Comprato e letto, e tirato un grosso sospiro di sollievo: non ci sono tracce di Nietzsche.
Copertina fantastica come al solito, e Derryleng incomprensibile come sempre, almeno per me. Anche qui ci sono delle citazioni abbastanza riconoscibili, però la cosa bella delle citazioni in questi albi è che non sono sempre le solite, anche quando si tratta di libri che vengono citati molto spesso. Mi piace particolarmente la chiusa, vagamente montaliana.
L'editoriale di Gianmarco, come sempre, sprizza umanità da tutti i pori, motivo per cui gli voglio sempre bene.
Passando all'albo, stavolta sono rimasto pienamente soddisfatto sia dai testi che dai disegni. Rimango sempre colpito da come si riesca sempre, a prescindere dalla qualità dell'albo, a inserire dei tocchi veramente riusciti e "inediti": in questo caso, bellissima la scena in cui
.
Complimenti davvero alla disegnatrice, che porta davvero un suo contributo personale al nostro, e che, soprattutto, in un albo a forte tentazione copincollistica, sceglie tutt'altra strada.
Si fa qualche luce sul passato dei personaggi, e si inizia anche a vedere una stretta relazione tra le storie (mi pare che nel corso dell'albo si faccia riferimento ad altri due albi della serie). Il problema è che per ora non ho il tempo di rileggermeli tutti, quindi come macrotrama per me rimane tutto un po' fumoso, ma chi è più bravo a seguire i fili avrà le sue soddisfazioni.
Per me, pagine 32, 33, 34, sequenza favolosa, con una gabbia allo stesso tempo semplice, ma innovativa, a testimoniare che non si devono fare i salti mortali per colpire il lettore, ma sia sufficiente avere le idee chiare.
Dal punto di vista dei testi, invece, la frase di Samuel "quando non ho più cercato di salvarmi il culo, ma solo di aiutare Arabella, allora sono riuscito ad aprire la porta" per me è la frase del secolo. Non so chi dei tre responsabili della sceneggiatura l'abbia partorita, ma sappiate che se continuerò a comprare i prossimi albi (e a consigliarli) sarà per frasi belle e importanti come questa.
Un albo onestissimo, ben realizzato, senza troppe pretese di autorialità a tutti i costi, che non si legge in sei minuti, e che ti dà anche da pensare.
Ci sarebbero altre cose da dire, ma de hoc satis. Buona lettura.
P.S. Gianmarco, perchè non ci sono più i contenuti speciali con il QR code? Da un paio di albi non sono più presenti, a me piacevano molto.