Cravenroad7

stupenda, io preferivo moooooooooooooooooooooooooooooolto di più il vecchio mari, anche se ora non è per niente male, ma prima era un'altra cosa. Stupendi i disegni

Storia: 8
Disegni: 10
Copertina: 8

Votato Ottimo (per me è un 9).
Una storia a mio giudizio molto ambrosiniana, quanto a tematiche (seppur percorrendo altre strade, infatti, pure qui c'è il tema del doppio).
Dei disegni a mio giudizio molto ambrosiniani.
E siccome a me Ambrosini piace da matti...

La storia è molto buona, soprattutto per il momento di uscita. Ma io non l'ho Travata quel capolavoro indiscusso che molti dicono. Ci sono scene toccanti, trovate geniali e colpi di scena à la sclavi, ma manca l'atmosfera. Non so come spiegare, forse è anche colpa di un mari secondo me acerbo.
8

Mari.. acerbo? Se mai è dopo che l'hanno "castrato".

Allora, non sono un esperto di mari in quanto non mi piace molto. Però in questo albo mi è parso un po' confusionario in alcune tavole. C'è anche da dire che ho letto un oscar mondadori stampato abbastanza male.

Questo numero è epocale.

Mi vergogno dei miei passati giudizi su quest'albo. Perdonatemi.

Questa è la sensazione che hanno avuto purtroppo molti altri lettori, costringendo indirettamente il buon Nicola a rendere più accessibile il suo tratto. A me invece questo Mari prima maniera, ermetico, evocativo, piaceva da impazzire.

Magari crescendo e leggendo altri DyD cambierò idea, sono un lettore acerbo
C'è da dire che il Mari moderno me gusta ancora meno di questo...

Sono rimasto sconvolto quando ho letto le sue prime storie su Nathan Never. Aveva un altro stile ancora!

Io, avendolo letto prima su Nathan, sono ancora allibito dal confronto... e più passa il tempo più ci perde.
Roba coma Vampyrus o L'Undicesimo Comandamento, rifatti per Dylan, sono da u(r)lulo prolungato di durata settimanale per l'arrapamento visivo .
Da far sembrare quello attuale un mestierante in pantofole al tramonto, con molto talento, ma troppo castrato verso il "lineare".

ALOHA NED MACE

I numeri intorno al decimo anno sono a dir poco strepitosi, e questo è uno dei più belli per qualità disegni e intensità storia, non lasciatevi ingannare dal trito cliché che limita le perle ai primi 50 albi.

Il Mari di Phoenix irripetibile! Insieme alla mini Serial Killer raggiunge il suo apice grafico artistico, ahimè, del tutto perso oggigiorno.

phoenix
albo storico da TOP TEN, un MARI irripetibile, astruso, incompreso, bellissimo, uno dei miei disegnatori preferiti
la versione dylaniana di "vertigo" con una sua propria iconografia, potente: la carrozza della morte, gli inquietanti ronzini, il camion killer, la fiat seicento...
che strano, stavolta una colonna sonora jazz (miles davis...) e non il maledetto metal....
dico che strano perchè lei che scappa nella foresta in vestaglia, inseguita per viuzze dal demoniaco cocchio, è un'immagine davvero gotica, dark, metal
come nelle migliori storie, i sapori sono tanti e nessuno prevale sull'altro in un amalgama perfetto
il mal di vivere non prevale sull'ancestrale paura della morte...
copertina buona
CAPOLAVORO ASSOLUTO

voto 10

Non sono rimasto colpito in positivo come altri dopo aver letto questo albo. Ma il mondo è bello perché è vario!
Non impazzisco per i disegni di Mari.
Riguardo la storia la trovo molto confusionaria, necessita una seconda lettura. I personaggi sono tutt altro che indimenticabili. Sin dall'inizio sentivo qualcosa di strano che non andasse, la sentivo caotica e frettolosa, questa impressione è continuata ad esserci con l'arrivo dell'uomo.
Per carità il soggetto alla base riguardo le identità è buono così come la morte.