Cravenroad7

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#413 - I padroni del nulla
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Buono (7-8) 32%  32%  [ 16 ]
Ottimo (9-10) 20%  20%  [ 10 ]
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 Oggetto del messaggio: Re: #413 - I padroni del nulla
MessaggioInviato: dom gen 31, 2021 12:17 pm 
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Iscritto il: mar ott 19, 2004 2:43 pm
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Bella storia, letta con piacere. Siamo molto lontani degli altri autori impegnati su Dylan...un altro pianeta proprio senza offesa...ma sarà perchè ho sempre amato Ambrosini e letto tutto Napoleone che "ritorna" sempre nelle sue storie.

Scorre bene e presenta come al solito vari piani di lettura ma rispetto alle solite di mabrosini l'ho trovata più "comprensibile".
Disegni...qui ancora non mi sono fatto un'idea.

Voto finale, giusto per dare un senso al sondaggio....Buono.
Magari più in là vedrò di esprimere qualche altro parere.

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Un uomo ha bisogno di cinque cose:
una donna, un cavallo, una tenda, un fuoco,
e qualcosa per cui combattere.


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 Oggetto del messaggio: Re: #413 - I padroni del nulla
MessaggioInviato: dom gen 31, 2021 12:19 pm 
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Iscritto il: ven apr 24, 2009 8:22 am
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ma se dal 2023 diventassi io il nuovo curatore di dyd?

IO SONO RKC E SONO FATTO DELLA STESSA MATERIA DI CUI SONO FATTI GLI INCUBI.......
IT BEGINS......08/09/2012

http://it.wikipedia.org/wiki/Sacello


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 Oggetto del messaggio: Re: #413 - I padroni del nulla
MessaggioInviato: dom gen 31, 2021 12:20 pm 
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...albo molto difficile da "recensire"...davvero...

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ma se dal 2023 diventassi io il nuovo curatore di dyd?

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 Oggetto del messaggio: Re: #413 - I padroni del nulla
MessaggioInviato: dom gen 31, 2021 3:32 pm 
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inizio dalla copertina , che ho osservato per un po’ di tempo, piena di particolari ed espressioni , colori non troppo accesi... ottima scelta , davvero bella.
i disegni di Ambrosini sono tornati su ottimi livelli dopo almeno una prova sottotono.
e poi Ambrosini rappresenta il “primo” dylan dog nelle atmosfere nei personaggi .

Spoiler!
La storia sembra un incastrarsi di vicende , e con tutte queste donne incinte non si capisce quale sia il bambino che stanno aspettando. L’atmosfera è di mistero ,ma anche ironica , e verso la fine di tragedia , nelle giuste dosi. Per questo la storia mi è piaciuta c’è la giusta dose di onirico, di azione , e di bla bla bla , come direbbe Crozza-Briatore.
Secondo me c’è anche una certa influenza di Dix , il riferimento al quadro il nuovo mondo.

perché il vecchio non può morire finché non nasce il bambino , perché deve trasferirgli i debiti? nel senso delle colpe che passano ai figli od in senso materiale dei soldi ? da decifrare.

Dovrei rileggere certe parti , perché è una storia complessa , ad esempio sembra ci siano due piani e due dylan dog , oppure in una vignetta è come se una percezione stesse vivendo un’altra storia. da approfondire questa parte.

c’è da capire il significato che vuole dare Ambrosini.
pare una critica al mondo come è costruito oggi. che forse bisognerebbe rifondarlo su nuovi concetti. come non essere d’accordo su alcuni concetti. c’è però il lato economico che bisogna sempre tenerne a mente, prima delle ideologie.
.


certo questo non è un dylan dog per tutti i mesi, ma ogni tanto una storia così, di Ambrosini ci sta eccome.


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 Oggetto del messaggio: Re: #413 - I padroni del nulla
MessaggioInviato: dom gen 31, 2021 4:01 pm 
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la prima parte tanto tanto, ma la seconda con svolta
Spoiler!
attentatori e escursione veneziana
proprio no.

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Here Lies Our Beloved Skeletor
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 Oggetto del messaggio: Re: #413 - I padroni del nulla
MessaggioInviato: dom gen 31, 2021 4:27 pm 
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si, la seconda parte degli
Spoiler!
attentatori è banale rispetto al resto, ma non dura molto per dare quel fastidio di lettura


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 Oggetto del messaggio: Re: #413 - I padroni del nulla
MessaggioInviato: dom gen 31, 2021 4:58 pm 
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Valla ha scritto:
Ambrosini non spiega niente, si limita a raccontare una storia (non intesa come mera successione di eventi) assurda, crudele e letteralmente senza capo né coda. E in questo è molto bravo.
Qual è il messaggio? Non lo so, non nemmeno se c'è, probabilmente non c'è.


Il problema è che ci sono molti "messaggi" (anche troppi, per quanto sia meglio parlare "spunti/tracce/suggestioni") a livello di significaNti... ma nessun significato a margine che tiene le fila del resto. Mero accumulo. Lezioso quanto idiosincratico. Da taccuino di appassionato, ora di letteratura, ora di pittura, ora di musica, ora di filosofia, ora di drammaturgia, ora di poesia, etc.

Ed il disorganico qui non costituisce non-sense, piacere per l'assurdo (Ionesco perdonali). Quello lo sapeva fare Sclavi con l'Ascensore, l'Altroquando, 3X0, Horrorpoppin, etc. Qui no: c'è un portmanteau di sottotracce cultural-impegnate che non arrivano a nulla, e soprattutto raccontano poco, a parte l'epifania di sé tramite Dyla&co. E partono dal presupposto di (com)piacersi. Una versione divulgativa del citazionismo più pop-nerd di Recchioni, a detrimento della storia in sé... che di fatto sussiste in minima forma, e neanche sfiora il caleidoscopismo senza senso e delirante made in Sclavi citato sopra. Con l'arroganza allegata di darci una lezioncina di vita ipercosmica dall'oblò del proprio ondeggiamento pazziante... weh guagliò :roll:

Difficile partire dalla seconda volta: perciò per me questa è la prima volta che il Conte degrada al rango di baronetto, e più di un 6 se lo scorda dal sottoscritto. Più avanti scenderò nei dettagli, perché ci sono cose che ho apprezzato, come altre che mi lasciano padrone di nullificarle.

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 Oggetto del messaggio: Re: #413 - I padroni del nulla
MessaggioInviato: dom gen 31, 2021 5:43 pm 
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Spoiler!
Beh la svolta è un'esagerazione, quasi crudeltà gratuita, ma comunque funzionale (vabbè, più o meno) al racconto, come anche il parallelismo (forzato) tra Gaetana e Selima, una scelta mirata (siamo dalle parti dell'anti-indottrinamento armato militante) per introdurre finale e controfinale.


@wolk: non ci vedo niente di nerd, magari un assaggio più che uno sfoggio di cultura. Per quanto concerne l'accumulo, è Ambrosini, non mi sembra una novità: in Una nuova vita i personaggi (e i loro significanti) sono così fitti da essere intercambiabili... Per quanto riguarda la lezioncina, può essere, anche se non ho avuto questa impressione, anzi ci ho rivisto molto pessimismo cosmico, quello sì sclaviano.


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-Capo, stai uscendo?
-No, sto entrando all'indietro camminando a ritroso.


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 Oggetto del messaggio: Re: #413 - I padroni del nulla
MessaggioInviato: dom gen 31, 2021 5:50 pm 
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Valla ha scritto:
@wolk: non ci vedo niente di nerd, magari un assaggio più che uno sfoggio di cultura. Per quanto concerne l'accumulo, è Ambrosini, non mi sembra una novità: in Una nuova vita i personaggi (e i loro significanti) sono così fitti da essere intercambiabili... Per quanto riguarda la lezioncina, può essere, anche se non ho avuto questa impressione, anzi ci ho rivisto molto pessimismo cosmico, quello sì sclaviano.


V


Spoiler!
L'accumulo coincide con i motivi collegati alla Commedia dell'Arte, Tiepolo, Nina Simone, S.Quasimodo, G.Agamben, patti faustiani col demonio, diritto alla vita (terroristica), partenogenesi, banchetti rabelaisiani, etc. Una macedonia alquanto indigesta per 94 pagine che arrivano facilmente alla frutta, in senso metaforico, se non imponi una coesione all'insalatier... ehhm, al contenuto narrativo. E come detto prima, manca il non-sense carnevalesco alla Sclavi (v. copertina) se ci si voleva atteggiare nel caleidoscopismo più spinto, mandando tutto allegramente a Colombine (i.e. vivaci sgualdrine da intrattenimento, non proprio puttane)


Nerd è Recchioni.
Ambro è Prof.
Il Sommo incarna lo Zuckemberg fumettaro de' borgata, il Conte semmai lo spettro di Daverio a braccetto con De Crescenzo, tra una pennellata "espressionista" e l'altra.
Ma l'atteggiamento di partenza qui non cambia rispetto ai loro referenti, per quanto molti diversi tra loro.

E per la (filo)solfeggiante lezioncina, nel caso a qualcuno interessi, è tutto qui sopra
Spoiler!
Trattasi di pseudo-biografia filosofica sui Pulcinella di Tiepolo, di un noto pensatore alla moda nei nostri tempi... e altre illusioni.
Il titolo compare nell'albo sulla bara del vecho Gozzi (p.65):roll:

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 Oggetto del messaggio: Re: #413 - I padroni del nulla
MessaggioInviato: dom gen 31, 2021 6:45 pm 
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Iscritto il: dom mag 10, 2020 2:19 pm
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Bellissima storia!
Finito di leggerla ora... sarà che soffro della Sindrome di Stendhal, sarà che la donna di cui sono infelicemente innamorato ha partorito un figlio da due mesi (e naturalmente, il figlio non è mio... ma di suo marito), sarà che il grottesco che convive con il noir (Ambrosini dei tempi "napoleonici" e "pollockiani" che adotta Pupi Avati e Lino Ventura) a me è sempre piaciuto, sarà che amo essere spiazzato da storie dylaniane... ma stavolta ho votato ottimo.

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Qui non entrate, ipocriti bigotti,
Ginocchia fruste, sepolcri imbiancati,
(F. Rabelais)


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 Oggetto del messaggio: Re: #413 - I padroni del nulla
MessaggioInviato: dom gen 31, 2021 6:47 pm 
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Iscritto il: mer gen 29, 2020 10:23 am
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Località: Raven Town
Ah ecco, avevo notato la scritta, ma non avevo colto... perché non sono colto, hihi.
Ok capisco il tuo punto di vista, che ci sta, su RR e Ambrosini e i loro referenti.
Mentre sull'accumulo
Spoiler!
boh, si cita l'arte in tutte o quasi le sue forme, spesso con rimandi che entrano comunque a fare parte della narrazione (molto poco classica, in questa caso), quindi per me va bene così. Sul discorso non-sense: lasciando perdere Sclavi che è Sclavi appunto, non credi che il tuo giudizio possa essere in qualche modo deformato (?) da un'aspettativa sul versante humour? Perché qui di humour ce n'è pochissimo, siamo nel nero quasi totale, il carnevale in copertina è fuorviante, a mio avviso...


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 Oggetto del messaggio: Re: #413 - I padroni del nulla
MessaggioInviato: dom gen 31, 2021 6:53 pm 
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Iscritto il: ven giu 27, 2003 10:00 pm
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wolkoff ha scritto:
Il Sommo incarna lo Zuckemberg fumettaro de' borgata, il Conte semmai lo spettro di Daverio a braccetto con De Crescenzo, tra una pennellata "espressionista" e l'altra.
Ma l'atteggiamento di partenza qui non cambia rispetto ai loro referenti, per quanto molti diversi tra loro.



il riferimento co De Crescenzo in questo albo ci sta benissimo...


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 Oggetto del messaggio: Re: #413 - I padroni del nulla
MessaggioInviato: dom gen 31, 2021 7:07 pm 
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@Goblin: così parlai dalla bellavista... del mio divano, 'ncopp o' Vesuvio (kille bbbwono) :D

(comunque è stato citato non a caso, perché a parte la napuletanaggine scaltra & saggia da moderno Pulcinella-filosofo, De Crescenzo condivide aaa passioune ambrosiniana per la discettazione divulgativa nelle sue opere, pellicole comprese. Il tempo galantuommemmerd saprà dirci...)

[...]

@Valla
L'humour e l'ironia sono due cose differenti, ed io non mi riferivo a nessuna delle due con il "carnevalesco" che mi sarei aspettato da Ambrosini se ci mette in riga una sfilza di Pulcinella, cupi ma beffardi. Non c'entrano i carri allegorici in copertina, ma quello che fanno/dicono nella loro dimensione "a parte" i suoi personaggi.

Forse, indirettamente (e per antifrasi, cioè sbagliando) ci ha risposto il forumista di prima :
CR_7 ha scritto:
sarà che il grottesco che convive con il noir (Ambrosini dei tempi "napoleonici" e "pollockiani" che adotta Pupi Avati e Lino Ventura) a me è sempre piaciuto


Anche a me il "grottesco" piace, e pure tanto, ma è proprio quello che manca all'albo, in senso carnevaleggiante, a parte qualche uscita tiepida di un Pulcinella troppo chiacchierone e inane.
Sclavi in questo ero un maestro, senza voler esser umorista (v. Apocalisse, L'assassino è tra noi, oltre alle storie che ho citato sopra). Ambrosini mette qui invece espressamente le mani avanti (p.64) dicendo di non voler esser tragico, ma non ha il coraggio di creare un pandemonio comicheggiante e dissacrante laddove servirebbe. Caos al caos, fiamme alle fiamme, con coriandoli allo zolfo: very cool. Invece si spegne sul bislacco-sentenzioso per ri-quadretti. E il banchetto rabelaisiano a polpi in faccia (pp.52-53) è un pallido affacciarsi a questo tipo di "grottesco" sgangherante in cui speravo, e di cui la storia avrebbe giovato, vista la mancanza di spessore narrativo coeso, non sempre necessario, ma bisognoso quantomeno di un'alternativa efficace :( .


[...]

:wink: Per il resto sono d'accordo con CR_7 sulla questione noir: ma a conti fatti più che un albo Napoleonico (a parte la sparatoria, dove mancava soltanto Boulet :D ), sembra una full-immersion poco Allegra ed ekphrastica nel mondo (a cornice) di Dylan Dix.

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 Oggetto del messaggio: Re: #413 - I padroni del nulla
MessaggioInviato: dom gen 31, 2021 11:25 pm 
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Due post di Ambrosini:

"Naturalmente conosco bene il lavoro di Agamben, e sopratutto gli affreschi di GianDomenico Tiepolo- ma questo libro non l'ho visto. Forse non era ancora uscito quando ho cominciato a scrivere la mia storia. Gli darò certamente uno sguardo. Grazie per la segnalazione." [Il riferimento è al libro suggerito da Wolk].

"Una cosa che potrebbe aiutare nella lettura della storia sta nella struttura del montaggio. La concezione del tempo lineare e progressivo ,in certi momenti nella storia, è messa in discussione. Le cose procedono o meglio, "appaiono" provenendo dal dentro al fuori o dal fuori al dentro. prendendosi la scena. Lna tesi che il tempo sia una questione di profondità piuttosto che progressiva estensione mi ha sempre affascinato, tutto ciò che appare on può svanire nel nulla perchè sarebbe paradossale che il nulla esistesse."

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"You should be ashamed of yourself".
"I am. 24/7".


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MessaggioInviato: dom gen 31, 2021 11:56 pm 
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Località: Inverary 2.0
8-) Wow, nella difformità spazio-temporale relativa, i miei spunti hanno anticipato il futuro passato del Conte in working progress! Vai a vedere che ci scappa lo spin-off. Com'è piccolo il mondo delle Idee, direbbero Caliendo e Scintillione. Lucrezia sbuffa.

Keanu Coen ha scritto:
Due post di Ambrosini [...]


Sauce? Plotino54 risponde alle domande su FB :?:
Spoiler!
visto che ci siamo, non potresti chiedergli cortesemente in cosa consiste il debito/patto dei primogeniti Gozzi con lo Scurnacchiatto (se è lecito saperlo senza finire nella Gehenna). E poi il puero pulcinellato che nasce alla fine chi/cosa sarebbe? Io avrei le mie interpretazioni tra le tante ma Nessuno è padrone di una storia, per quanto nulla, più del suo autore


Comunque il libro di Agamben - che sfogliai qualche anno fa, ma non possiedo. Magari ci faccio un pensierino - parla della figura "vuota" di Pulcinella (in senso buono, come vessel riempibile di concetti. Vedi ultima vignetta p.64 e concetto di "nulla") partendo dai quadri di Tiepolo...
... per poi avvicinarsi filosoficamente a lui come figura archetipica, fuori dal tempo (ma va'... e ci risiamo, il Conte colpisce, per telepatia precursora), come incarnazione dello spirito critico contro i potentati di turno, il dissenso popolaresco dei mortidifame chetiranoacampà di espedienti tra i vicoli zozzi per mantenere i loro soverchiatori, che Pulcinella guarda con schietto sarcasmo e ferocia, pur lavandosene le mani in certi casi, perché piuttosto che farsi utopica giustizia, preferisce crearsi un mondo a parte (v. quadro finale nell'albo).

Sono cose che c'azzeccano parecchio con la storia del mese, e con la figura di Pulcinella in generale, anche senza che Agamben ci mettesse verbo. Tutto torna, anche senza partire.

Sulla questione del tempo "profondo" penso che basti il link a De Crescenzo che ho messo prima: anche qui telepatia sulla stesso onda di feeling, o sempre là stamo :?: Cronotragicommedia, in replica.

[...]

A parte questo, visto che in un certo senso (trasversale) sembra che siamo in contatto con lui, ci tengo a precisare che io gradisco molto storie piene di spunti come questa. Ma se la cosa si fa nozionismo frammentario a scapito del corpus narrativo - che in fondo è quello che cerco nell'intrattenimento da fumetto - la struttura dell'insieme viene meno. Ed anche il piacere di immergersi nella sua lettura durante il tempo profonda-mente fiducioso a lei dedicato.

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Ultima modifica di wolkoff il lun feb 01, 2021 12:05 am, modificato 1 volta in totale.

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