Cravenroad7

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#406 - L'ultima risata
Insufficiente (1-4) 38%  38%  [ 20 ]
Mediocre (5) 15%  15%  [ 8 ]
Accettabile (6) 6%  6%  [ 3 ]
Buono (7-8) 23%  23%  [ 12 ]
Ottimo (9-10) 19%  19%  [ 10 ]
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 Oggetto del messaggio: Re: #406 - L'ultima risata
MessaggioInviato: mer lug 01, 2020 9:15 am 
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Iscritto il: ven giu 12, 2015 7:29 pm
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bertuccia ha scritto:
Ramingo ha scritto:
@Bertuccia
LA SCHIERA che sarebbe?



I soliti autori che si alternano sulle pagine di Dylan Dog, sia quelli semplicemente noti, sia le cosiddette "star".
Sono profondamente delusa e pavento il momento in cui ricompariranno.

ossia nei prossimi due mesi :g:

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 Oggetto del messaggio: Re: #406 - L'ultima risata
MessaggioInviato: mer lug 01, 2020 9:39 am 
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Località: Raven Town
Arrivato anche a Ravenna. Per ora letto una sola volta. Lettura veloce, Roi in forma per 80 pagine poi cala leggermente. Votato accettabile, copertina bruttina, con logo in rilievo con su scritto robe difficilmente comprensibili (mi pare di leggere Tiziano e amato al contrario in controluce, ma non sono sicuro...). RR tira i fili e scioglie i nodi da lui stesso creati, con un colpo di scena ultra telefonato e la solita teoria che ci portiamo avanti dal 402. Boh preso come albo a sé ci può stare, inserito come finale di un ciclo "rivoluzionario" lascia un po' basiti. Aspetto ulteriori letture per andare più nel dettaglio.

V

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-Capo, stai uscendo?
-No, sto entrando all'indietro camminando a ritroso.


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 Oggetto del messaggio: Re: #406 - L'ultima risata
MessaggioInviato: mer lug 01, 2020 10:32 am 
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Iscritto il: dom dic 29, 2019 12:06 pm
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Grazie a Nima e ad Alemans per la loro ormai proverbiale disponibilità!
Naturalmente nei miei piani c'è quello di recuperare tutti gli arretrati e quindi riprendere anche questo personaggio, anche se per l'idea che me ne sono fatto, così, a pelle, come caratterizzazione, non mi incuriosisce per niente: fa parte di un immaginario che proprio non mi appartiene, con la sua idea stereotipata di sessualità volgare e superficiale (e non vedo come potrebbe essere altrimenti, visto il pulpito), e questo, va da sè, a prescindere dalla qualità o meno di quell'albo su cui, momentaneamente, non posso esprimermi.

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 Oggetto del messaggio: Re: #406 - L'ultima risata
MessaggioInviato: mer lug 01, 2020 11:05 am 
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Iscritto il: dom giu 02, 2019 10:39 am
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@Keanu è sempre un piacere :wink: Per qualsiasi domanda non esitare a chiedere: se la memoria mi assiste e non ho problemi con la mia senilità precoce ( :lol: ) sarò ben lieto di risponderti... o al limite ti risponderà un altro utente con una memoria più ferrata della mia. :wink:

@Zak ahahah hai ragione :D Talvolta ho la tendenza quasi meccanica a sopravvalutare: molto più facile, come dici tu, che i rimandi siano fumettistici e che non ci siano nozioni di base delle teorie scientifiche o para-scientifiche sul cosiddetto multiverso. :wink:

@Sissel si, infatti: se è come penso (e credo sia così) tutto si ricollega alle stesse pseudo-teorie già sciorinate prima del ciclo 666. Dove, come dici tu, potevano avere un loro perché. In questo caso abbiamo solo un sosia pazzo di Groucho che si diletta a parlare di multiversi senza un motivo apparente. Ci si aspetterebbe un discorso simile da una figura non elementare (fino a prova contraria questo Groucho è solo un pazzo maniaco), un deus ex machina con qualche obiettivo superiore e una visione ampliata di ciò che li circonda, un Demiurgo dalle immense prospettive e dai grandi poteri... ma certi discorsi messi (pretestuosamente) in bocca al maniaco di turno per creare collegamenti con quanto c'era prima, mi sembra che siano semplicemente stupidi e fuori luogo :wink: Che poi neanch'io sarei stato contrario alla messa in campo del multiverso... se la cosa fosse stata ben studiata, e soprattutto centellinata. Ho sentito usare paragoni, altrove, dicendo che la storia dei vari universi non è nuova, vedasi Storia Di Nessuno, per dire: ma in quel caso, come in altri (altro esempio "I Killer Venuti Dal Buio"), si può parlare di divertissement. Alcune puntate messe in campo una tantum che non hanno la pretesa di creare precedenti per lo sviluppo di ulteriori meccaniche nella serie. Storie che nascono e muoiono in quel contesto. In soldoni: se su Storia Di Nessuno si fanno certi discorsi e il tutto si sviluppa su più "piani dimensionali" non è che quest'albo deve essere da esempio per qualche futuro sviluppo (e invece, dati certi precedenti, ora ci si sente in dovere di sdoganare certe stranezze).
Su "L'Ultimo Uomo Sulla Terra" vengono messe in campo prospettive future "alternative": ma non è che se lì viene presentato un futuro alternativo tutta la serie (regolare) deve essere giostrata su questi dettami. :)

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Ultima modifica di Nima83 il mer lug 01, 2020 5:55 pm, modificato 1 volta in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: #406 - L'ultima risata
MessaggioInviato: mer lug 01, 2020 11:57 am 
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quindi, è partito per essere su dylan dog quello che è stato miller su batman e invece verrà ricordato per il nulla cosmico.

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 Oggetto del messaggio: Re: #406 - L'ultima risata
MessaggioInviato: mer lug 01, 2020 12:26 pm 
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Iscritto il: dom dic 29, 2019 12:06 pm
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Località: WENETO
E la sua prossima storia si chiama "Sedici noni", quindi prepariamoci a qualche belluria grafica rivoluzionaria, magari come quella di 300. Come ha detto lui al riguardo, "il titolo è anche la grammatica della storia". Povera grammatica...

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 Oggetto del messaggio: Re: #406 - L'ultima risata
MessaggioInviato: mer lug 01, 2020 3:06 pm 
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Dopo la lettura un grosso MAH aleggia sulla mia testa.
Spoiler!
Come storia in sé: siamo dall parti di storie come "il giudizio del corvo" o "Il giardino delle illusioni", cioè Dylan si trova davanti a delle prove fisiche/simboliche da superare per giungere al cattivone finale. In questo caso è un Groucho mattacchione/perfidone. La storia funziona abbastanza bene, scorre, è sufficientemente inquietante. Dove intoppa è proprio al momento del "mostro finale". La morte di Gnaghi, al pari di quella di Groucho nel 399,è proprio buttata lì, senza un minimo di pathos. Ciaone, avanti il prossimo assistente. chi è il prossimo? Ah, il terzo Groucho. Venga venga. Il mostro finale chi è? Cosa ha a che fare con la meteora? Viene spiegato, ma io non ho sinceramente capito. Anzi, quando ho visto il richiamo alla meteora mi è venuto un brivido di ribrezzo.
Anyway, via il cappottone che c'è il surriscaldamento globale, via la barba, via il vecchio assistente e si ricomincia. Lo status quo quindi ora qual'è? Quello del Color fest! (Dio mio, che cazzata colossale)


Come parte di un progetto: direi che il progetto meteora+666 ha moltissimi difetti, alcuni gravi, e qualche pregio. Cose positive: va dato atto a Recchioni di aver osato (e potuto osare, non dimentichiamocelo) dove altri non hanno fatto. Ha rimesso Groucho al posto di comprimario vero e proprio (e non più carta da parati), ha ampliato il parco poliziotti (vabbè, con un cartonato e un'acida lunatica, ma almeno è qualcosa), ha rimesso le mani sul CF, sullo speciale, sul maxi. Insomma tutto si può dire ma non che non si sia dato da fare. Sicuramente hanno riacquisito qualche lettore e di ciò non posso che esserne contento. Detto questo la domanda mi sorge comunque spontanea. Perché c'è voluto qualcosa come due anni (24 numeri) per arrivare allo status quo? Perché la meteora? Perchè non far succedere per esempio tutto sul numero 400, o al massimo due numeri 399+400? Il ciclo 666 si libera dell'ingombrante eredità di Sclavi per dare ai posteri la pesante eredità di Recchioni. Ne è valsa davvero la pena? Davvero ora gli autori (che spero varieranno da Simeoni-Baraldi-Barbato, sì ci metto pure Paola!) saranno così liberi rispetto a prima?
O è tutto un gran clamore per attirare media e quindi lettori e contemporaneamente un modo per smarcarsi davvero dal confronto con Sclavi?

BOH!?


Detto questo, continuerò a comprarlo, almeno il ciclo 666 mi ha ridestato un minimo di curiosità verso il numero successivo, e non è poco.

Ultimi appunti: molto bella la copertina del 407 quanto brutta quella del 406. Ma brutta sodo! E pure Roi, bravo eh!, ma ha sfracellato le palle con quelle mezze tinte. Lo dovevo dire!


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 Oggetto del messaggio: Re: #406 - L'ultima risata
MessaggioInviato: mer lug 01, 2020 4:13 pm 
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Iscritto il: mar set 07, 2004 7:10 pm
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Cita:
Come storia in sé: siamo dall parti di storie come "il giudizio del corvo" o "Il giardino delle illusioni", cioè Dylan si trova davanti a delle prove fisiche/simboliche da superare per giungere al cattivone finale.


Le prove simboliche oppure le prolisse chiacchierate con il cattivo dell'albo sono la cifra stilistica del curatore. Sempre lì siamo,dai tempi di John Doe. Quindici anni fa per me le storie di RR su JD erano rivoluzionarie rispetto al classico canovaccio su cui poggiavano la maggior parte delle storie degli autori bonelliani.
Ne rimasi estasiato anche se non sapevo che il 95% del contenuto era pescato a piene mani da altri fumetti ma quello è un altro discorso. Ciò detto, quella serie era divisa in stagioni di 24 albi l'una e devo dire la verità, da quando salii a bordo fino alla fine delle prima stagione rimasi incollato alla serie.

Vado a memoria, c'erano quattro cattivi (i cavalieri dell'apocalisse) e JD li affronta uno alla volta negli ultimi quattro albi della prima stagione. Naturalmente le sfide erano per lo più verbali, tipo flame su social dove vince chi è più arguto, ma ciò nonostante fu per me, ventenne del 2005, un finale con il botto. Poi lì iniziò l'incartamento. O non c'era più niente da dire o la coperta dell'immaginazione a Torpignattara è particolarmente corta, fatto sta che la serie iniziò, a forza di salti dello squalo e colpi di scena, a cercare l"effetto continuo, sempre di più, sempre di più. E più tutto cambiava e tutto si ingigantiva, più l'incartamento e lo status quo della serie risultavano evidenti.

Vi ricorda qualcosa? :D
Se ho mollato è principalmente per questo motivo. Non si tratta di avere un parco sceneggiatori più o meno capace, è che il futuro della serie, purtroppo, sarà una continua boutade del curatore per mascherare quello che purtroppo non si può copiare, ovvero l'immaginazione.


@Nima gentilissimo per il riassunto. :wink:


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 Oggetto del messaggio: Re: #406 - L'ultima risata
MessaggioInviato: mer lug 01, 2020 4:31 pm 
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Iscritto il: dom giu 02, 2019 10:39 am
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Località: Ἁρμαγεδών
Jones ha scritto:
@Nima gentilissimo per il riassunto. :wink:



É un piacere Jones :wink:

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 Oggetto del messaggio: Re: #406 - L'ultima risata
MessaggioInviato: mer lug 01, 2020 5:41 pm 
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Mi accodo anch'io a coloro che danno atto al coraggio di Rrobertino di aver osato un rinnovamento.
Avventurarsi in un progetto di recupero di scarti ed idee già (ab)usate, saccheggio maldestro e selvaggio di proprietà intellettuali altrui e pianificazione improvvisata per poi tornare allo status quo di partenza è stato un esercizio di pure temerarietà.

_________________
l tuoi noti "sarcasmo" e "voglia di flammare" non attaccano con me. (cit.)

Quindi, sgarbato Dear?
Sì, come al solito.
Sta dicendo cose assurde?
Per niente. (cit.)


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 Oggetto del messaggio: Re: #406 - L'ultima risata
MessaggioInviato: mer lug 01, 2020 6:14 pm 
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Iscritto il: gio lug 28, 2005 10:13 am
Messaggi: 2764
Jones ha scritto:
Cita:
Come storia in sé: siamo dall parti di storie come "il giudizio del corvo" o "Il giardino delle illusioni", cioè Dylan si trova davanti a delle prove fisiche/simboliche da superare per giungere al cattivone finale.


Le prove simboliche oppure le prolisse chiacchierate con il cattivo dell'albo sono la cifra stilistica del curatore. Sempre lì siamo,dai tempi di John Doe. Quindici anni fa per me le storie di RR su JD erano rivoluzionarie rispetto al classico canovaccio su cui poggiavano la maggior parte delle storie degli autori bonelliani.
Ne rimasi estasiato anche se non sapevo che il 95% del contenuto era pescato a piene mani da altri fumetti ma quello è un altro discorso. Ciò detto, quella serie era divisa in stagioni di 24 albi l'una e devo dire la verità, da quando salii a bordo fino alla fine delle prima stagione rimasi incollato alla serie.

Vado a memoria, c'erano quattro cattivi (i cavalieri dell'apocalisse) e JD li affronta uno alla volta negli ultimi quattro albi della prima stagione. Naturalmente le sfide erano per lo più verbali, tipo flame su social dove vince chi è più arguto, ma ciò nonostante fu per me, ventenne del 2005, un finale con il botto. Poi lì iniziò l'incartamento. O non c'era più niente da dire o la coperta dell'immaginazione a Torpignattara è particolarmente corta, fatto sta che la serie iniziò, a forza di salti dello squalo e colpi di scena, a cercare l"effetto continuo, sempre di più, sempre di più. E più tutto cambiava e tutto si ingigantiva, più l'incartamento e lo status quo della serie risultavano evidenti.

Vi ricorda qualcosa? :D
Se ho mollato è principalmente per questo motivo. Non si tratta di avere un parco sceneggiatori più o meno capace, è che il futuro della serie, purtroppo, sarà una continua boutade del curatore per mascherare quello che purtroppo non si può copiare, ovvero l'immaginazione.


@Nima gentilissimo per il riassunto. :wink:



Pensa che io avevo mollato a 4/5 numeri dalla fine, per sopraggiunto sfinimento.
Quel vorticare di eventi e cataclismi, orge di katane che mulinavano impazzite, paginate di metri quadrati, discorsi ossessivi e deliranti che mi avevano estenuata. Non trovavo né un capo né una coda, non volevo nemmeno più sapere come si concludeva, dopo aver resistito per 95 numeri.
Su DD è decisamente più contenuto e composto.


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MessaggioInviato: mer lug 01, 2020 6:26 pm 
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skeletor ha scritto:
quindi, è partito per essere su dylan dog quello che è stato miller su batman e invece verrà ricordato per il nulla cosmico.


Praticamente si: doveva essere Dylan Dog - Il ritorno dell'Indagatore Oscuro ( :lol: ) e invece si è concretizzato tutto in un bel nulla formato famiglia. Stravolgimenti strombazzati a destra e a manca che si sono risolti in un inevitabile ritorno ad un semi status quo.

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Visto che questo Obbrobrio cartaceo non verrà mai acquistato e poi spedito dalle mie poste, lascio la parola al mitico Amico Gaetano e le sue pazienti (e addolorate) analisi. :g:

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Il segno è sottoposto alla legge, le apparenze non sono che sottoposte alle regole del gioco.
https://ilfumettarovetusto.blogspot.com/


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 Oggetto del messaggio: Re: #406 - L'ultima risata
MessaggioInviato: mer lug 01, 2020 7:26 pm 
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skeletor ha scritto:
quindi, è partito per essere su dylan dog quello che è stato miller su batman e invece verrà ricordato per il nulla cosmico.

Quel ruolo se l’era già preso Bilotta con la sua saga da un pezzo.
Anzi, glielo hanno dato i lettori.
Stacce Rrobertí.

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l tuoi noti "sarcasmo" e "voglia di flammare" non attaccano con me. (cit.)

Quindi, sgarbato Dear?
Sì, come al solito.
Sta dicendo cose assurde?
Per niente. (cit.)


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MessaggioInviato: mer lug 01, 2020 7:32 pm 
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