Cravenroad7

Non vale, mi sono stupito prima io.

E per aumentare ancora il tuo stupore e anche quello generale, non avevo detto che avevo votato buono anche il numero precedente della Baraldi !
Due albi che mi hanno fatto riassaporare un ritorno all' antico, pur se scopro che nel frattempo ci sono stati cambiamenti di ruoli e parentele, ma insomma ciò che conta è appunto la possibilità di leggere oneste storie dylaniate dall' impianto classico, senza continuity invadente e che mi possano quindi sorprendere ogni volta.
Dopo 8 (otto !) mesi che mr. R aveva monopolizzato la testata, e 5 dove avevo sospeso l' acquisto (avevo la collezione completa fin lì ). Ma mr. R. è riuscito in questa impresa che pensavo impossibile.
Sperando che da ora in poi rimanga il più lontano possibile dalla tastiera di sceneggiatore, per ora dico benritrovato Dylan !

i robocop e le parolacce però li aggiunge lui.

In attesa di leggere l'albo, mi limito a commentarne
l' """""""editoriale""""""". Nel lontano aprile, all'epoca dell'uscita dell'albo "La Lama, eccetera", mi domandavo per quale motivo Roberto Recchioni usasse l'inaudita l'espressione "uno spirito sumero", al posto del consueto spettro, che compare fin dal numero 1. Orbene, oggi, nel 408 finalmente (e con mia somma soddisfazione) vedo lo "spirito" trasformato in "spettro" dopo SOLO cinque mesi! Gli ci sono voluti cinque mesi per ricordarsi l'espressione corretta. Complimenti davvero per la rapidità.

Inoltre, mi piace notare che adesso è Groucho che viene definito un "bizzarro" assistente, cioè lo stesso aggettivo che è stato usato (per giunta in modo veramente indelicato) per Gnaghi in tutto il ciclo 666! Complimenti davvero per la vastità del vocabolario.

Sull'albo in teoria avrei già un'opinione, ma attendo come sempre di leggerlo tutto prima di esprimerla.

Che Recchioni e compagnia fossero fissati con gli Ummarell, lo si doveva già capire da questa istantanea di Brindisi che pubblicizzava il tragico nuovo corso...
P.S. che amarezza rivedere questa Promo... Sclavi che scava insieme a "l'altro", mentre Dylan DOE osserva sornione... quanto si è perso, e quanto poco si è guadagnato.

Bravissimo Zak, mi hai fatto venire in mente altre due cose, sempre sull' """"""editoriale """""", che avevo dimenticato di citare:
La prima, semplicemente, che vederci scritta la parola "umarell" così, nero su bianco, mi ha messo una tristezza infinita...
La seconda, suffragata da questa immagine che hai postato, mi conferma che l'idea di Dylan che guarda i lavori dei cantieri poteva essere al massimo buona per una gag come in questo caso, e certo non fare da premessa ad un intero albo, men che meno farne da COPERTINA.
Che amarezza... (cit.)

P. S. Ma davvero leggo scritto (e da Tiziano!) "un nuovo grande nemico, all'altezza di Xabaras"? Cioè, sarebbe Ghost??? Mamma mia...

Parto subito col dire che ho trovato l'albo accettabile, al netto delle cose che non tornano, delle atmosfere non esattamente spaventose, dei disegni un po' anonimi, dello sviluppo non sempre interessante...tutte cose che mi aspetto qualitativamente e che avrebbero reso il tutto migliore. Però ci sono cose buone come rilevato da altri: siamo effettivamente nel nuovo corso, la storia funziona, i personaggi interagiscono bene, e il soggetto (anche qui come nel numero precedente, reso più complicato del necessario, immettendo sottotrame a gogò, al solo scopo di risultare originali) che nonostante le premesse (gli umarell???) è interessante.
Nel dettaglio (SPOILER possibili): copertina promossa, forse un po' frettolosa la scelta dei colori, colore del logo meno fastidioso del previsto, per me da 7-.
Disegni: ottime alcune scelte di inquadratura, molto classiche, belle le facce di Dylan mega Rupert Everettiano, ma non viene sempre reso con la stessa faccia, chissà perché. Le parti che dovrebbero fare paura, non fanno paura, molto male. Diciamo un 6-, non di più.
Soggetto: sulla carta una cagata, invece con un paio di capriole, Simeoni me lo rende interessante, poi fa un paio di capriole di troppo invece di scavare a fondo. Peccato, da 6.
Sceneggiatura: parte bene, si perde in una sottotrama insipida, finisce (mmm...no) così così. Dopo gnaghi fisico quantistico abbiamo Groucho Rain Man.. vabbè. Ottima Rania, forse un po' forzata la presenza di tutti i comprimari giusto per ribadire l'effettivo nuovo corso. Che sia una "correzione" al numero precedente? Credo di sì. Lato horror presente, ma i disegni non all'altezza lo lasciano un po' in secondo piano. Forse un giallo con sfumature Lovecrafiane, che non arriva al bersaglio. Anche qui peccato, 6---- (che poi è 5,5).

Voto finale accettabile appunto, ma si poteva (volevo io) molto di più.

Alle prossime riletture ci andrò giù pesante, come d'abitudine.

V

A pagina 22 Rania diventa uomo per una vignetta e parla al maschile di sé stessa. Quando nell'introduzione Recchioni consiglia "i Carpenter Brut" dimostra di non conoscere neanche la musica che ascolta o di fare citazioni a caso di cose che nemmeno conosce; Carpenter Brut è un'artista solista quindi non deve usare il plurale, e chi lo conosce lo sa. L'albo non lo commento neanche da quanto sia terribile l'idea alla base.

Albo: ad una prima lettura abbastanza noioso. Comunque proverò a leggerlo con più calma, appena avrò tempo a disposizione.
Disegni: abbastanza anonimi. Involuzione evidente di Soldi che altrove ha mostrato un tratto decisamente più personale ed accattivante.
Copertina: niente di che. Simpatico il mostraccio ma altrove Cavenago ha fatto moooolto meglio.

Prossimamente (spero) un giudizio globale meno stringato.

Sufficiente. Sottotrama prevedibile,

Evidentemente non basta un velo messo letteralmente a caso su uno dei comprimari per attualizzare la Londra dylaniata ( operazione resa ancora più improbabile dalle nozze con Dylan che, a rigor di logica, dovrebbe per forza di cose essere anch'egli musulmano. Ma Recchioni, quando prepara le sue rivoluzioni ce le ha presenti queste cose? Non mi aspetto che abbia condotto studi teologici, ma almeno informanti sant'iddio.).
Detto questo, i personaggi interagiscono in modo naturale ( finalmente!). La trama riesce a tenere vivo l'interesse del lettore per quasi tutto il tempo, dopodiché, arrivati all'incirca verso le ultime dieci pagine, l'albo viene concluso in maniera frettolosa e a tirare via! Nulla viene approfondito ed è davvero un peccato. Personalmente ho apprezzato l'originalità del tema, sono sempre stato un fan del lato grottesco di DYD. Tuttavia, come già detto, non si scava a fondo e non vi è neanche quel guizzo finale che nei bei tempi andati risolveva l'intreccio. La storia si conclude da sé, sine strepitu. Ad ogni modo, sicuramente superiore a qualsiasi albo dell'impresentabile ciclo 666.
Occasione sprecata.

Voto 6, una buona lettura da fare al bagno.

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Ho votato accettabile.
La storia mi è piaciuta, nonostante il motivo principale faccia quasi ridere.
Finalmente non ho letto stupide citazioni,
Groucho fa il suo mestiere e lo fa abbastanza bene.
E' una storia che, nella sua semplicità, mi ha costretto a interrogarmi e rivedere l'albo una seconda volta.
E' una storia innegabilmente collegata al Nuovo Dylan ma la cosa non è così marcata come il Dylan ultra citazionistico di Roberto Recchioni.
SPOILER E DOMANDE PER CHI HA GIA LETTO.
1) i vecchietti e il cantiere, un classico che ai giorni nostri fa ridere. Intanto l'autore ha cercato a suo modo di dare una spiegazione, trasformandoli quasi in eroi (guardiani),
2) non ho afferrato alcune cose:
- La sincronicità cosa c'entra? Perché quel riferimento ai numeri detti?
- Totò? Cioè appare Totò in mezzo alla strada che gli dice di giocare lealmente? E' da intendersi come l'Arlecchino di Cronodramma o una nuova vita?
- Quindi i vecchietti sono costreti a vigilare su queste creature che, attraverso eoni lontani, cercano di avvicinarsi a noi e ucciderci?
FINE SPOILER FINE SPOILER FINE SPOILER FINE SPOILER
Cosa mi ha lasciato?
Mi sono piaciute moltissimo le atmosfere ed i disegni.
Mi ha lasciato anche una domanda:
SPOLIER, SPOILER
Dove è finito Dyd? Che mondo è mai quello dal quale provengono i bambini mutanti?
FINE SPOLER FINE SPOILER
Ma credo che, per la mia domanda, non ci sia una risposta!

SPOILER


I numeri secondo me non hanno alcun senso di esistere. È un'intuizione senza basi ragionevoli e inficia gravemente la fruizione della storia.

Si effettivamente è vero, come dice rkc nel suo video, che è necessario conoscere il concetto di sincronicità per capire appieno questa storia, ma basta appunto saperne "a grandi linee", come il sottoscritto, non l' ho certo mai studiato a scuola o cose del genere, è sufficiente una "definizione da vocabolario" ... e poi è anche il titolo di un famoso album dei Police ! Un minimo di cultura ogni tanto ci può anche essere richiesto !

Rispondo ad ittosan :

a me Simeoni piace più ai disegni che ai testi , sebbene si era presentato con ottime credenziali coi romanzi , ai testi.
infatti mi ispira la storia del prossimo oldboy , vedremo ,
forse un po’ ha deluso visto le aspettative

Bella interpretazione Dark, non ci avevo pensato. Quindi per rimanere sul solco delle teorie junghiane, ricolleghi anche il gioco dei bambini ai concetti di "archetipo" e "coscienza collettiva". Bello, mi è piaciuto, anche se ho sempre considerato i rimandi fumosi a teorie psicologiche come un escamotage per far credere al lettore che vi sia chissà quale significato nascosto e che il finale sia meno banale di quanto si possa pensare di primo acchito ( a me i bambini demoni in fondo al fosso sono sembrati una roba buttata là, tanto per chiudere il volume ).
Comunque, ciò che conta è che sia meglio del ciclo 666, che speriamo non sia la norma! Anche se la suddivisione in mini saghe non lascia ben sperare, ragazzi...