Cravenroad7

Finché comanderà Lord Ayrold ed i suoi scugnizzi di autori nerdosi infatuati delle serie tv o dei format mmeriganosi (a livello di comics), purtroppo queste saranno piaghe di lunga durata in SBE.

Convinti (o auto-plagiati?) che facciano bene ai personaggi storici ed alla casa editrice come approcci...

Ragazzi, sto leggendo ora l'albo, arrivo a pagina 49, e trovo una tavola firmata, e datata DUEMILASEDICI... Alla faccia della storia "finalizzata solo recentemente" da Casalanguida...
Se quattro anni fa è "recentemente", allora la storia "concepita da Bilotta qualche tempo fa" cos'è, il secolo scorso?
Che vergogna...

Me li immagino i dialoghi in redazione. Anzi, al telefono visto il periodo:

"Capo, abbiamo dicembre scoperto sulla regolare. Cosa facciamo?"
"C'è quel Bilotta 2014, ti ricordi? Tira fuori quella e fagli un colpo di telefono ad Alessandro per avvertirlo."
"Ok capo. Però quella è una storia del nuovo Dylan, non del nuovo vecchio Dylan. Cioè,del Dylan post pensione ma pre meteora. Sì insomma ci siamo capiti."
"E?"
"E non rischiamo di creare confusione nei lettori?"
"Ascolta, aggiungiamo una tavola con Dylan che chiama Bloch papà così l'albo è pure infiocchettato."
"Ok...sento Ale, magari gli mando un whatsapp. Ed il titolo va bene? Mi sembra perfetto per la storia".
"No, ci ho già pensato io. Senti qua: "Una pessima annata". Ma te lo immagini il clamore, il polverone che tiriamo su? "
"Ehm... Sì sì mi pare proprio un' idea decisamente... arguta."
"Bene, adesso decido la canzone che devono ascoltare con la storia e poi... Ehi! Ma ci sei? Pronto? Pronto?"

Edit: pardon, mi ero dimenticato di mettere

SPOILER
SPOILER
SPOILER

Provo a buttare giù qualche impressione, cominciando come al solito dall'edittoriale.
Prendo nota del fatto che Groucho è passato da "bizzarro assistente" ad "assurdo assistente" e adesso è approdato ad un semplice "assistente". Non so davvero se considerarla una promozione o un declassamento.

Prendo nota anche del fatto che "spirito sumero" ha mantenuto la sua posizione anche in quest'albo. Ne sono davvero lieto.

Per chi non lo sapesse, Roberto Recchioni è fresco fresco di maratona del tenente Colombo (ne ha scritto sui suoi social), quindi mi sembra ovvio che un intero trafiletto dell'edittoriale sia speso per parlare di questo. E il trafiletto si intitola "La storia"... Bah! Ma poi, c'è bisogno addirittura di dire "secondo episodio della terza stagione della serie televisiva"?

"Niente heavy metal, questo mese..." "e se non vi piace, allora tornate pure al rock". non fa una piega.
Ora, io sono contento che Roberto Recchioni sia una persona che comunque non si nasconde dietro un dito... Un paio di mesi fa scrisse nel relativo edittoriale che la storia di Mana Cerace era stata rivisitata, questo mese ammette candidamente che la storia risale a "qualche tempo fa". E io questa sua qualità la apprezzo molto, (così come ho apprezzato Bilotta quando ha reagito senza peli sulla lingua alla notizia che pubblicavano una sua storia vetusta). Ora, Roberto, fai un passo in più e inizia a non contare la mezza messa, ma a dirla intera: questa storia non è "di qualche tempo fa", è di TANTO tempo fa (non oso immaginare quanto), e come dimostra quel DUEMILASEDICI, nero su bianco, anche il lavoro di Casalanguida è ormai "di qualche tempo fa". Hai preso una storia anziana, e te la sei voluta rivendere in tempi di magra. L'unica cosa che puoi fare per uscirne decentemente, è ammetterlo serenamente, nessuno ti lapiderà.

Per quanto riguarda il titolo: puro clickbait, sul quale ci sarebbero da fare tantissime elucubrazioni, ma forse nemmeno io ho tutto quel tempo libero. Dico solo che una delle possibili letture è che il titolo sia antifrastico, e Recchioni sia convinto che questa annata (della cui metà è responsabile lui) sia stata invece ottima. Questa è l'opzione più pericolosa.

Copertina: niente da aggiungere alle considerazioni fatte in sede di anteprima, secondo me una delle migliori degli ultimi mesi, fermi restando tutti i difetti basilari di Cavenago.

Storia: sulla storia basterà dire che io sono un nemico giurato di tutto quello che è vino, e soprattutto discorsi sul vino. Al secondo posto i discorsi sulle rendite terriere e beghe familiari. Capirete bene, quindi, che per me questo albo parte veramente, ma veramente male.
Sicuramente avete presente John Ghost che discetta sulla nascita dello Champagne? Già quello per me era intollerabile, figuriamoci "colore paglierino, spuma compatta, perlage lento e alquanto caotico".
Al netto di tutto ciò, la storia è anche noiosa, sconclusionata, con punte di ridicolo (la parentesi di Bloch con la cuffietta in testa, Groucho che delira a colpi di ciccì coccò, Rania col velo e il giubbotto antiproiettile, il gettone di presenza di lei e Carpenter, Dylan che si tromba a quella così, di punto in bianco...), e una fine che più insipida non si potrebbe.
Peccato, perchè la prima tavola, con quell'accenno alla libertà di parola, sembrava condurre a ben più interessanti lidi.
Soggetto bocciato (fondamentalmente è l'ennesima riproposizione delle storie agricol/druidico/diecipiccoliindianose), sceneggiatura altrettanto. Salvo giusto il gioco di scatole cinesi, degno sicuramente di miglior causa.

Per quanto riguarda i disegni, ovviamente salto di qualità disumano rispetto alle tre ultime tragedie, ma io purtroppo non posso complimentarmi più di tanto con Casalanguida, e sempre per il solito discorso dei copia e incolla, mannaggia a loro. Questi sì che sono l'esempio perfetto di che cos'è una pessima annata. Sono entrato in questo forum esattamente un anno fa, con un post in cui lamentavo l'eccesso di trucchetti di Stano in "E ora, l'apocalisse", e mi trovo adesso, a distanza di un anno, a lamentarmi dello stesso problema!
Pagina 20, prima vignetta: la regola d'oro è sempre quella, se per fare un disegno ci ho messo molto tempo, debbo ammortizzare i tempi usandolo altre due o tre volte. E infatti, troviamo la stessa immagine, rimpicciolita, a pag. 77, prima vignetta, e a pagina 98, sempre prima vignetta.
Pagina 31, terza, quarta, e quinta vignetta.
Il corridoio di pagina 52, molto complesso, non può andare sprecato per una sola vignetta, va ammortizzato anche lui, quindi viene ripreso DUE volte a pagina 71 e poi di nuovo a pagina 73.
Pagina 70: da denuncia, e invece ci si COMPLIMENTA!
Pagina 55, ultime due vignette, Dylan e il suo clone...
Insomma, bravissimo Casalanguida, ma per me è no.

In ultimo: Roberto, se tu dici, dopo essere stato sgamato, che non è stata fatta nessuna "riscrittura", e poi la parola che compare di più nell'albo, dopo "aceto", è "papà", sei un falso, un ipocrita e un truffatore, e meriti di essere licenziato in tronco. Anche se hai messo "riscrittura" tra virgolette. Anzi, proprio per quello.

VERGOGNA. Degno coronamento di questi mesi fasulli e di seconda mano. Voto 0.

P. S. Jones, ho letto solo ora il tuo post, mi hai fatto sdraiare!

Sta storia è piaciuta solo a me, hahahahah...
Come al solito uso due piani di giudizio: da una parte è verissimo che c'è una certa passività nello scorrere degli eventi, non ci sono particolari sussulti, forse c'è un buco di trama, c'è stata una riscrittura, e via discorrendo. Sembra una puntata di The Mentalist? Sì.
Dall'altra non ci sono errori grossolani, le battute fastidiose sono ridotte al minimo, Groucho purtroppo sotto utilizzato fa una bella battuta sul suo nuovo status, i disegni sono belli, ci sono tutte le caratteristiche di Dyd, sangue violenza e brigate rossonere, un pizzico di paranormale che forse sì forse no, e via discorrendo. Siamo nella media degli albi medi? Sì. È un male? Forse, ma è un miglioramento (non che ci volesse molto).

Poi si torna al discorso di tutti i mesi: questa storia doveva fare parte del nuovo corso, dell'anno del rilancio, attraverso una riscrittura? Assolutamente no.
Ma dai, voto 0 è un'esagerazione.

V

Fondamentalmente Valla non ha tutti i torti Keanu Se è pur vero che "concettualmente" lo zero che apponi è meritato (per varie ragioni da te ben spiegate), diciamo che in una scala complessiva - o meglio ancora in una scala "relativa", giudicando la stragrande maggioranza dei lavori degli ultimi anni - uno zero (per me) forse è troppo. Non è una storia capace di suscitare sussulti, non è una storia degna di nota, è un ripescaggio di parecchi anni fa (e ciò fa ben comprendere uno stato di caos nell'ensemble dylaniato che manco Ghost potrebbe quantificare o qualificare) che tra l'altro ci saremmo potuti risparmiare, almeno sino a quando questo benedetto ridicolverso non avesse raggiunto uno status autonomo, smarcato dal Dylan storico (pia illusione: probabilmente non avverrà mai). Ma, non esistendo voti tipo "meno un milione", lo zero si potrebbe riservare ad albi dannosi come "Oggi Sposi", vera piaga biblica da etichettare come una delle cose peggiori partorite nel mondo delle strisce disegnate da Yellow Kid ad oggi. Personalmente metterei una bella sfilza di zero anche a diversi albi del ciclo 666 (anche se metterli sul piano del "capolavoro" poc'anzi citato è impossibile).
Per quanto riguarda questo 412, per me potrebbe essere un modesto 5. Lo scarto, al massimo, potrebbe essere di mezzo punto, dato che ancora sto cercando di farmi un'idea (il mio "gulliver" ancora sta elaborando) ma non più di quello, credo.

Non ho capito, ma c'è John ghost anche in questo numero?

Per me la sufficienza la merita. Io valuto quella, non il curatore.

Non mi risulta. Ma c'è uno che gli assomiglia


Volendo si. Se non si vuole essere eccessivamente severi potrebbe essere considerato anche un albo sufficiente.
E, come detto in precedenza, messo in relazione ad altri albi che ci hanno malamente accompagnato in questi ultimi periodi, assume il valore della Gioconda di Leonardo

Albo buono, disegni molto belli e storia più che accettabile senza grosse sorprese e al netto di "papa Bloch" senza grossi stravolgimenti.

Sinceramente non vedo il problema di quando è stata scritta, è vecchia di qualche anno? e allora? questo può farci discuttere sulla gestione della testata per esempio se era il caso di pubblicarla prima, sull'old boy oppure no. Ma poi se devo giudicare il lavoro di Bilotta e Casalanguida per me conta solo la storia.


P.S. eh si, è la cosa migliore nella serie regolare degli ultimi tempi.

No, Goblin, mi riferivo ad uno sproloquio che fa Ghost nell'albo "Che regni il Caos", se non ricordo male.

Ragazzi, io sto dicendo esattamente quello che state dicendo voi, cioè che gli elementi per renderla una storia accettabile ci sono tutti, a partire dai disegni che sono molto belli. Basta poi non avere le mie idiosincrasie su tutto quello che è mumbo jumbo da vinaioli, e il voto già per esempio sale. Per me lo zero si riferisce alla situazione generale: una collocazione della storia (già di per sè non particolarmente brillante) non al suo posto, copiaincolla generali (per me pagina 70 è gravissima!), la truffa ormai generalizzata ai nostri danni. Quella data "2016" è una vera e propria ammissione di colpevolezza.
Chi ha familiarità col dizionario dei film di Mereghetti capirà ancora meglio lo 0 che gli ho dato: non tanto legato alla storia, quanto alla delusione dovuta agli autori, e alla collocazione all'interno della testata.
Bisogna anche considerare se una storia che raggiunge al massimo la sufficienza sia la degna conclusione di una annata di fumetti. Come per la trilogia di Mana, anche in questo caso la Bonelli puntava il tutto e per tutto sull'effetto Bilotta, e se ne sono usciti con una storia che è la definizione precisa di "senza infamia e senza lode": una storia in cui quando non si parla di perlage si parla di compravendita di terreni.. Non c'è nulla di cui gioire, da cui lo zero. Ma per il resto sono d'accordissimo con voi.

E ribadisco che per me presentare con nonchalance storie vecchie di almeno un lustro non è dignitoso, specialmente se lo tieni nascosto, e specialmente se stai ricreando le basi per un personaggio, a prescindere da quanto le storie siano poi valide. Poi ognuno sceglie dove mettere i propri paletti. Questi sono i miei.

Concordo che stiamo dicendo più o meno la stessa cosa, al netto di paletti ed idiosincrasie varie. Che la storia era ripescata però lo si sapeva già. Invece non capisco il discorso sulla delusione riguardo agli autori: Casalanguida fa un gran lavoro e Bilotta, pur senza eccellere, sbaglia forse solo una cosa
Se poi parliamo del 2020 in toto, ok sicuramente deludente (ribadisco che dopo due decenni circa ho ripreso a leggere Dyd con il 400), 0 per la pianificazione è pure troppo, -100 forse è più coerente, ma per le storie in sé bah, siamo sempre nelle sabbie mobili (quindi non c'è nulla di cui rallegrarsi, anzi) del 5, 5+, 6--, ecc... Alla fine stroncature totali (sia testi che disegni, intendo) sulle singole storie per me ce n'è 2 su 12.
E a dirla tutta visto il contesto, una sufficienza risicata (che per me è un 7 pieno in realtà), è la miglior conclusione possibile. Purtroppo.

V

La delusione per quanto riguarda i testi deriva dal fatto che speravo che Bilotta riuscisse a uscire dal ginepraio della "storia del mese", e come dicevo la prima tavola mi faceva molto ben sperare. Confidavo in un albo alla "Carnage", con quella che si chiama una "sceneggiatura di ferro", magari tutta ambientata nella cantina... E invece mi sono ritrovato una puntata di Decanter piena di sommelier uno più stronzo dell'altro!
Dal punto di vista dei disegni, la delusione è stata anche più grande, perché il lavoro di Casalanguida mi stava piacendo molto, fino a quando non ha smarrito la diritta via con quelle fotocopie.
Sono rimasti entrambi ad un livello mediocre, come il vino di Rebecca, e questa per me è stata una delusione.

In più, io guardo sempre a tutto il pacchetto, e quindi ho aggiunto che questo albo mediocre e anche un po' pretenziosetto (quel dannato "huxelrebe"...) è stato presentato come ciliegina sulla torta del 2020, ed è questa la cosa più involontariamente ridicola di tutte. Sono del parere che bisogna sempre ricordarci delle promesse che ci vengono fatte, e dei risultati che poi ci troviamo davanti.

Insomma, come già è stato per il 407, quest'albo sicuramente non è stato scritto per venire incontro ai miei gusti. Non c'è praticamente nulla che mi piaccia. Vedere Bloch (per giunta disegnato così...) che al pub beve calici di vino invece di quei suoi bei boccalazzi di birra, è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso.

Mettiamola così: storia in sè per me da 4; situazione generale: non classificabile. Siccome ho letto da qualche parte commenti come "Bilotta salva il 2020", ci tenevo a sottolineare come (totalmente a sua insaputa, ovviamente), Bilotta sia diventato per me parte del problema.