Cravenroad7

Avevo lasciato le Storie 3 anni fa, ormai un po' annoiato dagli albi senza mordente che pubblicavano. L'altro giorno in edicola ho visto questo, ho visto il numero tondo e mi è preso un dubbio, poi confermato dall'editoriale. Ultimo numero. Dispiaciuto che sia arrivato al termine. Preso e letto tutto d'un fiato. Bello, non bellissimo,ma ben scritto e disegnato. Da collezionista mi sto maledicendo, adesso ho un buco nella collezione! Da lettore sono soddisfatto. Darò una possibilità a Cult, vediamo cosa tirano fuori!

Non preoccuparti , nei mercatini, ebay e in molte fumetterie si trovano facilmente i numeri restanti. Personalmente li ho apprezzati quasi tutti, ma è un mio gusto personale, comunque se sei interessato alla serie e trovi una buona offerta un tentativo di recupero lo farei. Per Cult la Bonelli ha già spiegato cosa pubblicheranno nei prossimi due numeri.

Dal sito di Fumettologica:

"I primi due albi saranno dedicati a Gianluigi Bonelli, con la riproposizione di due suoi classici: il fantascientifico Il grande Judok e il western Rio Kid.

Sorta di “Tex nello spazio”, Judok fu il protagonista nel 1968 di un albo della Collana Rodeo disegnato da Giovanni Ticci. Noto anche come “Il cavaliere del Texas” Rio Kid fu invece il titolare di una breve serie nata nel 1951 dalla collaborazione tra Bonelli, autore dei testi, e Roy D’Amy, soggettista e disegnatore, che affrontava anche tematiche fantastiche.

Gli albi di Le Storie Cult saranno brossurati di 112 in bianco e nero nel classico formato bonelliano, al prezzo di copertina di 4,50 euro."

https://shop.sergiobonelli.it/le-storie/2023/11/14/albo/un-caso-misterioso-la-pattuglia-dei-bufali-3-1023966/

Ho visto la copertina e non ho potuto tacere...

Ragazzi, ma come si fa a mandare in edicola nel 2023 una cover del genere, e poi lamentarsi delle scarse vendite?

Vabbé che non sta qui il core business della Bonelli, e tutto quello che si tira su con "Le storie" é tanto di guadagnato, pero' dai... anche l'immagine ha il suo (forte) ruolo, nelle vendite. E nemmeno tanto sulle lunghe distanze, ormai.

Qui non si tratta nemmeno di un vintage voluto e delizioso. E nemmeno di non riproporre il tanto materiale d'archivio arcaico che é anche un motivo di vanto e di business, se ben proposto. E' proprio sciatteria. Questa grafica da sussidiario di terza media...

Per fortuna che con la libreria le cose stanno cambiando. Già i loghi e le impostazioni grafiche da Wordart primi anni 2000 stonano, ma ce li dobbiamo tenere sulle serie dell'epoca per una continuità...

La grafica de Le Storie è oscena fin da principio, un oltraggio al buon gusto. Aggiungo che anche le copertine originali di Di Gennaro, che ha uno stile molto vecchio e poco accattivante ma che perlomeno all inizio erano ben realizzate, ben presto sono diventate sciatte e tirate via.
Io capisco che il target non sono i giovani ma i lettori di una certa età (specialmente ora) ma creare una grafica non dico stupefacente, ma un minimo seducente costa davvero nulla.
Una sciatteria del genere è proprio inaccettabile, e dà l'idea di una casa editrice che vive in un altro mondo.
Tra l'altro le grafiche bonelli, fino almeno agli anni novanta, erano eccellenti. La grafica di Martin Mystere è splendida, quella di Dylan semplice ma elegantissima. Nathan Never molto buona, da lì in poi, il tracollo totale. Negli ultimi anni hanno ricominciato a confezionare copertine veramente belle, sia come illustrazioni che come impostazione grafica. Le Storie credo che abbia il primato in bruttezza.

Se poi ci aggiungiamo che Le Storie è una collana che all'interno ha molte storie BELLISSIME che meriterebbero di diventare classici, la confezione risulta ancora più indegna.

C'é da dire che negli ultimi anni, appunto, hanno un po' aggiustato il tiro. Tra libreria e modernità che giocoforza arriva, ci siamo (più o meno).

Anzi, nonostante il blocco di 3/4 anni tra Covid e disorganizzazione varia (e secondo me si vede bene nella gestione caotica di Dylan), secondo me ora c'é stata un'accelerata e forse ora sono anche "troppo" sul pezzo! Tra app Bonelli, Bonelliverse etc.

Il problema é che si cerca di recuperare un ritardo di 20 anni... Gli ultimi 10/15 anni dell'impero di Sergio sono stati di mantenimento, incapace di evolversi nel presente pur mantenendo la tradizione.

Per carità, sfida difficilissima... Ma partire dalle grafiche poteva già essere qualcosa. Gli anni 2000 sono terribili in tal senso. Ma come si fa ad approvare un logo come quello di "Gregory Hunter", ad esempio?


Si, anche se il logo oggi é irricevibile... capisco perché Recchioni l'abbia provato a cambiare (anche se é stato come passare dall'acqua liquida a cubetti di ghiaccio, sempre quello rimane). Ma ormai é nel cuore di tutti e ci siamo abituati a vederlo. Ma ce ne accorgeremo quando avremo i poster superfighi internazionali della serie.


Ma questa é la Bonelli, fare cose fighe e a volte anche all'avanguardia, che nessuno si aspetterebbe mai per quel prezzo/"segmento di mercato", e non sapersi vendere.

Affermazione con la quale non concordo: per me Di Gennaro è un ottimo illustratore e le sue copertine per Le Storie sono spesso state molto ma molto valide. Alcune sono da annoverare tra le migliori cover bonelliane di sempre, per me. Qui sotto un paio di esempi abbastanza a caso (che metto sotto spoiler). Che la grafica fosse da denuncia fin da subito, invece, è incontestabile.

Il lato oscuro della luna sempre detto che è una delle cover più belle mai viste in bonelli (e anche per quanto riguarda la storia, siamo lì). Però ecco, una rondine non fa primavera. Comunque fa parte della prima parte della storia editoriale della serie, quando come detto le copertine erano poco "giovani" e fumettistiche ma comunque belle. Molte erano più roba da libro che da edicola.
Poi Di Gennaro ha perso la voglia, si può dire tranquillamente...

A me quello che fa più incazzare di Bonelli è che non sa valorizzare i propri prodotti: ogni tanti ti vende capolavori allo stesso prezzo di ciofeche colossali, poi ti mette in libreria storiacce che potevano (anzi dovevano) uscire in edicola, a peso d'oro. Mai una via di mezzo. O edicola da plebei o libreria extralusso per ricconi. Mai un formato intermedio, tipo da 12/13 euro, con tavole più grandi e carta un pelo migliore, ma che non sia un mattone cartonato con pagine spessissime e qualità extralusso.
Certe storie (specialmente le ristampe) non possono stare a 20/25 euro, così come certe altre non possono stare a 3,50.

Ecco una selezione delle storie che ho letto de "Le Storie", memoria permettendo e considerando che gli autori che non mi
piacciono li ho saltati direttamente.

1. IL BOIA DI PARIGI: inizio col botto, barbato in formissima, casertano di più.
2. LA REDENZIONE DEL SAMURAI: probabilmente la miglior creazione di Recchioni in Bonelli. Si libera (in parte) del suo tipico
postmodernismo e crea una storia solida, appassionante, coinvolgente. Accardi versione Gōseki Kojima tanta roba.
4. NO SMOKING: Ruju in mood Noir non tradisce, Ambrosini chettelodicoaffare.
5. IL LATO OSCURO DELLA LUNA: storia incredibile, Bilotta ai suoi vertici. Mosca non l'ho mai digerito più di tanto, ma devo
farmelo andare bene
6. RITORNO A BERLINO: non ricordo molto questa storia, ricordo mi piacque ma fino ad un certo punto. I disegni invece mi
piacciono molto.
7. LA PATTUGLIA: tanta tanta roba, peccato che sia copiata di pacco da un film coreano sconosciuto del quale non ricordo il
nome. Facciamo finta di niente e godiamocela. Casertano sugli scudi!
8. AMORE NERO: sequel abbastanza deludente del romanzo a fumetti uscito qualche anno prima, comunque non così male, la
storia si lascia leggere e i disegni sono sempre belli.
10. NOBODY: mammamia tanta roba Bilotta marinaresco! stavolta anche i disegni bellissimi.
11. IL LUNGO INVERNO: io ho sempre avuto grande simpatia per Di Gregorio, l'ho sempre ritenuto il migliore degli autori scarsi
di Dylan. Le sue storie erano quasi sempre un po' meh, ma mai brutte. Qui molto molto bene, grandissima storia, atomosfere
fortissime e coinvolgenti. Ripoli mi piace tantissimo, grande disegnatore.
14. CUORE DI LUPO: classico Ambrosini, più in versione noir duro e puro che metafisico. Ottima storia, altrochè!
15. I FIORI DEL MASSACRO: Recchioni cotinua la sua ottima saga, accardi segue a ruota. Ottima!
16. FRIEDRICHSTRASSE: storia della quale ricordo molto poco, forse la peggiore di Bilotta sulla serie.
18. I COMBATTENTI: me la ricordo una gran bella storia. Belli i disegni, molto belli.
20. LA GABBIA: torna la Barbato con una storia sicuramente minore (per i suoi standard), ma comunque più che godibile. Disegni
molto buoni.
Speciale 1. UCCIDETE CARAVAGGIO!: Gioiello di De Nardo. Ovviamente la biografia del protagonista aiuta, ma la storia è
ottimamente narrata. Casertano a colori non mi ha mai convinto (mai che gli affibbino un colorista degno: lui avrebbe bisogno di
una colorazione a colori piatti e molto espressivi!) ma è sempre casertano.
23. IL PRINCIPE DI PERSIA: grande Barbato in coppia con il grande Mari. Bellissima storia.
24. LA VOCE DI UN ANGELO: storia onestissima, bei disegni.
28. MERCURIO LOI: quello che poi divenne l'incipit della serie "mercurio loi", ne è anche la storia meno riuscita. Rimane comunque
bellissima. Mosca non lo digerisco.
30. I DUE RE: gran bella storia passata in sordina. Gran bei disegni.
31. IL PREZZO DELL'ONORE: probabilmente IL capolavoro della serie. Grande merito va ovviamente a Bacilieri, incredibile,
magnifico, strabiliante.
Speciale 2. MOHAWK RIVER: Storia crudissima, corale, coinvolgente, Prattiana, bellissima. Stano tanta roba anche a colori.
34. L'INNOCENTE: bellissima storia della curatrice della serie, autrice che onestamente non conosco. Ripoli tanta roba come al
solito. Atmosfera!!!
35. L'ABISSO: altra magnifica storia marinaresca firmata Boselli. Bellissimi pure i disegni di Rossi, sottovalutatissimo.
38. RAMSEY & RAMSEY: storia minore di Bilotta, comunque godibilissima. Bertolorenzi a volte molto bene, altre meno,
incostante.
39. NEOGENESI: storia molto secca, cruda e diretta. Molto fantascienza anni 70. Camagli perfetto.
40. I SOGNI DEI MORTI: Mi piacque e non mi piacque, ha dei difetti come tutte le storie dell'ultima Barbato, ma sono sicuro che
rileggendola il giudizio virerebbe molto verso l'alto.
42. LA TERRA DEI VIGLIACCHI: molto bella
43. LE NEBBIE DI BOISBONNARD: io ho un problema con Accatino che prima o poi dovrò risolvere: mi annoia da morire. In
ogni caso è una storia che consiglio perchè è piaciuta a tutti. Non a me.
Speciale 3. KLON: Bella storia, narrativamente un pelo altalenante e a volte poco incisiva, graficamente eccellente.

da qui in poi avevo non solo abbandonato la serie, ma avevo quasi smesso di leggere fumetti. I numeri li recuperai dopo e con
poco entusiasmo, anche per via dell'eccessivo numero di Noir e della mancanza di autori di rilievo. So di aver saltato cose molto
interessanti (specialmente tanto Morales e Astromostri) ma ormai dubito che recupererò mai, anche perchè nell'usato le utime storie non
si trovano mai.

46. ILLUSIONI: siamo sempre lì con Accatino... per me soporifero
47.SANGUE E GHIACCIO: prima grande delusione della serie. Inizia molto bene, la seconda parte della storia non ha più senso.
Hai un disegnatore eccellente come Frisenda, io mi aspetto tanto.
49. GOLEM: bellissima storia, sia fronte sceneggiatura che disegni. Molto molto consigliata.
59. MUGIKO: abbastanza noioso e monocorde questa spy story Manfrediana. Bei disegni.
Speciale 4. LAVENNDER: mammamia che ciofeca! non avevo assolutamente intuito dove si andasse a parare, e sono letteralmente
cascato dal pero! che cazzata!
65. IL TERZO GIORNO: storia che parte benissimo, sia come narrazione che come disegni, e poi cala drasticamente, perdendo mordente e atmosfera. Pure i disegni hanno una flessione importante, ripetto alla (a dire il vero stupefacente) prima parte.
82/83/84. NAPOLEONE: non c'entra niente con la serie e mi fece innervosire non poco doverlo recuperare così, specialmente con questa grafica oscena. In ogni caso, meglio così che niente, però davvero, che noncuranza! Le storie, tra parentesi, sono tutte e tre bellissime.

Storie che vorrei/dovrei recuperare, e perchè:

3.LA RIVOLTA DEI SEPOY: Principalemente per Brindisi che mi sembra in formissima
9. MEXICAN STANDOFF: Cajelli e Cremona meritano tantissimo. Non ho la più pallida idea del perchè la saltai.
12.LA PAZIENZA DEL DESTINO: la saltai per via di Freghieri, del quale in quel periodo ero in overdose. Ora, essendomi disintossicato, lo leggerei volentieri e anche con un pizzico di nostalgia.
17. OXID AGE: solo per curiosità, ma ammetto che la recupererei solo a prezzi bassini.
54. LA MANO NERA: non conosco l'autore e sarei curioso
55. FORT TICONDEROGA: Morales l'ho letto e molto apprezzato su Martin Mystere. So che è un gran bell'autore.
Seciale 6. KENTUCKY RIVER: L'ho comprato ma mai letto. Sono sicuro sia un degno sequel.
61. ASTROMOSTRI: Grande fiducia per Serra, mentre Rosenzweig non l'ho mai letto ma sembra tantissima roba!
66. ANGELA: Morales
67. GIOCHI DI POTERE: Morales + copertina strepitose e TUTTI sappiamo il perchè
68. UCCIDERÒ MADIBA
70. LEONE: Cajelli
89. LA GIUNGLA NERA: Morales

A parte un paio di albi che non ho letto, è tutta bella roba. I miei preferiti sono i numeri 3, 12, 55, 67, 89.

So che adoravi Morales. I numeri che avevo letto di Martin Mystere fino a poco fa erano o suoi o di Castelli o di Beretta, tutti davvero ottimi.
E invece i tuoi numeri preferiti della serie in generale?
Intendo le storie originali, cioè non contando il nuovo ciclo di ristampe de Le Storie Cult.

I miei sono 1 2 5 7 10 11 14 15 23 28 31 34 35 39 49 82/83/84 S1 S2 S3

Ho provato a stilare un elenco ma mi sono accorto che citavo tutti gli albi di certi autori, per cui nomino direttamente loro: ho letto e apprezzato (in maniera diversa, naturalmente, ma pur sempre apprezzato) tutte le storie di Barbato, Bilotta, Accatino, Morales, De Nardo (sì, proprio lui). Dovendo indicare solo pochi numeri, diciamo un paio per autore, credo che per Barbato sarebbero i nn. 1 e 20, per Bilotta i nn. 5 e 28 (Mercurio!), per Accatino i nn. 7 e 31, per De Nardo i nn. 41 e il primo Speciale, per Morales... non ce la faccio a indicarne solo due, quindi dico tutti tranne il 66 (che pure ha il suo perché, quindi non è che lo sconsigli).

Tra gli altri autori, segnalo i numeri 11 (Di Gregorio), 18 (Mignacco), 26 (Marzano), 27 (Gualdoni), 33 (Calza), 34 (Contro), 47 (Faraci, con un Frisenda memorabile), 49 (Artibani), 58 (Marzano), più naturalmente i tre numeri napoleonici.

Menzione d'onore per lo splendido Speciale numero 2, Mohawk River, tra i capolavori della testata tutta. Buono anche il seguito (seppure di livello decisamente inferiore).