Keanu Coen ha scritto:
Le sue copertine sono tutte bellissime, e contemporaneamente tutte (...) noiose. Ogni mese, ogni mese, ogni mese lo stesso stile, lo stesso caos, le stesse macchie, si arriva presto alla saturazione. Possibile mai che (faccio per dire) la copertina di un albo sui cannibali dell'Amazzonia debba essere delirante come quella di un mostro che esce fuori dal buio?
Mi sembra che ci sia solo una grande confusione...
Sono d'accordo con la parte del post che ho quotato.
All'inizio eravamo tutti entusiasti del lavoro di Cavenago, ora siamo sempre più critici.
Eppure le sue copertine di oggi non sono così diverse dalle sue prime.
Anzi, forse è
proprio perché non sono così diverse.
Il maggior limite delle sue copertine è che, ad un
distratto colpo d'occhio, sembrano tutte uguali: delle grandi e indistinte macchie di colore che impastano cose e persone disegnate, a scapito della leggibilità, del dinamismo, della drammaticità.
Magari il nostro sguardo dovrebbe essere meno
distratto, ma è anche vero che parliamo non di quadri da esporre in un museo, ma di copertine di albi a fumetti, di piccole dimensioni e destinate ad essere esposte in edicola, a fianco a centinaia di altre copertine. Il colpo d'occhio e la leggibilità sono fondamentali.