Cravenroad7

Il Diavolone multi appuntito mi ha sempre fatto schiantare! Ironico e auto ironico! Consapevole che per le proteste sul senso di peccato c'era da convocare i Piani Alti, non lui e che con trenta denari, Giuda aveva ben poco da ballare. Storia ripresa con "La quinta stagione"; "Il gigante" e in parte con "Per un pugno di sterline".

Poi purtroppo i filler sono aumentati di brutto. Già con No Prayer for the Dying ne abbiamo almeno cinque (se non di più: per mio gusto personale "risparmio" pezzi come Mother Russia e Tailgunner), mentre con il successivo almeno sei o sette (alcuni orrendi, tipo the Apparition), dato che è un disco che si regge su quei quattro/cinque brani.

Dopo 7th Son non ricordo una canzone, una. E comunque erano decisamente meglio nell'era Di Anno, soprattutto quando parlavano di maniaci sessuali che si masturbavano dietro le siepi, o di serial killer nella metropolitana.

Concordo. Fenomenale Dickinson ma i primi due dischi non si battono.

dopo the soundhouse tapes sono finiti

Mi gioco il tutto per tutto: io amo l'era Blaze!

Io ho ascoltato per anni e fino allo sfinimento gli album con il primo Dickinson (da number of the beast a fear of the dark), poi i gusti cambiano e adesso prediligo di gran lunga il sound più grezzo e la voce di Di'Anno.
Ma com'è che da Golconda siamo arrivati qui? Per via che in Golconda c'è la band metal nel locale? Mi son perso un pezzo, devo tornare indietro di qualche pagina..

Anche io alla fine gradisco molto di più il periodo Di'anno... più vicino ai miei gusti degli ultimi 20 anni. Da ragazzino ero invece più fase dickinson, che ci mancherebbe non disprezzo, ma è lontano assai dalle mie sensazioni musicali odierne e alla musica che mi trovo a suonare io stesso con miei affezionatissimi compagni di ventura musicali.

Eheh ma no, niente... ci siamo persi in simpatiche digressioni musicali

Comunque è vero... l'era Di Anno è imbattibile: due dischi, due capolavori (eternamente riconosciuti dalla critica come tali e idem dal pubblico). Ottimo The Number Of The Beast e buone alcune cose venute dopo (Powerslave, per dire).

Io continuo a seguirli e qualsiasi mio commento sarebbe di parte, dato che anche l'ultimo The Book Of Souls mi è sembrato gradevole (alcuni pezzi sono molto interessanti: The Red And The Black, If Eternity Should Fail, Speed Of Light su tutti). Ma parlo da fan dei Maiden.
Chiaramente la doppietta Di Anno resta ineguagliabile

P.s. @Keanu, parlando da fan neanche i dischi con Blaze mi sono dispiaciuti. Ma ha fatto ancora meglio nella sua carriera da solista, sfornando dischi davvero molto, molto belli che meriterebbero almeno un ascolto

Adoro anche i suoi dischi da solista, io e lui siamo proprio sulla stessa lunghezza d'onda. Senza nulla togliere a Bruce,o a Paul, il periodo Blaze è quello che ascolto di più quando mi viene voglia di revival Maiden, quello in cui mi riconosco di più. Come bravura, ovviamente direi Bruce, Paul, Blaze. Come pelle d'oca, per me, oggi, Blaze, Paul, Bruce.
Per me, dopo Brave New World, solo maniera e (quasi) zero emozioni.

Aspettavate la mia insulsa recensione per parlare in 20 messaggi di Metal e affini?
Anche a me ha sempre dato fastidio il gusto musicale di Dylan...
Io sono un progger principalmente, e ho apprezzato solo le citazioni a Crimson, Floyd o simili, mentre non ricordo mai citate le mie band del cuore come i Supertramp, i Beatles o l'Alan Parsons Project
La migliore citazione musicale che ricordo, a memoria, è Fragile di Sting nel Canto della Sirena... Ne fu molto colpita la mia fidanzatina degli anni 2000 quando le prestai il Dylandogone N 5

No, in realtà aspettavamo il commento del buon @Kramer (p.s. grazie: la tua mini recensione è stata il pretesto per un'interessante discussione) ma fa lo stesso
Anch'io ascolto prog, ma a parte un po' di roba straniera (ELP, Yes e altri) non so per quale ragione preferisco il settore italico: Metamorfosi, Museo Rosenbach, Goblin, Area, Banco, Biglietto Per L'Inferno...

P.s. magnifici gli Alan Parsons Project



In effetti c'è tanta maniera: ma forse dopo Dance Of Death (che rimane, a mio parere, l'ultimo classico). Diverse le trovate in quel disco: dal pezzo totalmente soft (Journeyman) alla title track che parte quasi folk, e a un certo punto impenna alla grande. Poi c'è anche un gustoso brano scritto da McBrain.
Dopo questo i dischi sono diventati forse più stereotipati/brodi allungati. Anche se mi piacciono, dato che sono un inguaribile "maideniano"

Hai citato molti gruppi per i quali vado pazzo...
Addirittura i Metaforfosi col loro unico album...
Ho sintetizzato con 3 o 4 band, che poi pur essendo più Art Pop Rock che progressive in senso lato, raggiungono il mio massimo gradimento, poiché da sempre sono affascinato dalla perfezione nei film, dischi, e libri, e proprio i Supertramp come i Genesis come il Project come gli Yes, sono riusciti a confezionare album perfetti come Close to the Edge, Crime of the Century, Sellimg England by the Pound, Turn of a Friendly Card (che dovevo andare a vedere quest'estate a Roma a Luglio, dannato Covid)...
Ottime le band prog nostrane, e anche quelle proto-beat...
In effetti un certo genere gotico-prog, tipo quello di Goblin, Oldfield o Wakeman, sarebbe stato più appropriato su Dylan Dog, ma tant'é...
GOLCONDA!

ammazza io che pensavo di essere l'unico riccardone di craven road...

comunque non contesto il contesto storico, in cui è (quasi) inevitabile che si parli di metal... o di punk...

il prog è più adatto per il fantasy tipo un mondo sconosciuto anche se ad esempio THE LAMB è molto "dylaniano" non a caso friedkin ci aveva messo gli occhi sopra

Eh, i Metamorfosi hanno fatto diversi album, mi sembra quattro (personalmente ho sentito giusto Paradiso e naturalmente Inferno che rimane il loro apice ). Gli altri gruppi che citi (Supertramp, Genesis, Alan Parsons Project) sono tutti eccellenti: personalmente tra questi gruppi quelli che ho ascoltato con più attenzione sono gli Alan Parsons Project, che dall'inizio in salsa Poe (Tales Of Mistery And Imagination) non hanno sbagliato un disco
Comunque ho prestato molta più attenzione ai gruppi prog italiani, che spesso ti tiravano fuori uno/due album ma stratosferici!
E... in effetti si... certi gruppi prog, magari proprio alcuni italiani come i Rosenbach o i Biglietto Per L'Inferno, sarebbero stati perfetti da piazzare come ascolti abituali dell'indagatore