Cravenroad7

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#405 - L'uccisore
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 Oggetto del messaggio: Re: #405 - L'uccisore
MessaggioInviato: mer giu 17, 2020 12:16 pm 
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Iscritto il: gio ago 20, 2009 12:26 pm
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Nima83 ha scritto:
La testata avrebbe bisogno di storie "solide"


Appunto. "Storie"... in cui c'è ANCHE Dylan.
Trovatemi un personaggio, non dico solido, ma anche solo interessante negli ultimo 8-9 mesi e gli/le farò una statua.

Personalmente quando apro un albo Bonelli - ma potrei dirlo di qualsiasi fumetto in generale - vorrei leggere una catttsso di storia :evil:
So che sembra semplice a parole per quanto arduo nei fatti, sempre se ci sono certe testoline a comandare le direttive di questa testata... ma io mi accontenterei lapalissianamente di questo.

Invece no: mi devo sorbire da mesi la re(c)trospettiva coatta delle meta-riflessioni sul personaggio e le sue gesta nel tempo, del perché va rivisto così, del percome ha agito cosà nel #X o del perquanto la pensò diversamente colà nel #Y. Il contrario di ciò per cui è nata questa testata, che di certi giochetti di meta-riflessione forzosa se ne sbatteva allegramente, chiusa pagina 98 8-) .
Non perché Sclavi, Chiaverotti, Medda, Ambrosini, Manfredi, Ferrandino, etc. fossero degli arruffoni insensibili: semplicemente la loro priorità nelben&nelmale era offrire una storia, tutto il resto era marginale, tipo contenuti-extra alla fine del dvd.
Mentre adesso abbiamo il Gegggno che invece di raccontare una storia (cosa che sapeva/era tenuto a fare finché supervisionato da altri) vuole rifilarci di straforo la SUA STORIA (nel senso autobiografico, nerdosamente autoreferenziale) di storico lettore di DD mentre riflette allo specchio delle proprie elucubrazioni sul protagonista che si trascina dietro da anni, e che adesso può sbattere in prima pagina dato che si trova nella stanza dei bottoni, e può approvare qualsiasi tara gli meta-frulla compulsivamente in testa da decenni :? :? :? .

In questo senso il confronto finale del #405 made in Roi tra i 2 Dylan sull'indispensabiliii!!iiIII!Iiii!!ssima questione degli ammazzamenti a freddo (Sclavi non ci dorme ancora la notte(di luna piena) ululando afflitto; Chiaverotti se l'è incisa col sangue sulle piastrelle del cesso :lol: ) penso sia uno degli esempi più patetici incorsi su queste pagine negli ultimi anni. Il culmine degli antipodi di quello che dovrebbe rappresentare il "racconto di una storia", anche perché non trattasi di excursus tra le righe, ma proprio del punto di sbocco/focale di tutto il senso (d'essere) dell'albo intero, per il quale sono state sacrificate strumentalmente gran parte delle dozzine di pagine precedenti...
Spoiler!
... tralasciando il gialletto alla :r: sul comico fallito, per cui ci sono voluti 18 mesi di premesse per arrivare al clou, forse, il mese prossimo.


Peccato che il Dottor Bronsky sia crepato - remake permettendo - altrimenti forse con qualche seduta intensiva poteva (meta?)risolvere le problematiche ataviche del soggetto in questione... :roll:

DICA PURE ALOHA,
L'ASCOLTO ATTENTAMENTE...

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Io no capito, io no capito

(anta baka?! [...] kimochi warui)


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 Oggetto del messaggio: Re: #405 - L'uccisore
MessaggioInviato: mer giu 17, 2020 3:01 pm 
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Località: Ἁρμαγεδών
E' quello che vorrebbero tutti Wolk. Delle storie. Almeno tutti quelli che non vanno ripetendo come pappagalli dopati che "questo ciclo è la cosa più bella mai letta in vita loro e che il Nostro è il Proust del fumetto italiano". Tali personaggi non fanno testo. Chiaramente si parla di persone con facoltà cognitive (almeno) nella norma e un minimo di onestà intellettuale.
In un fumetto nato per proporre storie sono necessarie storie, non elucubrazioni metafisiche e digressioni ermeneutiche su cosa sia Dylan. Dell'ermeneutica dell'indagatore (o ex tale) non sappiamo che farcene.

Tutte queste pagine sprecate per mostrarci quanto l'indagatore sia tormentato, quanto sia stronzo, quante citazioni sia capace di sciorinare prima di far perdere la pazienza, hanno al massimo il sapore dell'esercizio superfluo utilizzato pretestuosamente da un certo Autore per ritagliarsi una vetrina ad hoc.
Come ho già detto, poteva pubblicare uno o più albi di 94 pagine bianche. Sarebbe stato lo stesso. Tanto quel che per lui contava era vedere il suo nome stampato nel tamburino.
E l'appoggio da parte dei pappagalli non sarebbe mai mancato. Tanto avrebbero detto: "ma quanto è artistica quest'operazione! Ma qui abbiamo Rrobert Ryman!". :lol:
Tutto questo va a discapito della possibile qualità di quanto ci ritroviamo a leggere ogni mese: quando l'autore/curatore/mastermind non ha la minima capacità autocritica (e gliene sbatte pure avercene una) continua ad andare a ruota libera esibendo tutto quello che gli passa per la testa.
Se domani gli viene in mente di dedicare un'intera puntata ad una fetta di prosciutto, stai sicuro che lo farà. :D
All'epoca (un epoca ormai lontana, dimenticata da qualcuno e mai conosciuta da altri: vedansi i pappagalli) c'era la volontà di intessere trame, creare storie, e non anteporre a queste delle meta-menate dal sapore autoreferenziale. Oggi parliamo di quel periodo come si parlerebbe della leggenda di Atlantide. Ma "quelli che scrivevano all'epoca" non erano né atlantidei, né alieni. Solo gente che aveva voglia di raccontare qualcosa. Assurdo che al giorno d'oggi questa voglia manchi, almeno sulla testata sulla quale continuiamo a concentrare, mese dopo mese, la nostra attenzione non mancando di sottolineare il nostro malumore (riversato puntualmente sul forum).

Proprio da queste riflessioni, paradossalmente, fiorisce un mio personale ottimismo.
Perché è impossibile che un ricambio di forze, con penne (che potrebbero essere pescate tramite un oculato talent-scoutismo) giovani ed ispirate, cresciute a pane e Dylan Dog, non possa portare un giorno linfa vitale ad una testata ora in stato di stupor.

Ma dovrà cambiare sicuramente qualcosa. A partire da una certa egemonia verticistica che vuole continuare a far viaggiare questa testata sui binari della cialtroneria modernista, dove le trame sono deleterie ed evitabilissime, e l'importante e soffermarsi il più possibile sui mal de panza del nostro novello Uomo Fumetto. :wink:

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Ultima modifica di Nima83 il mer giu 17, 2020 5:20 pm, modificato 3 volte in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: #405 - L'uccisore
MessaggioInviato: mer giu 17, 2020 3:43 pm 
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Iscritto il: ven giu 27, 2003 10:00 pm
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bah cosa mi tocca leggere , prendo il 406 e poi chiudo questa serie patetica ,
invece di scrivere buone storie scrive la distruzione dell’eroe o antieroe ,
che originalità :?
il nuovo nice, l’eterno ritorno


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 Oggetto del messaggio: Re: #405 - L'uccisore
MessaggioInviato: mer giu 17, 2020 5:05 pm 
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Iscritto il: sab set 09, 2017 9:14 pm
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Sono d'accordo. Io ho già smesso da tempo di comprare Dylan Dog, ogni tanto lo leggo se qualcuno me lo presta. Ho letto il 405 e ho trovato la sceneggiatura pessima e i dialoghi imbarazzanti. Non nego che ci sia qualche buona idea, in questo nuovo corso, ma troppo poche rispetto al nulla di storie e contenuti. Mi sono piaciuti i richiami alle vecchie storie di Sclavi, ad esempio. Una delle poche cose buone. Per il resto, anche i nuovi personaggi sono poca cosa. John Ghost è scontato, senza alcun mordente e personalità. Carpenter e Raina sono il prezzo da pagare al politicamente corretto, personaggi senza spessore e buttati lì. Il rinnovamento poteva essere una buona idea, ma il curatore avrebbe dovuto lasciarlo scrivere a qualcuno che è capace di scrivere e limitarsi a supervisionare gli albi.
Le citazioni continue, poi, sono davvero fastidiose, forse piacciono solo ai fan del curatore...



Goblin ha scritto:
bah cosa mi tocca leggere , prendo il 406 e poi chiudo questa serie patetica ,
invece di scrivere buone storie scrive la distruzione dell’eroe o antieroe ,
che originalità :?
il nuovo nice, l’eterno ritorno


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 Oggetto del messaggio: Re: #405 - L'uccisore
MessaggioInviato: mer giu 17, 2020 5:15 pm 
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Località: Sardegna
John Ghost?

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una donna, un cavallo, una tenda, un fuoco,
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 Oggetto del messaggio: Re: #405 - L'uccisore
MessaggioInviato: mer giu 17, 2020 5:28 pm 
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ci manca solo il Dylan Dog nero,
dai che ce la fai Recchioni,
dai tutto volge verso li, dai fai il Dylan Dog africano ti prego !


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 Oggetto del messaggio: Re: #405 - L'uccisore
MessaggioInviato: mer giu 17, 2020 5:40 pm 
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vuoi che non ci sia un dylan nero nei tanti universi alternativi. nero che però non suona i bonghi o diventa un luogo comune offensivo. elio aiutami tu.

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 Oggetto del messaggio: Re: #405 - L'uccisore
MessaggioInviato: mer giu 17, 2020 9:37 pm 
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Iscritto il: mer gen 29, 2020 10:23 am
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Località: Raven Town
bertuccia ha scritto:
Valla ha scritto:
bertuccia ha scritto:
A differenza di voi tutti io credo che lui sappia veramente scrivere e se non fosse per la sua ipertrofica antipatia, comprerei i suoi lavori con grande entusiamo. Ho amato Detective Dante, Garrett, John Doe finché non è diventato delirante. Però mi sta sul cavolo e lo leggo solo su Dylan Dog, perché non riesco a smettere di farlo.

Ciao bertuccia, scusa mi spieghi perché dici sa scrivere? Nessun intento polemico, solo che per quel poco che ho letto le sue storie (anch'io lo leggo solo su Dylan e anche da poco) mi pare che abbiano tutte bene o male dei difetti. Ad esempio questo 405: i dialoghi non sono un granché, innaturali in parte (con Bloch, col libraio,...); errori nella scelta dell'impaginazione (vedi pa. 62 (@Nima: era quello il climax :D )); poco ritmo, forse a causa di un leggero allungamento del brodo; e poi (ma qui mi riferisco a tutto il 666) troppe cose abbozzate e mai più riprese (la cosa dei cellulari nel 402 a titolo di esempio); poca chiarezza, ma non abbastanza confusione da creare qualcosa di nuovo o diverso; pochi estremi e nessun vero picco; la mancanza di ironia anche quando ti viene servita su un piatto d'argento (sempre 402, c'era la gag perfetta!!!!)...
Io non metto in dubbio che ami scrivere, ma se sa scrivere, perché non scrive bene?

V



Perché non scriva "bene", cioè intendendo alla perfezione, io non lo so. Forse perché è un buon mestierante, senza arrivare al top del ranking.
Sempre per rimanere in ambito calcistico, tutti considerano un buon giocatore Chiesa (il primo che mi viene in mente, curiosamente anche odioso) ma non è sicuramente un "Ronaldo".
Secondo me Recchioni ha dalla sua questa quantità di roba vista/letta/ascoltata dalla quale trarre spunti (non è che tutti gli autori facciano ricerca, siano curiosi e si documentino, di questo gli si deve dare atto), poi ha una discreta dose di acume nel creare i personaggi (vedi John Doe, Morte, Guerra, Carestia, tutto il microcosmo). Non crea dei Paperini che vanno a fare trullallà nel bosco, crea personaggi tosti inseriti in ambientazioni (abbastanza) complesse.
Fin qui io mi auguro che saremo tutti d'accordo. Mater morbi non è venuto in mente a chiunque, con quell'album ha fatto un gran botto, bisogna riconoscerglielo.
Che poi non sia continuo, che poi ci siano mischiate idee di cacca, tipo Rania, Carpenter, Sherlock Block, Ghost, la regina coi tentacoli, non so dire "perché", non sono nella sua testa. Non so come si possano alternare albi fenomenali, a vaccate da 10.
Magari è sdraiato in piscina con un mojito e tira via i dialoghi perché deve andare a giocare coi racchettoni, o perché sta seguendo altri 189 progetti, o perché cortocircuita.

Ciao bertuccia, grazie della risposta. Ovviamente non pretendevo che conoscessi i pensieri di RR, mi chiedevo solo cosa ti aveva così colpito da definirlo uno che sa scrivere, uno scrittore di razza per così dire.
Ho letto troppe poche cose da lui e ditte per essere obiettivo (questi ultimi 6 numeri, Mater Morbi, forse un numero di Gea, credo il #4 di John Doe), quindi vado molto a gusto...e francamente mi lascia sempre la sensazione di fare le cose a metà o anche meno, magari non (solo) per colpa sua, può darsi che in Bonelli ci siano cose che non si possono fare.
Vediamo cosa succede nel prossimo numero, come finirà questo ciclo e se ci sarà un ultimo colpo di coda. Po RR per un anno anche basta.

V

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-Capo, stai uscendo?
-No, sto entrando all'indietro camminando a ritroso.


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 Oggetto del messaggio: Re: #405 - L'uccisore
MessaggioInviato: mer giu 17, 2020 11:21 pm 
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Per quanto mi riguarda "saper scrivere" significa avere della sagacia, soprattutto nei dialoghi. I suoi albi sono gli unici che non ho mai posato, interrotto, guardato 25 volte il cellulare, sbuffato, pensato "ma cos'è quest'idiozia da fiction sudamericana?".
Li ho finiti di seguito. È chiaro che ci ho messo 20 minuti e non ci ho trovato il senso della vita, però mi sono divertita.
Ora, io voglio dirlo senza tanti giri di parole, ma le porcate invereconde che ho letto nel ciclo della meteora e prima del ciclo della meteora, scritte dai Blasonati con la B maiuscola, mi hanno fatto venire il ribrezzo per il fumetto, una sindrome omnicomprensiva che non mi ha fatto più comprare niente. Solo Julia per apprezzamento e Dylan Dog per dipendenza.
Probabilmente sono una tamarra, per questo mi piacciono queste tamarrate :mrgreen: queste cose da sbruffoni hanno inoltre il pregio di azzerare il disappunto per le altre stonatissime (vedi Carpenter che dà dello scemo a un ritardato).
Ho ancora un mese per godermi questo universo parallelo e barbuto, poi torneranno quelli della Schiera "io.. io...credo di essermi innamorato di te" e sarà la fine :mrgreen:


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MessaggioInviato: gio giu 18, 2020 5:45 am 
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Iscritto il: sab set 09, 2017 9:14 pm
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I gusti sono gusti, ma esiste anche una realtà oggettiva.
A qualcuno, forse a tanti, può piacere Fabio Volo, magari qualcuno può anche pensare che sia un grande scrittore, ma, oggettivamente, non è nemmeno paragonabile a Hemingway, Fitzgerald, Calvino, ecc.



bertuccia ha scritto:
Per quanto mi riguarda "saper scrivere" significa avere della sagacia, soprattutto nei dialoghi. I suoi albi sono gli unici che non ho mai posato, interrotto, guardato 25 volte il cellulare, sbuffato, pensato "ma cos'è quest'idiozia da fiction sudamericana?".
Li ho finiti di seguito. È chiaro che ci ho messo 20 minuti e non ci ho trovato il senso della vita, però mi sono divertita.
Ora, io voglio dirlo senza tanti giri di parole, ma le porcate invereconde che ho letto nel ciclo della meteora e prima del ciclo della meteora, scritte dai Blasonati con la B maiuscola, mi hanno fatto venire il ribrezzo per il fumetto, una sindrome omnicomprensiva che non mi ha fatto più comprare niente. Solo Julia per apprezzamento e Dylan Dog per dipendenza.
Probabilmente sono una tamarra, per questo mi piacciono queste tamarrate :mrgreen: queste cose da sbruffoni hanno inoltre il pregio di azzerare il disappunto per le altre stonatissime (vedi Carpenter che dà dello scemo a un ritardato).
Ho ancora un mese per godermi questo universo parallelo e barbuto, poi torneranno quelli della Schiera "io.. io...credo di essermi innamorato di te" e sarà la fine :mrgreen:


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 Oggetto del messaggio: Re: #405 - L'uccisore
MessaggioInviato: gio giu 18, 2020 8:33 am 
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Iscritto il: ven giu 12, 2015 7:29 pm
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anarkypg ha scritto:
I gusti sono gusti, ma esiste anche una realtà oggettiva.

realtà oggettiva che porta a pensare che hai commentato un albo che forse manco hai letto? chiedo eh... visto che nella tua recensione si parla di John Ghost...

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 Oggetto del messaggio: Re: #405 - L'uccisore
MessaggioInviato: gio giu 18, 2020 10:14 am 
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Iscritto il: gio lug 28, 2005 10:13 am
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anarkypg ha scritto:
I gusti sono gusti, ma esiste anche una realtà oggettiva.
A qualcuno, forse a tanti, può piacere Fabio Volo, magari qualcuno può anche pensare che sia un grande scrittore, ma, oggettivamente, non è nemmeno paragonabile a Hemingway, Fitzgerald, Calvino, ecc.



bertuccia ha scritto:
Per quanto mi riguarda "saper scrivere" significa avere della sagacia, soprattutto nei dialoghi. I suoi albi sono gli unici che non ho mai posato, interrotto, guardato 25 volte il cellulare, sbuffato, pensato "ma cos'è quest'idiozia da fiction sudamericana?".
Li ho finiti di seguito. È chiaro che ci ho messo 20 minuti e non ci ho trovato il senso della vita, però mi sono divertita.
Ora, io voglio dirlo senza tanti giri di parole, ma le porcate invereconde che ho letto nel ciclo della meteora e prima del ciclo della meteora, scritte dai Blasonati con la B maiuscola, mi hanno fatto venire il ribrezzo per il fumetto, una sindrome omnicomprensiva che non mi ha fatto più comprare niente. Solo Julia per apprezzamento e Dylan Dog per dipendenza.
Probabilmente sono una tamarra, per questo mi piacciono queste tamarrate :mrgreen: queste cose da sbruffoni hanno inoltre il pregio di azzerare il disappunto per le altre stonatissime (vedi Carpenter che dà dello scemo a un ritardato).
Ho ancora un mese per godermi questo universo parallelo e barbuto, poi torneranno quelli della Schiera "io.. io...credo di essermi innamorato di te" e sarà la fine :mrgreen:



Perché il termine di paragone è fra Recchioni e Hemingway?
Chiedo, a me sembrava di aver specificato in quarantordici post, che sia fra lui e tutti gli altri sceneggiatori di Dylan Dog :wink:
A parte che questo snobismo contro Fabio Volo mi fa riderissimo, come quello riguardante Gigi D'Alessio. Non è che si legga o si ascolti solo Hemingway o la Callas, in mezzo ci sono miliardi di persone che, al mare, possono leggere Fabio Volo o ascoltare Al Bano e Romina, se sono felici.
Dipende cosa si intende perseguire, intrattenimento o cultura. E, in fondo, il mondo è bello perché ognuno può farsi i cavoli suoi, in queste presunte democrazie. Leggere, ascoltare, mangiare la pizza all'ananas, senza che il Solone di turno abbia il diritto di sentenziare il contrario.


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MessaggioInviato: gio giu 18, 2020 12:57 pm 
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mi dispiace se sei solona, qualcuno del forum si offre per farle compagnia?.

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MessaggioInviato: gio giu 18, 2020 1:57 pm 
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MessaggioInviato: gio giu 18, 2020 2:16 pm 
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Il gusto personale è una cosa, ti può piacere Volo, il curatore di Dylan... Liberissima di leggere loro e di ascoltare D'Alessio. La bravura è un'altra cosa. Se vuoi un paragone con autori veri di fumetti: Moore, Ennis, Morrison, Lee,Brubaker... Oggettivamente, c'è una differenza qualitativa tra D'Alessio e Bob Dylan...




bertuccia ha scritto:
anarkypg ha scritto:
I gusti sono gusti, ma esiste anche una realtà oggettiva.
A qualcuno, forse a tanti, può piacere Fabio Volo, magari qualcuno può anche pensare che sia un grande scrittore, ma, oggettivamente, non è nemmeno paragonabile a Hemingway, Fitzgerald, Calvino, ecc.



bertuccia ha scritto:
Per quanto mi riguarda "saper scrivere" significa avere della sagacia, soprattutto nei dialoghi. I suoi albi sono gli unici che non ho mai posato, interrotto, guardato 25 volte il cellulare, sbuffato, pensato "ma cos'è quest'idiozia da fiction sudamericana?".
Li ho finiti di seguito. È chiaro che ci ho messo 20 minuti e non ci ho trovato il senso della vita, però mi sono divertita.
Ora, io voglio dirlo senza tanti giri di parole, ma le porcate invereconde che ho letto nel ciclo della meteora e prima del ciclo della meteora, scritte dai Blasonati con la B maiuscola, mi hanno fatto venire il ribrezzo per il fumetto, una sindrome omnicomprensiva che non mi ha fatto più comprare niente. Solo Julia per apprezzamento e Dylan Dog per dipendenza.
Probabilmente sono una tamarra, per questo mi piacciono queste tamarrate :mrgreen: queste cose da sbruffoni hanno inoltre il pregio di azzerare il disappunto per le altre stonatissime (vedi Carpenter che dà dello scemo a un ritardato).
Ho ancora un mese per godermi questo universo parallelo e barbuto, poi torneranno quelli della Schiera "io.. io...credo di essermi innamorato di te" e sarà la fine :mrgreen:



Perché il termine di paragone è fra Recchioni e Hemingway?
Chiedo, a me sembrava di aver specificato in quarantordici post, che sia fra lui e tutti gli altri sceneggiatori di Dylan Dog :wink:
A parte che questo snobismo contro Fabio Volo mi fa riderissimo, come quello riguardante Gigi D'Alessio. Non è che si legga o si ascolti solo Hemingway o la Callas, in mezzo ci sono miliardi di persone che, al mare, possono leggere Fabio Volo o ascoltare Al Bano e Romina, se sono felici.
Dipende cosa si intende perseguire, intrattenimento o cultura. E, in fondo, il mondo è bello perché ognuno può farsi i cavoli suoi, in queste presunte democrazie. Leggere, ascoltare, mangiare la pizza all'ananas, senza che il Solone di turno abbia il diritto di sentenziare il contrario.


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