raffa ha scritto:
Sul necroflaming di Keanu invece per me pollice verso, l'hai presa troppo sul serio, manco avesse fatto una dichiarazione giurata in tribunale. A parte la stranezza di rispondere a un post del 2005, hai idea del contesto di un post scritto da un avatar su un forum nel 2005??
Non intendo assolutamente nè giustificarmi, nè fare un passo indietro, ma eventualmente solo chiarire: sul contesto mi pare ci sia poco da dire, anche perchè contesto non ce n'era: il post della Barbato è stato il primo su questo albo, dopodichè ho cercato di leggere le altre pagine e non mi è sembrato di aver trovato altre tracce di post dell'autrice, e solo dopo essermene accertato ho scritto il post. Sul contesto ha scritto tutto la Barbato stessa spiegando mi sembra nel migliore dei modi il casus belli con Marcheselli. Per quanto riguarda l'averla presa troppo sul serio, mi pare di capire dal post della Barbato che è lei ad averla presa sul serio, visto che ha considerato lesivo della sua dignità di autrice il qui pro quo creatosi con il curatore dell'epoca. Lei ha fatto una dichiarazione programmatica, addirittura una smentita, quindi, secondo me, una cosa abbastanza seria, a cui non mi sembra fuori luogo rispondere in maniera altrettanto seria. Per quanto riguarda la stranezza di rispondere a un post di 15 anni fa, è presto detto: la mia non è una risposta all'autrice, anche se lo può sembrare. Invece è semplicemente la mia opinione su questa presa di posizione dell'autrice, non pensavo certo che si rifacesse viva apposta per rispondere a me. Mi sono riferito a lei come mi riferisco all'attuale curatore della testata, cioè senza pensare che arriverà una risposta. Se dovesse arrivare, certo non mi tirerò indietro.
Per quanto riguarda gli "attacchi" più personali, non ho detto niente che non si arguisse dalle stesse parole della Barbato: le ho dato implicitamente della pennivendola (scrivendo "da quale pulpito"), perchè lei stessa ammette, e non solo in questo post, che "si deve lavorare per vivere", e mica c'è niente di male, ma almeno non critichi il più grande scrittore italiano se di mestiere si scrive "Medusa" (che lei stessa ammette farle schifo!), e dai!
L'altra parola forte che ho usato è "imbarazzante", e anche qui mi sembra che non ci sia altro modo per definire una SCRITTRICE con una certa fama che (SE, e dico SE, l'interpretazione corretta è la seconda) porta avanti lo stereotipo dei Promessi sposi come romanzo palloso. E allora, via, l'Inferno di Dante è divertente, invece il Paradiso è noiosissimo, D'annunzio si è fatto togliere due costole, Leopardi è uno sfigato, e via di seguito con i bignami dei bignami.
Infine, l'ho scritto proprio nella prima riga: è stato impossibile per me non commentare, un impulso irrefrenabile contro (delle due l'una) questo umorismo becero e banale degno di JAX, oppure una dichiarazione infelice (e dannosa, visto che immagino tantissimi studenti visitano questo forum) contro uno dei più grandi (secondo me il più grande) scrittori italiani.
A parte questo, inserirò la parola necroflaming, che non avevo mai sentito, nella mia lista di parole negative ma fighissime e, così come non avevo scritto mai niente su questo tono finora, sono quasi sicuro che non ne scriverò più in futuro perchè non è mia abitudine.
De hoc satis.
Va da sè che, come dico da sempre, ogni critica è sempre ben accetta.
Confermo che non ho un parere su questo albo, anzi sono molto curioso di leggerlo, anche perchè ogni anno con i miei alunni faccio sempre una panoramica sulle pestilenze nella letteratura, e utilizzo Dylan sempre con grande piacere.
E invito tutti a rileggere i Promessi Sposi, che è un libro semplicemente incredibile. Per dare un'utilità a questo post, vi aggiungo un'altra citazione del sommo, una delle mie preferite, ahimè adattissima al momento che stiamo vivendo:
"Ma noi uomini siamo in generale fatti così: ci rivoltiamo sdegnati e furiosi contro i mali mezzani, e ci curviamo in silenzio contro gli estremi: sopportiamo, non rassegnati, ma stupidi, il colmo di ciò che da principio avevamo chiamato insopportabile".
Ecco, di queste perle nel libro ce ne sono duemila, tutte da scoprire.