Cravenroad7

legenda
non ti azzardare a buttare via i soldi per questa robaccia!
puoi farne a meno
compralo pure
cosa fai ancora li? corri a comprarlo! è un ordine!

Mediocre. All'inizio si crea una bella atmosfera ma va diradandosi ben presto snocciolando una trama vista tante volte e priva di originalità. Albo che risulta pure pensate da leggere, in parte viene tirato su dai disegni per me bellissimi di Roi.

Vedendo la presentazione dell'albo in quarta di copertina nel #258 mi ero quasi esaltato con la vignetta delle maschere da hockey disegnata da Roi, molto inquietante. Peccato che sia una delle pochissime cose da salvare di una storia il cui principale problema non è tanto di essere trita o derivativa ma di essere sceneggiata malissimo. Il buon Luc, attorno a cui ruota tutta la vicenda, è presentato come un complessato e da sempre, non solo da quando inizia a rivedere gli "hockeysti" ma, prima ancora, per non saper distinguere realtà dalla fantasia dei suoi romanzi; è davvero difficile immaginarlo come uno scrittore di successo e non come uno che avrebbe dovuto passare la sua vita nel manicomio di Harlech. Anche la costruzione della trama gialla non convince perché la pista aliena non è approfondita e quindi non viene mai presa seriamente in considerazione né da Dylan né, a maggior ragione, dal lettore. Invece salta fuori la solita cospirazione di paese in cui basta rapinare 3 ville per diventare ricchi sfondati in 5. Ancora non capisco poi perché Fell avrebbe dovuto vuotare il sacco. Boh.. Dylan gira a vuoto, ha un flirt abortito con la monodimensionale agente e alla fine non risolve manco il caso: né lui né l'ispettrice ci erano arrivati e vengono salvati da altri (magari fossero stati davvero gli alieni!!!).
Roi, a parte le sequenze "lunari" con le maschere da hockey (con buona pace di Jason Voohrees) e l'incursione "aliena" alla fine non riesce a risollevare le sorti dell'albo.
Votato insufficiente.

Da una lontana galassia.....arriva una fiumana di noia e di inconcludenza !
Orrendo.
Voto 0.

Le aspettative erano alte, ma quando lo lessi rimasi abbastanza deluso.
All'epoca pensavo fosse abbastanza originale come soggetto, dato che non avevo letto gli altri albi come "Terrore dall'infinito", ma non mi prese per nulla e la sceneggiatura è pedante.
I disegni non sono male, ma l'ho riletto questi giorni e mi è sceso ancora di più.
Boh.

albo veramente brutto, da censurare, non sembra nemmeno dylan dog quello protagonista. l'assenza di groucho e bloch si sente e sembra quasi forzata, senza senso.

i dialoghi e la caratterizzazione dei personaggi sono piatti, verbosi, quasi irritanti..

un albaccio insomma, anche la copertina fin troppo semplicistica, stano non ha voluto impegnarcisi troppo mi pare.

si, uno dei peggiori in assoluto

per me una buona maggioranza degli albi dal 100-110 in poi dovrebbero essere esclusi dalla continuità

Un albo di livello piu' che discreto,con una sceneggiatura di mestiere.Senza guizzi particolari,senza una straordinaria originalita'...ma che in modo lineare,a suo modo anche asciutto se si escludono alcuni elementi della trama(magari piu' potenziali che effettivi),porta a casa un risultato soddisfacente.La lettura e' piacevole,a parte qualche dialogo in eccesso.L'uso dei personaggi,da Luc a tutti quelli del suo paese contribuiscono a fare da atmosfera senza ricorrere necessariamente a mezzucci furbi e di facile risoluzione.Lo sviluppo sara' ordinario se vogliamo,ma va bene cosi'.
Ho trovato poco riuscito il "rapporto" tra Dylan e Mimi,inutilmente forzato e che non aggiunge nulla.
Difetti,peccati veniali che non pregiudicano piu' di tanto la lettura.Che a parte qualche ingenuita' e passaggio poco convincente,si rivela appagante e impreziosita dall'atmosfera creata dal sempre ottimo Roi.

da una lontana galassia
l'inizio con i pink floyd fa sperare almeno in qualcosa di decente, come anche i disegni di roi... ma è tutto inutile, falsamente nostalgico...
una fiaccante mignaccata con un personaggio principale da prendere a schiaffi e testate con tutti i suoi tic da checca isterica
e comunque anche il veterano mignacco non si fa problemi a mettere da parte groucho...
copertina semplice semplice, non un granchè

voto 4

Un trauma infantile rimosso che improvvisamente riaffiora alla coscienza del protagonista: "Da una lontana galassia" condivide lo spunto iniziale con il precedente albo scritto da Mignacco, "I ricordi sepolti" [#249]. Ma lì almeno Roi regalava qualche buona parte atmosferica, mentre qui non c'è neppure quello -forse perché il suo tratto non è il più adeguato alla fantascienza, o forse perché alieni & simili su Dylan Dog dovrebbero essere lasciati solo alla penna di Sclavi.

Che noia, che prolissità: va bene che il protagonista è uno scrittore, ma si inizia da subito a parlare troppo -a Luc si aggiunge pure il controcanto "realista" di Mimi (tra l'altro: perché è venuta anche lei?)-, e fino a pagina 37, cioè per tutto il primo terzo dell'albo, non si fa praticamente altro. E poi ci sono troppi personaggi, quasi tutti inutili, dalla stessa Mimi alla zia Geena, lo psicologo (come nel #249), o il domestico Seamus, al centro di una falsa pista buttata lì e poi revocata nel giro di due vignette a vicenda praticamente conclusa (siamo a pagina 84). Non il primo svarione di sceneggiatura, e neppure l'ultimo: perché O è un errore, o un ammiccamento al lettore, nel timore che questi abbia (comprensibilmente) dimenticato buona parte di quanto è accaduto prima.

E per finire -o meglio, per cominciare- è proprio l'evento che mette in moto la vicenda a non avere alcun senso, ai miei occhi (non parlo della "riattivazione vocale" del trauma, che per me come spiegazione può andare): Luc torna in paese dopo la chiamata del dottor Pears, il quale gli dice che la zia lo vorrebbe al suo fianco, ma la prima cosa che fa la zia (pag. 36) è smentirlo, chiedendo al nipote cosa è venuto a fare. Un Dylan un po' meno frastornato avrebbe iniziato subito a capire che dietro questa contraddizione c'era qualcosa di strano -doppiamente strano, anzi: perché a quel punto vuol dire che è lo stesso dottor Pears a volere il ritorno di Luc... ma a quale scopo?