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#413 - I padroni del nulla
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 Oggetto del messaggio: Re: #413 - I padroni del nulla
MessaggioInviato: dom feb 07, 2021 11:13 am 
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Iscritto il: mer apr 17, 2013 11:22 am
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Interessante Valla. Nel mondo reale il morto Gozzi diventa un vivo pulcinella mentre il bambino non nato, ma nasciuturo, di Selima diventa ancora un'altro pulcinella nell'altro mondo. Interessante fatto che l'altro mondo, al netto di Dylan e Nina Simone, sia fatto solo di maschere, Arlecchino lo Scurnacchaito e i vari Pulcinella.

Albo che si presta a molte letture. Finalmente un Dylan poco banale.

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Il mio testamento dovrà contenere non ciò che voglio lasciare quando morirò ma ciò che voglio trovare quando tornerò.

Bergonzoni Alessandro


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 Oggetto del messaggio: Re: #413 - I padroni del nulla
MessaggioInviato: dom feb 07, 2021 4:34 pm 
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Valla ha scritto:
Nina di cognome fa Simone come il secondogenito di GozziV


E anche questo è uno spunto niente male, anche se non so quale potrebbe esserne la portata. Di sicuro renderebbe l'ordito della storia sempre più consistente.

E mi fa pensare anche a un'altra cosa: chissà quanti spunti interessanti ogni mese ci perdiamo con tutti quegli utenti del forum che decidono (legittissimamente, per carità) di non scrivere le loro impressioni sugli albi. Peccato...

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 Oggetto del messaggio: Re: #413 - I padroni del nulla
MessaggioInviato: lun feb 08, 2021 6:54 pm 
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Iscritto il: dom ago 24, 2008 9:27 pm
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bertuccia ha scritto:
Una storia molto bella che purtroppo ha come protagonista Dylan Dog.
"Purtroppo" perché affloscia questo bel soufflé, con un cinismo, un'imperturbabilità, un'impermeabilità emotiva che non comprendo.
Veramente bella la parte onirica, surreale, la commistione fra realtà e fantasia, mito, leggenda.
I disegni sono i più brutti sui quali mi sia mai capitato di posare lo sguardo. "Espressionismo" is the new "tirato via", secondo Recchioni.
Voto: 8


Non sarei così severo col Carlo Ambrosini disegnatore. È un tratto più sporco di quello dei tempi d'oro di Napoleone ma resta comunque affascinante.
Già si parte alla grande con la copertina carnevalesca di Gigi Cavenago.
Poi si entra nel mondo più napoleonico che dylandoghiano, dove comunque il nostro indagatore dell'incubo fa la sua sporca figura.
Una storia piena di link, dove a ogni pagina viene voglia di sfogliare un'enciclopedia o un volume d'arte.

Per amanti della letteratura italiana, il cognome Gozzi dei protagonisti è un chiaro omaggio a Carlo Gozzi, commediografo veneziano del XVIII secolo grande rivale, " sconfitto " dalla critica letteraria, di Carlo Goldoni. Tanto Goldoni volle innovare la commedia dell'arte e il teatro, tanto Gozzi mise la retromarcia, per rilanciare le vecchie maschere della tradizione italiana, dove non potevano mancare Pulcinella e Arlecchino.
E qui, come in un esame di maturità, si toccano i dipinti di Tiepolo figlio, osservatore delle maschere italiane, la poesia di Quasimodo e, anche se da ignorante non ho capito l'aggancio, la musica di Nina Simone (ma ci sono spunti per iniziare ad ascoltarla).
Il tutto immerso nell'attualità del terrorismo islamico.
Che dire: grazie signor Ambrosini


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 Oggetto del messaggio: Re: #413 - I padroni del nulla
MessaggioInviato: lun feb 08, 2021 11:33 pm 
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Iscritto il: gio lug 28, 2005 10:13 am
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Il tratto sporco non è detto che mi dispiaccia, ma i lineamenti stravolti, deformi e le fisionomie che cambiano ad ogni vignetta, si!
Ci sono alcune vignette in cui il viso di Dylan non ha un solo tratto riconoscibile, si intuisce che si tratta di lui solo per l'abbigliamento.


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 Oggetto del messaggio: Re: #413 - I padroni del nulla
MessaggioInviato: mar feb 09, 2021 1:19 am 
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Iscritto il: gio ago 20, 2009 12:26 pm
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Keanu Coen ha scritto:
chissà quanti spunti interessanti ogni mese ci perdiamo con tutti quegli utenti del forum che decidono (legittissimamente, per carità) di non scrivere le loro impressioni sugli albi. Peccato...


Ambé, se le scrivono Simeoni o la Baraldi le storie del mese... meglio che se li tengano per sé gli spunti-ni per un pic-nic all'aperto. Figurarsi se qualcuno trova pure la voglia di parlarne, perché parlare d' "interesse" sarebbe troppo. Per Recchioni è un po' diverso: essendo il suo un coacervo di citazioni pop-nerd c'è chi si diverte a scovarle, ma da lì a stimolare forme esegetiche o commenti complessi ce ne passa, eccome :| .
In questo Ambrosini è di un altro mondo, come il quadro di Tiepolo. Anche se stavolta ha esagerato nell'accumulo di riferimenti per imbastire i suoi riquadri di faccende narrative.

[...]

Ecco, tornando un attimo alla storia ed alla mia interpretazioni, rileggendola jeri mi sono accorto di un errorino: Emma non è mezza napoletana mezza veneziana, al massimo un quarto partenopea un quarto lagunare, perché suo padre Gennarino è quello propriamente di piena origine ibrida campano-veneta.

Poi mi è venuta in mente una terza ipotesi sul patto dei Gozzi contratto con lo Demonio, su cui il Conte mantiene il massimo riserbo, by Jove :x:

Le prime due erano queste, che ricopio:
Spoiler!
Cita:
Secondo me è probabile che il patto con lo Scurnacchiato sia qualcosa collegato ad una sorta di “maledizione” che Scipione lancia contro i discendenti primogeniti della sua famiglia in generale, perché alla fine non si fidò delle monache e del fatto che accoppassero veramente con le sue minacce/influenze la pargola bastarda nata in convento.

Non credo che si fosse rinsavito in punto di morte, giocandosi il tutto per tutto last-minute e promettendo l'anima al Diavolo (e quindi a catena quella dei futuri tris-nipoti) pur di far sopravvivere la sua stirpe anche in forme di lignaggio spurie, a partire dall'unica nipote, la figlia della sua primogenita Suor Gaetana


Dunque, come terza via ci sarebbe una sorta di maledizione "tragica" a fin di bene lanciata dalla madre di Gaetana, con un accordo in extremis con lo Scurnacchiato diavoleggiante, persa la fede nella religione canonica.
La nobildonna, ormai disperata e senza riferimenti confessionali, sapendo come il marito volesse accoppare la figlia ingravidata e la nipotina appena in fasce, e presagendo le naturali complicazioni del parto, potrebbe aver chiesto (prima di suicidarsi ed avvelenare il secondogenito, per chiudere il sipario sulle fosche disgrazie di famiglia) con un patto diabolico - magari in cambio dell'anima del nascituro - che nessun primogenito Gozzi possa crepare, e quindi spirare l'anima, senza aver generato prima un erede sano e vegeto, ben oltre i primi vagiti.

Per questo in un certo senso se ne va all'altro mondo tranquilla, sapendo che se per caso Gaetana c'avesse rimesso per qualsiasi motivo le penne durante il parto, comunque la cicogna avrebbe depositato una pargola sana e dalla vita garantita, anche se bastarda in origine. Un genere di vita per cui Pulcinella il guappo è l'ideale come padrino :g: .

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 Oggetto del messaggio: Re: #413 - I padroni del nulla
MessaggioInviato: mar feb 09, 2021 10:06 am 
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bertuccia ha scritto:
Il tratto sporco non è detto che mi dispiaccia, ma i lineamenti stravolti, deformi e le fisionomie che cambiano ad ogni vignetta, si!


Stai parlando di Montanari & Grassani? :g:

_________________
È la mia opinione, e la condivido.

Ciao,
Teo


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 Oggetto del messaggio: Re: #413 - I padroni del nulla
MessaggioInviato: mar feb 09, 2021 5:20 pm 
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Ambrosini ha semplicemente estremizzato (e spalmato ovunque) gli elementi più stranianti del suo disegno. Quelle che nelle sue storie sono sempre state bizzarre quanto piacevoli fughe dalla realtà (proporzioni un po' sghembe, fisionomie non sempre ben riuscite), dettate da quella che immagino fosse un'esigenza di evadere un po' da un realismo in cui non si riconosceva, oggi sono diventate a quanto pare la norma: tutto è respingente, grottesco, fumoso, non finito.
L'intenzione è chiara, così come è chiaro che è una cosa voluta. Ma questo non significa che noi siamo obbligati a seguirlo in questo percorso molto faticoso dal punto di vista grafico.
Da parte mia, posso dire che mi piace molto questa idea di inchiostrare gli sfondi (e non solo) fregandosene che le linee si incrociano con altre linee che non c'entrano niente, tipo linee di sfondi che palesemente sbordano sulle persone in primo piano, e viceversa. Questa scelta trovo che sia perfettamente in linea con la sua visione personale dei fumetti. L'idea che i personaggi abbiano fisionomie e corporature casuali, invece, la trovo troppo estrema, per quanto motivata e giustificabile. Ma lo dico senza problemi, la trilogia di Mana Cerace, disegnata da lui così, si prendeva uno zero colossale come quella di Cattani!

Ambrosini ha il "bonus" che è l'unico secondo me ad aver capito che il pubblico di lettori di Dylan Dog si merita storie più adulte, e si è sempre rivelato all'altezza. Solo per questo il suo albo merita il voto più alto, al di là di qualunque giudizio sui disegni.

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 Oggetto del messaggio: Re: #413 - I padroni del nulla
MessaggioInviato: mar feb 09, 2021 10:53 pm 
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Iscritto il: ven feb 17, 2012 12:14 am
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Porca vacca...il Conte mi ha fatto comprare questo numero dopo che avevo smesso dal 400.
I famosi buchi nella collezione ora so cosa sono :evil:

wolkoff ha scritto:
Poi mi è venuta in mente una terza ipotesi sul patto dei Gozzi contratto con lo Demonio, su cui il Conte mantiene il massimo riserbo, by Jove :x:

Dunque, come terza via ci sarebbe una sorta di maledizione "tragica" a fin di bene lanciata dalla madre di Gaetana, con un accordo in extremis con lo Scurnacchiato diavoleggiante, persa la fede nella religione canonica.
La nobildonna, ormai disperata e senza riferimenti confessionali, sapendo come il marito volesse accoppare la figlia ingravidata e la nipotina appena in fasce, e presagendo le naturali complicazioni del parto, potrebbe aver chiesto (prima di suicidarsi ed avvelenare il secondogenito, per chiudere il sipario sulle fosche disgrazie di famiglia) con un patto diabolico - magari in cambio dell'anima del nascituro - che nessun primogenito Gozzi possa crepare, e quindi spirare l'anima, senza aver generato prima un erede sano e vegeto, ben oltre i primi vagiti.

Per questo in un certo senso se ne va all'altro mondo tranquilla, sapendo che se per caso Gaetana c'avesse rimesso per qualsiasi motivo le penne durante il parto, comunque la cicogna avrebbe depositato una pargola sana e dalla vita garantita, anche se bastarda in origine. Un genere di vita per cui Pulcinella il guappo è l'ideale come padrino :g: .


Credo che questa interpretazione sia la più plausibilmente vera tra quelle espresse fino a qui.
Ci sono però delle cose che non mi convincono:
- Un indizio penso sia celato dal fatto che il padre DEL FIGLIO di Emma non si sappia chi sia (lo sottolinea anche lei) ma non ho capito bene se c'entra con tutto il resto: da come l'ho letto mi sembrava che questo elemento potesse suggerire la fine della maledizione ma ripensandoci non penso.
- Se la maledizione è quella pensata sopra da Wolkoff non capisco perchè Pulcinella debba "difendere" i nascituri dal diavolo e il perchè dello "scambio" nel finale escogitato da Pulcinella. Di fatto i nascituri sarebbero immortali fino a quando non procreerebbero
- Il vecchio Gozzi il primogenito (Emma) l'aveva già messo al mondo...la maledizione si tramanda da nonni a nipoti?


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 Oggetto del messaggio: Re: #413 - I padroni del nulla
MessaggioInviato: mer feb 10, 2021 12:25 am 
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Alla fine nessuna delle 3 ipotesi è in-fallabile a livello di logica, perché Ambrosini sembra un po' averci cazzulato con la faccenda della maledizione/patto, su cui alla fine lascia tutto indefinito per un certo menefreghismo da problema secondario in dote (al lettore).
Per cui non ci perderei tanto tempo...

Aggiungo alle tue riserve soltanto che:

    # Il fatto che l'ingravidatore di Emma sia sconosciuto (pure a lei? :oops: ), non tanto ha valore sul discorso "maledizione/patto", quanto sul fatto che l'infante che verrà al mondo tra un pajo di mesi non sarà condizionato dalle bieche stronzate paterno-centriche che hanno condizionato la vitaccia/mortaccia (in ordine crono-historico) di Gaetana, Simone, Selima ed Hammed, nonostante le rispettive madri non fossero state delle stinchesse di santa in martirio... e anche per questo Emma è chiamata a riscattare questa tradizione negativa (v. raccomandazioni di Dylan a p.88)

    ## La maledizione a livello luciferino non è tanto un discorso sull'immortalità quanto una forma di speculazione sull'anima. Ogni primogenito Gozzi prima di poter crepare - trovando la pace, dello spirito - deve cedere un nipote (o figlio) al Maligno arlecchinato. Già ronzava fuori dal convento mentre Gaetana stava per partorire, per prendersi quanto gli spettava (ovvero l'anima della piccola). Per una serie di ragioni spiegate sopra, Pulcinella prende a cuore le vicende di questi disgraziati, e tarocca il patto, proteggendo l'infante e paraculando lo Dimonio di secolo in secolo con vari trucchi da commediante napulità (v. scambio nella culla, ultimo espediente in ordine di tempo) :g: .

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 Oggetto del messaggio: Re: #413 - I padroni del nulla
MessaggioInviato: mer feb 10, 2021 9:39 am 
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anche stavolta arrivo in ritardo e non posso che accodarmi ai commenti positivi di questo albo. Una storia meno cervellotica rispetto alle ultime uscite di Ambrosini, ma che rimane comunque da quelle parti, ripescando anche Arlecchino in versione demonio. Questo non significa comunque che la storia si presti a più interpretazioni possibili, lasciando al lettore la libertà di riflettere e pensare come tutto si vada ad incastrare.
Unico appunto mi sento di muoverlo verso i disegni, sarà anche il nuovo tratto "sperimentale", ma per quanto mi riguarda è un ulteriore passo indietro rispetto alla non già esaltante prova dello speciale.
Ad ogni modo gli albi di Ambrosini si confermano sempre un evento in grado di far tornare la testata (regolare o extra che sia) ai vecchi fasti.

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Regola numero uno: I commenti non rispecchiano l'andamento dei voti.
Regola numero due: Il 6 è un voto contemporaneamente positivo, negativo e neutro.


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 Oggetto del messaggio: Re: #413 - I padroni del nulla
MessaggioInviato: dom feb 14, 2021 1:19 am 
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Bella storia.
Devo dire che mi è piaciuta molto di più la prima parte, che forse (magari sono castelli in aria personali) lasciava presagire un altro sviluppo, magari più approfondito.
Mi hanno fatto molto ridere le scene dalle pagg. 51-52-53. le ho trovate assurde e senza senso con quei frutti di mare che volano per la stanza con groucho che li prende a padellate in un'ambientazione sospesa.
E non è vero che Dylan, come ho letto da qualcuno, si approccia alla vicenda in modo cinico e distaccato; è astemio ma beve per tutto il tempo, quasi a voler affogare il suo dolore per una cosi triste vicenda.
Mi ha fatto sorridere alla fine il bimbo che diventa un pulcinella, cosi come gennarino gozzi, quasi come se lo status di pulcinella che "se ne fotte" e vive con leggerezza fosse il paradiso o UN paradiso alla stregua degli innumerevoli inferni nella saga dilandoghiana.
Non sarebbe meglio il mondo se tutti vivessimo con più leggerezza, cosi come fa Pulcinella? Alla fine infatti cosa siamo, padroni del nulla...
In effetti, all'inizio pensavo che il pulcinella fosse un angelo, cosi come arlecchino è lo scurnacchiato. Mi sbagliavo, Ambrosini è sempre un passo avanti.

Solo che ci sono delle cose che non mi tornano:
1- come ha contratto il debito con il diavolo la famiglia Gozzi?
2- la moglie di scipione perchè si uccide con il secondogenito? Davvero solo perchè il marito voleva che la figlia morisse? che senso ha?

Sui disegni, mi pare peggio del solito. Ma mi piacciono lo stesso.
Ho votato Buono


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 Oggetto del messaggio: Re: #413 - I padroni del nulla
MessaggioInviato: dom feb 14, 2021 1:32 am 
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wolkoff ha scritto:
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Alla fine nessuna delle 3 ipotesi è in-fallabile a livello di logica, perché Ambrosini sembra un po' averci cazzulato con la faccenda della maledizione/patto, su cui alla fine lascia tutto indefinito per un certo menefreghismo da problema secondario in dote (al lettore).
Per cui non ci perderei tanto tempo...

Aggiungo alle tue riserve soltanto che:

    # Il fatto che l'ingravidatore di Emma sia sconosciuto (pure a lei? :oops: ), non tanto ha valore sul discorso "maledizione/patto", quanto sul fatto che l'infante che verrà al mondo tra un pajo di mesi non sarà condizionato dalle bieche stronzate paterno-centriche che hanno condizionato la vitaccia/mortaccia (in ordine crono-historico) di Gaetana, Simone, Selima ed Hammed, nonostante le rispettive madri non fossero state delle stinchesse di santa in martirio... e anche per questo Emma è chiamata a riscattare questa tradizione negativa (v. raccomandazioni di Dylan a p.88)

    ## La maledizione a livello luciferino non è tanto un discorso sull'immortalità quanto una forma di speculazione sull'anima. Ogni primogenito Gozzi prima di poter crepare - trovando la pace, dello spirito - deve cedere un nipote (o figlio) al Maligno arlecchinato. Già ronzava fuori dal convento mentre Gaetana stava per partorire, per prendersi quanto gli spettava (ovvero l'anima della piccola). Per una serie di ragioni spiegate sopra, Pulcinella prende a cuore le vicende di questi disgraziati, e tarocca il patto, proteggendo l'infante e paraculando lo Dimonio di secolo in secolo con vari trucchi da commediante napulità (v. scambio nella culla, ultimo espediente in ordine di tempo) :g: .

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 Oggetto del messaggio: Re: #413 - I padroni del nulla
MessaggioInviato: dom feb 14, 2021 2:32 am 
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... nel caso io fossi Pulcinella, ti risponderei con un "me staje a pazzià?"
Ma siccome lo spirito del Carnevale mi rende meno sospettoso e più amorevole sotto San Valentino, ti rispondo indirettamente con qualche coriandolo sparso ad alcuni tuoi spunti :3

Sulla questione inferno/paradiso ci siamo espressi un po' sopra (v. ultimo mio post in risposta ad Alemans qui), valutando come lo schietto mondo (Nuovo, v. dipinto di Tiepolo) da commediante beffardo/umile di Pulcinella (lo dice lui stesso) sia al di là di questi parametri di stampo religioso... confezionati dall'uomo, bisognoso di capri espiatori e ragioni di martirio per auto-rassicurarsi.

Poi:
Cita:
Solo che ci sono delle cose che non mi tornano:
1- come ha contratto il debito con il diavolo la famiglia Gozzi?
2- la moglie di scipione perchè si uccide con il secondogenito? Davvero solo perchè il marito voleva che la figlia morisse? che senso ha?


Alla prima domanda non c'è una risposta definitiva/definibile :roll: .
Ambrosini occulta tutti i dettagli manco fossero dei pentiti nelle colate di cemento. Abbiamo solo provato a sfornare delle ipotesi tantoper: io personalmente ne ho rifilate ben 3, che trovi in questa pagina nel mio primo post.

Per la seconda, vedila come un omicidio-suicidio di quei drammoni tragebondi di cronaca nera che si sentono spesso ancora di questi tempi. Vedasi stragi da femminicidio con bambini aggregati. "Se la mia famiglia è un fallimento, me la porto con me nella tomba, full erasing, anche per punire l'altro partner". :tc:
Scipione riversava tutte le sue speranze di discendenza patriarcale nel piccolo Simone: quale migliore ritorsione/contrappasso per la granduchessa che togliere per sempre al marito questa speranza, mentre lui si accingeva a sterminare il ramo primogenito, perseguitando la povera Gaetana cacciata di casa per il convento, e la nipotina bastarda concepita da un valletto pezzente?

Se ci prendi ulteriore gusto e non ci sei già incappato, alla fine di p.4 del topic, trovi tutta la mia graforroica interpretazione sull'albo, nel caso vuoi cambiare idea e ritirare i complimenti di sopra :D

In caso contrario un (poco?) profondo ed arguto...
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 Oggetto del messaggio: Re: #413 - I padroni del nulla
MessaggioInviato: dom feb 14, 2021 10:36 am 
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Ero serio!
Ho letto i post del forum sull'albo dopo aver scritto il mio, per non farmi condizionare nelle valutazioni ma dopo aver visto le tue e degli altri penso siano alquanto superficiali ahah
Mi convincono le tue risposte alle mie domande, per cui ti ringrazio. E' un albo cui si presta a molte interpretazioni in effetti, per questo penso che gli dedicherò una terza lettura alla luce delle suddette riflessioni.

io comunque ribadisco che l'ho trovato un bell'albo, di sicuro il migliore da un anno a questa parte, anche per la chiave di lettura che gli ho dato personalmente come ho cercato di scrivere.


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MessaggioInviato: mer feb 17, 2021 10:26 am 
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Ho votato Ottimo. Non ho mai letto Napoleone. Rivorrei Jan Dix...

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