alemans123 ha scritto:
LA tua recensione Keanu mi ha fatto morire dal ridere. Ti faccio solo qualche appunto sparso giusto così per continuare un pò la discussione:
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Solo, credo di non capire la funzione di questa bambina che (mi pare) sparisce completamente dalla storia? Comunque.
Credo che la funzione sia solo quella di creare una certa atmosfera "malata" con il contrasto tra il cupo e la sonorità allegra e scanzonata della canzone.
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Tralascio la "citazione" da Shakespeare che è semplicemente ingombrante, e calo il sipario della carità su "Dylan Dogghe", ma non sul fatto che Bloch, paparino di Dylan, è salvato sul suo cellulare come "Bloch" (mi ha ricordato un soprammobilino che avevano i miei, a forma di chitarra, con sotto scritto "chitarra").
Geniale!!! Non lo avevo notato!!! Dai meglio che salvarlo come "sovrintendente Bloch"
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-innanzitutto per giustificare il dinamico duo che scappa per le scale bisognerebbe aver detto prima che quelle scale le avevano salite! E non mi pare che sia detto da nessuna parte.
Su questo non sono d'accordo nel senso che non è necessario avere una planimetria di tutto uno stabile. Per intenderci uno può entrare in un ospedale o in un luogo tramite l'ascensore e poi scappare mediante le scale di emergenza senza che necessariamente debbano essere viste dal lettore. Qui probabilmente Dylan scene in qualche piano inferiore. Una sorta di piano -1, piano -2. Però concordo con te su tutto il resto. Quella scena è gestita male. Inseguimento, motivazioni, Gnaghi che dovrebbe essere molto lento....
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A pagina 49 Dylan dice "alla prossima STRANEZZA che vedo GLI sparo addosso". Ovviamente dovrebbe dire LE sparo addosso, ma siccome in Boccaccio esiste questo uso di GLI allora gliela abboniamo... Si vede che nessun follower lo ha avvertito prima della stampa.
E' chiaramente una citazione di Boccaccio. Come puoi non averla capita?? Non potendo citare Chaucer perchè aveva già citato Shakespeare chiaramente.
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Comunque: la splash page con tutti i Groucho dovrebbe essere un colpo da maestro e invece manco uno di questi Groucho è amalgamato con gli altri.
A me invece è piaciuta, però qui si entra nel campo dei gusti personali
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la questione della frase presa da Woody Allen.
Questa questione a me ha fatto perlopiù arrabbiare perchè mi sembra che si voglia "fregare" il lettore. Sono d'accordo sul fatto che questa citazione sia difficile da rendere in un fumetto. Anche la tua soluzione non mi entusiasma perchè a mio parere interromperebbe il ritmo della battuta. Semplicemente è una battuta che fa ridere ANCHE per la reazione dell'altro cosa che su un fumetto è difficile da rendere a meno di non farla in una griglia 3*3 e studiare diverse espressioni facciali di Dylan (si poteva anche fare). Quello che più mi indispone è che banalmente uno si fa l'idea della bravura dello scrittore che invece ha pescato a piene mani nella genialità di qualcun'altro. Ricordo a tutti il caso Luttazzi.
Per il resto però direi che concordo più o meno con quanto da te espresso
Carissimo Alemans, grazie sia per il complimento che per gli appunti!
Effettivamente per quanto riguarda le scale hai pienamente ragione. Intendevo semplicemente dire che queste scale sono un po' a convenienza, come per infilarci a forza la scena di American Psycho.
Ti faccio un parallelismo: nella sceneggiatura del numero 400 Recchioni scrive "
A destra, nella stanza, ci deve essere una finestra coperta da delle tende (non è importante se l’abbiamo mai vista prima o meno nella camera di Dylan: a destra, in questa storia, c’è una finestra con delle tende)." Ecco, ho come l'impressione che qui abbia scritto "Corrado, ora ci sono delle scale che scendono, non importa se arrivano all'improvviso, siccome devo citare AP mi servono delle scale". Una cosa del genere: perfettamente giustificabili, e al contempo totalmente fuori contesto! Impressione mia, va da sè!
Per quanto riguarda il Woodygate, i problemi si possono moltiplicare. Ad esempio: Dylan che non fa altro che citare film da sei numeri, sembra che non riconosca la frase di Groucho come una citazione. Altrove avrebbe risposto esplicitissimamente "Questa la riconosco, è una frase di Amore e guerra, scritto e diretto da Woody Allen, con Diane Keaton".
Le potenziali soluzione grafiche su come presentare meglio questa battuta sono infinite: semplicemente quella usata qui è la peggiore possibile! Perchè Roberto NON sa cosa significa rinunciare a qualcosa: se ha deciso che ce la deve mettere, ce la mette! Dicevi bene tu: c'era bisogno della reazione di un altro personaggio, e non certo la reazione "ti vuoi stare zitto?". Faccio ancora fanta-sceneggiatura, che non costa nulla: Groucho iniziava la tiritera "amare è soffrire" e a un certo punto Dylan lo interrrompe a metà dicendo "se hai finito di citare Diane Keaton, io avrei un migliore amico morto a terra"!
Come sempre, è una questione di convenienza: a volte Dylan serve che riconosca le citazioni, a volte no. Perchè al baleniere dice che conosce Moby Dick e al pazzo con la motosega non dice "Hey, ma questa è una versione tarocca di American Psycho! Se scappo dalle scale lui me la tira contro!". Due pesi e due misure, du gust is megl che uan.
Inoltre, sempre per quanto riguarda le citazioni, se ne possono fare anche senza copiare paro paro il testo (lunghissimo) di un libro. Non è più stimolante RICREARE delle atmosfere invece che copiarle? Non poteva far raccontare al baleniere qualcosa di mobydickesco? Sarebbe stato molto più onesto. Sarebbe stato anche un bell'esercizio di scrittura. Copiare pezzi interi è veramente troppo facile. Moby Dick è uno dei miei libri preferiti, per cui più ce n'è e meglio è, ma così...
Per fare un esempio, vi consiglio il racconto "Matu-Maloa" di Stefano Benni, una bellissima parodia di Moby Dick che ha in esergo una frase di Melville.
Fammi vedere che oltre a sapere tutto di fumetti, ne sai ancora scrivere uno, Roberto, veramente, non aspetto altro.