Cravenroad7

Se Dylan mi ha insegnato qualcosa, è che quando un gemello sanguina, deve sanguinare anche l'altro!

Non ho seguito la vicenda, che è successo?

oppure sanguina solo quello che non è intervenuto

mi è capitato con i gemelli dei polsini e pensavo di avere le stigmate...

In due brevissime parole, Lost, all'epoca del 405 uscì (incredibile a dirsi!) un'anteprima sbagliata di Pontrelli, in cui Dylan aveva la testa palesemente minuscola, rispetto al resto del corpo (come Zak ha poi magistralmente dimostrato!).
Quando qualcuno lo ha fatto notare su facebook, si è levata una crociata a difesa dello stile di Pontrelli capitanata proprio da Raul Cestaro, il quale ha detto che non era un problema di proporzioni, ma una cosa VOLUTA, un segnale di stile, per così dire, e tutto questo attaccando chi non aderiva alla Vulgata ufficiale, per di più passando poi agli insulti, descrivendo i critici come persone "poco competenti, di poca apertura mentale", lettori "molto limitati", "chiusi di mente", "esageratamente integralisti", e per chiudere con "scolaresca di bambini della scuola dell'infanzia", il tutto facendo anche leva sulla sua professionalità.
Ovviamente, orde di applausi al signor Cestaro, e cyberbullismo maximo contro l'utente critico.

Purtroppo per lui, la stessa tavola postata come anteprima, si scopre poi essere stata MODIFICATA per la versione a stampa, dando ragione agli utenti che giustamente si lamentavano delle proporzioni sbagliate, e dando torto marcio a Raul Cestaro e alla sua tanto conclamata esperienza di disegnatore ("per cui c'è anche chi mi contesterà dicendo che non capisco nulla di disegno", ha scritto! Ironia della sorte...)!
Insomma, una malafiùra che metà basta!

Quindi abbiamo avuto un'ALTRA, ennesima, anteprima sbagliata usata come promozione di un albo da Roberto Recchioni, tuttora longa manus dietro l'Oldboy, e un'uscita terribilmente infelice da parte di uno dei copertinisti di Oldboy.

In pratica un DOPPIO autogol che mi ha fatto propendere per lo sciopero da acquisto anche di questa testata, con buona pace di Gianluca Cestaro che non ha fatto nulla di male (se non avere un fratello che in quest'occasione si è rivelato borioso, maleducato e incompetente).

Ed è un peccato, perché io stimo molto i duo Porretto-Mericone, e Piccioni-Di Vincenzo, per non parlare di Bacilieri, che è semplicemente sommo.
Mi piacciono un sacco anche i Cestaro, ovviamente, ma se Raul non fa autodafé (e mi pare improbabile), con me hanno chiuso. E io li ho sempre portati in palmo di mano, finora.
Io non sono cattivo, è che mi disegnano così!

Comunque, Keanu, fino a qualche anno fa non avrei mai immaginato il livello di infantilismo che autori/disegnatori, ma soprattutto curatori (!), potessero raggiungere. Internet ha creato mostri

Lost, io proprio di questo mi lamento per ora: a livello comunicativo, sia per quanto riguarda la forma che per il contenuto dei post, siamo sotto lo zero.

Quando gli autori insultano i lettori (già fidelizzati oppure solo potenziali) vuol dire che siamo messi proprio male.
Ad esempio, in occasione dell'uscita dell'Oldboy 1 (così non andiamo troppo OT!), il nostro RKC si è preso una sfilza di insulti, da parte di Roberto Recchioni, senza aver fatto letteralmente niente di male!

Ovviamente, se invece incensi il loro lavoro, diventano tutto zucchero e miele!

rkc raccontaci tutto.

Non è solo internet ad aver creato mostri, ma le proprietà, l'editoria, che non hanno saputo contenere la deriva dei propri autori.
Le maniere "antiche", quelle dei signori per intenderci, dei galantuomini anzi, sono definitivamente tramontate.
E io non ho 80 anni, ma le conosco attraverso la mia famiglia, che mi ha fatto riconoscere cos'è la dignità e il contegno nelle persone.
Magari di facciata, potrebbe anche essere, ma insultare il lettore o dare risposte da peracottaio, bulletto di quartiere, non si sarebbe mai neanche immaginato.
Se non altro per intelligenza, visto che il cliente è quello che ti dà da mangiare e ci sono modi più educati di porsi e rispondere, anche a chi supera i limiti dell'educazione.

Io andrò un pò controcorrente su questo argomento ma c'è un pò di colpa anche negli utenti. Non nessuno in particolare ma semplicemente se da un lato è bello che autore e lettore possano "parlare" delle storie, del loro "idolo", dall'altra questa facoltà viene rovinata nel momento in cui qualche utente arriva e fa il bullo o vuole insegnare il mestiere a chi questo mestiere lo fa da anni. Per intenderci, fossi Recchioni, alcuni commenti che leggo su FB mi darebbero molto fastidio. Dall'altra parte però sono loro i personaggi pubblici e quindi dovrebbero essere maggiormente in grado di scansare le polemiche.

La questione con RKC è stata fantastica perchè avevo partecipato anche io. Era un post di qualche mese fa, credo Giugno, non mi ricordo se sulla pagina di Recchioni o la pagina Horror Post in cui Recchioni diceva che il nuovo oldboy era conveniente. A questo punto RKC aveva fatto notare che lo era rispetto alla serie regolare e non rispetto al vecchio oldboy. Recchioni diceva che bisognava confrontarsi con la regolare. A quel punto ero intervenuto sciorinando numeri sul prezzo della singola storia. Evidentemente la regolare costa di più, l'old Boy meno e il vecchio oldboy ancora meno. Matematica semplice. E in più gli avevo detto che ha senso confrontarsi anche con il vecchio old boy in quanto lo va a sostituire. Si è un pò arrampicato sugli specchi poi basta era finita lì.

Anche con me, indirettamente, aveva avuto problemi in quanto aveva pubblicato un pezzo della mia recensione dove parlavo male di un pezzo del 401, se non ricordo male. Gli avevano passato questo mio pezzo e lui lo aveva pubblicato dicendo che gli hater non capiscono niente. La cosa bella è che era una delle poche recensioni su questo sito che erano anche positive. Forse avevo dato 7, addirittura.
Questa mossa avrebbe dovuto evitarla perchè significa andarsele proprio a cercare. Posso capire che rispondendo a un utente possano alzarsi un pò i toni ma così gratuitamente proprio non ha senso.

Appunto. Basterebbero risposte più parche e moderate, anche a certi utenti "zelanti". Se certi "personaggi pubblici" evitassero risposte "sprezzanti" e atteggiamenti talvolta denigratori certi fuochi si estinguerebbero sul nascere.

Beh... è tutto molto semplice: facebook (e i social in generale) mettono in mostra la pochezza dell'essere umano (oltretutto amplificata dalla "distanza" protetta da uno schermo). Chi scrive e disegna storie di Dylan non è esente da difetti macroscopici che contraddistinguono ogni singola persona. La differenza col passato sta nel fatto che prima non avevi contatti diretti con l'autore di turno e quindi lo mitizzavi. Oggi ne vedi invece anche le meschinità.
Una volta un professore di psicologia raccontava proprio questo: il mito dei perfetti Falcone e Borsellino, mai messi in discussione per le loro scelte professionali - che di fatto erano puri atti di eroismo - ma che anche loro avevano difetti e debolezze, quindi si sbaglia a traslare la medesima "perfezione" nel carattere di entrambi. Insomma, a Falcone poteva pure scappare un "vaffanculo" ingiusto a un povero ragazzo che aveva tardato 5 minuti a portare un caffè. Non lo sappiamo, eh? Sparo a casaccio. Però era per dare l'idea che una volta vi erano barriere tra "l'eroe di turno" e i suoi fan, o più semplicemente - nel nostro caso - tra l'autore e il lettore. Chi lo sa, magari Sclavi insultava gli sceneggiatori che portavano nuove storie perché non erano ai suoi livelli (un po' come faceva il mitico Michelangelo, che di fatto era uno stronzo di prima categoria) o bestemmiava perché gli lasciavano da scrivere i dialoghi di Groucho.
Va da sé che tutto questo non traspariva perché l'unico dialogo con i lettori lo si aveva nella corrispondenza che di fatto era "censurata" - se non andava a genio, sia che provenisse dal lettore o che fosse una risposta dell'autore - dall'editore (Sergio Bonelli) che ne doveva rispondere in tribunali se la cosa degenerava.
Con Internet è tutto più immediato, senza filtri e senza controlli terzi. Una costante contrapposizione di parti. E l'editore, per quanto possa tentare di tenere a freno le dita che battono sui tasti dei propri autori, non può costantemente controllare i post e le diatribe su facebook. A meno che non vieta a monte qualsiasi post su facebook o altri social... ma come può pretendere una cosa simile quando di alcuni autori (vedi Recchioni) il successo deriva proprio dal lavoro promozionale fatto da questi (e i loro epigoni) proprio sui social? Verrebbe a mancare una fetta di mercato.
E se lasciano la libertà a Recchioni, perché devono vietare di postare ad altri autori? Solo perché non fanno lo stesso lavoro promozionale? E come lo pesi? Cioè come dai il permesso ora a uno si e ora a uno no? Insomma, impossibile gestire una roba simile. Tutto quindi si basa sul buon senso e le capacità diplomatiche dell'autore di turno: ci sono alcuni che le hanno, altri no.
Alla conta dei fatti, sta al lettore decidere se usufruire di un prodotto o meno ANCHE per questi aspetti (è indubbio che risulta difficile separare poi le due cose, cioè prodotto e carattere dell'autore). Oggi purtroppo va così.

Quoto a livelli cosmici Bertuccia (specie per l'uso della parola "peracottaio", a me molto cara!) e Lord.

Siamo tutti esseri umani e abbiamo tutti i nostri scheletri nell'armadio. Finché questi scheletri stanno nascosti, non c'è nulla di male, ma credo sia normale che appena esce fuori un lato della personalità non esattamente specchiato ci siano delle conseguenze, e una di queste conseguenze, almeno per me, è una grossa delusione.

Per esempio, ad un Etna comics un notissimo disegnatore Bonelli (che lascerò anonimo) si lasciò andare con una certa amarezza a tutta una serie di considerazioni su un illustrissimo sceneggiatore sul cui carattere e sulla cui sensibilità avrei messo la mano sul fuoco. E invece ne venne fuori una figura manipolatrice, ossessiva, e al limite dello stalking (parole sue, ovviamente), impressione a quanto pare condivisa da molti colleghi. La cosa mi colpì talmente tanto che ancora faccio fatica a rileggere i suoi ottimi lavori alla luce di queste informazioni (che com'è ovvio vanno comunque prese cum grano salis).

Fortunatamente, l'altro lato della medaglia è che esistono decine di altri autori che si comportano sempre in modo estremamente gentile, di presenza e sui social, e che quindi è veramente un piacere considerare dei punti di riferimento. Poi magari si scopre che sono tutti pazzi, ma occhio non vede...

@Alemans, ricordavo anche l'episodio che ti riguardava (quello dei colpi di pistola!), e che finì anche in modo tutto sommato equilibrato, con un chiarimento.
L'episodio di RKC invece fu peggio. Purtroppo non riesco più a trovare il link, ma ricordo benissimo che Gianluca cercava di spiegare pacatamente le sue ragioni, e Roberto Recchioni lo sbeffeggiava come sa fare molto bene, quando ci si mette.



p.s. ho appena comprato e letto PhonX, quindi ho avuto la mia dose di Bacilieri per un po': mi sento meno in colpa a lasciare questo OB in edicola.

Mi piacciono molto i vostri post e quoto appieno le vostre parole.
Ricordo ancora gli incontri infausti con autori, personaggi famosi e sportivi, di una meschinità traumatizzante.
Ho ancora negli occhi la scena di un famosissimo sportivo, di prima grandezza mondiale, noto per la sua estrema signorilità, che allontanava un disabile in carrozzina che gli chiedeva un autografo.
Una scena indimenticabile.

E' anche vero che i fans sono degli incontrovertibili rompiballe, assillanti, maniacali, invadenti (non mi riferisco al disabile sopracitato, chiaramente).
Quindi ci sta prendere le distanze, rispondere in maniera abbastanza forte se necessaria. Ma la volgarità, le bestemmie, le cadute di stile, sono incommentabili.
O meglio, si commentano da sé.

a livelli alti ci si dovrebbe trovare dall'altra parte della barricata per giudicare. una volta era più semplice, se la cavavano con un autografo, oggi c'è il selfie che ruba molto più tempo.
è anche vero che star del disegno su dylan dog non ce ne sono.