Qua invece mi sembra il caso di andare proprio controcorrente, in positivo
La prima storia mi ha divertito parecchio senza troppe menate artistico-filosofeggianti appiccicate tra loro alla menopeggio per un Napole-Dix qualsiasi (Ambrosini), o senza piagnucolare favolette puerili SUL solito Dylan sfigato-carnefice di sé/suoi cari (Mr Punch).
Credo sia la mia storia preferita, su un totale di 4, in questo 2021, pur auto-dichiarandosi da subito poco più di un
divertissement di genere, abbastanza svagato e senza brillare in alcuni punti in particolare.
Perché gli ho dato
7 - idealmente, lo spiego qui sotto...
... con ovvi
_____SPOILER_____IL GIORNALE DEI MISTERI
Partiamo dal presupposto che è una storia parodica con intento nostalgia vintage per certi cult anni '80 di cui le pagine sono disseminate (v. Alien, ET, Ghostbuster, Rick Moranis, Madonna, i fidanzatini di Peynet, etc). Un'operazione abbastanza diversa dal semplice citazionismo nerd da cui è affetto il Sommo.
Qui contribuisce a creare non solo il
mood d'epoca in cui si muovono i personaggi, ma anche prende in giro il mondo analogico dei "mysteri" e del paranormale artigianale prima che intervenisse Giacobbo o i creepypasta per bimbiminchia socio-digitalizzati.
De Nardo è una penna di solito alquanto scaltra nonché verbosa, a favore del giallo o del fantasy, ma qui riesce a far prevalere il suo lato ironico con una certa disinvoltura, non tanto grazie agli inserti del pensiero Marx-iano, quanto tramite il racconto della voce fuori campo, che tira le fila di tutto con un certo (meta-)distacco leggero e paraculo, anche nel modo di esprimersi, che ricorda certi fumetti di decenni addietro, Castelli docet
.
Molto bene i comprimari della redazione coinvolti: danno vivacità agli eventi ed ai dialoghi quanto basta. Mike un po' pesantuccio e ripetitivo nel suo gombloddismo, ma ci può stare visto il riscatto dell'ultima pagina. Dylan vaga un po' troppo per la verdura senza senso, ma quello che conta è la sua umanità verso gli alieni, molto sclaviana.
Bellissima Melody, non solo per i disegni, ma anche come personaggio per il realismo dei suoi sentimenti/sconvolgimenti vari: mi sembrava un po' forzoso il collegamento al tema di San Valentino, ma la cosa grazie a lei acquista una certa coerenza di base.
Un po' diverso è il discorso sulla love story dei due guardiani alieni, dove si rischia un po' il ridicolo, subito stemperato dal milk-shake durante il colloquio paradimensionale (p.82-83) e dalla svolazzata in galeone cosmico... un pacchetto vagamente altroquandico, come ispirazione. Ad ogni modo il secondo guardiano, quello maschio, è una mezza pippa nel suo ruolo, perché di fatto si fa sfuggire ripetutamente il mutaforma anche quando bazzica dalle parti del bosco
.
Non proprio entusiasmante la soluzione finale a base di wormhole medianici e ET-riporto-a-casa, ma De Nardo ha già in passato mostrato una certa tendenza (o deriva) al fanta-trash di serie B, che qui comunque c'azzecca nello spirito del
Weird World Wonders e dei cult vintage di genere di cui ho parlato sopra.
A proposito,
qualcuno saprebbe dirmi please a che attore/personaggio si riferisce il dottor. Benaker della morgue (pp.29-30; 37-38)
La mia memoria fotografica ormai s'è impigrita ed a parte qualcosa di
Grosso guaio a Chinatown, non mi viene in mente nulla... ma sono quasi sicuro si riferisca ad altro.
La mia memoria iconografica invece è andata in pieno sollucchero anni '90s grazie ai disegni strafichissimi di
Siniscalchi. Meno rozzo e convulso di quello su
Saguaro, un po' ripulito alle chine, linearizzate per questioni d'etichetta, ma sempre il suo sporco effetto (nostalgico?) lo fa pure lui
Soltanto vedere come disegna le fronde nel bosco o gli accumuli di monnezza ed aggeggi para-tecnologici di Mike (pp.40-41) mi fa tornare indietro con piacere di diversi anni. Certe volte penso che dovrebbe osare più sul lato-Tacconi che su quello-Brindisi, da cui comunque si è distaccato da molto tempo.
Unica nota di disappunto per i guardiani, piuttosto bruttarelli e senza fascino.
Ci sono un paio di refusi nei disegni, ma ne tornerò a parlare dopo, e non credo siano solo responsabilità sua
.