Ciao Valla! É bello risentirti e aver lanciato lo spunto per una discussione di un certo interesse. Poi al sottoscritto piace chiacchierare (anche se ultimamente manca il tempo), soprattutto di temi stimolanti come quello da te proposto.
Andiamo per ordine (sarò sommario - per il momento almeno - rispondendo per ordine ai tuoi cinque punti):
1) L'horror oggi è esattamente l'horror di ieri: spesso anacronistico (esprime paure ancestrali, delle quali si sono occupati fior di scrittori da tempi indefiniti. Ma anche registi, da tempi sicuramente più contenuti) ma può anche vivere di paure "cronistiche" e sociali (la paura del "diverso" su La Cosa, certi media sul fantahorror carnografico Videodrome, le "rivolte dal basso" - ceti bassi pronti a destabilizzare il tessuto connettivo sociale - su "La Notte Dei Morti Viventi", il consumismo su "Zombi" etc.). Quindi l'horror vive di paure eterne e/o attuali.
2) Magari avere la pretesa che [oggi] si possa spaventare con il media fumetto è azzardato, ma non assurdo. E se non è possibile "spaventare" appieno, è possibile "disturbare", creare un senso di spaesamento, di angoscia: questo è l'effetto che mi ha fatto una lettura come "La Macchina Umana", e, a distanza di anni, lo stesso effetto continua a farmelo "Fra La Vita E La Morte", "Dal Profondo" e altri.
3) Bravi autori capaci di capire quali corde toccare almeno per angosciare, disturbare, creare un senso di prolungato spaesamento anche finita la lettura di un albo. A questo si dovrebbe mirare, penso, piuttosto che raccontare storielle scialbe articolate con poca convinzione.
4) Io direi che su Dylan Dog un horror dai risvolti "gotici" (ma anche "neo noir") ci starebbe bene. Ma se uno sceneggiatore ha veramente la capacità di disturbare, può toccare veramente qualsiasi tipologia di narrazione "perturbante" (cit. Danilo Arona).
5) Un equilibrio tra gli aspetti da te proposti (chiaramente trama e tema di fondo [e atmosfere] potrebbero avere una netta preponderanza sui disegni, che comunque dovrebbero contribuire al terzo punto [la creazione di atmosfere]. Avere ottimi disegni è molto importante, anche se forse non indispensabile).
Per il momento rispondo stringato e di fretta, ma mi piacerebbe ritornarci appena ho più tempo.
Ciao Valla, e grazie dello spunto