Cravenroad7

Stttt....non rivelare queste cose per navigati e disillusi, altrimenti si risvegliano dalla fiaba popolare secondo cui Mastro Claudicoso è il solo responsabile di tutti i malidestomonno, compreso il virus nei pangolini e le scie chimiche.

Non so se reggerebbero...

questo scaricabarile tra autori è imbarazzante

Alla fine scopriremo che questo ciclo è stato scritto da Gualdoni

comunque alla fine se ne è parlato, tra copertine fake , sceneggiature rivoltate , disegnatori ghost , e Chiaverotti che ha il suo seguito , nel bene nel male questo ciclo potrebbe aver venduto bene

Non serve certo sentire interviste, o magari essere Sigmund Freud (ma sì; quello che si pronuncia Fruà) per leggere questi albi e capire che di Chiaverotti c'è poco nulla.

Certo, outcast, però fa piacere sentirselo confermare dai diretti interessati. In questo modo magari chi pensa che siamo dei gomblottisti con la carta stagnola in testa magari un pochino si ricrederà... O magari no.

Il tamburino dice "Soggetto e sceneggiatura: Claudio Chiaverotti".
Claudio Chiaverotti dice testualmente che la storia, nonostante gli adattamenti, è sempre quella ed è SUA.
A questo punto, se outcast sostiene che "di Chiaverotti c'è poco o nulla", per me outcast è un complottista.

E ancora: gli adattamenti di Recchioni ci sono stati, sono raffazzonati e dimostrano tutta l'inutilità dell'operazione-reboot iniziata dopo il 400.
Su questo siamo tutti d'accordo.
Ma, per quel che ne sappiamo, quegli adattamenti hanno toccato solo aspetti marginali.
Immaginate Wells al posto di Ghost; immaginate, nei flash-back, il Dylan di qualche anno fa al posto del Dylan poliziotto; sostituite Bloch a Carpenter nelle sole due pagine (su tre albi) in cui compare Carpenter; togliete una decina di scambi di battute probabilmente ritoccati.
Cosa sarebbe cambiato? Avremmo avuto sostanzialmente la stessa storia: stesso soggetto, stessa messa in scena, stesso svolgimento della trama, stesse soluzioni e almeno per un buon 90% stessi dialoghi.

Discorso diverso è quello di wolkoff, che dà a Recchioni la colpa di aver indotto Chiaverotti a scrivere controvoglia.
Fermo restando che non possiamo leggere nella mente degli autori, è indubbio che questo trittico dà un'impressione di sciatteria e di scarsa ispirazione.
Quindi, visto il pessimo risultato, è normale che anche il curatore abbia le sue responsabilità.

Alla fine mi ritrovo in quel che scrive V.M.

Ricapitolando: da quanto leggo in questo topic e nei precedenti (e senza aver manco sfogliato questi albi, sia chiaro), l'impressione è che si possa puntare il dito contro Chiaverotti per questa storia e contro RRobe per la scarsa cura editoriale che sta dedicando a Dylan. Che poi è sempre il solito discorso, mi pare. La colpa primaria, a mio modo di vedere.

Quoto te che quoti V.M., sono sostanzialmente d'accordo su questo ragionamento.

La storia in sè è sciatta, poco inspirata, noiosa, senza guizzi e fuori tempo massimo; "coadiuvata" da disegni veramente, secondo i miei gusti, non all'altezza della testata che li ospita.

Detto questo, come dite tutti, le colpe del curatore ci sono e sono state tutte sapientemente elencate da molti di voi prima di me in questa discussione; lungi da me criticare RR su tutto ed indiscriminatamente sia chiaro.

Se dovessi giudicare il lavoro di RR su DD, direi che ha lavorato bene, anzi benissimo ATTORNO a DD, ha introdotto disegnatori, ha creato o modificato testate, ha reso possibile la vendita con numeri in forte crescita di volumi da libreria e tante altre cose; insomma, ha mosso le acque in uno stagno che inputridiva.

Però, a livello di storie, di qualità delle stesse, del CUORE del personaggio...maluccio assai ..

"co...come sto andando?"
"maaale per Dio!!"
(cit.)

Che poi, che sia un personaggio vulcanico, eclettico, strabordante, inspirato, affascinante per certi versi, non lo si nega (di certo cè bravo a COMUNICARE queste cose di sè), però a volte do una rapida sbirciata al "mondo RR" sui social per curiosità e sono letteralmente TRAVOLTO dalle 1000 cose che fa!!

Solo per fare alcuni esempi:

Ho amici che fanno miniature e mi raccontano/mostrano come ci vogliano ORE a fare un pezzo...e RR ne posta foto a decine sui propri canali.

Conosco gente che disegna e vedo quanto tempo ci voglia per fare una tavola, una illustrazione...e RR ne posta a decine sui propri canali.

Conosco persone appassionate di videogiochi e nel tempo libero passino ore a giocare i nuovi titoli in uscita...e RR posta Playstation 12, schermi HD da 2000 pollici e giochi a iosa.

Insomma, bravo lui che ha reso molte attività che per noi "impiegati" rappresentano hobby del tempo libero parte integrante del proprio lavoro e del proprio percorso lavorativo, però rimanendo nel contesto DD...ma quanto tempo rimane oggettivamente da dedicare con QUALITA' a questa attività?
Boh

condivido anche io in pieno tutto quanto detto da V.M. (e precedentemente da rimatt), ribadendo comunque che al momento la storia mi è piaciuta

ma lasciamo che altri continuino pure a complottare, a pensare che babbo natale porta i regali e che Recchioni è il responsabile delle scie chimiche (semicit.)

Anch'io sono in linea con V.M.
Per quanto mi riguarda conta poco quanto e cosa dell'idea primigenia (già condizionata magari in partenza) sia stato snaturato, castrato, tarpato, modificato e modernizzato, mi interessa anche poco lo strano connubio al comparto grafico il cui risultato tutto sommato può anche funzionare; in linea di massima cerco sempre di estraniarmi da simili considerazioni per evitare qualsiasi pregiudizio e godermi (o no) il risultato finale a mente linda e, in questo caso, il risultato di questo 411 è clamorosamente pessimo.
Nonostante avessi apprezzato i primi due capitoli (proprio per la loro esplicita e strampalata goliardia festosamente trash), questa conclusione edulcorata e zuccherosa mi ha lasciato del tutto stomacato.
Parliamoci chiaro, il risultato di questo melotragicomico ritorno di manacerace si conclude goffamente con un patetico tentativo di rehab (sia testuale che meta-testuale) del personaggio di cui credo nessuno sentisse la necessità.
Voto mediocre, salvando solo l'ennesimo gol di Cavenago.
Attendo fiducioso il buon Bilotta.

Stiamo assistendo ad un comunissimo caso di persone che stanno letteralmente dicendo la stessa cosa ma non si capisce perché sembra che siano in disaccordo. Tutti stiamo riconoscendo le pecche di base di questa storia del Chiave, tutti stiamo riconoscendo il lavoro carente in fase di post produzione del curatore, tutti stiamo riconoscendo che i disegni sono la ciliegina sui maccheroni, e nonostante ciò si sono create ugualmente due fazioni! Misteri del webbe...

ha ragione vm, crescete un pò dai...

L'unica cosa in cui io e V. M. siamo in disaccordo è che lui ritiene marginali elementi che per me sono gravi. A parte questo, abbiamo la stessa identica posizione. Di che stiamo parlando?

Fondamentalmente tutta la (chilometrica) discussione si sta focalizzando su posizioni non troppo differenti: concorso di colpa tra chi ha scritto e chi ha "revisionato", disegni "non eccelsi" (ma la colpa non è sicuramente del buon Dall'Agnol, responsabile al massimo degli schizzi), copertina pregevole (e chiaramente preme ripetere che il Cave - pur per me meno ispirato che in passato [parere mio: ora vediamo di tirarci fuori altre polemiche, eh] - ha comunque un buono stile)...
In questo senso quoto Keanu. Considerazione vera.

Poi si può discutere di quanto "la colpa" sia di uno o dell'altro (sceneggiatore/revisore). Tanto il grosso della discussione non cambia.

Piuttosto la mia posizione è diversa: una simile trashata, sia "revisionata", sia "non revisionata" (meglio) non avrebbe suscitato scalpore sul Maxi, testata che spesso e volentieri offre intrattenimento con poch(issim)e pretese (anche lì abbiamo avuto perle notevoli, ma di base non mi sembra una testata messa in piedi per fornire al lettore il massimo dell'eccellenza), e il cui obiettivo è solo dare in pasto al lettore tot pagine da leggere in maniera spensierata. Senza pretese (tanto per ripetermi).
Fosse stata pubblicata in quel contesto non credo che saremmo tutti qui a metterci le mani in mezzo ai capelli.
Dunque - e ancora una volta è un MIO parere - la responsabilità del curatore mi sembra alta: NON doveva mettere una storia pensata per un altra testata all'interno della regolare.
Ci sono prodotti che sono fatti apposta per essere accolti in spazi specifici. Questa storia stava bene dove doveva stare. Trashata maxima perfetta per un contenitore spurio come il Maxi (o quello che è diventato: ah, dato che ora il nuovo Maxi - OldBoy - di storie ne presenta due, si poteva ugualmente ripetere la formula di pubblicarlo "a rate").
"Colpa di Chiaverotti"? Per aver concepito una storia iper-trash (con tanto di Mana Cerace caricaturale e ulteriormente "umanizzato") che doveva avere una sua collocazione specifica? Fino a un certo punto...