Eccomi qui in una fredda domenica di un autunno ormai inoltrato, al calduccio, mentre fuori la nebbia comincia a modificare i contorni delle case e delle strade. Non c'è quindi un momento migliore per cominciare la mia analisi del ciclo di Mana Cerace. Ecco il modo in cui voglio agire. Prima di tutto urge una rilettura dei due albi precedenti con dei piccoli commenti giusto per parlare non solo dell'ultimo albo ma dell'intero ciclo. Sono un pò indeciso sul tipo di approccio. E' meglio che mi goda il racconto così come è senza sapere nulla del making of e del passato del personaggio o che invece ne tenga conto? E se scelgo il primo approccio sarò in grado di portarlo avanti? NOn è che inconsapevolmente la mia lettura potrà essere influenzata dalla conoscenza del personaggio di Mana Cerace e da, ad esempio, la presenza di John Ghost al posto di Wells? Non lo so ma ci provo, anche se so che non ne sarò capace.
Dopo una analisi sommaria dei due albi comincerò la lettura del terzo così da analizzarlo per bene e con maggior dovizia di particolari. Dopodichè proverò a dire la mia sul tema dellae responsabilità di questo albo e in generale sulla gestione di questo ciclo. Dunque cominciamo.
POSSIBILI SPOILER
409: Ritorno al buio: Dopo le prime 50 60 pagine, che a mio parere non sono neanche male, la storia scade in una sorta di b-movie dove Dylan si muove animato da chissà quale quinto senso e mezzo. Le pecche più grosse sono le seguenti:
- Dylan che non si sa come va da Hicks;
- Dylan che non conosce Hicks ma è come se lo conoscesse da sempre;
- Una ventina di pagine "inutili" tra ammazzamenti, squartamenti e nascite e rinascite.
- Alcune battute un pò fuori luogo nei combattimenti.
Le parti che ho invece preferito sono:
- La modalità veloce di raccontare il passato;
- Tutte le prime 50 pagine dove in generale c'è un buon ritmo e vengono raccontati diversi fatti.
Più avanti nel tema responsabilità cercherò di capire di chi potrebbe essere la "colpa" o il "merito".
410: La notte eterna:
Questo albo come riempitivi è probabilmente peggio del precedente, nel senso che anche qui gli eventi principali (l'indagine di Dylan e le visioni di Kelly e Merrill) sono poca cosa rispetto alle pagine utilizzate. Non mancano momenti interessanti come la sequenza da pag 61 a pag 70 che ho apprezzato nella rilettura dando un motivo del motivo dell'uccisione del fidanzato di Kelly nel numero 34. L'indagine che inizialmente ha un suo senso da pagina 70 in poi sembra un pò raffazzonata. Molte sono le domande che mi pongo. Chi ha portato Kelly e come è stata investita? Perchè era viva prima? Come mai Dylan torna a Brentford e va di filato verso Kim? Capibile che vada verso l'ospedale però anche qui, come nel primo, vi sono troppe intuizioni che non mi fanno godere a pieno dell'albo.
Ma veniamo ora all'analisi dell'albo del mese.
411: Il terzo giorno:
Pag 5-13: In generale questa prima scena mi sembra ben gestita tranne per il pessimo disegno di pagina 12 quando Kim sviene a terra. Che roba è????
Pag 14-16: Al netto del funzionamento della macchina e del fatto che evidentemente il blackout elettrico sembra non avere creato problemi. Da un punto di vista narrativo non capisco quale fosse il motivo di ingenerare un blackout nell'intera Londra quando comunque Mana Cerace può esistere anche senza di esso e mai ci si era creati il problema della mancanza di totale buio nei numeri 34 e 68. Ci stava anche che Mana potesse agire in un quasi buio dato che il buio completo non esiste. Ma oltre a ciò, che dialogo dell'assurdo si crea tra Kim e il medico? "Non parli del buio se non l'ha mai conosciuto?" detto quando il medico non ha minimamente parlato del buio. Bah!
Pag 17-25: Dylan esce dall'ospedale e fa partire le indagini per la ricerca di KIM. In generale tutta questa scena mi è piaciuta, anche la presenza di Carpenter che sarà sicuramente un intervento di Recchioni. Però mi sembra ben gestita. L'unico dialogo strano è quando Carpenter dice a Dylan: "non mi sei simpatico ma,..." e più avanti spiego il perchè.
Pag 26-33: Anche qui piccole pecche. Siamo su una strada ad alto scorrimento, non le consiglio di uscire e poi poco dopo va a prendere una metro? Significa che sei in città, non su una autostrada. La scena della metropolitana mi sembra anche qui eccessivamente lunga però ci può anche stare.
Pag 34-37: Al netto di una ripetizione con Dylan in macchina che ha delle visioni proprio come con Merryll, faccio fatica a capire come delle persone possano accendere dei falò in casa (che già mi sembra assurdo di suo
piuttosto delle candele) ma nello stesso tempo Dylan viene curato tranquillamente in ospedale. Forse ci possono essere dei generatori di emergenza? Non lo so però, mi sembra tutto lasciato un pò al caso. C'è un blackout però quando serve che ci sia la corrente elettrica c'è.
Pag 38-45 : Mamma mia a pagina 42 (E' questo è il sequel - chissà di chi sarà questa frase???? ). MA come si fa a mettere una frase del genere in un momento comunque di tensione? Quale è il senso? Mana Cerace non parla per slogan, non lo ha mai fatto! Capisco Dylan, per carità, ne vuoi fare una caratterizzazione del personaggio che può non piacermi ma sei libero di farlo. Ma perchè anche Mana Cerace deve parlare così? Inoltre sul posto arriva subito Dylan con delle riflessioni un pò "naif" piuttosto chiaverottiana che perlomeno infastidisce meno di quelle di Recchioni.
Pag 46-48: Potrebbe uscire fuori qualcosa di interessante dal cancro che affligge Kim.
Pag 49-57: Comparsa di John Ghost piuttosto corposa e ri-comparsa di un personaggio che non si capisce per quale motivo non dice nulla di quei libri totalmente bianchi al primo incontro con Dylan nonostante abbiano a che fare con la vicenda. O probabilmente ha voluto tenerglielo nascosto? Probabilmente Badland ha qualcosa a che fare con la vicenda e secondo me uscirà fuori che qualche caso di malvagio ha fatto anche lui. VEdremo.
Pag 58-61: Questa parte con John Ghost mi è anche piaciuta anche se mi è sembrata un pò troppo simile a Numbers che a Dylan Dog
.
Pag 62-72: Questa parte mi è piaciuta abbastanza anche se non so come Dylan sia riuscito ad arrivare proprio dove Kim avrebbe dovuto commettere l'omicidio. In generale, al netto di alcune battute un pò dozzinali tipo quella del controllo qualità ho apprezzato una cosa (pur non apprezzandola). La modalità in cui viene ucciso Mana Cerace è abbastanza simil a quella con la quale Dylan si salva ne il Buio con il famoso lancio della ciabatta. Lancio che ho sempre definito esagerato e anche qui un pò di esagerazione c'è. Però non è quella più elevata dato che in questo ciclo in almeno tre occasioni Dylan si trova al posto giusto nel momento giusto senza che si riesca a capire come sia possibile.
Pag 73-80: Sembra tutto tornato alla normalità ma è troppo presto. Secondo me Recchioni avrebbe voluto far dire a Dylan: "Sembra tutto finito, ma sono certo che manca qualcosa, d'altronde siamo solo a pagina 75!!!" Ho apprezzato l'intera scena in cui Dylan va a dormire e chiama Bloch fino all'intuizione finale sulla "fotografia". Ecco un conto è l'intuizione che Dylan spesso ha avuto, un conto è arrivare in una casa seguendo un modello matematico o andare a caso e trovarsi al posto giusto. Lo so che è successo spesso ma quando in una storia accade tre volte diventa monotono e ripetitivo.
Pag 81-98: Allora devo dire che è un buon finale. E devo dire anche che tutto il preludio e gli albi precedenti sono stati un occasione mancata. Se l'obiettivo era far uscire di scena Mana Cerace facendolo innamorare forse si sarebbe dovuto cercare di scrivere meglio tutto questo durante i vari ammazzamenti in maniera tale da far evolvere meglio la storia tra Mana e Kim. PRoprio alla luce di questo finale, comunque buono, un maggiore riguardo alle vicende dei due amanti non sarebbe stato male.
In generale questo terzo albo è migliore degli altri tre. La sensazione di riempitivi c'è ancora, in alcune scene, ma più moderata rispetto soprattutto al secondo capitolo di questa saga. Mi sento di dare un 6 a questo numero perchè cmq devo ammettere che il finale mi è piaciuto e ha risollevato le sorti di questo albo. Sfortunatamente non posso dire che basti questo per risollevare l'intero ciclo che soffre di due cose:
-Troppi morti, troppe scene cruente fini a se stesse soprattutto quando si poteva dare maggior peso alla storia tra Kim e Mana - magari anche con qualche accenno in più al passato comune di Phil e Kim;
- Kelly e Merryll mi sembrano inseriti senza particoalre motivo se non per salvare Dylan ma non hanno un particolare impiego per MAna Cerace, se non forse solo Kelly che lo inizializza all'amore.
In generale facendo una media dei voti si ha 5+5+6 che approssimo per difetto quindi 5 alla storia in generale che unito anche al voto dei disegni a cui do un 4 secco si ha un voto complessivo di 4,5.
E' un peccato perchè l'idea c'era ed era buona, cavolo.
Responsabilità: Per capire le responsabilità, o meglio per farmi una mia idea, la rilettura de tre albi è stata importante. Dico per farmi una mia idea perchè evidentemente non ho modo di conoscere quale fosse la storia originale di Chiaverotti. Parto da un assunto. La storia è di Chiaverotti quindi la mano di Recchioni sia intervenuta solo per far tornare il "passato". Chiaverotti avrà usato il canonico passato del numero 34 e del numero 68 mentre Recchioni sarà intervenuto per adattarlo a un Dylan agente invece che già indagatore dell'incubo. Analizziamo i singoli albi.
In Ritorno al Buio Nelle prime 50 pagine la mano di Recchioni non sembra pesante, anzi direi che interviene in una maniera quasi ininfluente come se la storia fosse scritta da Chiaverotti. Il nuovo passato è credibile ed è ben raccontato. Un punto positivo a Chiaverotti e Recchioni.
Il modo in cui viene giustificato Hicks invece ha del ridicolo. Non conosco però come Chiaverotti ha giustificato Dylan che pensa subito ad Hicks. Mi viene da pensare che le pagine 53 e 55 possano essere opera sua e ce quindi sia un quinto senso e mezzo. Mentre la pagina 61 è probabilmente stata modificata da Recchioni in quanto Dylan in questo universo non può conoscere Hicks. Ma non mi sembra per niente sensato far dire a un personaggio:"Ho visto questo nome, e non so perchè ma mi sembra di averlo conosciuto in un' altra vita". O perlomeno è una scusa banale per far andare avanti le indagini e la trama. Ripeto non so come Chiaverotti abbia pensato questa scena. Credo che il sogno/l'intuizione sia la stessa anche perchè altrimenti avrei visto qualche indagine nelle pagine precedenti ( a meno di pensare a ancor più pesanti modifiche nella storia ma mi sembrerebbe troppo). Un punto negativo a entrambi.
Gli ammazzamenti da pagina 60 in poi invece credo sia tutto frutto di Chiaverotti con qualche frase a effetto un pò più recchioniana. Conoscendo i due autori mi viene da pensare che un buon 70% di quel che dice sia di Chiaverotti e un 30% di Recchioni. Ad esempio la pagina 73 mi sembra squisitamente Chiaverottiana mentre la pagina 77-78 mi sembra più recchioniana. E qui preferisco di gran lunga la pagina 73 alle pagine 77-78. Quindi direi un punto in meno a Recchioni.
Invece in "La notte eterna" l'intervento di Recchioni è evidente in tutte le scene in cui compare John Ghost. La mia idea è che nella versione originale ci fosse semplicemente Hicks ma l'invenzione e il modo di utilizzo sia sostanzialmente la stessa, magari con un cambio di nome, però non lo so. Andando avanti nella lettura può venire il dubbio che l'azione dell'oggetto di Hicks/Ghost possa essere stato modificato anche da pagina 90 a pagina 92 anche perchè l'oggetto che è una sfera improvvisamente a pagina 93 prima vignetta diventa un anello. Semplice sciatteria nel disegno o prova che la stessa arma che Hicks avrebbe dato nella versione originale avrebbe dovuto funzionare in maniera diversa. Diciamo che le pagine della "gabbia" (appunto 90 e 92) sembrano più recchioniane che chiaverottiane. Però l'intera storia al netto di Ghost, dell'oggetto usato per tentare di sconfiggere Mana Cerace sembrerebbe essere tutta di Chiaverotti nel senso che non vedo indizi per pensare a un rifacimento per attualizzarlo al nuovo passato di Dylan. E in questo caso la sceneggiatura è troppo sbilanciata verso scene d'azione totalmente inutili probabilmente più per "colpa" di Chiaverotti che di Recchioni. La gestione di Ghost non posso dire sia pessima, nel senso che il personaggio è antipatico ma tendenzialmente funziona nello stesso modo in cui avrebbe funzionato Wells. Anzi mi sembra di ricordare che Ghost (nei primi numeri in cui compare) fosse un uomo molto potente ma non di certo uno con le capacità di costruire ordigni di questo tipo. "SEmplicemente" era un uomo con molti soldi e con la capacità di far capitare ciò che voleva come mostrato in Al servizio del Caos. Non un tecnico ma un poter più sottile cioè quello di dare il via a delle azioni piccole che poi propagandosi portavano a effetti più elevati da cui Ghost ne aveva vantaggio. Qui invece Ghost è solo un banale "inventore", proprio come Wells. Per il resto, questo secondo albo ha delle evidenti allungamenti di brodo e per me qui la responsabilità è tutta di Chiaverotti.
In "Il terzo giorno" direi che le prime pagine sono tutte di Chiaverotti tranne la scena di Carpenter. Fino a pagina 25 direi niente di brutto da segnalare se non che Carpenter debba dire in ogni albo a Dylan "non mi sei simpatico, ma....". Show don't tell! Noi lettori lo sappiamo che non c'è simpatia tra i due però ormai mi sembra che il loro rapporto si sia evoluto in perlomeno rispetto. E' l'unico punto che noto fino a pagina 25 un pò negativo.
A pagina 42 è evidente l'ingresso di Recchioni con la battuta del sequel che smorza la tensione in un momento comunque interessante.
Ci sono una decina di pagine sicuramente sostituite con Ghost ma probabilmente la storia con Wells non sarebbe cambiata di molto. Anzi ho l'impressione che ciò d cui parla Ghost lo avrebbe detto anche Wells in quanto spesso Wells conosceva e metteva Dylan a conoscenza di libri antichi. Badlands inoltre è ricco proprio come Wells quindi questa è stata una sostituzione senza nefaste conseguenze. In generale non ho idea di come abbiano sostituito Ghost con Wells anche nelle scene di lotta, non avendo idea della sceneggiatura originale. Credo che questa sia stata la più toccata (per 20 pagine c'è Ghost) ma anche quelle dove il tutto è stato maggiormente rispettato.
Alla luce di tutte queste considerazione le responsabilità sulla pubblicazione di questa storai sono da dividersi tra Recchioni e Chiaverotti in una misura del 30 - 70. La sceneggiatura allungata è opera di Chiaverotti ed è ciò che mi è meno piaciuto. Però anche certe battute messe così da parte di Recchioni mi hanno infastidito. In generale trovo che non sia stato fatto un brutto lavoro nella sostituzione del passato o nella sostituzione di Wells ma più nella caratterizzazione dei personaggi con battute su Harry Potter chiaramente inserite a forza come sappiamo essere la cifra stilistica di Recchioni.
Un ultimo commento invece sulla gestione della pubblicazione di questa storia. Secondo me è stato creato molto hype su questa storia e la pubblicazione e i relativi strilli non sono stati bene gestiti. PRima doveva far parte del Maxi, poi lo dirotti sulla serie regolare ma ciò implica un riconfezionamento. Tutto questo ha sicuramente fatto perdere un appeal alla storia che probailmente fosse stata pubblicata su un Maxi sarebbe stata meglio di così (perlomeno sarebbe stata scritta da un solo autore e senza adattamenti). Diciamo che tutte queste notizie date in diversi momenti hanno dato una idea di una gestione un pò raffazonata di Dylan Dog soprattutto sulla serie regolare. Probabilmente manca una idea di fondo sensata di cosa debba essere la serie regolare. Tutte le altre pubblicazioni (Color Fest, lo speciale del Pianeta dei Morti) hanno uno scopo di fondo ben chiaro e per questo secondo me nel complesso sono buone pubblicazioni. Possono piacere o meno ma restano coerernti con il loro scopo. Maxi e serie regolare invece devono ancora trovare una loro ragione. Direi soprattutto la serie regolare in quanto è in questa pubblicazione che si hanno i risultati più altalenanti.