Cravenroad7

Indeciso tra accettabile e buono, ma la bellezza delle tavole è stata sufficiente ad alzare il voto.



Critiche a parte sono contento di averlo letto, ma personalmente tendo sempre a farmi condizionare dai disegni più che dalla sceneggiatura

Sclavi si compra a prescindere, o almeno questo di solito si sente dire...in realtà io negli ultimi anni mi sono perso diverse sue storie ma questa l'ho letta trovandola poco più che accettabile, mi è sembrata una stanca riproposizione di stilemi narrativi ormai spremuti oltre ogni limite, un tentativo mal riuscito di rivangare il passato glorioso con un plot dalle basi fragili e dalla costruzione prevedibile, si salvano i disegni di Stano sempre efficace.

Strepitoso.Non ho altro da aggiungere.

A me la storia è parsa di una banalità impressionante.Il Maestro è ancora un poco arrugginito.

Nello scazzo. Non nel mistero. Sclavi scrive con una noia e una pigrizia che si nota in ogni pagina. Stia in pensione se non ha nessuna voglia di scrivere.

nel mistero
sclavi un pò meglio rispetto alle deprimenti "marty" e "dopo un lungo silenzio", ma il cupio dissolvi finale è molto più di una metafora
un qualunque pinco pallo al posto di sclavi l'avreste massacrato, invece qui c'è chi si affanna nell'elogio del nulla, mistero... della fede
storia di nessuno? cortesemente non bestemmiamo... è un passaggio di testimone (o quello che è) tra la morte e john ghost (o chi per lui)
la danza macabra un contentino per i vecchi lettori, ma per me è l'apocalisse di uzzeo è superiore anche come disegni
copertina semplice ma molto bella, bravo cavenago

voto 6

Recensione interessante e voto che non discuto.
Per me chiaramente tra questa storia e quella di Uzzeo ci passa un abisso.
Sclavi, per quanto arrugginito, porta avanti certi stilemi tipici delle sue prove più recenti, con le sue riflessioni sul pessimismo (individuale su Marty, cosmico su Nel Mistero) e il suo serial killer pretestuoso. Abbiamo un Dylan Dog che fa qualcosa e non si limita ad "elucubrare" o a bere e vivere le sue love stories immaginarie nel magico mondo dell'incubo etilico.
Uzzeo ci parla di nonsocosa (e manco lo voglio sapere).
Sclavi 2.0. (rust mode: on) stravince sulle giovani leve.