Nima83 ha scritto:
E fa veramente ridere quando si legge in giro "eh, ero stufo del vecchio Dylan Dog perbenista e "perfettino", questo Dylan alcolizzato e tormentato è più in sintonia con il nostro mondo attuale..." o roba simile. Eh, si, c'è anche chi ha espresso pensieri di tale caratura. Come se essere alcolisti o tormentati è sinonimo di "essere in sintonia con il mondo di oggi". Infatti fino a qualche anno fa gli alcolisti e le persone tormentate non esistevano, è la moda del momento.
Io faccio parte della schiera di quelli che, del Dylan perfettino, non ne potevano più.
Non penso neanche che i suoi problemi alcolici del momento, facciano parte di una moda.
Il Dylan precedente aveva uno schema di comportamenti, uno schema di "rituali", ai quali assolvere (nell'immaginario degli autori) che andavano inseriti forzatamente in ogni storia.
La donna del giorno, il thé esibito con Bloch, la morale del giorno (poliziotti brutti e cattivi, "laggente" indifferente e cinica) gli indispettiti e cafoni siparietti con Groucho, la strapallosissima reticenza ad intraprendere un'indagine mascherata da scetticismo.
Semplicemente era roba buttata a manciate nelle tavole, senza coerenza né plausibilità.
Come tutti quei sermoni e predicozzi da anziano inacidito, paladino di ogni causa persa, moralista e giudice di ogni situazione.
Adesso non è che si sia trovata chissà quale quadratura del cerchio, però, a mio modo di vedere, l'albo procede senza che si avvertano questi stacchi, questo inserire posticcio di situazioni tutte uguali, come se fosse necessario e da contratto, inserirle.
Il RRibe ha plasmato un suo personaggio, che può non piacere, che può assomigliare a lui, che può non essere Dylan Dog, ma almeno non vive in un patchwork , non assomiglia a quelle coperte delle nonne, fatte di quadrati lavorati a maglia, con mille scampoli di lana di mille colori diversi, male assortiti.
Sarà anche Dylan Doe e pieno di turbamenti, ma almeno è amalgamato meglio. E a me diverte. Il terrore che ci siano dietro l'angolo le schiere dei soliti autori, che tanto mi hanno annoiata, ammorbata, sfiancata, è tale che sono persino disposta ad accogliere come salvatore Il Nostro ineffabile insultatore da social.