Cravenroad7

Pontrelli non delude mai, nel senso che non abbandona lo stile "più bianco non si può"... Curioso di vederlo su I racconti domani a colori.
Se non sbaglio ha disegnato Lo scuotibare a colori (che non posseggo) e (per quello che ho visto) migliora tantissimo con la colorazione.

Per quanto riguarda la copertina del 411 non mi dispiace anche se mi riconosco nel discorso inerente alla confusione, infatti preferisco quella del 410 (al netto dei difetti) sia per impostazione (mi ha ricordato Philip Dick) sia per scelta cromatica. Prendendo ad esempio gli albi usciti quest'anno, col passare del tempo ho rivalutato la copertina del 402, proprio perché più pulita ed ordinata delle altre, benché meno d'impatto. In tal senso (la sparo grossa) Cavenago è un po' un anti-Villa, con copertine molto disordinate ma al contempo più statiche del dovuto. Gli va comunque riconosciuto di aver portato nuove idee, una su tutte l'utilizzo del campo lungo, che a me piace parecchio.

V

Guardando il disegno di Pontrelli riesci proprio sentire il profumo fresco di foto ricalcata...

Sono d'accordo sul fatto che Cavenago non sia fatto per le copertine dinamiche: anche sul #411 dove dovrebbe emergere una certa movimentazione, alla fine l'impatto è statico, con un aggroviglio di posture simill-marmoree o icone da poster. Non è il suo genere e credo si sia capito, creare l' "ansia delle scena" in sé, per i rapporti cinetici tra le figure in campo .

Per il resto, a livello cromatico, credo che sia il bicolore del logo che i colori di massima siano un chiaro omaggio al #34, col verdognolo che ritorna © per Mana, e un coltellaccio in più ci riconduce al #68. In generale mi piace più di quella del #410, che col suo appeal catartico-fabuleggiante, e quel Dylan sospeso in trance mi suscita sbadigli. Tra l'altro in fase di lavorazione, sempre parlando del #410, è stata scartata la migliore, quella in cui la testa di Mana è frontale (con tanto di corna) e Dylan gli va incontro.

Sui conigli del #411, chi ha letto Morgan Lost sa come siano un'ossessione del Chiave da tempo, e dopo Hicks credo sia inevitabile omaggiare anche quest'altro parto mignacchesco, per quanto il rosa si sia perso nella palette di Cavenago...

Sono d'accordo con la parte del post che ho quotato.
All'inizio eravamo tutti entusiasti del lavoro di Cavenago, ora siamo sempre più critici.
Eppure le sue copertine di oggi non sono così diverse dalle sue prime.
Anzi, forse è proprio perché non sono così diverse.
Il maggior limite delle sue copertine è che, ad un distratto colpo d'occhio, sembrano tutte uguali: delle grandi e indistinte macchie di colore che impastano cose e persone disegnate, a scapito della leggibilità, del dinamismo, della drammaticità.
Magari il nostro sguardo dovrebbe essere meno distratto, ma è anche vero che parliamo non di quadri da esporre in un museo, ma di copertine di albi a fumetti, di piccole dimensioni e destinate ad essere esposte in edicola, a fianco a centinaia di altre copertine. Il colpo d'occhio e la leggibilità sono fondamentali.

Giustissime considerazioni, V.M. Ma infatti Cavenago sta facendo benissimo il suo lavoro, ed è sicuro che le sue copertine hanno come obiettivo quello di spiccare in mezzo alle altre. Per questo io le considero dei bellissimi "specchietti per allodole". Sulla questione distrazione, qui sono un po' indeciso, perché, appunto, appena la si inizia a guardare con più attenzione iniziano a notarsi un sacco di cose che (secondo me) non vanno, tra proporzioni (le sue mani diventano sempre più inguardabili), colori sempre acidissimi, effetti di non finito all'infinito... Ovviamente ad uno stesso sguardo attento emergono tecniche disumane che nemmeno in diecimila anni io potrei padroneggiare, motivo per cui io sono sempre del parere che "è un grandissimo, ma...".
Per il discorso sulle dimensioni piccole e destinate alle edicole, potrei citare le decine di "ci farei un poster, quando lo fate uscire un poster, tutte le copertine di Cavenago dovrebbero diventare poster, et similia"... Provate a fare un poster di questa del 411, e vedete come diventa a tutta parete la faccia inebetita che ha qui Mana!

A margine, è uscita la sua storia di Paperoga su Topolino, disegni normalissimi, e già un coro di ovazioni come se la Gioconda fosse tornata in Italia. Quello su cui insisto io, è l'importanza di opinioni equanimi, ferma restando la sua incredibile bravura.

Cavenago è bravissimo ma in edicola rischia di perdersi. Vogliamo mettere l'incisività essenziale di un Ferri o un Galep?

Concordo con Rimatt, e aggiungo (di nuovo) che i migliori copertinisti attualmente in seno alla Bonelli sono De Tommaso su Morgan Lost e l'inossidabile Villa su Tex. Aggiungo come menzione d'onore anche uno Spadoni su Julia.

Se guardiamo i "soggetti" delle copertine di Cavenago in verità come parecchio diversi uno dall'altro. Il problema è che non è un disegnatore iconico come Stano e che spesso fa degli sfondi troppo pieni e complessi. In questo modo sembrano tutte simili. Banalmente togliendo i due spettro laterali al 411 e lasciando solo DD e Mana su sfondo nero secondo me la copertina acquisisce simbolicità e forza.

Anteprime dal prossimo albo di Bilotta e Casalanguida, recuperate grazie alla De Lorean

Ahahaha La sensazione è quella in effetti. E' ufficiale, Keanu... anche Pontrelli finisce nel "club fotocopisti" dei vari Greg Land e Alex Maleev.

Salve a tutti! Questo articolo è già stato messo?

https://www.google.com/amp/s/www.wired. ... -di-ruolo/

Il clickbait del secolo!

Con me ha funzionato!!

Figurati, io sono stato il primo! Domande fatte apposta per provocare, risposte fatte apposta per provocare. La mia parte preferita è la frase in grassetto "i giochi non sono una cosa democratica". Di che trollare per un mese!

novità della conferenza di Lucca ?
dal filmato che ho visto , solo ristampe di volumi,
e cose che sapevamo che dovevano uscire , dovranno uscire ,
forse rimandate per ovvi motivi , tipo dylan batman ,
niente anticipazioni sulla serie regolare , cioè ciò che si sapeva , ovvero minicicli, alternati da storie singole.