Cravenroad7

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#7 La zona del crepuscolo
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 Oggetto del messaggio: Re: #7 La zona del crepuscolo
MessaggioInviato: mar gen 28, 2020 8:39 pm 
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#7 - LA ZONA DEL CREPUSCOLO (soggetto: Sclavi (7), sceneggiatura: Sclavi (7), disegni: Montanari&Grassani (2))

Primo viaggio di Dylan nella Zona del Crepuscolo, il confine ove regna l’illusione che la morte si possa fermare, l’ultimo alito di vita dilatato all’infinito. Sclavi svela le carte fin dal prologo, un classico destinato a ripetersi nei sequel (evitabili) di questo #7, con qualche piccola variante. Oltre alla cliente del mese, vi compaiono infatti il Signor Belknap e la Signora Long, chiaro omaggio allo scrittore americano Frank Belknap Long il cui romanzo breve In una piccola città, o meglio, la copertina dell’edizione Urania dello stesso, realizzata dal grande Karel Thole (da me postata a pag. 8 di questo topic), è la fonte di ispirazione per la rappresentazione grafica dell’”esfoliazione” degli abitanti di Inverary (in particolare proprio del bibliotecario Belknap), su cui peraltro M&G si erano già in qualche modo esercitati nel #3 . La storia è liberamente (e pesantemente) debitrice del film Morti e sepolti (1981)di Gary Sherman, almeno fino a 2/3 dell'albo, quando, capolavoro nel capolavoro, entra prepotentemente in scena il "Valdemar" illustrato di Poe, preceduto da una lezione sul mesmerismo; Poe, che tra l’altro viene omaggiato dal titolo del sub-capitolo finale I vivi e i morti come l’omonimo film di Roger Corman, il regista-produttore che dedicò un intero ciclo di pellicole alla trasposizione delle opere dello scrittore originario di Boston . La parte finale è un po’ lenta, anche se il mega-spiegone conclusivo non è di quelli che fanno addormentare il lettore, anzi, è uno dei momenti più malinconici e drammatici della serie. Una vita eterna sempre uguale a se stessa è forse ciò che a Sclavi fa più orrore, com’è intuibile dalla reazione sgomenta di Dylan. Lo sosteneva già nel #1 e lo teorizzerà più volte in futuro. Inverary non si discosta poi molto da uno dei tanti Inferni come quelli raccontati nel #46, forse più un purgatorio in terra, ma la sostanza non cambia; d'altronde è Charon/Caronte il traghettatore del lago che separa la civiltà dall’oasi di non-morte. Viene citato ancora una volta il “famoso” (così lo definisce Groucho che vorrebbe saperne di più) padre di Dylan: fu lui a distruggere il laboratorio che Xabaras, sotto le pseudonimo di Dottor Vergerus, aveva costruito a Inverary. Grandi premesse di un passato che in futuro non sarà svelato così come si poteva ipotizzare all’inizio. Continua quindi la sfida a distanza con Xabaras, le cui scoperte scientifiche sulla conservazione delle cellule umane verranno utilizzate dal Dottor Hicks non per scopi malvagi ma semplicemente per ricostituire i corpi dei suoi concittadini mesmerizzati. Dylan fa la morale a Hicks, ma anche lui si trova a dover affrontare un dilemma etico quando decide di abbandonare nel gorgo il corpo apparentemente senza vita di Mabel; in compenso non si fa alcuno scrupolo a farsi un doppio giro di scotch per il secondo albo consecutivo. Qui, dopo l’esperimento estero del #3, assistiamo, inoltre, alla prima vera gita fuori porta di Dylan e Groucho nella brughiera inglese ove si perderanno quasi immancabilmente nel fitto della nebbia mentre sono alla ricerca di qualche ameno paesello di provincia, pardon, contea. L’ambientazione strizza l’occhio anche alle pellicole della Hammer, la famosa casa di produzione britannica specializzata in gotic-horror, citata anche da Charon che afferma di aver acquistato il suo vascello proprio da quest’ultima; depongono in tal senso la torre di Vergerus, il pipistrello e lo stesso abitato di Inverary. Anche la dissoluzione in polvere di Terence Carpenter richiama, alla lontana, la sorte del conte interpretato dal mitico Christopher Lee, in Dracula il vampiro, uno dei più grandi successi della Hammer. Azzeccata la scelta di Montanari&Grassani ai disegni: con loro lo splatter è sempre (ben) servito, qui in dosi piuttosto massicce. Tra le sequenze migliori citerei Mark trafitto dalle sbarre d’acciaio, i corpi martoriati degli abitanti di Inverary che emergono dalla nebbia e soprattutto Terence che si strappa la faccia (a pag. 55), come Freddy Kruger in Nightmare-Dal Profondo della notte. Il dinamico duo si difende molto bene anche nei primi piani. Copertina di Villa tra le più note della serie; il lembo di pelle penzolante dal viso del Sig. Carpenter a un’occhiata distratta sembra quasi la sua mano sinistra.

CURIOSITA’: (1)Per la prima volta Dylan aggiorna il suo diario. (2)Il dottor Hicks ha un fratello di cui faremo conoscenza pochi mesi dopo, anche se il grado di parentela verrà svelato solo più avanti.

BODYCOUNT: 1

TIMBRATURA: No

CITAZIONE: “Solo che nella zona del crepuscolo non si muore.. E’ la banalità sublime.. l’inutilità eretta a sistema.. il nonsenso totale.. l’idea di dover morire fa sì che ci affanniamo per trovare uno scopo all’esistenza.. eliminata quell’idea anche l’affanno scompare..

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 Oggetto del messaggio: Re: #7 La zona del crepuscolo
MessaggioInviato: mer gen 29, 2020 1:01 pm 
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Iscritto il: gio nov 05, 2015 5:07 pm
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Il mio primo albo di dylan dog. Quello vero. Trovato sul sedile di un autobus durante una gita delle medie. Chissà chi era il pazzo che lo aveva abbandonato così...che ricordi. Eravamo diretti a Venezia, e ricordo di aver letto con lentezza, centellinando ogni pagina, questo piccolo capolavoro horror italico. La città lagunare poi, con i suoi vicoli e le sue ombre, ben si prestava a tale albo. E poi edgar allan poe, che già giovanissimo, rispetto ai miei compagni leggevo da tempo. C'era di tutto in un solo magico albo. Che scoperta che fu...amore a prima vista. Da lì in poi, l'ossessiva ricerca nelle edicole di tutto il resto legato a quel nasone indagatore e il suo buffo assistente baffuto...ahhhh. Nostalgia portami via. voto oltre il 10!

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Il segno è sottoposto alla legge, le apparenze non sono che sottoposte alle regole del gioco.
https://ilfumettarovetusto.blogspot.com/


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 Oggetto del messaggio: Re: #7 La zona del crepuscolo
MessaggioInviato: ven mar 27, 2020 6:14 pm 
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Iscritto il: sab giu 19, 2010 5:51 pm
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la zona del crepuscolo
certo che ne scrivevo di cazzate su questo forum, ciao a tutti, c'è nessuno?
ebbene sì, mi sono rimesso a leggere dylan dog (e sticazzi)
qualcosa ho rivalutato, qualcosa (più di qualcosa) l'ho "distrutto" definitivamente
adesso devo recuperare tipo 10 anni di arretrati :roll:
ripartiamo dalle basi, altro albo su cui credo ci sia poco da dire ormai, siamo ai vertici dell'intera saga
scena preferita: la "testimonianza sul caso del signor valdemar" un capolavoro nel capolavoro
copertina che rappresenta l'essenza di dylan dog, come i disegni di m&g
CAPOLAVORO ASSOLUTO

voto 10


Ultima modifica di Kramer76 il sab set 12, 2020 11:35 am, modificato 1 volta in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: #7 La zona del crepuscolo
MessaggioInviato: sab mar 28, 2020 1:07 am 
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Iscritto il: mar ago 20, 2013 2:40 pm
Messaggi: 2430
Località: Pianeta Terra
Mi ricorderà sempre il negozietto di fumetti usati dove compravo Dylan Dog, questo fu il primo che presi lì...

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 Oggetto del messaggio: Re: #7 La zona del crepuscolo
MessaggioInviato: sab mar 28, 2020 3:23 pm 
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Iscritto il: dom giu 02, 2019 10:39 am
Messaggi: 1849
Località: Ἁρμαγεδών
Kramer76 ha scritto:
certo che ne scrivevo di cazzate su questo forum, ciao a tutti, c'è nessuno?
ebbene sì, mi sono rimesso a leggere dylan dog (e sticazzi)


Qualcuno c'è... pochi in questo periodo ma ancora si avvertono segnali di vita. :)
Hai fatto bene a ricominciare a leggere Dylan Dog... è sempre tempo ben speso (chiaramente mi riferisco ai classici, dato che purtroppo da un lungo periodo a questa parte c'è poco capace di intrigare veramente nonostante le uscite copiose tra edicola e libreria).

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Rollbacker di Wikipedia dal gennaio del 2021


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 Oggetto del messaggio: Re: #7 La zona del crepuscolo
MessaggioInviato: sab mar 28, 2020 4:39 pm 
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Iscritto il: gio ago 20, 2009 12:26 pm
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Località: Inverary 2.0
Spoiler!
In genere non commento i primi albi, ma la cloaca di tempo libero agli arresti domiciliari più il ritorno clamoroso del guru Kramer, mi invogliano a dire giusto due cose... magari in risposta al summenzionato. Premetto che non posso disseppellire questi vecchi albi nel mio attuale domicilio, per cui ammetto di non leggerli da parecchio, anche se credo non sia difficile recuperare le scans piratate da qualche sito, in barba all'elemosina dei primi numeri (a colori :? ) in pdf elargiti max hh24 da quei pidocchiosi della SBE :o .


Questo è il primo albo (in 2a ristampa) che ho acquistato coi miei soldini, in un'epoca in cui compravo i Newton Compton coi racconti di E.A. Poe a 1000 lire dall'UPIM. Potrete ben immaginare che cosa significhi per me, a partire dal caso Valdemar.
Albo fondamentale, come la provincia di M&G che sarà un must per anni.

ALOHA AMARCORD :cry:

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Io no capito, io no capito

(anta baka?! [...] kimochi warui)


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 Oggetto del messaggio: Re: #7 La zona del crepuscolo
MessaggioInviato: sab mar 28, 2020 6:46 pm 
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Iscritto il: gio set 01, 2011 1:10 pm
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Località: Roma
Le 28 persone che hanno messo meno di Ottimo che albo hanno letto? Cioè se non è un capolavoro questo signori....

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 Oggetto del messaggio: Re: #7 La zona del crepuscolo
MessaggioInviato: dom mar 29, 2020 11:13 pm 
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Iscritto il: dom nov 06, 2016 1:29 pm
Messaggi: 336
E' innegabilmente una buona storia, ma pecca di eccessiva verbosità


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 Oggetto del messaggio: Re: #7 La zona del crepuscolo
MessaggioInviato: gio lug 09, 2020 9:23 pm 
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Iscritto il: mar dic 06, 2016 3:28 pm
Messaggi: 261
Albo leggendario... Cosa dire, il soggetto è da 10 Pieno, però la sceneggiatura non scorre altrettanto bene... Cercando di giudicarlo da solo, senza tenere conto dei successivi seguiti, è comunque il primo picco della serie, di sicuro...
Personaggi riuscitissimi, idea di base copiata appunto da un episodio di Twilight Zone ma poi completamente rielaborata in modo originale, disegni meravigliosi, la tavola in cui appare il Veliero di Charon è una delle più belle di sempre, M&G divini
Voto 9.5


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 Oggetto del messaggio: Re: #7 La zona del crepuscolo
MessaggioInviato: gio apr 01, 2021 1:48 pm 
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Iscritto il: gio mar 04, 2021 10:21 am
Messaggi: 282
Montanari e Grassani tornano con le loro storie fuori sede a divertirci.
Indagine che segue canoni classici: malinconica e tetra.

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