Secondo me Dylan non è anacronistico... è solo censurato. Oggi anche il bimbo più piccolo ha avuto a che fare con sesso e zombi (basta vedersi una puntata dei Griffin, Simpson o addirittura Ducktales) e questa "topolinizzazione" di Dylan fa onestamente ridere nel 2020.
Ho sempre pensato che Sclavi creava i capolavori mentre la morbosità (soprattutto della prima cinquantina) creava le vendite. Non posso dimenticare di quando i miei due amichetti degli anni '90 man mano si imbattevano nel Lungo Addio o Johnny Freak (et simila...): si lamentavano che mancavano sangue e tette. Non dico che questa deve essere la SOLA soluzione, ma ormai le serie tv sono pregne di sesso, violenza e tensione, e paradossalmente le ha perse (in Italia) il fumetto che ha fatto da apripista negli anni '80.
Vedi se torna nuovamente il "proibito" come compaiono nuovi lettori. Vedi se una sceneggiatura "povera" la arricchisci di cruenti delitti, questa viene nel lungo termine apprezzata. Vedi se Dylan racconta la vita reale senza filtri di sorta, come ritorna la curiosità che si vedeva all'alba della serie. Vedi se Dylan torna veramente alternatico come cambierebbero parecchie cose.
Invece ci ritroviamo un Dylan ancronistico nel linguaggio perché è andato indietro pure al suo tempo, a se stesso. Ci imbattiamo in storie con dialoghi, morali e dietrologie della peggiore (e ipocrita) sinistra radicale del nostro paese, quella che per ora è mal sopportata.
Il problema di Dylan non è la passione dei lettori che scema perché questi "crescono": c'è chi ha iniziato a leggere Tex o Diabolik a 15 anni e ora che ne ha 70 sta sempre lì a non perdersene un'uscita. Il problema della disaffezione verso Dylan è figlio delle trame moderne che onestamente non sono da fumetto horror e manco impegnato e manco rivoluzionario... insomma: fan cagare.
La disaffezione si traduce in una pletora di lecchioni che con un veloce
(veramente glielo troncherei) inneggiano al loro leader maximo e per compiacerlo lo elogiano pure quando dice fregnacce sull'attualità (pensate tutto ciò che riguarda Dylan). E come i lecchioni, ci sono gli haters, l'altra faccia della medaglia: quelli che insultano, stuzzicano e criticano anche quando ci sono bei pensieri e buoni risultati. E' una dimostrazione veloce e limitata del proprio schieramento che annebbia un minimo di spirito critico (e del resto basta vedere la dialettica contemporanea, sui social, in ogni argomento: dalla politica, al calcio passando a qualsivoglia di argomento vi venga in mente).
In questa veloce e becera espressione di "idee" il forum CR7 (ma in generale tutti i forum) è la classica mosca bianca dei pensanti, di quelli che tentano di argomentare il concetto di turno senza trincerarsi dietro a ban, censure, offese facili e prevaricazioni. E' un batti e ribatti, moderato, che sollecita il cervello a ragionare e ad entrare nel merito di un tema. Che ripeto, di questi tempi, è un processo complicato.
Ma, per ribadire nuovamente il mio pensiero, la poca frequentazione del forum è dovuta soprattutto alla lenta agonia di un personaggio che a una certa generazione che lo ha vissuto pienamente ha insegnato a ragionare in modo critico piuttosto che abboccare a ogni cazzatella del "genio" di turno.