Cravenroad7

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#403 - La lama, la Luna e l'orco
Insufficiente (1-4) 40%  40%  [ 21 ]
Mediocre (5) 11%  11%  [ 6 ]
Accettabile (6) 11%  11%  [ 6 ]
Buono (7-8) 17%  17%  [ 9 ]
Ottimo (9-10) 21%  21%  [ 11 ]
Voti totali : 53
Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: Re: #403 - La lama, la Luna e l'orco
MessaggioInviato: sab giu 13, 2020 3:40 pm 
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Iscritto il: dom dic 29, 2019 12:06 pm
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Località: WENETO
Finalmente ho letto questo fantastico 403 e mi sono fatto un quadro più completo dell'albo. Ovviamente

SPOILER
SPOILER
SPOILER


Versione breve: bruttezza allucinante della trama e dei dialoghi, disegni (ma questo già lo avevo scritto fin dalle anteprime trapelate) di un Mari molto in forma.
Versione lunga: Iniziamo con la vignetta iniziale, un bel disegnone dell'esterno del museo, un disegno abbastanza complesso: se la Bonelli mi ha insegnato qualcosa, è che se un disegnatore ha impiegato molto tempo per fare un disegno, allora lo riuserà uguale a un certo punto. Qui non c'è eccezione: pag. 19, vediamo tornare lo stesso disegno, perchè si sa che del maiale non si butta via niente. Visto che stiamo parlando di copia e incolla, citiamoli tutti:
-Bloch a pagina 20, perché si sa che quando si beve e si parla si mantiene la stessa identica positura;
-pag. 35, nelle prime due vignette il maggiolone;
-89, per concludere in bellezza, il nostro protagonista, occhi chiusi/occhi aperti e il lavoro è fatto.
A questo punto la domanda: Nicola Mari, quanto tempo REALMENTE hai risparmiato con questi accorgimenti? Ma tanto io sono sicuro che queste sono indicazioni che vengono dall'alto, e che tu non hai colpa.
Chiuso il capitolo copincollamenti, potrei iniziare il capitolo "two gust is megl che one", ossia tutte le volte che il Rrobe Rraddoppia:
-un mostro di Frankenstein a pagine 5, e un altro Frankenstein a pagina 35
-a pagina 7 Jane dice "non gridi perchè sarebbe inutile", e a pagina 30 l'orco dice "tanto è inutile se gridi"
-la strega che chiede a Dylan se è serio, e l'orco dopo che gli chiede se sta scherzando.
-seno tagliato alla fine del 402, seni tagliati qui nel 403.
-citazione di Louis C. K. da parte di Rania, che viene poi ripreso nel 405 dal commesso della libreria (perchè evidentemente Rrobe aveva smesso di googlare). Ovviamente mi sembra anche logico che un comico finito nei guai per comportamenti al limite della decenza come Louis C. K trovi spazio ben in DUE albi del ciclo 666.
Grande Rrobe, tanto lo so che è tutto voluto nel grande schema delle cose!
Leggendo il 405 non si era tanto capito, ma in questo albo davvero gli omicidi del comico si basano sui COLMI? Cioè sulla forma più infima di comicità? Credo che la motivazione sottesa sia che i colmi siano anche la cosa più facilmente googlabile, quindi non gliene faccio una colpa al Rrobe. Mi pare che nel 405 non ci siano solo colmi, comunque. C'è tipo la "barzelletta" della gallina che attraversa la strada.
A proposito di colmi, ovviamente Dylan dice (pag. 26) "colmo PER un gioielliere", Carpenter (67) dice "colmo PER un barbiere", invece, non si sa perché, Bloch (86) dice "colmo DI uno scrittore", che tra l'altro è un'espressione che non si è MAI sentita!
Sempre a proposito di colmi (ma pensate... un Dylan tutto basato sui colmi...), guardate la faccia serissima di Bloch sempre a pagina 26 quando dice "avere la moglie scollata"! Dev'essere il caso di ridicolo involontario più enorme della storia! Ma immaginiamocelo detto nella vita reale!
A pagina 25 ci sono questi seni tagliati belli vispi.
A pagina 34 ho un'altra domanda: ma che vorrebbe dire "ma dove ho la testa? Giusto sopra il capo?". Ma la testa è il capo! Ma sarà "giusto sopra il collo, capo!" Solo che così non c'è il gioco di parole "capo/capo"... Solo che così non ha alcun senso!
In ordine sparso:
-a pagina 69 scopriamo che, se il campanello di Dylan fa Uaaaaaaaaaargh, il suo cellulare fa BIRI BIRI BIRI. Se conosco questo Dylan la metà di quanto lo conosco, minimo dovrebbe avere come suoneria la colonna sonora di Profondo rosso o di Halloween.
-lo stesso ragazzino che chiama Dylan "Boomer" si riferisce a Dylan e Gnaghi come due "stramboidi", tutto questo sempre nell'universo in cui vive Rrobe.
-a pag. 80 scopriamo che il comico fa assurgere a prototipo di scrittore per il suo colmo una ragazzina di 16 anni aspirante scrittrice. Tutto chiaro. "Barbiere affermato: sì. Agopunturista affermato: sì. Gioielliere affermato: sì. Falegname che vive a Buckingham Palace: sì. Scrittore, scrittore, scrittore... Niente, non reperito, mi accontenterò di una ragazzina di 16 anni che sogna di fare la scrittrice, the show must go on"! Massì!
-se quel pitorfo a pagina 90 è Anna Never, la stessa immortalata da Roi, io mi mangio il cappello!
Infine, quello che mi ha dato più soddisfazione: la tavola con George A. Romero, che in sè e per sè è già ridicola in sommo grado, ma è utile per una generalizzazione. Qui c'è il confronto tra la tavola com'è stata pubblicata e invece come fu presentata in anteprima con gran dispiego di leccate urbi et Rrobi:

Immagine

Immagine

Allora: come si sa, la tavola è famosa perchè fu utilizzata per farsi bellissimi con la citazione di Romero, ma purtroppo c'era Dylan con barba in alto a destra e Dylan senza barba in basso a sinistra! In prima istanza vorrei far notare con quale, non mi viene termine migliore, puzzoneria è stato risolto nella tavola pubblicata il problema barba in alto a destra. Di sicuro meglio di così non si poteva fare, ne sono certo...
In secondo luogo, si vede come nella tavola in anteprima Gnaghi fosse ancora nella versione Gollum con orecchie a punta e ciuffo in testa (esattamente come ce lo presentò Pontrelli sempre in un'anteprima leccatissima), versione che poi è quella presente nella copertina dell'ottimo 401.
Ora: quale organizzazione (leggi: curatela) c'è mai alla base di un prodotto in cui chiaramente le direttive sul personaggio di Gnaghi erano di renderlo simile alla versione Staniana, tanto che nelle anteprime viene presentato così, poi si cambia idea e si decide di farlo nella versione del film, e ciononostante nella COPERTINA del PRIMO NUMERO DELLO SBANDIERATISSIMO CICLO 666 lo troviamo ancora nella versione, fondamentalmente, SCARTATA? E ovviamente, per la proprietà transitiva, nell'orrida copertina copincollata dello """"""""""speciale"""""""""" 401+402?
Sugli aspetti generali non dico niente, perché già tanto si è detto.
Insomma, adesso che posso dare il voto, avendolo letto tutto, gli do un bell'insufficiente pieno, perché i bei disegni di Mari (fantastica la tavola finale con Piccadilly) vengono affossati, nella media, dallo zero assoluto dei testi del Rrobe. Ancora una volta, ogni idea potenzialmente interessante viene vituperata da una scrittura assassina. Peccato.
Due parole in chiusura per le tavole di Gerasi. Confermo il voto positivo che ho dato al 404, ma anche in questo caso una considerazione di carattere generale: è evidente dalle 4 vignette copincollate di pagina 96 che il problema non è Pontrelli, non è Gerasi, non è Mari, e non è Roi. Invece è evidente chi sia il problema.

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"You should be ashamed of yourself".
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 Oggetto del messaggio: Re: #403 - La lama, la Luna e l'orco
MessaggioInviato: mar giu 16, 2020 2:48 pm 
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Iscritto il: lun giu 08, 2020 1:06 am
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Assieme al successivo "Anna per sempre" il più brutto di questo nuovo corso, pur di fare delle citazioni le si mette in un contesto senza alcun collegamento con la trama di fondo, che già di suo è noiosa, "telefonata" e prevedibile.
Spoiler!
Se nella storia si introduce solamente un nuovo personaggio è ovvio fin dalla prima tavola in cui compare che l'assassino è lui, tra l'altro le motivazioni sono proprio ad un livello di retorica patetico
Peccato perché l'idea del nuovo Dylan a me piace e voglio seguirla, ma tolto il numero 405 che è l'unico che ho apprezzato quelli usciti finora sono proprio scadenti (sempre per me ovviamente). Il grosso problema è che, tolte le innovazioni riguardo i personaggi e la loro nuova caratterizzazione, le idee proprio non ci sono. Questo "La lama, la luna e l'orco" scivola via senza lasciare assolutamente niente.

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 Oggetto del messaggio: Re: #403 - La lama, la Luna e l'orco
MessaggioInviato: mar giu 30, 2020 6:07 pm 
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Iscritto il: sab giu 19, 2010 5:51 pm
Messaggi: 2874
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la lama, la luna, l'orco
recchioni prosegue nel suo gioco del bastone (dylan alcolizzato, donnaiolo, il cellurare acceso al cinema, harry potter, babadook, i boomer) e della carota (george romero, non aprite quella porta, i dialoghi con bloch), è un ulteriore passo in avanti per quanto mi riguarda, mi è piaciuto più del secondo albo che mi era piaciuto più del primo... ma la storia dov'è? :|
parte in maniera tradizionale, con il serial killer barzellettiere (a me piace come idea), ma è un inganno... le spiegazioni sono ridicole, i mostri siamo noi, 40 pagine di remake degli albi del 1986 e di anticipazione del prossimo: anna never che si masturba, mai visto su un albo di sergio bonelli, alla fine è la mia parte preferita dell'albo :D
a me il titolo piace, e anche la copertina

voto 5


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 Oggetto del messaggio: Re: #403 - La lama, la Luna e l'orco
MessaggioInviato: lun set 28, 2020 7:55 pm 
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Iscritto il: dom giu 02, 2019 10:39 am
Messaggi: 1849
Località: Ἁρμαγεδών
Più che "La Lama, La Luna e L'Orco" si doveva chiamare "La Lama, La Luna e L'Orchite"...

Questo 403 è un emblema della più assoluta piattezza (si contende il podio con "L'Uccisore"), ponendosi parecchi gradini al di sotto del suo diretto successore (Anna Per Sempre). La trama sembra essere imperniata su un rapimento (l'indagatore arriva alla soluzione senza neanche sforzarsi, dato che gli viene sbattuta davanti come la patonza di una lucciola), sul suo rapporto con tale Ernest (Marcheselli in incognito) e sul richiamo a sproposito di classici della serie (Jack Lo Squartatore, incipit fuorviante dell'albo/ Le Notti Della Luna Piena, abbozzato in un sogno). Sembra latitare il concetto di narrazione, e tra una parentesi di chiacchiere tra Dylan e Marcheselli, un flashback, un siparietto di Carpy e Rania, una puntatina al cinema... non si parla di nulla. Non vi è lo sviluppo di una "vera storia" e men che meno di qualcosa che puzzi di horror.
Viene abbozzata la macrotrama del Groucho maniaco, destinata a trovare una deludente (per chi sperava in qualcosa di meglio) conclusione nel 406.
L'elettrocoinvolgimentogramma è piatto, e, volendo fare un paragone musicale, siamo dalle parti di un brano come The Apparition dei Maiden: magari ti aspetti che il pezzo decolli piano piano, magari speri in qualche "impennata", in qualche solo guitar risolutore, ma ti ritrovi con un pezzo che finisce esattamente come è partito: privo di convinzione, stanco, senza mordente.
Quindi, a conti fatti, c'è poco da salvare. Persino nelle migliori storie dell'orrido Ciclo Della Meteora c'era la volontà di raccontare una storia. Probabilmente le trame erano tutte slegate tra loro, e nel complessivo si parla di pasticcio abnorme, ma almeno non veniva meno il concetto di narrazione. Insomma, quando a fine mese andavi a prendere il tuo albetto in edicola, avevi la sicurezza che in quelle 94 pagine si narrava qualcosa. Qui tutto sembra ruotare in funzione della costruzione del nuovo Dylan (tutta la parentesi iniziale con Bloch, i suoi incubi, il flashback, il siparietto con gli odiati C&R), di quanto sia spaccone, tormentato, etc. Costruire un personaggio va bene, ma in primo piano c'è sempre bisogno di un'architettura solida che possa rendere l'albo autosufficiente, e dunque stando alla larga da qualsiasi tentazione autoreferenziale e onanistica. Risulta sempre doveroso imbastire un intreccio credibile, dato che è difficile pensare che uno compri un albo di Dylan Dog per sapere quanto il protagonista è irritante, o problematico, facendo nel mentre conta delle sue citazioni.


Mari bravissimo. Copertina di Cavenago non particolarmente brillante.

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 Oggetto del messaggio: Re: #403 - La lama, la Luna e l'orco
MessaggioInviato: ven ott 07, 2022 5:20 pm 
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Iscritto il: lun set 12, 2022 12:58 pm
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Brutto, veramente brutto sia nella sceneggiatura che nei disegni e pieno di errori già nelle prime tavole con la lama che passa da sinistra a destra e viceversa sia nelle mani della ragazza che in quelle di Jack, Dylan in piedi / Dylan seduto ecc. Pessima interpretazione da parte del disegnatore. Poi questa vuole far passare il tutto per un omicido commesso da una statua animata con una lama e e poi usa una pistola? Il ragazzino che dà del boomer a Dylan e usa il termine desueto "stramboide"? Spero sia una trollata di RR. Il sogno coi lupi mannari l'ho saltato a piedi pari e dopo lo recupero, ma non ho grandi aspettative. Disegni orrendi. Quando lo finisco, se ci riesco, butto giù altre due righe sperando che il giudizio migliori...


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 Oggetto del messaggio: Re: #403 - La lama, la Luna e l'orco
MessaggioInviato: sab ott 08, 2022 1:06 am 
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Iscritto il: dom nov 06, 2016 1:29 pm
Messaggi: 336
Guriko ha scritto:
una trollata di RR.


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 Oggetto del messaggio: Re: #403 - La lama, la Luna e l'orco
MessaggioInviato: sab ott 08, 2022 12:14 pm 
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Iscritto il: lun set 12, 2022 12:58 pm
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Ho letto un po' il 2 che mi mancava, dopo lo leggo tutto bene anche se a naso mi sembra un numero di Diabolik, che peraltro come fumetto non mi dispiace affatto. Alla luce degli eventi narrati nel 2, o perlomeno nel logorroico finale spiegazionista (davvero troppo lungo), posso aggiungere alcune considerazioni

La storia della lama nella mano sbagliata potrebbe essere fatta apposta da RR per citare ciò che accade nell'albo originale, e cioè la tizia che appunto mette il bisturi nella mano destra del tizio quando lui in realtà era mancino e infatti vediamo Jane che lo usa con la destra nonostante l'abbia a sinistra e più avanti Jack che lo usa con la sinistra pur avendolo nella destra. Voglio credere che sia tutto voluto perché sarebbe veramente un bel tocco di classe, e se non è voluto è un tocco di classe lo stesso e noi facciamo finta che lo sia.

La parte dell'orco non è niente di che ma è collegata a Groucho killer con la vicenda della figlia rapita, mentre il sogno coi lupi è poca cosa ma risulta sicuramente meno invadente della parentesi a base di squartamenti essendo appunto del tutto onirico.

La copertina è da 8, ben disegnata e colorata, ma lo stile di Mari proprio non lo digerisco pur ritenendolo adatto a una testata come Dylan. Nel complesso è un albo da 6,5 che con un pizzico di generosità e chiudendo un occhio su alcune tamarrate recchioniane potrebbe ambire a un 7 pieno.


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