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#411 - Il terzo giorno
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 Oggetto del messaggio: Re: #411 - Il terzo giorno
MessaggioInviato: sab dic 05, 2020 10:12 am 
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Nima83 ha scritto:
Sono assolutamente d'accordo @Goblin.
Se - e dico se - chi sappiamo noi si era messo in testa tassativamente e perentoriamente di "usare" questa maxi-storia per la regolare, avrebbe potuto almeno inaugurare tutto con un "primo incontro": una roba non dissimile da quanto proposto nella doppietta Il Buio/Lo Spettro, ma riscritta per creare un giusto background nella regolare che potesse fungere da preambolo a questo "nuovo incontro".
Magari una storia scritta di suo pugno (forse l'occasione per far vedere che sa ancora cavarsela con una sceneggiatura, dopo il "discutibile" 666). Una roba spalmata su un paio di albi che avrebbe dovuto riproporre in maniera modificata quel doppio celebre incontro. Se invece di prendere tutto alla carlona avesse creato il giusto sfondo per questa "saga" magari ci sarebbe stata qualche stortura di sopracciglio in meno. Forse. Almeno si riduceva di mezza tacca il senso di "rattoppato".
Ma a quanto pare era troppa la fretta di buttare all'interno di questo universo posticcio qualche specchietto per le allodole per i vecchi lettori. Quindi vai di bianchetto, di modifiche-toupet, di rattoppamenti artificiosi... :D

Comunque, come te, penso - e non smetterò mai di ribadirlo - che una roba del genere andava bene per il Maxi. E solo per il Maxi.
Metterla qua equivale ad un mezzo seppuku. :wink:

È questo per il vero dilemma: perché tanta fretta? Perché si era fatto il passo più lungo della gamba dichiarando ai quattro venti che nel nuovo corso ci sarebbero state le imprescindibili SAGHE? Perché il nome di Chiaverotti è roboante per i primicentitsti e bisognava approfittarne? Perché su questo Anno Uno si gioca molta della credibilità del curatore (e non solo lui, chiaro)? Tutte e tre le risposte precedenti?
Per questo parlo di scarsa pianificazione editoriale. RR e Airoldi e tutti gli altri coinvolti, sanno cosa stanno facendo o no? Perché mi pare di aver capito che ciò che leggiamo oggi è per forza di cose stato scritto almeno (ma molto di più, probabilmente) un anno e mezzo fa... In un anno e mezzo non vi siete accorti che la storia faceva acqua (e qui non si scappa il voto negativo è da attribuirsi a Chiaverotti, non sotto il 90%), che i disegni erano al di sotto degli standard bonelliani, che il riadattamento (col metodo Ludovico?) era forzato (in questi due punti Chiaverotti non ha nessuna colpa)? Pare impossibile. Quindi che sta succedendo? Boh.
Intanto si è già iniziato a spostare l'attenzione su quello che succederà ad agosto.... Questa prassi mi ha sinceramente stufato.

V

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 Oggetto del messaggio: Re: #411 - Il terzo giorno
MessaggioInviato: sab dic 05, 2020 12:07 pm 
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Iscritto il: mar gen 15, 2013 11:42 am
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Ma infatti la sensazione è che questa storia sia stata infilata nella serie regolare come una sorta di tappabuchi per un vuoto che si era creato all'ultimo secondo. Il che, se confermato (cosa che non sarà mai), sarebbe davvero incredibile. In tutte le case editrici come la Bonelli, in cui la periodicità riveste un ruolo fondamentale, le storie sono preparate con almeno 4-5 mesi di anticipo (ma probabilmente molto di più, forse addirittura un anno) sulla pubblicazione. é assolutamente impossibile che Recchioni abbia deciso di fare come gli pareva, addirittura modificando la scaletta e mettendo in cantiere tutto all'ultimo minuto. La sensazione che si ha è piuttosto di una specie di cambio di piani in corsa. è un po' come la stessa mini 666, partita come una specie di rivoluzione con assistente diverso e status quo diverso e poi fatalmente ritornata su binari più familiari nel numero conclusivo. é come se stessero cercando di trovare un continuo compromesso tra il "nuovo" Dylan e quello storico, aggiustando il tiro man mano la storia procede. Lo stesso errore macroscopico, per intenderci, che ha commesso la DC con i suoi continui rilanci e reboot dei personaggi. Perché è ovvio che anche se dici che la continuity è nuova non basterà, dentro le teste dei lettori storici rimarranno comunque i ricordi delle storie che hanno letto, non quelle che avrebbero potuto leggere se la storia del personaggio si fosse sviluppata diversamente. Sinceramente io credo che l'unico motivo per cui la storia è stata traghettata nella serie regolare è per ragioni di PR. Mettere un autore storico, ancorché artisticamente non più nel fiore degli anni (francamente: questa storia sarebbe stata una schifezza anche senza Recchioni!), sul personaggio rilanciato in teoria aiuta a "venderlo" meglio ai lettori non convinti del nuovo corso. Il problema è che nel modo in cui l'operazione è stata messa in atto non rendono un buon servizio a nessuno, né al nuovo Dylan né a quello vecchio. Col senno di poi sarebbe stato meglio fare una collana con una continuity a parte e lasciare a Recchioni totale libertà (con Dylan barbuto, Groucho serial killer e Gnaghi assistente) e magari continuare con la continuity pre-400 nella serie regolare. Così non è né carne né pesce. Ma poi: per quale ragione trapiantare la nuova continuity proprio nella collana storica, quando il resto della Bonelli, con Mister No e Martin Mystère, si sta muovendo nella direzione opposta, cioè con delle collane a parte, o - nel caso di Tex Willer - con una serie in continuity, ma che riempie i "vuoti" della giovinezza del personaggio (cosa che si poteva anche fare con Dylan, qualcuno ricorda Vergerus-Xabaras e le tensioni con il padre di Dyd)? Veramente incomprensibile.


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 Oggetto del messaggio: Re: #411 - Il terzo giorno
MessaggioInviato: sab dic 05, 2020 12:16 pm 
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Niente da aggiungere, condivido tutto ciò che ha scritto Myskin.


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 Oggetto del messaggio: Re: #411 - Il terzo giorno
MessaggioInviato: sab dic 05, 2020 1:04 pm 
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Leggendo i vostri post, ho la sensazione di aver fatto bene a lasciare la baracca dopo il 400 :D

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 Oggetto del messaggio: Re: #411 - Il terzo giorno
MessaggioInviato: sab dic 05, 2020 1:56 pm 
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Valla ha scritto:
È questo per il vero dilemma: perché tanta fretta? Perché si era fatto il passo più lungo della gamba dichiarando ai quattro venti che nel nuovo corso ci sarebbero state le imprescindibili SAGHE? Perché il nome di Chiaverotti è roboante per i primicentitsti e bisognava approfittarne? Perché su questo Anno Uno si gioca molta della credibilità del curatore (e non solo lui, chiaro)? Tutte e tre le risposte precedenti?
Per questo parlo di scarsa pianificazione editoriale. RR e Airoldi e tutti gli altri coinvolti, sanno cosa stanno facendo o no? Perché mi pare di aver capito che ciò che leggiamo oggi è per forza di cose stato scritto almeno (ma molto di più, probabilmente) un anno e mezzo fa... In un anno e mezzo non vi siete accorti che la storia faceva acqua (e qui non si scappa il voto negativo è da attribuirsi a Chiaverotti, non sotto il 90%), che i disegni erano al di sotto degli standard bonelliani, che il riadattamento (col metodo Ludovico?) era forzato (in questi due punti Chiaverotti non ha nessuna colpa)? Pare impossibile. Quindi che sta succedendo? Boh.
Intanto si è già iniziato a spostare l'attenzione su quello che succederà ad agosto.... Questa prassi mi ha sinceramente stufato.
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Purtroppo Valla è sempre una questione di hype: dato un certo calo di credibilità della testata (incrementato da "cambiamenti" monchi mal programmati e mal attuati), si tenta il tutto e per tutto per non affondare (usando il fattore "curiosità").
Prendiamo dunque Chiaverotti, (la cui storia - magari brutta, magari trashissima - poteva avere una sua raison d'etre sul Maxi) e dirottiamolo sulla regolare, ormai sempre meno attendibile. Diamo qualche "zuccherino" ai lettori incaponiti/turbati/perplessi sperando in un buon riscontro. Peccato che se certe strategie sono fatte in maniera totalmente approssimativa, non si va da nessuna parte... e anzi, si fa anche peggio (e i risultati sono sotto gli occhi di tutti). Così, a primo impatto, non so se i Nostri abbiano ben compreso cosa stanno facendo: la sensazione è proprio di chi "naviga a vista".
Il Rrobe voleva imprimere il suo marchio nella serie con un perentorio cambiamento. Poi abbiamo assistito ad una sorta di "passo del gambero" (quali sono gli effettivi cambiamenti? Wells razzista morto? Bloch paparino?). Quindi abbiamo constatato che "il nuovo corso" ( :?: ), conseguente al 666 è impostato su "ricicli" e "storie dirottate"...
(è pur vero che ci saranno storie vecchie da "smaltire", ma non era il caso di buttarle in testata immediatamente: piuttosto sarebbe stato meglio andare avanti con storie - se ci sono - inedite progettate apposta per il "new universe", e poi, solo successivamente - e per gradi - usare le altre, in magazzino).
No, non credo che abbiano le idee molto chiare.
Mi sembra tutto un gran pastrocchio, e questo "spostamento" della storia del Chiave è solo la ciliegina su una torta andata a male. :)


V.M. ha scritto:
Niente da aggiungere, condivido tutto ciò che ha scritto Myskin.


Anch'io sono d'accordo con Myskin, specie su determinati passaggi, tipo
Myskin ha scritto:
[...] é come se stessero cercando di trovare un continuo compromesso tra il "nuovo" Dylan e quello storico, aggiustando il tiro man mano la storia procede [...]. Sinceramente io credo che l'unico motivo per cui la storia è stata traghettata nella serie regolare è per ragioni di PR. Mettere un autore storico [...] in teoria aiuta a "venderlo" meglio ai lettori non convinti del nuovo corso. Il problema è che nel modo in cui l'operazione è stata messa in atto non rendono un buon servizio a nessuno, né al nuovo Dylan né a quello vecchio. Col senno di poi sarebbe stato meglio fare una collana con una continuity a parte e lasciare a Recchioni totale libertà (con Dylan barbuto, Groucho serial killer e Gnaghi assistente) e magari continuare con la continuity pre-400 nella serie regolare. Così non è né carne né pesce. Ma poi: per quale ragione trapiantare la nuova continuity proprio nella collana storica, quando il resto della Bonelli, con Mister No e Martin Mystère, si sta muovendo nella direzione opposta, cioè con delle collane a parte, o - nel caso di Tex Willer - con una serie in continuity, ma che riempie i "vuoti" della giovinezza del personaggio (cosa che si poteva anche fare con Dylan, qualcuno ricorda Vergerus-Xabaras e le tensioni con il padre di Dyd)? Veramente incomprensibile.



Chiaramente non considero questo inserimento un "tappabuchi" (potevano andare avanti propinandoci altre storie "di magazzino"). Ma nemmeno Myskin, che giustamente, ad un certo punto specifica "La sensazione che si ha è piuttosto di una specie di cambio di piani in corsa". Concordo, naturalmente.

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 Oggetto del messaggio: Re: #411 - Il terzo giorno
MessaggioInviato: sab dic 05, 2020 2:41 pm 
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Ma poi: la sensazione che abbiano iniziato una specie di tira e molla cercando di capire finalmente che diavolo fare è rafforzata anche da altri particolari. Persino a uno come me che non seguiva la testata da anni era arrivata voce della fase 1, 2, 3 eccetera. Tutte queste fasi, riuscite o meno, avevano comunque una loro identità. Bloch in pensione, arriva Carpenter. Ciclo della meteora. Dyd 666. Ora il problema è: che diavolo di identità ha la fase che stiamo seguendo? Cioè, magari mi sono perso qualcosa io oppure qualcuno l'ha già notato nelle pagine precedenti, ma davvero non si capisce che pesci vogliano pigliare. Non è un Anno Uno, come sarebbe stato impossibile fare - non l'ha fatto neanche la DC - anche se forse sarebbe stato più consigliabile; ossia rinarrare tutto da capo organicamente, con un'atmosfera diversa e più moderna. Non è un Dylan classico, ovviamente, o almeno non del tutto. Quindi cosa sarebbe? E per la cronaca, non è che un lettore chieda necessariamente le "fasi", anzi fino all'arrivo del nuovo curatore se ne era sempre fatto a meno, questa è una trovata che ha tirato fuori Recchioni, solo che adesso - a quanto ho visto, almeno - ha smesso di usarla. Certo fa impressione, al confronto, la solidità granitica con la quale Boselli sta gestendo Tex, fra l'altro senza grosse sbavature, senza tradire la continuity storica e addirittura lanciando una nuova testata che - così mi si dice - pare anche di successo.


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 Oggetto del messaggio: Re: #411 - Il terzo giorno
MessaggioInviato: sab dic 05, 2020 3:02 pm 
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non so se c’è stato un cambio in corsa , per me Groucho sarebbe tornato subito , era nei piani.
certo quella rivolta su internet della mancanza di Groucho è stata forte.
magari qualcuno si è spaventato.
perché la sensazione di impreparazione al dopo 666 è palpabile.
praticamente sono 6 mesi di storie appunto come già detto dirottate , dei filler presi da chissà dove.
Sulla prossima saga estiva non trapela nulla , ci potrebbe essere l’ennesimo ribaltone , anche se quello me lo aspetterei più direttamente da Recchioni con una chiusura del 666 ed un ritorno all’universo originale. mio pronostico.


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 Oggetto del messaggio: Re: #411 - Il terzo giorno
MessaggioInviato: sab dic 05, 2020 3:38 pm 
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Goblin ha scritto:
non so se c’è stato un cambio in corsa , per me Groucho sarebbe tornato subito , era nei piani.
certo quella rivolta su internet della mancanza di Groucho è stata forte.
magari qualcuno si è spaventato.
perché la sensazione di impreparazione al dopo 666 è palpabile.
praticamente sono 6 mesi di storie appunto come già detto dirottate , dei filler presi da chissà dove.
Sulla prossima saga estiva non trapela nulla , ci potrebbe essere l’ennesimo ribaltone , anche se quello me lo aspetterei più direttamente da Recchioni con una chiusura del 666 ed un ritorno all’universo originale. mio pronostico.


Orami è più che palpabile, manca solo la chiara ammissione tramite comunicato stampa.

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 Oggetto del messaggio: Re: #411 - Il terzo giorno
MessaggioInviato: sab dic 05, 2020 3:49 pm 
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Myskin ha scritto:
davvero non si capisce che pesci vogliano pigliare. Non è un Anno Uno, come sarebbe stato impossibile fare - non l'ha fatto neanche la DC - anche se forse sarebbe stato più consigliabile; ossia rinarrare tutto da capo organicamente, con un'atmosfera diversa e più moderna. Non è un Dylan classico, ovviamente, o almeno non del tutto. Quindi cosa sarebbe?


Difficile a dirsi: banalmente direi "qualcosa che viene dopo l'ultima fase" (fase 2? Fase 3? Non so, ho perso il conto... anzi, per essere sincero di tutta 'sta storia delle "fasi" mi è sempre importato poco :wink: ). Ma in realtà, più prosaicamente, tutto si ricollega ai nostri precedenti discorsi: hanno le idee poco chiare.
Fosse qualcosa tipo la "fase 4" (o... boh.. la fase 3), diciamo pure che non ha nessuna identità. E non potrebbe averne, dato che ci troviamo di fronte ad un tessuto narrativo arlecchinesco (proprio come il costume di Arlecchino, fatto di tanti pezzi assemblati, eterogenei, ricevuti in dono dai suoi amici [citando una celebre favola]) in cui si ripesca a destra e a manca per arrivare ai dodici albi annuali. :)


Goblin ha scritto:
Sulla prossima saga estiva non trapela nulla , ci potrebbe essere l’ennesimo ribaltone , anche se quello me lo aspetterei più direttamente da Recchioni con una chiusura del 666 ed un ritorno all’universo originale. mio pronostico.


Molto probabilmente sarà così Goblin. Facile aspettarsi un ritorno al vecchio universo, dato che questo nuovo ha avuto ben poco da proporre. :wink:

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 Oggetto del messaggio: Re: #411 - Il terzo giorno
MessaggioInviato: sab dic 05, 2020 4:08 pm 
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ma scusate, se non ho fatto male i conti:
il primo anno del nuovo universo consta di:
un ciclo di SEI numeri (il Dylan 666) scritto da UNO solo e disegnato da CINQUE autori, poi DUE storie autonome di seguito completamente slegate (la seconda delle quali minimo minimo del giurassico), poi le TRE di Mana scritte da UNO solo (ahahahah!) e disegnate da UNO solo, poi UN albo autonomo (ripescato dall'oblio);

il secondo anno del nuovo universo invece (fino al 420) consta di:
un ciclo di CINQUE storie di TRE autori diversi, poi un ciclo di TRE storie di TRE autori diversi (il famoso "evento estivo"...) SENZA albi autonomi intermedi.

Ditemi voi se intravedete uno straccio di logica in questo delirio di numeri.

Dylan andrà avanti ad archi narrativi, tranne quando no, senza un ordine preciso, e gli archi sono di dimensione variabile. Sembra tutto pianificato al millesimo. Pianificato, specifico, dall'uomo che ci ha regalato questi ultimi tre capolavori di premeditazione.

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"You should be ashamed of yourself".
"I am. 24/7".


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 Oggetto del messaggio: Re: #411 - Il terzo giorno
MessaggioInviato: sab dic 05, 2020 4:40 pm 
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Località: Raven Town
Sarà la cabala.
5+1=6 (ciclo recchioniano)
3*1*2=6 (trilogia di M.C., uno scrittore e due disegnatori)
1+1+1+1+1+1=6 (3 autori e 3 disegnatori per i filler)
L'anno della bestia.

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 Oggetto del messaggio: Re: #411 - Il terzo giorno
MessaggioInviato: sab dic 05, 2020 7:09 pm 
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Sulla questione del ritorno di Groucho: non so se fosse nei piani immediati o meno. Il leak di qualche anno fa sulla continuity post-666 è abbastanza aderente a quello che poi si è visto, con l'eccezione del ritorno di Groucho a così breve distanza dal rilancio. Sicuramente quando il primo numero di Dyd 666 è uscito sapevano che il Groucho buono sarebbe stato nell'ultimo albo, ovviamente. Però se dovessi giocare a fare speculazioni direi che in realtà Dyd 666 è nata come mini autonoma (sul genere di Mister No Revolution; c'è stato un momento in cui la Bonelli ne ha prodotti diversi di questi remake), magari come possibile base per una serie TV, e poi è stata forzata nella serie regolare. Se si esclude l'ultimo numero, il resto della storia sembra esattamente quella di un Dylan di un universo alternativo, ha una sua coerenza che va in malora proprio nel finale con l'uscita di scena di Gnaghi. Di suo, avrebbe potuto essere tranquillamente un nuovo Pianeta dei Morti.

Io credo che prima o poi si tornerà a un Dylan tradizionale, anzi in realtà è già successo con gli ultimi albi. Però paradossalmente il ritorno a una continuity pre-666 sarebbe stato più facile se davvero nel nuovo Dylan Groucho fosse stato un serial killer e Gnaghi l'assistente storico di Dylan. Ci sarebbe stata quantomeno una divisione netta tra l'una e l'altra realtà. Sbiadendo i confini tra le due continuity si sono messi nei guai da soli. Cioè: se tornassero - per dire - alla continuity pre-cometa (e non escludo che avvenga prima o poi, quindi con Bloch pensionato e Carpenter ispettore) cosa cambierebbe di fatto nello status quo attuale del personaggio? In realtà pochissimo, magari tornerebbe Wells e Bloch cambierebbe ruolo un'altra volta. Sono elementi abbastanza importanti da infastidire e confondere i lettori, ma non sufficienti per giustificare un ritorno alla precedente continuity. Sarebbe stato diverso se Groucho fosse morto o davvero un serial killer, per dire, e il ritorno alla realtà avesse risolto un subplot così importante dell'universo dylandoghiano.

Escluderei un ritorno all'universo pre-Recchioni però. Cioè Bloch ispettore, niente Carpenter e Rania. A parte che implicherebbe uno sbugiardamento plateale del lavoro di Recchioni, ai limiti della pernacchia (e non è mai successo, non in Bonelli almeno, né succederà mai perché comunque Recchioni ha un suo peso come sceneggiatore), questi personaggi e anche alcune sottotrame sono comunque presenti da troppo tempo nella continuity dylandoghiana per poter essere cancellati come niente fosse. Anche se diversi lettori non li sopportano.


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 Oggetto del messaggio: Re: #411 - Il terzo giorno
MessaggioInviato: dom dic 06, 2020 4:06 am 
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MandarinoFish ha scritto:
Leggendo i vostri post, ho la sensazione di aver fatto bene a lasciare la baracca dopo il 400 :D

Siamo in due (anche se io ho lasciato prima).

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 Oggetto del messaggio: Re: #411 - Il terzo giorno
MessaggioInviato: dom dic 06, 2020 2:42 pm 
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Iscritto il: mer apr 17, 2013 11:22 am
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Eccomi qui in una fredda domenica di un autunno ormai inoltrato, al calduccio, mentre fuori la nebbia comincia a modificare i contorni delle case e delle strade. Non c'è quindi un momento migliore per cominciare la mia analisi del ciclo di Mana Cerace. Ecco il modo in cui voglio agire. Prima di tutto urge una rilettura dei due albi precedenti con dei piccoli commenti giusto per parlare non solo dell'ultimo albo ma dell'intero ciclo. Sono un pò indeciso sul tipo di approccio. E' meglio che mi goda il racconto così come è senza sapere nulla del making of e del passato del personaggio o che invece ne tenga conto? E se scelgo il primo approccio sarò in grado di portarlo avanti? NOn è che inconsapevolmente la mia lettura potrà essere influenzata dalla conoscenza del personaggio di Mana Cerace e da, ad esempio, la presenza di John Ghost al posto di Wells? Non lo so ma ci provo, anche se so che non ne sarò capace.
Dopo una analisi sommaria dei due albi comincerò la lettura del terzo così da analizzarlo per bene e con maggior dovizia di particolari. Dopodichè proverò a dire la mia sul tema dellae responsabilità di questo albo e in generale sulla gestione di questo ciclo. Dunque cominciamo.

POSSIBILI SPOILER


409: Ritorno al buio: Dopo le prime 50 60 pagine, che a mio parere non sono neanche male, la storia scade in una sorta di b-movie dove Dylan si muove animato da chissà quale quinto senso e mezzo. Le pecche più grosse sono le seguenti:
- Dylan che non si sa come va da Hicks;
- Dylan che non conosce Hicks ma è come se lo conoscesse da sempre;
- Una ventina di pagine "inutili" tra ammazzamenti, squartamenti e nascite e rinascite.
- Alcune battute un pò fuori luogo nei combattimenti.

Le parti che ho invece preferito sono:
- La modalità veloce di raccontare il passato;
- Tutte le prime 50 pagine dove in generale c'è un buon ritmo e vengono raccontati diversi fatti.

Più avanti nel tema responsabilità cercherò di capire di chi potrebbe essere la "colpa" o il "merito".

410: La notte eterna:
Questo albo come riempitivi è probabilmente peggio del precedente, nel senso che anche qui gli eventi principali (l'indagine di Dylan e le visioni di Kelly e Merrill) sono poca cosa rispetto alle pagine utilizzate. Non mancano momenti interessanti come la sequenza da pag 61 a pag 70 che ho apprezzato nella rilettura dando un motivo del motivo dell'uccisione del fidanzato di Kelly nel numero 34. L'indagine che inizialmente ha un suo senso da pagina 70 in poi sembra un pò raffazzonata. Molte sono le domande che mi pongo. Chi ha portato Kelly e come è stata investita? Perchè era viva prima? Come mai Dylan torna a Brentford e va di filato verso Kim? Capibile che vada verso l'ospedale però anche qui, come nel primo, vi sono troppe intuizioni che non mi fanno godere a pieno dell'albo.

Ma veniamo ora all'analisi dell'albo del mese.

411: Il terzo giorno:

Pag 5-13: In generale questa prima scena mi sembra ben gestita tranne per il pessimo disegno di pagina 12 quando Kim sviene a terra. Che roba è????

Pag 14-16: Al netto del funzionamento della macchina e del fatto che evidentemente il blackout elettrico sembra non avere creato problemi. Da un punto di vista narrativo non capisco quale fosse il motivo di ingenerare un blackout nell'intera Londra quando comunque Mana Cerace può esistere anche senza di esso e mai ci si era creati il problema della mancanza di totale buio nei numeri 34 e 68. Ci stava anche che Mana potesse agire in un quasi buio dato che il buio completo non esiste. Ma oltre a ciò, che dialogo dell'assurdo si crea tra Kim e il medico? "Non parli del buio se non l'ha mai conosciuto?" detto quando il medico non ha minimamente parlato del buio. Bah!

Pag 17-25: Dylan esce dall'ospedale e fa partire le indagini per la ricerca di KIM. In generale tutta questa scena mi è piaciuta, anche la presenza di Carpenter che sarà sicuramente un intervento di Recchioni. Però mi sembra ben gestita. L'unico dialogo strano è quando Carpenter dice a Dylan: "non mi sei simpatico ma,..." e più avanti spiego il perchè.

Pag 26-33: Anche qui piccole pecche. Siamo su una strada ad alto scorrimento, non le consiglio di uscire e poi poco dopo va a prendere una metro? Significa che sei in città, non su una autostrada. La scena della metropolitana mi sembra anche qui eccessivamente lunga però ci può anche stare.

Pag 34-37: Al netto di una ripetizione con Dylan in macchina che ha delle visioni proprio come con Merryll, faccio fatica a capire come delle persone possano accendere dei falò in casa (che già mi sembra assurdo di suo :-) piuttosto delle candele) ma nello stesso tempo Dylan viene curato tranquillamente in ospedale. Forse ci possono essere dei generatori di emergenza? Non lo so però, mi sembra tutto lasciato un pò al caso. C'è un blackout però quando serve che ci sia la corrente elettrica c'è.

Pag 38-45 : Mamma mia a pagina 42 (E' questo è il sequel - chissà di chi sarà questa frase???? ). MA come si fa a mettere una frase del genere in un momento comunque di tensione? Quale è il senso? Mana Cerace non parla per slogan, non lo ha mai fatto! Capisco Dylan, per carità, ne vuoi fare una caratterizzazione del personaggio che può non piacermi ma sei libero di farlo. Ma perchè anche Mana Cerace deve parlare così? Inoltre sul posto arriva subito Dylan con delle riflessioni un pò "naif" piuttosto chiaverottiana che perlomeno infastidisce meno di quelle di Recchioni.

Pag 46-48: Potrebbe uscire fuori qualcosa di interessante dal cancro che affligge Kim.

Pag 49-57: Comparsa di John Ghost piuttosto corposa e ri-comparsa di un personaggio che non si capisce per quale motivo non dice nulla di quei libri totalmente bianchi al primo incontro con Dylan nonostante abbiano a che fare con la vicenda. O probabilmente ha voluto tenerglielo nascosto? Probabilmente Badland ha qualcosa a che fare con la vicenda e secondo me uscirà fuori che qualche caso di malvagio ha fatto anche lui. VEdremo.

Pag 58-61: Questa parte con John Ghost mi è anche piaciuta anche se mi è sembrata un pò troppo simile a Numbers che a Dylan Dog :) :).

Pag 62-72: Questa parte mi è piaciuta abbastanza anche se non so come Dylan sia riuscito ad arrivare proprio dove Kim avrebbe dovuto commettere l'omicidio. In generale, al netto di alcune battute un pò dozzinali tipo quella del controllo qualità ho apprezzato una cosa (pur non apprezzandola). La modalità in cui viene ucciso Mana Cerace è abbastanza simil a quella con la quale Dylan si salva ne il Buio con il famoso lancio della ciabatta. Lancio che ho sempre definito esagerato e anche qui un pò di esagerazione c'è. Però non è quella più elevata dato che in questo ciclo in almeno tre occasioni Dylan si trova al posto giusto nel momento giusto senza che si riesca a capire come sia possibile.

Pag 73-80: Sembra tutto tornato alla normalità ma è troppo presto. Secondo me Recchioni avrebbe voluto far dire a Dylan: "Sembra tutto finito, ma sono certo che manca qualcosa, d'altronde siamo solo a pagina 75!!!" Ho apprezzato l'intera scena in cui Dylan va a dormire e chiama Bloch fino all'intuizione finale sulla "fotografia". Ecco un conto è l'intuizione che Dylan spesso ha avuto, un conto è arrivare in una casa seguendo un modello matematico o andare a caso e trovarsi al posto giusto. Lo so che è successo spesso ma quando in una storia accade tre volte diventa monotono e ripetitivo.

Pag 81-98: Allora devo dire che è un buon finale. E devo dire anche che tutto il preludio e gli albi precedenti sono stati un occasione mancata. Se l'obiettivo era far uscire di scena Mana Cerace facendolo innamorare forse si sarebbe dovuto cercare di scrivere meglio tutto questo durante i vari ammazzamenti in maniera tale da far evolvere meglio la storia tra Mana e Kim. PRoprio alla luce di questo finale, comunque buono, un maggiore riguardo alle vicende dei due amanti non sarebbe stato male.

In generale questo terzo albo è migliore degli altri tre. La sensazione di riempitivi c'è ancora, in alcune scene, ma più moderata rispetto soprattutto al secondo capitolo di questa saga. Mi sento di dare un 6 a questo numero perchè cmq devo ammettere che il finale mi è piaciuto e ha risollevato le sorti di questo albo. Sfortunatamente non posso dire che basti questo per risollevare l'intero ciclo che soffre di due cose:
-Troppi morti, troppe scene cruente fini a se stesse soprattutto quando si poteva dare maggior peso alla storia tra Kim e Mana - magari anche con qualche accenno in più al passato comune di Phil e Kim;
- Kelly e Merryll mi sembrano inseriti senza particoalre motivo se non per salvare Dylan ma non hanno un particolare impiego per MAna Cerace, se non forse solo Kelly che lo inizializza all'amore.

In generale facendo una media dei voti si ha 5+5+6 che approssimo per difetto quindi 5 alla storia in generale che unito anche al voto dei disegni a cui do un 4 secco si ha un voto complessivo di 4,5.
E' un peccato perchè l'idea c'era ed era buona, cavolo.


Responsabilità: Per capire le responsabilità, o meglio per farmi una mia idea, la rilettura de tre albi è stata importante. Dico per farmi una mia idea perchè evidentemente non ho modo di conoscere quale fosse la storia originale di Chiaverotti. Parto da un assunto. La storia è di Chiaverotti quindi la mano di Recchioni sia intervenuta solo per far tornare il "passato". Chiaverotti avrà usato il canonico passato del numero 34 e del numero 68 mentre Recchioni sarà intervenuto per adattarlo a un Dylan agente invece che già indagatore dell'incubo. Analizziamo i singoli albi.

In Ritorno al Buio Nelle prime 50 pagine la mano di Recchioni non sembra pesante, anzi direi che interviene in una maniera quasi ininfluente come se la storia fosse scritta da Chiaverotti. Il nuovo passato è credibile ed è ben raccontato. Un punto positivo a Chiaverotti e Recchioni.
Il modo in cui viene giustificato Hicks invece ha del ridicolo. Non conosco però come Chiaverotti ha giustificato Dylan che pensa subito ad Hicks. Mi viene da pensare che le pagine 53 e 55 possano essere opera sua e ce quindi sia un quinto senso e mezzo. Mentre la pagina 61 è probabilmente stata modificata da Recchioni in quanto Dylan in questo universo non può conoscere Hicks. Ma non mi sembra per niente sensato far dire a un personaggio:"Ho visto questo nome, e non so perchè ma mi sembra di averlo conosciuto in un' altra vita". O perlomeno è una scusa banale per far andare avanti le indagini e la trama. Ripeto non so come Chiaverotti abbia pensato questa scena. Credo che il sogno/l'intuizione sia la stessa anche perchè altrimenti avrei visto qualche indagine nelle pagine precedenti ( a meno di pensare a ancor più pesanti modifiche nella storia ma mi sembrerebbe troppo). Un punto negativo a entrambi.
Gli ammazzamenti da pagina 60 in poi invece credo sia tutto frutto di Chiaverotti con qualche frase a effetto un pò più recchioniana. Conoscendo i due autori mi viene da pensare che un buon 70% di quel che dice sia di Chiaverotti e un 30% di Recchioni. Ad esempio la pagina 73 mi sembra squisitamente Chiaverottiana mentre la pagina 77-78 mi sembra più recchioniana. E qui preferisco di gran lunga la pagina 73 alle pagine 77-78. Quindi direi un punto in meno a Recchioni.

Invece in "La notte eterna" l'intervento di Recchioni è evidente in tutte le scene in cui compare John Ghost. La mia idea è che nella versione originale ci fosse semplicemente Hicks ma l'invenzione e il modo di utilizzo sia sostanzialmente la stessa, magari con un cambio di nome, però non lo so. Andando avanti nella lettura può venire il dubbio che l'azione dell'oggetto di Hicks/Ghost possa essere stato modificato anche da pagina 90 a pagina 92 anche perchè l'oggetto che è una sfera improvvisamente a pagina 93 prima vignetta diventa un anello. Semplice sciatteria nel disegno o prova che la stessa arma che Hicks avrebbe dato nella versione originale avrebbe dovuto funzionare in maniera diversa. Diciamo che le pagine della "gabbia" (appunto 90 e 92) sembrano più recchioniane che chiaverottiane. Però l'intera storia al netto di Ghost, dell'oggetto usato per tentare di sconfiggere Mana Cerace sembrerebbe essere tutta di Chiaverotti nel senso che non vedo indizi per pensare a un rifacimento per attualizzarlo al nuovo passato di Dylan. E in questo caso la sceneggiatura è troppo sbilanciata verso scene d'azione totalmente inutili probabilmente più per "colpa" di Chiaverotti che di Recchioni. La gestione di Ghost non posso dire sia pessima, nel senso che il personaggio è antipatico ma tendenzialmente funziona nello stesso modo in cui avrebbe funzionato Wells. Anzi mi sembra di ricordare che Ghost (nei primi numeri in cui compare) fosse un uomo molto potente ma non di certo uno con le capacità di costruire ordigni di questo tipo. "SEmplicemente" era un uomo con molti soldi e con la capacità di far capitare ciò che voleva come mostrato in Al servizio del Caos. Non un tecnico ma un poter più sottile cioè quello di dare il via a delle azioni piccole che poi propagandosi portavano a effetti più elevati da cui Ghost ne aveva vantaggio. Qui invece Ghost è solo un banale "inventore", proprio come Wells. Per il resto, questo secondo albo ha delle evidenti allungamenti di brodo e per me qui la responsabilità è tutta di Chiaverotti.

In "Il terzo giorno" direi che le prime pagine sono tutte di Chiaverotti tranne la scena di Carpenter. Fino a pagina 25 direi niente di brutto da segnalare se non che Carpenter debba dire in ogni albo a Dylan "non mi sei simpatico, ma....". Show don't tell! Noi lettori lo sappiamo che non c'è simpatia tra i due però ormai mi sembra che il loro rapporto si sia evoluto in perlomeno rispetto. E' l'unico punto che noto fino a pagina 25 un pò negativo.
A pagina 42 è evidente l'ingresso di Recchioni con la battuta del sequel che smorza la tensione in un momento comunque interessante.
Ci sono una decina di pagine sicuramente sostituite con Ghost ma probabilmente la storia con Wells non sarebbe cambiata di molto. Anzi ho l'impressione che ciò d cui parla Ghost lo avrebbe detto anche Wells in quanto spesso Wells conosceva e metteva Dylan a conoscenza di libri antichi. Badlands inoltre è ricco proprio come Wells quindi questa è stata una sostituzione senza nefaste conseguenze. In generale non ho idea di come abbiano sostituito Ghost con Wells anche nelle scene di lotta, non avendo idea della sceneggiatura originale. Credo che questa sia stata la più toccata (per 20 pagine c'è Ghost) ma anche quelle dove il tutto è stato maggiormente rispettato.

Alla luce di tutte queste considerazione le responsabilità sulla pubblicazione di questa storai sono da dividersi tra Recchioni e Chiaverotti in una misura del 30 - 70. La sceneggiatura allungata è opera di Chiaverotti ed è ciò che mi è meno piaciuto. Però anche certe battute messe così da parte di Recchioni mi hanno infastidito. In generale trovo che non sia stato fatto un brutto lavoro nella sostituzione del passato o nella sostituzione di Wells ma più nella caratterizzazione dei personaggi con battute su Harry Potter chiaramente inserite a forza come sappiamo essere la cifra stilistica di Recchioni.


Un ultimo commento invece sulla gestione della pubblicazione di questa storia. Secondo me è stato creato molto hype su questa storia e la pubblicazione e i relativi strilli non sono stati bene gestiti. PRima doveva far parte del Maxi, poi lo dirotti sulla serie regolare ma ciò implica un riconfezionamento. Tutto questo ha sicuramente fatto perdere un appeal alla storia che probailmente fosse stata pubblicata su un Maxi sarebbe stata meglio di così (perlomeno sarebbe stata scritta da un solo autore e senza adattamenti). Diciamo che tutte queste notizie date in diversi momenti hanno dato una idea di una gestione un pò raffazonata di Dylan Dog soprattutto sulla serie regolare. Probabilmente manca una idea di fondo sensata di cosa debba essere la serie regolare. Tutte le altre pubblicazioni (Color Fest, lo speciale del Pianeta dei Morti) hanno uno scopo di fondo ben chiaro e per questo secondo me nel complesso sono buone pubblicazioni. Possono piacere o meno ma restano coerernti con il loro scopo. Maxi e serie regolare invece devono ancora trovare una loro ragione. Direi soprattutto la serie regolare in quanto è in questa pubblicazione che si hanno i risultati più altalenanti.

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 Oggetto del messaggio: Re: #411 - Il terzo giorno
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MandarinoFish ha scritto:
Leggendo i vostri post, ho la sensazione di aver fatto bene a lasciare la baracca dopo il 400 :D

Dai che c'è Bilotta il mese prossimo :mrgreen:

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