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#Color Fest N°36 - Mister Punch
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Accettabile (6) 3%  3%  [ 1 ]
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 Oggetto del messaggio: Re: #Color Fest N°36 - Mister Punch
MessaggioInviato: sab feb 13, 2021 5:50 pm 
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Quel che dici è totalmente corretto Wolk. Difatti non dico che mr punch sia la versione britannica di Pulcinella. Non vorrebbe dire nulla. I personaggi evolvono in un contesto culturale e quello inglese se è diverso da quello italiano. Volevo semplicemente dire come la figura di Mr punch molto probabilmente esiste perché esiste la figura di Pulcinella (la maschera, il personaggio prima della codificazione nel personaggio della commedia dell arte) . Senza di essa e senza la figura di Pietro Gimonde Mr punch non sarebbe arrivato in Inghilterra e non si sarebbe evoluto nel personaggio che è ora che è comunque molto diverso dal Pulcinella sia della commedia dell arte che del teatro dei burattini.

Detta in un altro modo sarebbe come dire che sicuramente Mr punch deve molto a pulcinella mentre pulcinella non deve nulla a mr punch.

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Il mio testamento dovrà contenere non ciò che voglio lasciare quando morirò ma ciò che voglio trovare quando tornerò.

Bergonzoni Alessandro


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 Oggetto del messaggio: Re: #Color Fest N°36 - Mister Punch
MessaggioInviato: sab feb 13, 2021 6:25 pm 
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alemans123 ha scritto:
Quel che dici è totalmente corretto Wolk. Difatti non dico che mr punch sia la versione britannica di Pulcinella.


Il problema non è quello che dici tu o dico io.
Il problema è quello che fanno passare su carta attraverso le parole dei personaggi o le didascalie sotto di loro.
Roba che Castelli avrebbe scritto 6 pagine di redazionali (approfonditi) di scuse per correggersi, invece di cialtroneggiare random comechisappiamobene.

[...]

Torniamo all'albo, in sintesi:

    Testi 6
    Disegni 8 1/2
    Voto finale 7
(normalmente non sarei così generoso, ma per un CF è normale che il lato grafico conti almeno quanto quello narrativo, perché in altri contesti non gli darei oltre un 30% di rilevanza sul voto finale).

Bah, a me non è che questo CF#36 sia piaciuto così tanto. A parte i disegni (v. sopra) :|
Da un tizio che viene strombazzato nei redazionali come "padre nobile del fantasy italico", "sceneggiatore cinematografico" e incattedrato di narratologia... pensavo fosse lecito aspettarsi qualcosa di più.

Invece la storia è interessante fino ad un certo punto (diciamo 2/3, p.63 circa), ma non ingrana nulla di che nel suo svolgimento blando e sincopato, tornando a capo chino sempre sulle stesso cose, come un (meta)ritornello da inculcare: nella fattispecie il sacrificio sentimental-filantropico di Dylan verso Groucho o viceversa, nella loro omosocialità qui più smielata che schiettamente cameratesca(in affitto).
Una storiella per me troppo tenerella al fine, per cui il vero Punch più che versare lacrime, si sarebbe contorto dai conati di nausea diabetica :? .

Peccato, perché le vicende partono bene, Mr Punch in character sulla ribalta è vitale nella sua balordaggine istrionica, e fa davvero paura (pp. 44-48) quando vuole rapire "al volo" la bambina di Jennifer: migliore scena del lotto.
Poi la storia comincia a perdersi in spiegoncini su spiegoncini (tipo Nigel chiacchierone) su cosa/come avviene nel teatrino di Punch, il meccanismo degli ostaggi, il transfer occulto, il potere sadico-liberatorio del riso, etc. e la sceneggiatura arranca, di brutto. E il pubblico nicchia. :cry: .

Tra l'altro ci sono delle pseudo-incongruenze anche a livello cronologico, se Dylan parla di una raccomandata firmata 2 anni fa da Groucho, quando sappiamo (in base all'inedito.... seeehhh, paroloni :roll: ) che convive da poco col baffuto. Mentre sembra mooooooolto strano che Jennifer abbia lasciato la bimba in balia di Mr Punch per ben 11 anni (madredegenere!) e abbia trovato soltanto adesso un fesso (indovinate chi?) con cui fare scambio nel ruolo di bottler... senza contare che deve averla concepita a meno di 20 anni per l'età che dimostra adesso in base ai disegni :oops:

E parlando di madri, quella Rania iper-sensibile che abbiamo visto sull'inedito crollare professionalmente davanti ad un pancione funereo di terrorista, qui manda idealmente affanculo una pargola piangente appena scampata ad un volo di 3 piani :o

Quando pensavo ci sarebbe stata un svolta rutilante nella sceneggiatura... ovvero quando Dylan the Bobby entra nel teatrino di legno... le cose invece si afflosciano ancora di più - fischiiiiiiiiii dal loggione :x: - con tutti questi meta-pipponcelli intimistici sul perché Mr Punch avrebbe fatto passare il Nostro, sul perché Groucho lo vorrebbe fuori causa, su chi-controlla-chi, etc. E la parte della meta-riflessione sul ruolo di "spalla", sinceramente più che toccarmi il cuore, ha segnato la glicemia del mio pancreas (pp.78-80).
Ridondante l'indottrinamento prolisso del dottore-diavolo-notaio&co; banale la soluzione finale per uscire dai casini, col solito pietismo martire ipertelefonato da Dylan, sempre in linea sulla sua retorica.

Disegni molto belli e sprecati per quel qualcosa di più fiabesco e dissacrante che avrebbe potuto invece infondere la storia, se si fosse attenuta al vero mood di Mr Punch, e non a quello del Dylan chiagnon&fesso :( .

Una piccola (e trina) nota di disappunto, per le ciglia pronunciate di Dylan tipo make-up di Jared Leto, per la mancanza dei numeri pagina nelle sezioni a sfondo nero (nel CF#33 di Simeoni in condizioni simili comparivano) e per quei triangolini che sbucano dappertutto, compreso sulla pelle, senza un senso cinetico od anatomico, confermandosi soltanto una cifra stilistica dell'autore in loop decorativo.

Almeno su una fica come Urd avevano un senso...

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 Oggetto del messaggio: Re: #Color Fest N°36 - Mister Punch
MessaggioInviato: dom feb 14, 2021 7:38 pm 
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wolkoff ha scritto:
ho il sospetto che se non ci fosse stato di mezzo il comic novel di Gaiman, nessuno se lo sarebbe cagato fumettisticamente in Italia a certi a livelli.



...chissà perché, ma ho anch'io questo sospetto... altrimenti una storia così, l'avrebbero scritta prima.
Detto ciò, sono stato davvero molto sorpreso in maniera piacevole.
Gran bella storia.
Votato Ottimo.

Curioso che due storie che hanno a che fare con il modo delle maschere, arrivino così a breve distanza l'una dall'altra.

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 Oggetto del messaggio: Re: #Color Fest N°36 - Mister Punch
MessaggioInviato: dom feb 14, 2021 9:06 pm 
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CR_7 ha scritto:
wolkoff ha scritto:
ho il sospetto che se non ci fosse stato di mezzo il comic novel di Gaiman, nessuno se lo sarebbe cagato fumettisticamente in Italia a certi a livelli.



...chissà perché, ma ho anch'io questo sospetto... altrimenti una storia così, l'avrebbero scritta prima.


Voleva essere una battuta tra le righe?
Va bene, prendiamola per qualsiasi cosa sia, visto che a Carnevale ogni riga vale.

Il novel di Gaiman è del '94, tradotto in italiano nel 2000 o giù di lì.
Non volevo dire che De Feo si è ricordato adesso di trarre ispirazione da quel volume, ma che senza quel probabile "contatto" (forse) non si sarebbe interessato alla figura di Punch & Judy, che da queste parti sono poco conosciuti, a parte certi riferimenti in alcuni film, serie animate e fumetti, ma sempre en passant.
Mentre un prodotto monografico famoso come quello di Gaiman in Italia non si è mai visto col burattino presente da protagonista... che è una sorta di icona prezzemolante SOLO nel mondo anglosassone. Almeno che De Feo non si diletti di drammaturgia inglese pre-vittoriana, o non bazzichi per i teatrini mobili di Hyde Park.

Poi se c'ha messo 20 anni per farsi pubblicare un albo a tema saranno pure fatti suoi, senza togliere che magari la cosa (tra qualche contingenza varia) ha solleticato proprio la SBE dopo aver colto il parallelo col lavoro di Gaiman, che probabilmente anche in redazione conoscono.
Detto questo la questione dell' "ispirazione" credo non interessi poi nessuno, a parte Rincione forse, di cui alcune tavole ricordano il graphic novel di sopra come atmosfere.

Senza contare che, senza il suo contributo grafico, questa storia disegnata da un Cossu qualsiasi faceva la stessa figura di una trombetta carnevalesca al concerto di Woodstock
Spoiler!
... magari suonata da un Pierrot chiagnone e baffuto :( :g: :(

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 Oggetto del messaggio: Re: #Color Fest N°36 - Mister Punch
MessaggioInviato: lun feb 15, 2021 10:04 am 
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CR_7 ha scritto:
Curioso che due storie che hanno a che fare con il modo delle maschere, arrivino così a breve distanza l'una dall'altra.

beh hanno sfruttato la collocazione temporale, ossia il periodo di carnevale, poi in effetti carnevale c'è tutti gli anni e queste sono uscite lo stesso anno, quello si... si vede che si son fatti contagiare dall'OB tematico :mrgreen:

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 Oggetto del messaggio: Re: #Color Fest N°36 - Mister Punch
MessaggioInviato: lun feb 15, 2021 6:09 pm 
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Per me è il miglior color fest di sempre.

Disegni fantastici e storia lineare, ma non così banale come è parsa ad altri.

Insomma mi sono angosciato e divertito, cosa potevo chiedere di piu'?


Infine, sarà per il fatto che sono un papà adottivo, ma sentire Dylan chiamare Bloch papà non mi disturba affatto e non mi impedisce di immergermi in una bella storia.

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 Oggetto del messaggio: Re: #Color Fest N°36 - Mister Punch
MessaggioInviato: mar feb 16, 2021 2:56 pm 
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Non potendomi permettere l'albo in edicola, ho dovuto cercarlo sul mercato nero, e la Bonelli mi ha accontentato con la versione tarocca, "Mister Puch"!

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Le promozioni, quelle belle...

Scherzi a parte, è il mio primo Color Fest letto in tempo reale, sono quasi emozionato! Speriamo bene.

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 Oggetto del messaggio: Re: #Color Fest N°36 - Mister Punch
MessaggioInviato: mar feb 16, 2021 3:29 pm 
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ma leggere due volte invece di una e così difficile?

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 Oggetto del messaggio: Re: #Color Fest N°36 - Mister Punch
MessaggioInviato: mar feb 16, 2021 9:22 pm 
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wolkoff ha scritto:
CR_7 ha scritto:
wolkoff ha scritto:
ho il sospetto che se non ci fosse stato di mezzo il comic novel di Gaiman, nessuno se lo sarebbe cagato fumettisticamente in Italia a certi a livelli.



...chissà perché, ma ho anch'io questo sospetto... altrimenti una storia così, l'avrebbero scritta prima.


Voleva essere una battuta tra le righe?



assolutissimamente no.
Quello che pensavo è che è una storia talmente interessante in sé, che avrebbe potuto tranquillamente (parlo di storia, non di disegni, che all'epoca non ce li saremmo filati) apparire sulla serie regolare trent'anni fa e più... ma all'epoca Mr. Punch, appunto, non era molto conosciuto...

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MessaggioInviato: mer feb 17, 2021 7:40 am 
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A questo proposito, non so se era stato già detto, ma Mr. Punch & consorte erano già presenti nel Maxi 29, "Il burattinaio", addirittura Punch era pure in copertina, anche se poi se non era protagonista della storia. Marzano ha cercato di sdoganarlo già quattro anni fa, e anche quel maxi uscì a febbraio.

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Come si vede, l'accostamento Punch/Pulcinella era già superficiale illo tempore... Cambia il vento ma noi no...

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MessaggioInviato: mer feb 17, 2021 12:11 pm 
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me lo ero completamente dimenticato

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MessaggioInviato: mer feb 17, 2021 12:16 pm 
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Ho solo dato una scorsa alla storia, Punch compare solo in alcune scene, ma tutte le scene degli altri burattini riprendono chiaramente le dinamiche e i personaggi di Punch e Judy, poliziotti, bastonate, morti in scena. Si ha l'impressione che questo nuovo color alla fine sia non proprio un unicum così innovativo. Credo che ci siano per dire scene in cui Dylan diventa marionetta anche lì.

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 Oggetto del messaggio: Re: #Color Fest N°36 - Mister Punch
MessaggioInviato: mer feb 17, 2021 2:41 pm 
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Wola, non mi ricordavo che di profilo in copertina c'era il nasone di Mr Punch :o

A me quella storia (per essere di Marzano) era piaciuta nella sua carineria. Semplice e dylaniata.
A differenza di questo pretenzioso De Feo, che sbrodola nel soliti meta-piagnistei sul senso della vita di coppia Dylan-Baffuto, e spiega dodici volte (contraddicendosi) il meccanismo con cui le anime finiscono ostaggi nel teatrino, chi muove chi, chi salva chi, etc.

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 Oggetto del messaggio: Re: #Color Fest N°36 - Mister Punch
MessaggioInviato: mer feb 17, 2021 5:59 pm 
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Reduce da una seconda lettura dell'albo, vedo di tirare un po' le somme.

Ovviamente

SPOILER
SPOILER
SPOILER

Come dicevo, questo è il mio primo Color Fest che leggo al momento della sua uscita. Di base io sono contrario ai Color Fest, per vari motivi: non mi piacciono particolarmente i fumetti a colori; non mi piace il modo in cui alla Bonelli usano il colore; non mi piace come alla Bonelli stampano il colore; non mi piace che le testate si moltiplichino a dismisura, specialmente quando la testata madre fa davvero pena; ci ho sempre visto un odore fastidioso di pretestuosità, come se per essere artistico e sperimentale un fumetto debba diventare per forza tutto sgummato o pasticciato di colori, ho letto delle storie che erano storie normalissime a cui il colore non aggiungeva assolutamente nulla.
Questo in generale.

Passiamo a quest'albo in particolare.

Cominciamo dalla copertina: un Dylan legato come a dei fili come una marionetta, con la figura inquietante di Mister Punch. ESATTAMENTE la copertina del Maxi numero 29, dunque. Bene. A malapena è il caso di notare che né nel Maxi né in questo albo ci siano marionette, ma solo burattini. Anche Jennifer si lascia trascinare da questa bella metafora delle marionette mosse dai fili (p. 37), ma di marionette neanche l'ombra.

L'edittoriale è il solito concentrato di aria fritta, lodi sperticate a destra e a manca, e tempo perso. Innanzitutto, a questo punto, sarebbe stato doveroso citare la storia di Marzano del Maxi 29, quantomeno come precedente di una presenza di Punch antecedente a questa (la storia di Marzano, per quanto non incentrata su P&J, comunque ne ricalca tutti gli stilemi, violenza tra burattini compresa), invece deve essersela dimenticata pure Recchioni quella storia.

Secondopoi, ovvio che l'edittoriale di un albo che si intitola MISTER Punch si concluda con la frase "MR. Punch è entrato in scena". Così come è logico che nell'albo non venga MAI chiamato MISTER Punch, ma solo MR Punch. Boh. In compenso Groucho viene chiamato MISTER clown. Ari-boh.

Terzopoi, mi piace che Recchioni abbia inseguito in lungo e in largo De Feo per fargli sceneggiare una storia, per poi modificargliela bellamente!

-Per quanto riguarda invece l'albo, direi che ovviamente tutti si sono spesi a fare complimenti disumani a Rincione per i suoi disegni, e ci mancherebbe. Io registro soltanto che questo capolavoro di Color Fest inizia con un Mister Punch copincollato. Così, subito subito, a pagina 1. Ovviamente il buongiorno si vede dal mattino, perchè di vignette copincollate ce n'è un altro bel mucchio. Ma ci torniamo.

-L'espediente della multa e della mora secondo me è scadente, si potevano trovare altri "millemila" (ugh) modi per far andare sul lastrico Dylan (come se il papi Bloch non gliele prestava seimila sterline, manco avesse detto seicentomila!). Buona l'idea, quindi, di far incrinare il rapporto di coppia, ma non altrettanto l'esito.

-Aggiungiamo "pazzoide" alla galleria degli insulti gratuiti di Groucho. E aggiungiamo anche il fatto che Dylan va in un ufficio pubblico, Dio solo sa quanto ci potrebbe mettere, e chiede a Groucho di rimanere in macchina! Ma Groucho non è un picciriddo. Stai a vedere che deve restare chiuso in macchina, ma perché? Ma giustamente quello se ne va a vedersi uno spettacolo, no? Bah! Dylan ha certe pretese... Come quando diceva a Gnaghi che si faceva i cavoli suoi "ma mi stai ascoltando?"

-Dopodichè, la meraviglia: Groucho, a pagina 12, dice "insieme", e Dylan gli risponde "insieme?!", poi sempre Dylan dice "insieme", , e l'albo si conclude, proprio con la parole "insieme". E allora perché Groucho, improvvisamente, a pagina 13, se ne esce con "assieme"? Semplicissimo, perché quella frase l'ha scritta qualcun altro. Chissà chi ha fatto dire a Groucho la solita frase criptogay sul dormire "assieme".

-Dylan che dice "non è da me trattare Groucho in quella maniera". Ma se non ha fatto altro che trattarlo in questa maniera da quando è ricominciato il baraccone! Già dal PRIMO momento in cui si sono incontrati, nel 406, Dylan ha iniziato a offenderlo!

-Rincione capolavoro di pittura, quindi ovviamente a pagina 17 bello modulo stampato che è un piacere a guardarlo! Con effetto stropicciatura che non incide in nessun modo sulle righe scritte. Ottimo.

-a pagina 22 vediamo proseguire l'opera di rimbecillimento di Bloch. Dopo averlo visto con la retina in testa da sommelier, eccolo qui in veste di pescatore della settimana enigmistica, addirittura con pinne e maschera nel portabagagli! Che fine ha fatto il Bloch crepuscolare, puttaniere, ispettore vomitone che tutti abbiamo amato? Poveri noi...

-Su papà direi che abbiamo dato... ci aggiungiamo anche "figliolo".

-pag. 25: "il migliore amico che abbia mai avuto"! E Gnaghi muto! Cioè, volevo dire: ecco l'ennesimo chiodo nella bara del personaggio di Gnaghi, dimenticato ormai per sempre... Una prece.

-pagina 33, altre tre vignette copincollate. La fotocopiatrice è l'anima dell'arte pittorica, si sa.

-a pagina 35 iniziano le stampe appese al muro. Ricordiamo che bisogna dipingere tutto, tranne i quadri al muro, che infatti sono rigorosamente delle foto d'archivio prese e appiccicate dentro cornici tutte sbilenche. Anche questa è arte: tutto sghembo, tranne le cose che non lo sono. Mi sembra ovvio.

-pag. 40, ulteriore copincolla. Uno dei miei preferiti: che cosa c'è di più emozionante di una mamma che tiene in braccio la sua bambina immobile, disegnata una sola volta e poi ricopiata, perché va bene l'arte, va bene l'emozione, ma io me devo pure da sbriga'? E come dargli torto?

-a pagina 47, una delle mie cose preferite, un vero e proprio must di Dylan. Ultima vignetta: faccia incavolata, un vero duro. "Non ti permetterò di prenderla!". Pagina dopo, quella si butta di sotto con la bambina e Dylan muto! Sezione "minacce a vanvera".

-pag. 49, altro copincolla, che come vediamo iniziano a moltiplicarsi senza freni. In onore dell'arte e della sperimentazione, ovviamente.

-pagina 51: una bambina sopravvive ad una caduta di tre piani, per quanto protetta dal copro della madre? Chiedo ai medici in sala. Magari sì, non lo so.

-pagina 51-52: altro bel primo piano di Dylan copincollato, con solo gli occhi che si aprono. Arte, arte, arte. Ma se ti devi spicciare, tranquillo.

-pagina 64: ovviamente, scena super drammatica, Dylan butta il tesserino, condannandosi forse ad un'esistenza infinita di tormenti. Giulio Rincione: il tesserino lo copincollo nella stessa identica posizione, per dare un effetto drammatico, ma anche perchè me devo da sbriga'! Non so perché in questa storia Rincione è romano.

-due o tre pagine dopo (ho perso il conto perché ad un certo punto le pagine cominciano a non essere più segnate dai numeri, come già si ricordava qui): altre due vignette copiate. Inizio a pensare che forse l'effetto che si voleva ottenere non fosse la drammaticità, ma solo sbrigarsi. Il tempo ce lo dirà.

-e altre due vignette copincollate. Il numero inizia ad essere alto per un albo normale, figurati per un CoLoR FeSt SpErImEnTaLe.

-Punch dice a Dylan “per questo adoravi i miei spettacoli”, quando all’inizio Dylan dice “mi hanno sempre fatto venire i brividi, anche da bambino”.

-Poi altri copincolla, quasi a chiudere un po’ il cerchio.

A completare il quadro delle cose negative di questo albo, concorre il lettering. A causa della megalomania del font usato per far parlare Punch, letteralmente vediamo saltare intere porzioni di vignette, motivo per cui il lavoro di Rincione ne risente in modo molto evidente. Questi sono gli esempi più evidenti:

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Giusto per chi voglia immedesimarsi ancora di più nella lettura, ho letto che la voce di Punch è caratterizzata da un suono tipo quello del kazoo, e che addirittura i puristi ritengono che se non è rappresentato con questa voce, non è un vero spettacolo di Punch e Judy.

Sul modo in cui Rania liquida qui il problema “bambina”, posso solo dire che aspetto con ansia l’albo 414 in cui, ci scommetto, sarà tutta zucchero e miele.



Concludo il discorso sulle cose negative dicendo che, come spesso succede, più un autore viene incensato, e più deludente è il risultato. Non c'era bisogno che arrivasse l'accademico di fama europea per scrivere questa storia, questo mi sembra chiaro. Giusto lo spunto iniziale è abbastanza interessante, finalmente qualcuno che si occupa un po' anche di folklore britannico vero e proprio. Ma se me lo devi sporcare con battute come quella del poliziotto che polisce, allora mi tengo Ruju. Sul rapporto tra Dylan e Groucho abbiamo virato pericolosissimamente in territorio "Oggi sposi", e l'effetto non è esattamente gradevole, con in più il problema, fatto notare da tutti, che non si sa in che cavolo di universo siamo, dove ci sono i cellulari, c'è il papà, e c'è il figliuolo, c'è Rania, ma sono passati anni, perché Groucho intanto è diventato il migliore amico, ma Rania è ancora incavolata come se avessero divorziato ieri... Insomma, non ci voleva De Feo per questo guazzabuglio ormai consueto.
Per quanto, of course, ci siano anche dei pro, ma questo è un altro discorso, per un altro post.

A margine, lascio una gallery dei disegni artistici e pittoreschi fatti a risparmio energetico. Decidete poi voi se sono tanti, pochi, adatti, non adatti. Per me non c'è niente di artistico, o di sperimentale in tutto ciò:

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rincione, insieme a cavenago, sono i migliori talenti del fumetto italiano degli ultimo 10 anni. sono dei fuori classe e passeranno alla storia.
qui lo dico. i posteri registrino.

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