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#405 - L'uccisore
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 Oggetto del messaggio: Re: #405 - L'uccisore
MessaggioInviato: lun giu 08, 2020 11:21 am 
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Intervento lodevole come sempre Lord!!! :wink:
E...
Lord Blendings ha scritto:
PS spoileroso
Qualcuno spieghi all'espertissimo curatore di Dylan Dog, che Dylan non ha ucciso a sangue freddo, per vendetta, solo ne Gli Uccisori... cazzo, è l'ABC del personaggio. Pagine 112-113 di Orrore Nero (Soggetto: Sclavi; Sceneggiatura: Sclavi e Mignacco; Disegni: Freghieri). Oltretutto un periodo nel quale Tiziano era ormai in una fase ben conscia nello scrivere la sua creatura... storia oltretutto proprio con Dellamorte e Gnaghi. Boh... Se fai il discorsetto scemo tra due Dylan e sui sensi di colpa, fallo bene. Coerentemente. Se no, lascia perdere..


Perfetto! Sarebbe il caso che il Nostro inizi a fare qualche sforzo di memoria (sempre che abbia letto quel famoso speciale :mrgreen: ) altrimenti il tutto si riduce a delle estrapolazioni "di comodo". Tra l'altro il Dylan capace di compiere simili gesti risoluti (Gli Uccisori e Orrore Nero da te giustamente citato) è un Dylan "meno canonico". Quindi assurdo che il Nostro dia una simile attenzione a un aspetto di Dylan che non è neanche conforme al suo vero modo di essere (qua è stato riproposto un Dylan giustiziere e messo in campo un pippone finale con il confronto tra i due indagatori; altrove, e c'era sempre lo zampone del Nostro, abbiamo avuto - vado a memoria - un Dylan che ammazza Axel Neil con la mega-fiocina, decapita Sclavi con il machete...). Esasperazione di dettagli che risultano irrilevanti nella prosecuzione della testata e nella definizione del Dylan "canonico" (Dylan è stato "parecchio risoluto" un paio di volte, quindi quello che per Lui funziona è quello che si fa giustizia per conto proprio). Non so... se Dylan faceva un peto nei primi numeri doveva trasformarlo in Joseph Pujol?
Secondo me dovrebbe lasciare perdere DD e andare a sceneggiare Il Punitore. Penso che sia più adeguato per la sua "sensibilità" (ehm) :wink:


Valla ha scritto:
è così indaffarato, benedetto ragazzo, come direbbe quella spia sovietica della Trelkovski...


:mrgreen:

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 Oggetto del messaggio: Re: #405 - L'uccisore
MessaggioInviato: lun giu 08, 2020 11:46 am 
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Iscritto il: ven set 23, 2005 2:31 pm
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Grazie Nima... e chiedo venia a Valla...
Comunque ne avrei da scrivere su questa storia... è che non ne ho proprio voglia! Anche perché dovrei riferirmi a uno che ne è curatore ma, di fatto, ogni mese che passa dimostra di non conoscere il personaggio che cura. Quindi onestamente, come si dice dalle mie parti, mi siddìa!

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 Oggetto del messaggio: Re: #405 - L'uccisore
MessaggioInviato: lun giu 08, 2020 12:21 pm 
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Iscritto il: mer set 30, 2015 1:02 pm
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scusate, io credo che al ciclo 666 si possano intentare tutte le critiche che si ritiene opportuno, ma lamentarsene perché non si riconosce il "vero" Dylan o perché non se ne ravvisano i suoi tratti più peculiari equivale a non aver recepito il senso dell'operazione, ossia che il "vero" Dylan è morto, l'universo del Dylan che abbiamo seguito fino al 400 è collassato, aprendo il varco per un nuovo universo dove Dylan Dog ha il trench e la barba e tutto il resto che il "vero" Dylan non aveva.
insomma, chi si lamenterebbe del fatto che Spider Ham non si comporta come Peter Parker?
Che l'idea possa non essere condivisa è lecito, ma continuare a contestare che il DyD sia differente da quello dell'86 che senso ha?
E' differente semplicemente perché non è lo stesso, è un altro DyD con un altro Bloch, un'altra Never, un altro Wells e via dicendo.
In questo numero che, premetto, non mi ha entusiasmato particolarmente, abbiamo, fra l'altro, visto che
Spoiler!
una porta col "vero" Dylan si è aperta, quindi quell'universo è ancora vivo in un altroquando e presumo lo rivisiteremo presto

Detto ciò, mi rileggo una seconda volta questo 405 prima di scriverne due righe ma, a primo impatto, sto su un 6-- risicato e mi è parso parecchio sotto tono rispetto ai precedenti 666.


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 Oggetto del messaggio: Re: #405 - L'uccisore
MessaggioInviato: lun giu 08, 2020 12:32 pm 
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rkc ha scritto:


Condivido parecchio di ciò che dici tranne il passaggio su Pontrelli: personalmente lo promuovo sul volto di Dylan (al netto della barba posticcia) e della doppia panoramica londinese iniziale... per il resto, non è cosa. Per anni ho letto sul forum critiche feroci su Cossu, Montanari & Grassani, Piccatto, etc... mo' dico la mia pure sulle nuove leve che possono essere pure intoccabili su fb, ma se le reputo inadatte (o scarse) per me tali rimangono. E sui disegni di Pontrelli se n'è detto in ogni dove ed era solo 1/3 delle cadute di stile che ho visto. Ciò non va sicuramente a suo favore.
Comunque... a proposito dei 18 mesi che citi: sono 20! I mesi... magari fossero 18.
E a questo punto non posso che citare il detto siciliano:
Chiù longa è 'a pinsata, chiù 'rossa è 'a minchiata.

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 Oggetto del messaggio: Re: #405 - L'uccisore
MessaggioInviato: lun giu 08, 2020 12:53 pm 
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trevor rulez

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Il grooming è un concetto difficile da spiegare in USA, complicatissimo da recepire nella cultura italica


Ultima modifica di Walecs il lun ago 03, 2020 7:06 pm, modificato 1 volta in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: #405 - L'uccisore
MessaggioInviato: lun giu 08, 2020 12:57 pm 
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JMZ ha scritto:
scusate, io credo che al ciclo 666 si possano intentare tutte le critiche che si ritiene opportuno, ma lamentarsene perché non si riconosce il "vero" Dylan o perché non se ne ravvisano i suoi tratti più peculiari equivale a non aver recepito il senso dell'operazione, ossia che il "vero" Dylan è morto, l'universo del Dylan che abbiamo seguito fino al 400 è collassato, aprendo il varco per un nuovo universo dove Dylan Dog ha il trench e la barba e tutto il resto che il "vero" Dylan non aveva.
insomma, chi si lamenterebbe del fatto che Spider Ham non si comporta come Peter Parker?
Che l'idea possa non essere condivisa è lecito, ma continuare a contestare che il DyD sia differente da quello dell'86 che senso ha?
E' differente semplicemente perché non è lo stesso, è un altro DyD con un altro Bloch, un'altra Never, un altro Wells e via dicendo.
In questo numero che, premetto, non mi ha entusiasmato particolarmente, abbiamo, fra l'altro, visto che
Spoiler!
una porta col "vero" Dylan si è aperta, quindi quell'universo è ancora vivo in un altroquando e presumo lo rivisiteremo presto

Detto ciò, mi rileggo una seconda volta questo 405 prima di scriverne due righe ma, a primo impatto, sto su un 6-- risicato e mi è parso parecchio sotto tono rispetto ai precedenti 666.



Per quanto riguarda il sottoscritto (non so se c'entro o meno con questa interessante considerazione, ma apro e chiudo questa parentesi a scanso di equivoci) il punto non è che questo Dylan non sia il vero Dylan. Piuttosto la fissazione del Rrobe a trasformare [spesso] il nostro in un giustiziere, qui (666) e altrove (pre-666), dato che qui abbiamo un palese esempio della cosa (Dylan che toglie di mezzo un personaggio che non cito per non spoilerare, anche se ora pure i sassi sanno di chi sto parlando), mentre altrove, con il Dylan "pre-666" abbiamo ben due casi - di quelli che posso ricordare - in cui Dylan decide di vestire i panni del giustiziere per risolvere determinate faccende: in "Che Regni Il Caos!" e nel 400. Ora è un altro Dylan e volendo può anche scoprire di avere superpoteri, ma il Dylan canonico che monta sul maggiolone per andare a "sistemare" Axel mi sembra fuori da ogni logica. :)

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Ultima modifica di Nima83 il lun giu 08, 2020 1:19 pm, modificato 1 volta in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: #405 - L'uccisore
MessaggioInviato: lun giu 08, 2020 1:17 pm 
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Walecs ha scritto:
Keanu Coen ha scritto:
Ragazzi, scusatemi per l'OT, ma giuro che non riesco a trattenerlo. Questi sono di una mezz'ora fa sulla pagina FB Horror Post.

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A me non me ne frega niente se come sceneggiatore non fa ridere, se scrive banalità a fiumi: è una persona che dice cose inaccettabili. Io ho provato a rendere nota la cosa anche attraverso altri media, finora ovviamente senza alcun seguito, domani ci riproverò, tanto un mulino a vento in più, un mulino a vento in meno non mi cambia molto.
Io più ci penso e più mi viene in mente il metodo Dufresne delle lettere, come in Le ali della libertà.
Cavolo, ogni giorno si sente e si legge di qualcuno che fa figuracce anche per cose minori, e questo buffone bullone la deve passare sempre liscia?
A me dispiace, ma questo tipo di attacchi sono inconcepibili, se qualcuno ha in mente una soluzione, vi chiedo per favore di tirarla fuori, perché questo qua deve cadere come Al Capone con la frode fiscale: se aspettiamo che lo caccino perchè non sa scrivere stiamo freschi. Ve ne prego, troviamo il modo di farlo cadere per queste sue uscite orribili.
Grazie dell'attenzione, e scusate per lo sfogo.

N. B. ci tengo a precisare che non sono io l'interlocutore di quei messaggi; lo preciso perchè uno dei commenti dell'utente è incredibilmente simile a uno che ho postato io qui! Come prova, le mie vere iniziali sono R. C.


Devo dire però che nel secondo messaggio il Rrobe non ha torto, 50 sfumature è un libro uscito 5 anni fa ma rimane comunque un titolo riconoscibilissimo da chiunque (e quindi funziona per l'effetto che vuole ottenere). E comunque non è che la gente smetta di comprare libri dopo 5 anni (L'Iliade e l'Odissea sono tutt'ora in vendita), quindi dire "Rrobe aggiornati" non ha molto senso in questo contesto. Capisco che possa infastidire il modo con cui si è rivolto all'utente ("sei il mio bambino speciale") però credo che in quel caso il Rrobe volesse semplicemente ironizzare sulla "assurdità" della critica.

Sul primo mi manca un po' di contesto.


Ciao Walecs ti do brevemente un po' di contesto: nel primo l'utente chiedeva in maniera un po' provocatoria (e ingenua, anzichenò) come mai nel ciclo 666 ci fosse scritto UN NUOVO INIZIO se poi c'erano solo remake, il Rrobe subito piccatissimo risponde "vedo che ancora non hai capito che si tratta di uno year one. Complimenti", alchè l'utente chiede lumi su cosa sia uno year one, e il Rrobe tira fuori la perla dell'insegnante di sostegno. Come si vede, anche in questo primo caso, come nel fatto di 50 sfumature, l'utente certo non ha ragione, perchè le sue posizioni sono facilmente controbattibili, ma a me non interessa chi ha ragione e chi torto, mi interessa che un bullo chiama disabile un'altra persona invece di spiegare (magari per la miliardesima volta) il proprio punto. A prescindere dalla ragione e dal torto (sicuro non sono dalla parte dell'utente in questione), questo tipo di uscite secondo me sono inaccettabili. Non oso pensare cosa succederebbe a me se mi rivolgessi a qualche collega o alunno con queste parole, scritte proprio nero su bianco a perenne memoria. Anzi, già lo so: noi insegnanti veniamo ripresi, rimproverati, convocati dal dirigente, sospesi, o licenziati, se ci azzardiamo a esprimere ad esempio un'opinione politica! E questo qua insulta i disabili? Non esiste, può avere anche tutta la ragione del mondo. Con pure l'aggravante dell'incoerenza, perchè su FB fa il bullo, e poi dobbiamo sorbirci i suoi pistolotti buonisti tramite Rania, o peggio ancora, il nuovo Wells.

A latere, la mia opinione sul boomeraggio di 50 sfumature è questa: nell'immaginario popolare questa saga secondo me è letteralmente scomparsa, io ho dovuto controllare su wikipedia per scoprire che sono usciti degli altri capitoli. Lui si è giustificato dicendo, sempre garbatissimo, "e allora dimmi (sempre all'utente di prima) un altro nome di una saga erotica conosciuta a livello planetario". Come se fosse obbligatorio fare quella battuta!
A questo si risponde con molta semplicità:
1) sei tu l'autore che sta scrivendo il fumetto, e casomai spetta a te trovare materiale che non stia sul comodino di una casalinga disperata, se no la casalinga disperata sei tu!
2) visto che come saga ormai è sfiorita, semplice, NON fare la battuta a sfondo erotico! La scena della libreria non sopravviveva senza questa battuta tremenda dei tentacoli voluttuosi? Nelle sue ricerche su internet nella sezione "battute in libreria" non si trovava altro?
Risultato: una battuta vecchia e forzata, come la maggior parte delle battute del nostro, a mio parere.
Ma questo ovviamente è il problema minore.
Insomma, tutto qua. Io per sì e per no ho scritto una mail a tutte le associazioni di insegnanti di sostegno che conosco, allegando immagini e tutto, cercando di spiegare la situazione nel modo più asettico possibile. Non porterà a nulla? Praticamente certo, ma io devo fare la mia parte, perché se no dormo male.
P.S. va da sè che se le stesse sparate, in un universo parallelo, le avesse fatte Sclavi, io avrei reagito allo stesso identico modo.

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Ultima modifica di Keanu Coen il lun giu 08, 2020 1:48 pm, modificato 2 volte in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: #405 - L'uccisore
MessaggioInviato: lun giu 08, 2020 1:36 pm 
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Lord Blendings ha scritto:
Grazie Nima... e chiedo venia a Valla...
Comunque ne avrei da scrivere su questa storia... è che non ne ho proprio voglia! Anche perché dovrei riferirmi a uno che ne è curatore ma, di fatto, ogni mese che passa dimostra di non conoscere il personaggio che cura. Quindi onestamente, come si dice dalle mie parti, mi siddìa!


Lord, io ci provo: me la scrivi la versione estesa? Please, 'un t'a pariri male!

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 Oggetto del messaggio: Re: #405 - L'uccisore
MessaggioInviato: lun giu 08, 2020 1:51 pm 
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Iscritto il: mer gen 29, 2020 10:23 am
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Lord Blendings ha scritto:
Grazie Nima... e chiedo venia a Valla...
Comunque ne avrei da scrivere su questa storia... è che non ne ho proprio voglia! Anche perché dovrei riferirmi a uno che ne è curatore ma, di fatto, ogni mese che passa dimostra di non conoscere il personaggio che cura. Quindi onestamente, come si dice dalle mie parti, mi siddìa!

Nono figurati la mia valutazione è un work in progress...
E colgo la palla al balzo per esporre la mia teoria strampalata (che immagino non vediate l'ora di leggere :g: )
DELIRIO SPOILER
A pagina 70 del 404 scopriamo che Dylan ha tentato il suicidio, e si risveglia in ospedale con accanto Rania, che gli spiega l'accaduto, mentre la sua versione, ciò che ricorda, è falso (il che tra l'altro è vantaggioso, diversamente avrebbe ucciso a mani nude la sua ragazza). Dopo che Rania se n'è andata, lui sente le voci, le segue e poi succede quel che succede (incontra un personaggio che forse esiste, forse non esiste, forse è parte di lui, non lo so e a sto punto non mi interessa), ammette di avere a problema e via, esce di ospedale, incontra Bloch, va a disintossicarsi, fine. Prima cosa: uno che tenta il suicidio non dovrebbe essere che ne so, almeno tenuto sotto vigilanza psichiatrica per le famose 72 ore? Magari, per dire, in manicomio? E si passa al 405: qui tutto gira intorno a Dylan,forse troppo. Ma non nel senso che è una storia SU Dylan, come ne abbiamo già viste. Qui tutto succede o viene fatto succedere DA Dylan. Dylan indaga sul caso uccisori, Dylan scopre il colpevole(e resiste facilmente alla tentazione dimostrando che liberazione dall'alcol ha funzionato molto bene), il quale confessa certo della sua impunità.. Dylan lo uccide. A Dylan viene chiesto di indagare sul killer barzellettiere. Dylan scopre a che comico si rifà. Dylan guida l'interrogatorio con la/il segretario/a. Dylan trova la soffitta e in questa il baule e in questo il cadavere. Dylan decide di ucciderlo (e Bloch non tenta di fermarlo, esattamente come ha praticamente avvallato l'omicidio di Wells). Sembra il delirio di un paranoico, il quale casca in un mondo d'inchiostro (qualcuno ha detto meta-coso?), vede un altro se stesso che non è minimamente impressionato, e già che c'è gli da una dritta su un caso di cui non dovrebbe sapere nulla. Eccoci.
E se non fosse successo niente, se l'uso dominante del bianco fosse un richiamo alle celle imbottite, se le proporzioni sbagliate, le immagini appiccicate, tutto bianco tranne la sua barba, fosse un'allucinazione? Se tutti gli eventi e le interazioni con gli altri (che di fatto fanno esattamente quello che lui si aspetta o vuole) fossero proiezioni? Tutto sto pippone mentale avvitato su se (me) stesso, cambia la valutazione dell'albo? Mi fermo qui. Ghra...ghre...ei..ane. Tra tre settimane.(semicitazione).

V

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-Capo, stai uscendo?
-No, sto entrando all'indietro camminando a ritroso.


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 Oggetto del messaggio: Re: #405 - L'uccisore
MessaggioInviato: lun giu 08, 2020 1:56 pm 
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Iscritto il: gio nov 05, 2015 5:07 pm
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Nel mentre io mi dedico a questo best seller...grazie Oni2. :3
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Il segno è sottoposto alla legge, le apparenze non sono che sottoposte alle regole del gioco.
https://ilfumettarovetusto.blogspot.com/


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 Oggetto del messaggio: Re: #405 - L'uccisore
MessaggioInviato: lun giu 08, 2020 1:58 pm 
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Eccomi finalmente anche io pronto alla recensione di questo albo e finalmente non troppo in ritardo così da partecipare un po' di più alle eventuali discussioni che evidentemente se mi metto a commentare dopo un mese dall’uscita tendono ad affievolirsi.
Cominciamo dalla

COPERTINA: La copertina è di indubbio effetto e spicca particolarmente in edicola. Nonostante lo sfondo completamente giallo e quindi monocromo il lavoro di Cavenago è per me molto meritevole in quanto la figura di Dylan è ben tratteggiata. Lo sguardo mi sembra quello di un uomo perso, un uomo che si trova a dover sparare controvoglia o che almeno ha qualche dubbio su ciò che sta facendo. La pistola poi veramente sembra uscire dalla copertina in un effetto tridimensionale da far paura. Belli gli schizzi di sangue intorno alla figura di Dylan. Insomma nel complesso una copertina più semplice ma di impatto che, forse, ha l’unico difetto di ricordare la copertina di un altro albo di Dylan Dog (Sul Fondo) anche se è evidente la citazione a Dellamorte Dellamore.

Cominciamo ora con la mia classica recensione pezzo per pezzo. A questo giro però ho scelto di leggere prima tutto l’albo in quanto mi sono reso conto che ho molte cose da dire.

SPOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOILERRRRRRRRRRRRRRRR

PAg 5-14: In questo nuovo universo dove i personaggi del Dylan canonico cambiano ruolo, ora tocca a Lord Wells subire la sua trasformazione da buono a cattivo. Bella l’introduzione con l’omaggio alla statua dell’ammiraglio Nelson e successiva Splash Page che ho apprezzato nella forma (ideale per far capire la mattanza che sta accadendo a Londra) ma molto meno nella attuazione. In generale questa splash page e più in generale i disegni di Pontrelli non mi piacciono, lo ammetto subito. E’ sicuramente bravo, per lavorare in SBE devi esserlo, ma ha uno stile che non mi entusiasma. Troppo lineare, e troppo poco nero. Lui ama particolarmente disegnare solo con i tratti netti e riempie poco le tavole con l’inchiostro. In particolare la Splash di pag 6-7 la trovo troppo raffazzonata nel disegno dei corpi a terra. Da un alto capisco la difficoltà del disegnarli con un tratto realistico ma dall’altro non apprezzo questa soluzione molto stilizzata. Apprezzo invece la parte sueriore del disegno con la statua di Lord Nelson girata quasi a non voler guardare ciò che sta succedendo dietro di lui.

Recchioni ha scelto in fase di sceneggiatura di fare come l’albo 403, cioè prendere spunto da un episodio di DD (il numero 5, “Gli Uccisori”), raccontarne l’antefatto nel numero precedente e risolverlo in poche pagine nel numero successivo. Espediente utile a far capire che si sta parlando del Dylan dei primi numeri e atto, da un punto di vista commerciale, ad accontentare i vecchi fan che non hanno bisogno di un nuovo racconto del numero 5 e ad accontentare anche il lettore occasionale che non conosce Dyan e potrebbe essere interessato a recuperare il numero 5 per poi continuare la collezione. In effetti la strategia dei numeri 401-406 se serve da un lato artistico a raccontare vicende che non sono state raccontate nei primi albi o a dare una caratterizzazione diversa del personaggio, può servire anche ad avvicinare nuovi lettori non tanto (o almeno non solo) al nuovo Dylan Dog ma al vecchio Dylan Dog. Se ripenso alle sensazioni e alla quantità di soldi spesi mentre recuperavo l’intera collezione (ho cominciato nel 94) immagino non solo la mia felicità nel leggere tanti albi ma anche la felicità della Bonelli nel vedere i miei acquisti sonanti.

Non mi ha entusiasmato l’idea di sbarazzarsi di Lord Wells in questo modo. Non è mai stato un personaggio che mi è stato simpatico però ammetto che i suoi dialoghi con Groucho erano spassosissimi. In fin dei conti era l’unico in grado di far perdere le staffe al nostro caro Groucho . Spero solo che questa scelta non renda l’albo simile al 403 che proprio non ho sopportato. Nulla da dire sulla risoluzione del delitto, forse un po' banale, ma sono convinto che non è questo che interesserà il proseguire della storia.

Pag 15-21: Qui mi sento di tirare un po' le orecchie a RKC e in generale a chi pensa a un Bloch che si comporta in maniera non coerente rispetto al 403. Io non ci vedo una mancanza di coerenza ma è una questione di opportunità. Bloch in questa miniserie crede molto nella giustizia (forse per il ruolo che ha) ma la conosce anche bene (anche per il ruolo che ha). Non è una persona che vive fuori da mondo e anzi mi sembra molto pragmatica e pratica. Non so se crede nella giustizia per il suo ruolo di (ri)formazione del carcerato o per il suo lato più strettamente punitivo. Fatto sta che nell’episodio del 403, al netto della motivazione dell’orco che trovo risibile, Bloch è convinto che assicurarlo alla giustizia sia la scelta migliore in quanto il tipo è già di suo “pentito” di ciò che ha fatto e perché cmq merita una punizione. In questo caso invece Wells è un pari d’Inghilterra, E’ quindi una persona potente che ha tutti i mezzi per sfuggire alla giustizia. In questo caso allora Bloch ammette questa sorta di giustizia privata perché “se non si può avere di meglio… è meglio di niente”. Quindi nessuna incoerenza a mio avviso. Avrei evitato le pagine 20 e 21 in quanto non hanno un vero effetto sulla storia.

Pag 22-27: Sebbene molti si lamentino della incapacità di Recchioni di sceneggiare io penso che c’è una cosa che sa fare bene ed è dare ritmo alle storie. In queste prime 27 pagine cmq la lettura è piacevole, i dialoghi sono buoni e quando non esagera con le citazioni sa imprimere una accelerata alle storie. In 5 pagine c’è un omicidio, c’è Rania che informa Bloch e quindi noi delle indagini e c’è un passaggio molto naturale tra Dylan e Rania che in tempi diversi parlano della stessa cosa. A pensarci bene è probabile che il dialogo tra Rania e Bloch sia avvenuto prima di quello tra Dylan e la tipella senza nome però è qualcosa su cui posso soprassedere in quanto serve per portare Dylan dentro al caso dell’umorista.

Pag 28-31: Qui trovo un po' inutile la questione delle cinquanta sfumature di Chtulu. Una battuta per portare Dylan ai nostri tempi che però mi sembra un po' cercata, non naturale quindi evitabile. Avrei invece forse insistito maggiormente sulla GAG con Gnaghi. Effettivamente questo tipo di soluzione permette all’autore di diversificare abbastanza la parte “ludica” di Dylan. Prima con Groucho era necessario trovare battute inerenti alla situazione e orcherstrarle bene mentre ora ci si può maggiormente coinvolgere su delle gag più “semplici” ma probabilmente più complicate da ideare. Dico probabilmente perché cercare una battuta su Internet o su dei libri risulta abbastanza semplice e metterla in bocca a Groucho altrettanto. Qui, non che ci sia chissà che sforzo, però c’è una volontà di trovare escamotage diversi con dei linguaggi diversi, dando più spazio a immagini e movimenti e meno alle parole.

Pag 32-35: Sarà che oggi sono di buonumore ma a me queste sequenze di dialogo tra i vari personaggi piacciono abbastanza. Questa tra Dylan e Rania permette di capire che tra loro nonostante il matrimonio e il divorzio lampo c’è ancora qualcosa che permette loro di non odiarsi ma di “beccarsi” (ne è la prova il fatto di salvare Dylan sul cellulare come “bastardo”). Per alcuni possono essere delle scintille alla Beautiful e quindi di “basso” valore ma tutto sommato le trovo divertenti.

Pag 36-41: Anche questo dialogo con Bloch non lo trovo particolarmente brutto. Forse tutto sommato un po' inutile nel senso che da qui emerge come Dylan abbia avuto l’intuizione di chi possa essere l’omicida ma in realtà già Bloch ci stava lavorando ed era giunto alla stessa conclusione. O meglio Dylan giunge alla conclusione che l’assassino potrebbe essere un copycat di Groucho Marx per via delle battute da lui dette in vita mentre Bloch probabilmente sorveglia quel comico solo perché è un comico ma senza avere particolari indizi su di lui. Faccenda quindi poco chiara.
Dylan mangia il suo panino vegetariano… non ho fatto caso se nei numeri precedenti di questa saga Dylan fosse già vegetariano o meno. Forse lo sta diventando? Inoltre qui si parla di un Groucho in un baule in soffitta e la memoria non può che andare al numero 200 quando Dylan trova proprio Goucho, non ancora il suo assistente, proprio in un baule in soffitta nel corso del suo primo caso come indagatore dell’incubo.

Pag 42-45: Anche qui mi piace il tono scanzonato dell’intera discussione. Rania e Tyron sono due ottimi poliziotti ma Dylan è fortunato. Un sorriso me lo ha strappato. Mi piace anche il fatto che Dylan porti con se Gnaghi meno il modo in cui lo tratta Carpenter. In effetti mi lascia un po' lì il fatto che Rania si sia liberato di un bastardo come Dylan per mettersi con un altro tipo come Tyron che non è proprio il massimo della simpatia e del bel pensiero. In un numero precedente me lo chiama Down, qui scemo…. Ah Rania!!! Si vede che ti piacciono i bastardi?????

Pag 46-50: Altra scena divertente. Un marchio di fabbrica di Recchioni è quello di cercare di mantenere un tratto ironico/scanzonato all’interno delle analisi. Cosa che non sempre riusciva agli autori che si cimentavano in Dylan Dog. Trovo che lui e Chiaverotti siano quelli che più si avvicinano all’ironia. Non è quella sclaviana perché quella di Sclavi aveva anche una malinconia di fondo però è chiaro che ogni autore è quel che è e non si può “copiare” un autore in tutto e per tutto. Simpatica la citazione di “A qualcuno piace caldo” che trovo una citazione ben inserita in quanto è coerente con il tono della discussione fino a quel momento e non sembra inserita apposta.

Pag 51-56: Nulla di particolare da segnalare se non che il tratto di Pontrelli proprio non mi entusiasma. Il suo scarso uso del nero alla fine rende meno splatteroso ciò che invece dovrebbe essere. L’omicidio di Groucho non ha quel pathos splatteroso che avrebbe potuto essere con un uso differente del nero. Piaciuta con riserva la sequenza di pagina 55 in quanto carina come idea però è stata già usata prima e dopo un po' stufa anche perché ruba pagine che possono essere usate maggiormente per lo sviluppo dell’indagine.

Pag 57-62: Qui c’è il primo grosso scivolone già evidenziato anche da altri forumisti. Come è possibile che Rania e Carpenter non hanno pensato a visitare la soffitta? Sono i poliziotti migliori. A mio parere qui Recchioni avrebbe potuto lavorare in due modi.
Primo modo: Rania e Carpenter vengono chiamati mentre stanno facendo la “perquisizione” lasciando lì tutto aperto. Carpenter dice a Dylan di non entrare… loro se ne vanno e Dylan entra… allora qui ci può stare che lui trova a soffitta perché Rania e Carpenter non hanno ancora finito la ricerca.
Secondo modo: Questo sarebbe il migliore perché si darebbe maggior risalto alla “fortuna” di Dylan. Rania e Carpenter escono e se ne vanno. Dylan e Gnaghi entrano e provano a cercare qualcosa. Non trovano nulla. Dylan prende una statuetta e si apre la soffitta segreta (dico segreta perché la si sarebbe potuto rendere poco visibile). Così non fai passare per stupidi Rania e Carpenter e per “geniale” Dylan ma fai passare Dylan per il fortunato. Strano che non gli sia venuto in mente… non mi sembrano opzioni molto complesse.
Inoltre c’è qualcosa di strano in Gnaghi. A pagina 57 prima non ha gli occhiali poi ce li ha (va beh può essere che se li sia messi per leggere) ma dopo a pagina 61 non ha più gli occhiali e in più ha la pipa. Forse un po' più di attenzione negli accessori dati a Gnaghi non guasterebbe.
Domandina così a lato: Il Groucho qui trovato morto potrebbe essere lo stesso Groucho che invece Dylan trova vivo nel numero 200? Potrebbe essere un indizio dei multiversi che Recchioni vuole fare sulla serie regolare?
COSAAAA?????????? Rania e Tyron sono morti!!!!!! Molti di voi festeggeranno a questa notizia!!!!  

Pag 63- 69: Mi è piaciuta la serie di vigntte di pagina 64 però ammetto che Keanu un po' di ragione ce l’ha nel dire che si usano sempre le stesse immagini. Capisco gli sfondi perché non cambiano ma i personaggi si potrebbero modificare un po', almeno nelle espressioni. Peccato perché era una bella trovata per raccontare ciò che è successo a Rania e Carpenter. Interessante anche il fatto che ora ci siano due sosia di Groucho in giro, Questo chiaramente apre a molti dibattiti su cosa accadrà nell’ultimo numero di questa saga ma ne parlo dopo. Anche qui viene spiegato meglio il concetto di giustizia di Bloch che fa proprio capire come Bloch sia coerente e stia applicando un metro di giudizio molto dylaniato per certi versi.

Pag 70-75: Questa scena mi è piaciuta molto in realtà. Mostra il motivo o cmq uno dei possibili motivi che hanno spinto al naufragio la storia tra Rania e Dylan e mostra un Gnaghi sempre pronto e disponibile per il suo capo anche quando questo lo tratta un po' male. Una menzione a parte per la pagina 75 per la buona idea ma per la riuscita non altrettanto buona. Lo sfondo rimane uguale (e va bene anche se dopo un po' questo giochetto stufa) ma perlomeno fai muovere Dylan, no? Se l’obiettivo è comico o anche di fastidio per il fatto che non riesce o non sa cosa scrivere fammelo capire attraverso dei movimenti di Dylan (si alza. Si risiede. Cambia posizione.) A tal proposito vedere la gabbia 3*3 di Dopo Mezzanotte quando Dylan sta aspettando Groucho fuori casa. Lì si capisce il fastidio dell’attesa. Qui non viene reso altrettanto bene!

Pag 76-88: Su questa sequenza spendo qualche parola in più perché è a tratti notevole, ma a tratti fastidiosa. Vediamo di farne una analisi approfondita.
Cominciamo con il baloon della terza vignetta di pag 76. Mi sembra di leggere Gualdoni con le sue didascalie. Si capisce che la mente di Dylan è vuota non c’è bisogno di scriverlo così come anche la questione di scrivere al computer. Questa comparsa di Groucho l’avrei resa con meno pause di pensieri di Dylan Dog. Fino a pagina 82 direi che non ho niente da dire se non sottolineare un buon uso di Groucho e delle sue “battute”. Meritevoli sono le pagine 83 e 84 per come la parola assassino esce dalla bocca di Groucho e per come questa parola raggiunge Dylan e lo fa sprofondare in un vortice di cui lui è l’occhio. Non ho apprezzato la pagina 85 perché a mio parere le pagine 84 e 86 hanno molta più forza propulsiva della 85. Avrei cercato maggiormente un altro tipo di visione ad esempio allacciandomi alla pagina 88 avrei fatto in modo che questo vortice di parole facesse volare Dylan. La pagina 87 la trovo fuori contesto mentre bella è la pagina 88 con la citazione modificata da il corvo di Poe.

Una nota di demerito a mio parere è che pagina 85 ricorda troppo la splash page di Baggi nel numero di ratigher, mentre quella di pagina 89 ricorda troppo quella di Mater Dolorosa con queto Dylan che scende in diagonale quindi belle se fossero la prima volta che le vedo ma non essendo così mi fanno un po' effetto stufante.
Un’altra nota di demerito è per la pagina 87 in quanto poco c’entra stilisticamente con le pagine in cui è inserita. Vedendo l’originale postato da Zak e vedendo il modo in cui Recchioni omaggia l’autore di questa tavola mi chiedo: “Ma è veramente motivo di orgoglio citare in maniera così spudorata?” Sono felice che lo ammetta per carità quindi non si nasconde di ciò però mi chiedo se non avesse avuto senso prendere spunto e apportare delle modifiche lasciando intatto il senso di fuga che vuole dare questa tavola. Magari rielaborarla mediante le parole che diventano fili sarebbe stata una idea migliore. Così sembra messa lì senza un particolare motivo. E lo dico con tristezza perché in generale l’idea dietro a queste 12 pagine mi piace.

Pag 89-98: Qui ritroviamo l’elemento sogno-visione che molto ha aiutato il nostro vecchio Dylan nelle sue precedenti indagini ma qui la visione è il se stesso pre meteora che cerca di confortarlo dell’assassinio da lui eseguito. E’ come se la sua coscienza gli dicesse che ha fatto bene a uccidere Wells e che dopo quell’evento Dylan non ha più ucciso nessuno a sangue freddo (non è proprio vero perché è accaduto anche in Orrore Nero come dice il buon Lord). Queste pagine non mi hanno particolarmente entusiasmato in quanto troppo dirette e troppo esplicative. Le avrei gestite solo come visione in cui il Dylan 666 vede un altro Dylan senza barba che gli dice le stesse cose e in più gli da l’indizio del manicomio. Questa modalità a dialogo per quanto suggestiva non l’avrei usata.

DISEGNI: Non che siano brutti ma non mi piace lo stile di Pontrelli. Roi invece mi piace e l’ho maggiormente apprezzato.

In totale do 6. Alcune idee sono buone ma all’atto pratico mi hanno un po' deluso. Però non posso dire di essermi stancato nella lettura quindi 6 mi sembra un giusto voto.


GENERALE
A me questo ciclo sta piacendo, nel senso che mi fa venire voglia di leggere gli albi successivi. Ammetto però che ciò accade non mediante la costruzione di una trama avvincente ma per colpi di scena atti a mantenere alta la tensione. E’ il caso di Groucho. Ci sono in giro ancora due sosia quindi è chiaro che ti viene la curiosità di capire se uno dei due diventerà l’assistente di Dylan, se verrà eliminato Gnaghi. In generale la trama di questo ciclo è lineare e semplice e alla
fine la curiosità sta nel capire il ruolo e la fine dei personaggi.

_________________
Il mio testamento dovrà contenere non ciò che voglio lasciare quando morirò ma ciò che voglio trovare quando tornerò.

Bergonzoni Alessandro


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 Oggetto del messaggio: Re: #405 - L'uccisore
MessaggioInviato: lun giu 08, 2020 2:42 pm 
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JMZ ha scritto:
scusate, io credo che al ciclo 666 si possano intentare tutte le critiche che si ritiene opportuno, ma lamentarsene perché non si riconosce il "vero" Dylan o perché non se ne ravvisano i suoi tratti più peculiari equivale a non aver recepito il senso dell'operazione, ossia che il "vero" Dylan è morto, l'universo del Dylan che abbiamo seguito fino al 400 è collassato, aprendo il varco per un nuovo universo dove Dylan Dog ha il trench e la barba e tutto il resto che il "vero" Dylan non aveva.
insomma, chi si lamenterebbe del fatto che Spider Ham non si comporta come Peter Parker?
Che l'idea possa non essere condivisa è lecito, ma continuare a contestare che il DyD sia differente da quello dell'86 che senso ha?
E' differente semplicemente perché non è lo stesso, è un altro DyD con un altro Bloch, un'altra Never, un altro Wells e via dicendo.

non ho ancora letto questo albo, ma su questo sono assolutamente d'accordo
e comunque per il "Dylan che abbiamo sempre amato" c'è già l'OB :g:

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Regola numero uno: I commenti non rispecchiano l'andamento dei voti.
Regola numero due: Il 6 è un voto contemporaneamente positivo, negativo e neutro.


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 Oggetto del messaggio: Re: #405 - L'uccisore
MessaggioInviato: lun giu 08, 2020 3:47 pm 
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JMZ ha scritto:
lamentar[si] perché non si riconosce il "vero" Dylan o perché non se ne ravvisano i suoi tratti più peculiari equivale a non aver recepito il senso dell'operazione, ossia che il "vero" Dylan è morto, l'universo del Dylan che abbiamo seguito fino al 400 è collassato, aprendo il varco per un nuovo universo


:lol: :lol: :lol:
Perché, voi credete davvero che "quel" Dylan sia morto e non possa rientrare dalla finestra al primo sussulto duodenale? E che questo qui sarebbe un "nuovo" personaggio che segnerà i tempi dopo l' "operazione" chirurgicamente intavolata?

Se avessero avuto un pajo di attributi (o delle idee) e ci tenevano così tanto a creare un altro personaggio alternativo, era necessario aprirsi un'altra testata (v. Bilotta), e non campare parassitando di rendita su questa. O se avessero avuto uno solo di quegli attributi, avrebbero sfornato un refresh alternativo al precedente per appuntare dei risvolti che quello non si poteva più permettere nel suo setting pre-definito.

Io in questa operazione ci vedo invece ancora in prevalenza OSSESSIVO BISOGNO DI META-DISCUTERE IN RE(c)TROSPETTIVA (anale, direbbe Freud :3 ) proprio quel vecchio personaggio: altro che andare avanti! Indietro tutta e tante cagate meravilhae a corredo, feat. ragazzo coccodé con barba hipsterico :dito: .

Tolta la faccenda pataccosa dei finti remake, anche su questo albo si ritorna sulle personali ossessioni del Gran Capo Tribù Nerd che deve farci sorbire le sue meta-rielaborazioni tribolanti sul Dylan stragista denavorta nel #5, ed altre menate di riflesso in compagnia del diretto interessato (v. ultime tavole di Roi in presenza dell'OB). Questo significa forse distinguersi da un mondo ormai collassato o prenderne le distanze? Nun me pare proprio.

Finché il Sommo novello Prometeo(rico) da Tor Fregnacciara, demiurgo ed animatore di burattinate tarocche, non avrà risolto (analiticamente? v. complesso parricida edipico sulle testa di Sclavi, che intato gongola strafottente) le sue fisime da GCTN nella stanza dei bottoni, con allegati i vari sfizi di meta-predicozzi sul senso del fumetto Dylan (quello '86 through 2020 dico, anche se non è vero che in trent'anni e passa si è forgiato un Dylan monolitico a sé stante), la testata continuerà a sbrodolare su questi cambiamenti pretestuosi ed inconcludenti, che alla fine si mordono da soli la coda di paglia rientrata nello sfintere. Altro che nuovi protagonisti incombenti...:roll:

Mi sembra come quei pischelloni che per sentirsi più "grandi" vanno su due piedi a vivere da soli, e poi tutte le sere tornano puntualmente a cena sotto le gonne di mammina, perché l'uovo al tegamino non gli riuscirebbe mai come dal fornello materno.

ALOHA
OGNI SCARRAFONE
E' BELLO A TIZIANO SUO

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Io no capito, io no capito

(anta baka?! [...] kimochi warui)


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MessaggioInviato: lun giu 08, 2020 4:31 pm 
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wolkoff ha scritto:
JMZ ha scritto:
lamentar[si] perché non si riconosce il "vero" Dylan o perché non se ne ravvisano i suoi tratti più peculiari equivale a non aver recepito il senso dell'operazione, ossia che il "vero" Dylan è morto, l'universo del Dylan che abbiamo seguito fino al 400 è collassato, aprendo il varco per un nuovo universo


:lol: :lol: :lol:
Perché, voi credete davvero che "quel" Dylan sia morto e non possa rientrare dalla finestra al primo sussulto duodenale? E che questo qui sarebbe un "nuovo" personaggio che segnerà i tempi dopo l' "operazione" chirurgicamente intavolata?


no, anzi, non lo credo affatto e l'ho già esplicitato nello spoiler del mio post ma, per ora, "quel" Dylan, sì, è in vacanza.
Credo che questo ciclo 666 e ancor prima la meteora siano stati parte di una riuscita strategia di marketing per far parlare stampa e social della fine di un'era e di un year one della testata; riuscita perché Recchioni è ancora fieramente seduto sulla sua poltrona e sembra averne ancora per molto, riuscita perchè rispetto a qualche anno fa ogni settimana trovi articoli su DyD in qualsiasi sito o rivista di settore, riuscita perché mi ha divertito, incuriosito e talvolta coinvolto.
Detto ciò, considero il ciclo 666 alla stregua di uno spensierato divertissment che prende spunto dai multiversi stelle e strisce per fantasticare sull'humus primigenio del personaggio e di chi lo ha accampagnato nel suo esordio (o ancor prima che nascesse, vedi Gnaghi).


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 Oggetto del messaggio: Re: #405 - L'uccisore
MessaggioInviato: lun giu 08, 2020 4:58 pm 
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Muah... più che un divertissment spensierato a me ricorda una fanfiction monomaniacale :x:
Ritornare sui crismi del protagonista (v. lectio di John Ghost) e meta-indottrinarci in modo ossessivo sul significato di alcuni punti fermi di Dylan... v. l'ennesimo rifacimento con tanto di clarinetto esplosivo del #1, il rapporto di Dylan con la sorca (per metonimia, eh :roll: ), la dipendenza dall'Alcool-alias Malattia, i sensi di colpa per gli omicidi a freddo, il rapporto col patrigno Bloch passando da Xabaras.
Uno spropositato meta-viaggio - da fermo, tipo diorama, compreso il rimescolaggio nella disposizione di comprimari, tipo Rania exmoglie - apocrifo travestito da novità presi per mano (quando non per le natiche) da un nerd ultra40enne che doveva togliersi i suoi personalissimi sfizi sulle elucubrazioni che fa attorno a Dylan da oltre trent'anni, sino al periodo della bulizzazione, con in omaggio un'orgia di citazionismi onanistici della sua sottocultura da sfoggiare compiaciuto :o .

JMZ ha scritto:
parte di una riuscita strategia di marketing per far parlare stampa e social della fine di un'era e di un year one della testata; riuscita perché Recchioni è ancora fieramente seduto sulla sua poltrona e sembra averne ancora per molto, riuscita perchè rispetto a qualche anno fa ogni settimana trovi articoli su DyD in qualsiasi sito o rivista di settore


Ambé, di far parlare fa molto parlare. Anche per le torme di dissensi ed insulti che incassa :D .
Quanto al network di amichetti da fiera e altre guestar da socialweb che gli danno corda, mi sembra logico essendo il mondo (ir)reale da cui proviene ed in cui fermenta auto-referenzialmente per alimentarlo: guadagnano più loro a parlare di lui che viceversa, fìdati. E' un giro di interessi reciproci, visibilità in primis.

La dimensione reale dei lettori è un'altra cosa. Ma questo alla SBE non interessa più di tanto, perché tanto ormai non hanno la capacità di trovare alternative, non sanno più cogliere cosa serva realmente all'attuale lettore (salvo insultarlo), e non ammetteranno mai di aver sbagliato, per cui INSISTERE INSISTERE INSISTERE su quest'onda, finché i miscredenti non si saranno convertiti alla giustissima causa del Nuovo Verbo imposto dal Sommo e del suo compare di paninate Airoldi :dito: .

ALOHA DIVERSIONE PARALLELA A (BUUUU)U

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Io no capito, io no capito

(anta baka?! [...] kimochi warui)


Ultima modifica di wolkoff il lun giu 08, 2020 5:07 pm, modificato 1 volta in totale.

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