Cravenroad7

Jones: Come ti ha detto Wolk la capacità di un curatore è proprio quella di selezionare dei soggetti adeguati. O perlomeno di scegliere autori che possano portare dei soggetti adeguati. Quindi lo ritengo il lavoro base del curatore. E' un pò come il capo di un ufficio che ha poca possibilità di intervenire sul lavoro del suo subalterno ma comunque ne è responsabile. Nel tuo elenco però non citi il Pianeta dei morti, il Color Fest, i disegni... cose secondo me positive nel suo complesso. Citi solo cose negative e per carità ci sta perchè porta acqua al tuo mulino ma non è onesto (detto senza giudizio sulla persona che sei ) in quanto non ha fatto solo quello. A me ad esempio di ciò che hai citato ho trovato globalmente positivo:
-Il numero 400 (a me è piaciuto, senza stracciarmi le vesti però l'ho trovato adatto, meglio del ciclo della meteora);
-John Ghost (ti dirò, a me piaceva come personaggio mentre ho trovato sbagliarlo metterlo al posto di Wells nel ciclo di MAna Cerace) però nei primi numeri in cui era apparso mi era piaciuto come nemico.
- La gestione del ciclo 666 (al netto del piacere o meno le storie il ciclo 666 non ha particolari criticità interne se non un 403 bruttino)

Su tutto il resto e soprattutto sulla confusione dei personaggi sono d'accordo con te, non ha fatto complessivamente un buon lavoro.

NIMA83: Grazie della risposta, è sempre un piacere colloquiare con te. Anche se non sono sempre d'accordo con te. E' vero la qualità delle storie è diminuita. E come ho già detto credo non sia solo colpa degli autori. Simeoni ha scritto delle belle storie (Stria e Gli occhi e il buio) dove ci sono tutti gli elementi da te descritti. Rimango dell'idea che il grosso problema della qualità delle storie sia la SOVRAPRODUZIONE di albi. Quando devi fare 40 storie all'anno il tempo per fare quello che dici tu non c'è. Tenendo conto che gli autori coinvolti hanno anche altri progetti. Non sarà un caso ma l'unico progetto che è meglio curato è proprio il pianeta dei morti che ha il tempo di uscita più lungo. La sovraproduzione è colpa di Recchioni? Direi di sì anche se non lo so quanto sia imposta dall'alto. Però lui è il curatore quindi se ne prende la responsabilità. La sovraproduzione porta a un impoverimento delle singole storie.
Sul tuo discorso delle emozioni rilancio con un mio cavallo di battaglia che farà infuriare Wolk (e forse anche te). Quanto tempo fa hai letto quegli albi per la prima volta? Che lettore eri? Oggi leggi moltà più roba e quindi è più difficile impressionarti come lettore proprio perchè sei cresciuto. Non cambiano i gusti ma cambia proprio l'esperienza della lettura. Per intenderci a 20 anni leggevo Dan Brown e mi piaceva. Oggi non mi piace più.

É sempre un piacere anche per me colloquiare con te Alemans: è normale che poi determinate vedute siano differenti, ma che vuoi farci... alla fine siamo tutti diversi. E chiaramente ognuno ha il suo punto di vista su questa o quella questione

Dunque:


Infuriare? Non credo. Non il sottoscritto... e immagino manco il buon Wolk: insomma, se dietro ad un punto di vista ci sono delle argomentazioni non credo ci sia niente per cui infuriarsi. Al massimo se ne discute.
Io, tanto per rimanere in tema, ho iniziato a leggere fumetti che ero proprio piccino. Dylan Dog l'ho scoperto alle elementari (ancora ricordo il primo letto, "Jack Lo Squartatore", prestatomi da un compagno di classe. Fu amore a prima lettura). Da allora di cose ne ho lette, e tante. E ancora, se ho qualcosa capace di farmi emozionare... certe sensazioni sono capace di provarle.
Il fatto di essere "colpito" da una lettura o da un film non dipende dagli anni che uno ha. Non subentra una "scorza", una "corazza" che ci rende meno sensibili. Se una lettura (o un film) suscita forti emozioni spesso le suscita a prescindere. Certo c'è anche il discorso del "ridimensionamento emozionale": da bambino rimasi terrorizzato da It (la miniserie), mentre oggi mi lascia più freddo. Ma ciò non toglie che rimanga una visione "forte". Una miniserie che ha "i suoi momenti", anche di grande impatto (il farmacista che si trasforma in Pennywise, Beverly che si imbatte nella signora "demoniaca" [sempre Pennywise], nella casa del padre al ritorno nella cittadina di Derry, il ragazzino che incontra il malefico pagliaccio nelle docce...). Quindi per me non è più una visione tremenda ma continua a suscitarmi delle emozioni.
E lo stesso discorso si può estendere a Pet Sematary (il libro) o a tanta altra roba, tra fumetti, film e libri.
Riguardo a Dylan Dog è uguale: se una lettura era "appassionante" continuo a considerarla tale tutt'ora. Non è una questione di "suggestionabilità". Non è perché ero ragazzino ed ero facilmente impressionabile. A riprova di ciò continuo a ripescare di continuo certi albi e ancora riescono a suscitarmi quel qualcosa.
Un buon numero di DD era e rimane un buon numero di DD.
Se un numero colpisce è perché ha "quel qualcosa" in più.
E infatti, una volta, tornando dall'università per svolgere faccende burocratiche, in treno, mi misi a leggere "La Macchina Umana". Lo avevo trovato in una edicola. Non lo avevo ancora nella mia collezione e l'ho preso. E... cribbio... terminata la lettura mi ha messo addosso un senso di angoscia che non immagini.
Quella è una lettura "forte", pregnante, carica, ficcante.
Quindi - per me - se una cosa funziona... funziona! Possiamo essere tutt'ora suggestionati da una lettura di un certo tipo. Anche su Dylan Dog. A quel tipo di sceneggiature dovrebbero puntare: sceneggiature che siano, come dicevo in precedenza, delle piccole "esperienze". Che colpiscano. Talvolta sino a fare male.



Mi trovo perfettamente d'accordo con te. Grosso problema è la sovraproduzione. Chiaramente questo è un male.
Spetta a loro cercare di trovare una soluzione. Certo che sarebbe meglio far uscire meno albi e fatti meglio che una vagonata di roba fatta alla "come viene viene".

Hold your horses, copertina del 414. Come si commenta una copertina così?!? [Edit: ve la posto nuda]

A parte che il "come" siamo cresciuti riguarda al massimo le nostre balie...ehhm, compagne/mogli/badanti etc... non per infuriarmi inutilmente su un discorso oziosamente stantio ed altrettanto inutile come un cavallo zoppo per la battaglia dei mulini a vento... aggiungo soltanto, tanto per dire, che all'epoca non apprezzavo i b-sides delle Veruca Salt, mentre adesso pezzi come She's a Brain o Poetry Kit mi fanno strabuzzare la collottola.

lo sfondo mi piace, Dylan e soprattutto Rania male male, spero non sia la versione definitiva

Dato che tutti dicono sembra John Doe, ho letto John Doe. Posso dire che ancora il Robe su Dylan si contiene. Giudicate voi.

https://imgur.com/a/h3k9hT1

Io ci vedo già almeno un punto di contatto, dal punto di vista grafico... Chissà quale!

Secondo me ottima copertina, e poi se un personaggio deve essere parte nella serie almeno qualche copertina deve averla

Giochi innocenti
L'indagatore ha a che fare con un filmato sul suo smartphone, trovando una certa difficoltà nel visualizzarlo, dato il suo poco appeal con certe nuove tecnologie. Tale video sembrerebbe essere una richiesta di soccorso da parte della giovane Allie, figlia di un'amica di Rania. La ragazzina si dimostra alquanto spaventata per via di un essere comparso nella sua camera da letto...

spero non parli di revenge porn ma la barbato è affetta da misandria

Copertina cosi cosi...come illustrazione a parte invece è sempre perfetta.

Forse non ci siamo capiti.
La lista che ho fatto - e che riporto nello spoiler sotto, per comodità di lettura - è la lista della quindicina di cose più importanti che ha fatto come curatore, secondo me.
Non delle cose che non mi sono piaciute o non piaciute.

Se mi dici " Citi solo cose negative " fossi in te qualche domanda me la farei.

Bello sfondo, ma Dylan e Rania pare si stiano facendo un selfie.

É vero
Concordo, bello sfondo.

Per me questa copertina rappresenta tutto quello che non va in Cavenago: inespressività totale, fisici sgummati, trasferelli a perdita d'occhio, scorciatoie di photoshop, e la solita patina di artisticità posticcia. Insomma, il solito capolavoro di Cavenago. Rania in particolare ha proprio la duck face!

Vista al cellulare e considerando che la qualità dell'immagine è bassa, già così mi piace.
Con un po' di dettagli in più su visi e vestiti, può essere molto bella.
Ci vedo qualcosa di sovietico, chissà....

V