Cravenroad7

Purtroppo è la questa la scelta editoriale, per ovvie questioni di vendite. Un po' come pescare con le bombe a mano, qualcosa prendi di sicuro. In questo caso il multiverso è anche una scelta "artistica" del curatore, che da un lato cerca di accontentare il pubblico più vasto possibile, dall'altro tiene su i numeri delle vendite ed infine"crea" un'ottica marvelliana, dove un personaggio è giovane vecchio morto redivivo e tuttecouse. Al lettore viene probabilmente richiesto di tenere i vari possibili mondi in camere a tenuta stagna... tranne quando gli viene chiesto il contrario!!!
Detto questo non sono un grande estimatore delle uscite a valanga, ma se devo proprio scegliere preferisco siano mondi separati in cui non succede che se mi perdo uno speciale poi non capisco i retroscena sulla regolare ecc...
Più che troppa carne al fuoco mi sembra ci siano troppi fuochi e la carne scarseggi.

V

non c'entra niente il multiverso qui, è una storia del dopo 666 o di un dopo meteora poi abortito.

In effetti...
Comunque penso che Valla parlasse più in generale: quindi Dylan OldBoy un universo, Dylan Speciale altro universo, Dylan Regolare altro universo ancora...
E passiamo a @Valla

Grazie del tuo intervento: tra l'altro ho trovato gustosa ed azzeccata l'analogia con la pesca a base di bombe: in questo caso magari non distruggi l'ecosistema-lettore ma quanto meno lo disorienti (e non so davvero se è una scelta editoriale disorientare per "pescare" possibili fruitori).
All'epoca (un'epoca molto lontana) avevamo Sampei al timone, qualcuno che pescava "di fino" scegliendo accuratamente la canna, l'amo, l'esca, le condizioni metereologiche, il fiume giusto dove pescare. Oggi abbiamo chi sganciando bombette (termonucleari) pretende di acchiappare qualcosa. Personaggi che, passando ad un'analogia golfistica, pretendono di beccare la buca non con un Wedge o un Putter, ma con un Gatling. E sparando centinaia di balle ovunque, ci si aspetta che una vada a segno.
E allora giù con serie tipo "Dylan Dog Easy Rider" (per "acchiappare" quelli che amano le moto), "Dylan Dog Ama Il Prossimo Suo Come Se Stesso" (per sintonizzarsi con quelli dell'azione cattolica), "Dylan Dog Contro L' Indirizzo Maledetto, Ovvero La Maledizione Di Craven Road 7" (per continuare la politica Dividi Et Impera), "Dylan Dog Vs Zodiac" (non il serial killer - ssè, magari - ma gli orologi. Così intercetta anche i fanatici di orologistica)...
E nel mentre il nostro si spezzetta in tremila Dylan Dog diversi, calati in tremila realtà diverse, tutte pretestuose.

tirando le somme, tutti questi autori coraggiosi incoraggiati a mandare sceneggiature audaci a pacciugONI dove sono finiti?. possibile che non ce ne sia stato uno capace degno di essere pubblicato. ai testi leggo sempre i soliti nomi dell'era ONI1.

Vero vero vero. Dovrei leggermi il ciclo della meteora per esserne sicuro, ma mi sembra che il 666 sia una risposta alla non proprio riuscita del ciclo precedente, il che crea a sua volta un precedente, in cui si può alla bisogna cancellare il recente passato creando un nuovo presente, ogni volta che sia necessario. Il che è probabilmente lo scenario peggiore.
Per quanto riguarda strettamente il CF in esame
In una storia one shot, è una confusione tollerabile.

V

Bella domanda...

V

sono piu' daccordo con skeletor ,
perchè gli altri universi lo speciale , la serie regolare , old boy sono riconoscibili ,
questa storia del color casca giu' dal pero ,

o forse pure gli autori non ci capiscono piu' niente non si sa chi c'è chi non c'è ,
chi è in pensione , chi è tornato chi è morto.
non puo' essere paragonata ad un pianeta dei morti del color fest passato perchè era chiaramente distaccata dal resto.
Questa no , è un misto.

Anch'io mi trovo d'accordo con Skel.
Chiaramente se tirano fuori tremila realtà alternative prima o poi si rischia di fare confusione.
Meno digressioni alternative, meno variazioni sul tema possono permettere ai vari autori di avere idee decisamente più chiare.
E non rischieremo, così, in una delle prossime storie, di ritrovare insieme il Dylan senza barba con Gnaghi e Osmond.

esatto, nelle altre collane sai dove ti trovi, in questo albo no...

Per fortuna se lo chiedeva chi scriveva/curava la testata. Che riusciva sempre a farti capire il senso di uno stravolgimento occasionale contestualizzandolo.
Ora è un continuo ed involontario "trova l'incongruenza".

Ciao ragazzi.
Allora, sul fatto della , ho sperato per molte pagine che fosse un elemento voluto e funzionale alla storia. Avendo visto che ci avevo un pochino creduto (anche se ovviamente appena l'ho vista ho pensato subito... vabbè lasciamo stare).
E poi scusate era fin troppo scontato accorgersene, stiamo parlando proprio di questo periodo.

Per il resto abbastanza d'accordo con molti di voi. Parte bene ma cala un po' alla fine, e il lato grafico è spettacolare.
Poi sono rimasto leggermente disorientato da subito, appena ho visto .

Ciao

@Mitico Roi

Anche io pensavo che la questione delle date sfasate fosse un "varco" (o bluff) per qualche dimensione parallela, ma in realtà trattavasi di non sequitur casuale a cui è seguito soltanto un parallelo aumento delle dimensioni delle mie gonadi... appese...



Più che altro a me sembra che mentre si attizza il fuoco, la carne fresca è finita inscatolata da un'incongruenza dietro l'altra. Segno di continui ripensamenti, improvvisazioni, incomprensioni, s-coordinazione, mala-comunicazione tra gli autori ed il lavoro in corsa che snatura - per imposizione del Sommo - i parametri del Dylanverso alla bisogna creandone altri tarocchi onde conseguirne un pizzico di clamore mediatico in più. Tutto molto professionale, eccome...

Mi metto proprio nei panni (imbarazzanti) di un autore ai testi: quando devo cominciare a concepire, e quindi scrivere, una storia PER Dylan, di quale razza di Dog si tratta? O si tratt-erà, visto che finché me la pubblicano chissà che cashpita è successo al personaggio ed il suo mondo nel frattempo, mentre saltella un parametro dietro l'altro per far posto a qualche altra trovata da baraccone, o ri-disposizione dei personaggi/loro rapporti nel diorama personale del Capopopolo Nerd dei Fanfictionisti.
A mio vedere questo crea solo Caos - ecco dove Regna, eureka! - una spersonalizzazione delle testate in mille rivoli che auto-assolvono la loro disorganizzazione incongruente di massima, oltre che la solita confusione nel lettore che si affaccia al prodotto in sé, perché prima di consumarlo serve una bussola satellitare per capire in che posizione dylan(ec)centrica si trovi.

E poi mi insospettisce parecchio che questo albo presenti 94pp di tavole. Segno probabile che la sceneggiatura originale NON fosse per un CF (96pp, qui colmate con 2 di bozze) ma per qualche inedito post-meteora od OldBoy riconfigurato con Rania e Carpy. Senza contare che anche Simeoni magari le idee tanto chiare non le ha già di suo, e quindi aveva un'altra concezione de ritorno di Bloch, di Groucho, etc...

ALOHA EDIZIONE LIMITANTE

Concordo in toto con RKC. Il color fest è visto come sperimentazione pura e quindi zero paletti sui ruoli dei personaggi. Può essere premeteora, post meteora (anche se il buon Wolk direbbe che è solo meteor-ismo). Di conseguenza non mi faccio domande particolari su ciò che accade sul CF. Abbiamo visto Dylan anche ambientato in altre epoche. Mentre invece giusto è fare i cavilli sulla regolare dove tutto dorebbe essere in continuity e quindi ci sta ad esempio la critica di tanti sull'omicidio di Sybil.

E' chiaro che questa scelta può essere sia una grande libertà ma anche una grande comodità perchè non c'è bisogno di tenersi legati a lacci e laccetti. Per questo motivo, così strutturato il Color Fest, può tranquillamente ospitare ogni tipo di storia (pre meteora,post meteora). Ed è un grande vantaggio per l'editore che può tranquillamente "spostare" materiale da una testa ad un' altra. Non ci vedo nulla di male, in fondo la Bonelli deve vendere e trovare un equilibrio tra i racconti che ha pagato e magari non ha pubblicato e i nuovi racconti.

era una storia per la serie regolare, tutte le lunghe del color fest lo sono. vengono colorate nel momento che si decide di metterle nel color. finitela di dire che è un dylan alternativo, non lo è.

La sperimentazione è se mi trasformi Bloch in un orso, come nel CF precedente .
Non se non sai come inserirlo, COME CONTESTO INTERNO alla normalità... e lo fai sovraintendente con Groucho ancora (o di nuovo) in attività, lontano da Wickeford, e Rania sempre tra i piedi.
Questo è un NON-CONTESTO buttato in vacca, una cantonata da cioccolatai, mica un esperimento, che magari potrebbe avere successo come il Dylan fanta-apocalittico del PdM di Bilotta a suo tempo, nato proprio da una variabile impazzita (e molto apprezzata) sul CF stesso.

Questo castigo delittuoso di/per Simeoni non è sperimentazione, alibi per i cialtroni, ma scoordinamento editoriale nelle tempistiche, dal suo concepimento al momento scelto per la stampa.
Che sconfessa ampiamente una (sedicente) ricombinazione delle policies intraprese dal Sommo per manomettere DD ed il suo mondo onde trarne qualche vantaggio di visibilità... ritorcendosi alla fine contro gli autori stessi, di disorientamento in scompenso...


DOVE ERO RIMASTO? AH...LOHA