Allora, un bilancio di questo primo numero speciale di Samuel...
Contentissimo per la prima storia disegnata da Piccioni e Di Vincenzo, che mi piacerebbe vedere di più oltre il loro lavoro sulle copertine, contentissimo per la storia disegnata da Mlinaric, che è davvero uno straordinario disegnatore (mamma mia, quelle due mani a pagina 104!), contentissimo per tutti i dietro le quinte che sono disseminati lungo l'albo, in primis per le pagine di sceneggiatura, che per me sono sempre una lettura bella e istruttiva, ma anche tutti gli studi, gli schizzi sono stati una bella sorpresa. Unica nota un po' stonata, la storia-cornice che lega un po' tutto lo speciale, disegnata da Alessio Maruccia, che mi combina insieme le uniche tre cose che io proprio non riesco a mandare giù: una fisionomia di Samuel non particolarmente accattivante, e anche un po' sproporzionata, la copertina dell'albo presente nella storia inserita al computer, e soprattutto l'ultima tavola che è un trionfo di copia e incolla.
L'idea della storia cornice, va detto, non era malaccio, e leggere Duncan che dice "con chi stai parlando?" è stato divertente.
Se devo dire il motivo per cui non mi sono pentito di averlo comprato, però, dico che sono le pagine 56 e 57, dove i due creatori del personaggio spiegano meravigliosamente bene il motivo per cui Samuel si occupa di quello di cui si occupa. Bisognerebbe trovare più spesso degli autori che si prendono la briga di spiegarti cosa c'è dietro il loro lavoro, e di spiegartelo con questa passione e questa semplicità, anche quando citano Bauman.
In ogni caso, solo per completisti o innamorati del personaggio, e per gli amanti di Mlinaric, cosa che io sono diventato grazie a Samuel.