Keanu Coen ha scritto:
Inoltre, se in generale ti darei ragione sul "senso narrativo, oltre che grafico", in questo caso mi impunterei sulla mia opinione, perché sappiamo bene che l'albo è stato iniziato in un momento, e ripreso dopo anni, quindi secondo me imputare questa scelta alla fretta nella lavorazione e a una non impeccabile organizzazione non mi sembra poi tanto pellegrino. Nel resto, sono d'accordo anche io che Casalanguida sia un grandissimo disegnatore.
Infine, una considerazione generale: o qui si chiede un cambiamento, oppure no. Continuiamo a lamentarci che le cose non vanno bene, e poi continuiamo a dire cose come "ripescare le storie si è sempre fatto", "usare questi stratagemmi si è sempre fatto", che secondo me è sbagliato. Si è sempre fatto, e ora si smette di farlo! Cavolo, 80 anni dopo, e ancora 'ste dinamiche primitive? Ci siamo abituati a pensarla così, e consideriamo normale cose come questa che, al limite, sono normali solo nell'anormalità!
Sei pagato per disegnare, devi disegnare. Non riesci a fare 94 tavole entro il tempo prestabilito, ti fai aiutare da qualcuno e vi smezzate il compenso, ma 30 vignette riciclate sono veramente troppe!
A me non sembra dignitoso prendere un'immagine, specchiarla, e usarla da un'altra parte, poi prenderne un pezzetto, ingrandirlo e fare finta che è un primo piano, poi allargare e farlo diventare lo sfondo... Non sono inezie, dai! Sono il riflesso di come gli autori ci vedono: pronti ad accollarci di tutto!
Salve restando le tue legittimissime opinioni, bisogna pur considerare che Casalanguida ha consegnato le tavole 4/5 annetti fa, è stato pagato ed è passato oltre. Ora presumo sia al lavoro su qualche albo di qualche serie, Dylan o meno che sia. Recchioni avrebbe dovuto richiamarlo per fargli ridisegnare quelle vignette? Per me no. Francamente, nemmeno io l'avrei fatto, perché secondo me le tavole finite, così come sono, vanno benissimo (anzi, se si considera che l'ultimo Dylan che avevo letto prima di questo era stato disegnato da Montanari & Grassani, ammirare le tavole di Casalanguida è stato un lusso).
Il punto è che io, sottolineando che certe pratiche sono normali e si usano da sempre, intendo anche ribadire che a me vanno benissimo. Davvero la mia esperienza di lettura – perché per me un fumetto è prima di tutto questo – ne avrebbe tratto giovamento se quelle vignette fossero state disegnate daccapo? Se il viso del personaggio di p. 70 differisse di qualche dettaglio da una vignetta all'altra? Magari quella è stata una precisa richiesta di Bilotta, oltretutto (anzi, è probabile che sia così). Se il corridoio delle pagine successive fosse stato rifatto ogni volta daccapo? Ma davvero?
Qui non stiamo parlando di quelle storielle riempitivo che venivano realizzate riciclando e assemblando pezzi di altre vignette (di Tex ne esistono un paio), ma di un pugno di vignette riutilizzate, peraltro in maniera estremamente professionale, in un albo intero (vale a dire in un lavoro che a un disegnatore porta via almeno sei mesi e probabilmente di più). Aggiungo che Casalanguida, da autore giovane, non è certo strapagato, quindi per me (e ribadisco: PER ME) ben vengano queste piccole scorciatoie che così poco influiscono sul risultato finale.