eccessivo, per intenderci) rincaro.
Si spera che in virtù 1) di tale aumento e 2) delle critiche che ho sentito muovere all'attuale andamento della testata, chi di dovere/coloro che di dovere si dia/diano una svegliata.
Più contenuti, più trame con un senso. E... bene la parte grafica (salvo qualche scivolone) ma non deve ergersi come l'unica componente della testata (da parecchio mi pare che la serie sia diventata un carnet di bei disegni e punto).
Una volta avere una "storia" non era questa grossa chimera.
Quindi... quattro euro e quaranta per altre (non) storie assurde capaci di scivolare via come l'olio o (peggio) di irritare?
Anche no.
Torno ad essere un occasionale. Aspettando con ansia il numero con Lauria, ma giusto per i disegni
Confermato l'aumento dei prezzi Bonelli. Una brutta notizia e un buona al tempo stesso...inutile dire che la buona sia che questo ulteriore aumento porterà anche gli ultimi irriducibili ad abbandonare la decrepita barca Dylan DOEniana. Come detto dal buon Nima, solo abbassando ancor più i prezzi del pessimo DyDoe forse forse qualcuno verrebbe invogliato a tornare sui suoi passi...
p.s. Caro Nima, comunque sottoscrivo ogni parola del tuo intervento , e quasi benvenuto nel club.
https://www.fumettologica.it/2021/03/bonelli-aumento-prezzi-fumetti/Grazie mille Zak
E chiaramente - come giustamente hai fatto notare - mi mantengo "quasi" nel club (i carnet di disegni mi sono sempre piaciuti, e anche se buona parte delle storie hanno un valore prossimo allo zero, il fatto di ritrovarmi determinate volte con libricini di illustrazioni ben fatte può fare in modo di mantenermi tra gli occasionali
).
Questo sino a che anche i buoni disegnatori non molleranno il Titanic, magari reindirizzati ad altre testate ancora in vita (Tex?), e la suddetta nave sforacchiata non sarà occupata da pletore di disegnatori alle prime armi a fare da contraltare a sceneggiatori sempre più in evidente stato di affanno.
E sarò desolato per loro, perché affonderanno con una (ex) gloriosa nave, che una volta significava veramente qualcosa a livello di impatto culturale.
Dylan Dog ha fatto storia. Ok, magari vendeva copiosamente in un periodo in cui i ragazzi leggevano fumetti e non erano intossicati da internet (non era ancora l'epoca di certe rivoluzioni web), ma andando a fine mese a comprare il nuovo numero si ritrovavano con qualcosa di veramente efficace.
Un numero capace di rapirli per quei 15/20 minuti, capace di traghettarli altrove, di spaventarli/commuoverli.
Che, esistessero ancora oggi albi di quella portata, avrebbero non solo estimatori, ma fanatici che sfiderebbero le leggi della natura per arrivare in tempo in edicola alla fine del mese.
Ma non esistono più.
Coinvolgere è diventato un optional.
L'importante è mostrare quanto si è
in, quanto si rispettino le tendenze attuali (e vai con i selfie, con i telefonini, con facebook, con Alexa) fregandosene allegramente se tutto questo non è supportato da un solido background.
Tutto questo, detto tra di noi, serve sino a un certo punto: ok riguardo all'inserimento di certe nuove tecnologie (vabbè, chiaramente siamo nel 2021, e fare finta nella testata che siamo in altri tempi non so quanto avrebbe senso), ma spedendo - e l'ho già detto in più occasioni - il Nostro entro castelli abbandonati, case stregate, cimiteri desolati, in realtà non avrebbe bisogno di grandi riferimenti all'attualità che ci circonda.
A me questo basterebbe. E per coloro che scrivono (forse) non sarebbe un grande sforzo recuperare quanto vi era di bello nel "vecchio" Dylan Dog. Magari dovrebbero rileggersi bene (e imparare a memoria in ogni singolo passaggio) albi come "La Casa Degli Uomini Perduti", "Il Castello Della Paura" etc. Capire "quali erano i ritmi giusti", afferrare "certe tempistiche", suggerire a chi disegna "le giuste inquadrature". Ma sarebbe quasi necessario.
Comunque - per evitare ulteriori divagazioni data la mia indole chiacchiereccia - mi trovi perfettamente in linea con il tuo commento
Sono (come te, del resto) un Dylandoghiano, affezionato fedelissimo di DD.
Solo che questo non è Dylan Dog. Non più almeno. Quello che chiamiamo Dylan Doe, con tutto il suo background posticcio e un horror che i RIS stanno ancora tentando di trovare, mi interessa poco
E l'aumento per me è una "quasi" pietra tombale.
Ciao Zak!!!