Cravenroad7

Eccomi qua, l'ho letto ormai qualche giorno fa, ma solo adesso ho il tempo di buttare giù qualche riga.
La copertina in apparenza sembra un po' sottotono, ma a ben guardare ci sono dei dettagli molto interessanti, come le due mani che tirano i vestiti di Samuel, o i colori picchiettati sui fantasmi che sono un tocco niente male. Certo, guardando la copertina del numero prossimo non c'è paragone, ma anche quella di questo numero è più complessa di quel che sembra.

La rubrica di Angus viaggia a livelli altissimi, questa volta, e introduce perfettamente al tema dell'albo, che è uno dei più belli trattati finora.

La storia di questo mese ha due pregi per me fondamentali, specie in questo tipo di pubblicazione: tratta un argomento molto toccante, e lo fa senza avere paura di alcuni scivoloni nel trash.
In altre parole: cosa rende questo un albo di serie A? Dei disegni di livello molto alto, tra i migliori della serie. Tutta la sequenza della tinozza, e il flashback di Till, con in particolare pagina 72 e 73, le scene forti a cui Samuel ci ha abituato, ormai, come Till che si reingurgita il demone; il contatto tra Samuel e sua figlia, e soprattutto la scena finale, che mi emoziona tutte le volte che la vedo.

Cosa rende invece questo albo un albo di serie B? Il titolo, innanzitutto, che è molto kitsch, i disegni a pagina 2 (!), cose come i titoli del giornale a pagina 29, che in confronto veramente Dick Drago è da Pulitzer; il bambolotto con le lame di rasoio sulla schiena (sic!), Samuel che (come ricordava giustamente Lebbra) parla ad alta voce da solo per la strada, la grafica delle scritte (nomi di edifici, articoli di giornale) sempre molto dozzinale (ma in questo la Bonelli di certo non sta facendo molto meglio!).

Tutte queste cose inficiano in qualche misura l'albo? Assolutamente no! Sono tutte cose che mi aspetto di trovare in un prodotto come questo, e in parte anche quello che CERCO in un prodotto come questo, un po' di sano, ridicolo involontario che si ACCOMPAGNA a scene davvero divertenti (come lo sguardo complice tra Samuel e la suora procace (p. 21), o Samuel che dice "Il tatto non fa parte delle virtù teologali, vero?"), e soprattutto a temi importanti ed emozionanti, come quello religioso, che si conferma preponderante.

Insomma, se Recchioni da domani dicesse che Dylan Dog è un fumetto di serie B, della serie "la qualità è quella che è, prendere o lasciare", io mi faccio l'abbonamento a vita a DD! Ma finché me lo continua a spacciare per "fumetto d'orrore, fumetto d'autore", e cazzate varie, per me ha chiuso. Viva Samuel, quindi, che non si presenta per quello che non è, e che si suda mese dopo mese il mio rispetto.

Grande albo, bellissima lettura, bei disegni, e una caratterizzazione di Samuel azzeccatissima. Degno modo di festeggiare un anno di onestissima attività editoriale. Frase dell'anno: "Mi dispiace per il tuo capo. Credo di averlo colpito troppo forte con il mio cucchiaino"! Grande Samuel!
Pecca suprema, invece, le prime due vignette di pagina 43, in cui il lavoro di copincolla sui due operai è veramente troppo violento, persino per la serie B!

Il prossimo numero ovviamente è già prenotato, anche se i disegni della preview non mi fanno di certo impazzire. Vedremo. Intanto volevo omaggiare il bravissimo Salvo Coniglione, autore di un personalissimo e tostissimo Samuel.

Grande keanu, ottima analisi e precisa come al solito.
Aggiungo un'altra cosa che mi è piaciuta: l'utilizzo della pagina nera per simboleggiare i ricordi, invece della classica griglia stondata o effetto nebbiolina, più canonici. Una bella idea, tenendo conto del fatto che tali ricordi non sono mai felici.
E altri complimenti a Coniglione per barba di Samuel sempre particolareggiata ispida vera e per i disegni della sua moto, sempre ben fatti e sempre da un punto di vista diverso (qui il copia e incolla sarebbe stata la tentazione di chiunque)

A me purtroppo la copertina continua a non convincere, credo sia un problema di impostazione: la prospettiva della botola, verticalmente, ha lo stesso angolo della scritta (e quindi sembra più un oblò) ma non lo stesso punto di fuga orizzontale (piatto invece che da destra verso sinistra)? Cosa cacchio ho detto?!

V

Io ve lo dico: ho appena fatto una ricerca online su "giubbotti di pelle con cappuccio di felpa". La faccenda sta diventando seria...

Letto "Tra due mondi"...la lettura è sempre piacevole...ma la trama sembra sempre la stessa.....

Tra poco vado a comprarlo, vedremo come sarà.

"Tra Due Mondi" un po' meno lineare delle storie precedenti a cui si richiama: si lavora sulla falsariga del numero 1 con un bimbo e una madre al centro della vicenda, ma bastano un paio di svolte narrative e la storia prende la sua strada, grazie soprattutto ad una maggiore complessità data dall'aumento del numero di comprimari (singularity su tutti); In sostanza sono arrivato alla fine senza la sensazione che la storia fosse appena abbozzata come successo con alcuni numeri precedenti.

Belle e d'atmosfera alcune scene anche se il disegnatore, che mi piace molto, non sempre dona a queste scene la carica che servirebbe loro: alcune tavole mi ricordano quelle delle serie Vertigo periodo Hellblazer/Sandman (dove il solo colore permetteva ad un particolare di risaltare in maniera inquietante) ma in bianco e nero e sarei curioso di vederle colorate con quello stile (l'apparizione sullo sfondo al parco giochi o il sorriso che emerge dal buio avrebbero avuto secondo me tutta un'altra forza). Si continua con l'acquisto*

*anche se l'editoriale dove si dice "Tante novità e tante sorprese ci aspettano nei prossimi numeri di Samuel, che culmineranno negli ultimi quattro numeri in forte continuity fra loro" mi ha dato la scossa: Samuel Stern ha all'orizzonte una chiusura? Non ne sapevo nulla...

Lebbra, io ho inteso quella frase come "gli ultimi quattro del secondo anno di vita editoriale", non come gli ultimi quattro della serie.

Rileggendo in effetti mi sembra abbia ragione tu, scampato pericolo

Forse uno dei più bei numeri che ho letto finora!
Copertina meravigliosa, anche se continuo a dire che non mi piacciono tantissimo questi colori un po' sfocati. A parte questo, ottimo lavoro questo mese. Anche quella del mese prossimo si preannuncia niente male, con addirittura la presenza (credo per la prima volta?) di padre Duncan. Il titolo latino del prossimo albo per quanto mi riguarda è garanzia di acquisto cento per cento!
L'albo di questo mese mi è piaciuto per vari motivi, ma principalmente per due: il rapporto morboso e conflittuale di Grace con sua madre ("a volte la odio, sì, la odio") e la figura di Joshua. Sarà che quest'anno sto facendo proprio l'insegnante di sostegno, ma la sua storia e la sua difficoltà mi hanno colpito moltissimo.
Se da un'altra parte abbiamo un curatore che predica bene e razzola malissimo, dando a destra e a manca dell'handicappato ai suoi lettori, qui abbiamo delle persone vere che predicano bene e razzolano benissimo, per quanto mi riguarda. Un problema trattato benissimo, con rispetto e con attenzione. La madre che grida a suo figlio di odiarlo è di una forza spaventosa, e dà tantissimo su cui riflettere.
Dal punto di vista della storia, rimango sempre dell'idea che ogni tanto si debba fare un ripasso delle storie precedenti per seguire bene tutto, ma purtroppo questo tempo non c'è mai, e quindi il binge reading è sempre rimandato. I dettagli della macro trama continuano a sfuggirmi (ad esempio non ricordo se questo "vecchio" che viene nominato da Starfish si sa già chi è o meno).
Sono abbastanza soddisfatto anche dei disegni, certe volte raggiungono proprio una bella sintesi, solo che non so se quest'albo andava "sintetizzato" così tanto: il mostro Pashal, ad esempio, perde con questo tratto tantissima forza, ed è un peccato, perché altrimenti sarebbe stato davvero molto più memorabile (basta vedere la copertina). Comunque mi sono piaciuti molto, e alcune soluzioni mi sono proprio piaciute.
Ovviamente tante piccole cose negative, come sempre, ci sono pure, a cominciare da quel maledetto telefono di pagina 5 con quella schermata fasullissima, mannaggia a loro!, oppure alcuni snodi nella trama (Samuel assistente di educazione fisica con la tuta è un po' troppo strano, e anche il bacio con Grace, troppo telefonato, così come le sue conseguenze traumatiche), ma ci metto volentieri una pietra sopra (metterei volentieri una pietra sopra anche a quell'insopportabile nomignolo "pettirosso"...).
Idea dell'anno: tutta la pagina 32, ma soprattutto l'idea di utilizzare lo schermo dello smartphone per visualizzare la soluzione di un problema. Veramente bellissima. Mi è piaciuta anche Grace con le fattezze di Vera Farmiga, un'attrice che mi piace davvero molto, mentre la caratterizzazione di Samuel non è sempre al top, ma ci sta quando un disegnatore disegna così di getto.
Complimenti a tutta la squadra, sceneggiatori e disegnatore!

Letto il n. 14 "Simulacra"...lettura sempre piacevole...

Preso stamattina, non vedo l'ora di leggerlo, ho intravisto disegni davvero notevoli.
Mi correggo: disegni PAZZESCHI!

Ci mancherebbe altro: è Mosca, creatore grafico (almeno credo) di Mercurio Loi.

Strano, pensavo di trovare già commenti per il nuovo episodio

Ho letto il nr. 17 e forse è il primo numero di SS che mi ha profondamente annoiato....

Letto il nr. 18....certo che sto prete ha una valanga di segreti...