Cravenroad7

Il Maxi si apre con la curiosa copertina di Andrea Accardi. Un Dylan in sola giacca rossa divelta tra lupi in bianco e nero. Gli storici lettori di Dylan Dog non potranno che accostarla alla trilogia della licantropia di Sclavi e Montanari&Grassani: "Le Notti di Luna Piena", L'Ultimo Plenilunio" e "Il Capobranco".

"Rosso Come il Sole, Caldo Come il Piombo": titolo discutibile, ma la saga di De Gregorio prosegue senza mai annoiare. Pure Piccatto e soci si adattano bene a questo palcoscenico western dell'aldilà. Dylan Dog non sfigura tra i pistoleros. Non sarà qualcosa di eccezionale, anzi, l'escamotage per riportare il nostro tra in non-vivi è tirato per le orecchie, ma le storie con Sisco sono scritte bene e non annoiano. Ininfluenti i cameo di Groucho. Per i Maxi è già tanto.

"Il Silenzio del Lupo" ricorda molto la celebre trilogia cominciata in Germania e persino "Il Sogno della Tigre". I faccia a faccia tra Dylan e i lupi sono dei bei deja vu. Specie la scena in cui sta nel maggiolone. L'idea di 94 tavole senza baloon a me è piaciuta. La storia si fa apprezzare anche per l'ottimo lavoro di Francesca Zamborlini. Davvero brava nel suo ricordare molto Ambrosini. Andrea Cavaletto cerca sempre di stupire il lettore e questa volta ci riesce. C'è Bloch, altrimenti questa storia sarebbe stata perfetta per la serie regolare.
Restano interrogativi che non hanno obbligatorietà di risposta.

Si omaggiano tutte e tre le storie della citata trilogia. Il finale a "Il Capobranco" è quasi commovente.

Rosso come il sole, caldo come il piombo
Di solito non ho problemi con horror con una vena leggera, avventurosa o quanto meno fuori schema. Non le amo, non sono il mio genere preferito, ma le sopporto. Questa però va al di là di tutto ciò.
Come storia di Topolino quindi avrebbe funzionato alla grande: parlo soprattutto per i dialoghi e per gli aggettivi usati (zucconi?). Mancava un "arciderbolina" e avremmo avuto un capolavoro del genere. Ma anche a livello di personaggi e di ritmo non ci spostiamo da quell'atmosfera.

Il Silenzio del Lupo
Questo è il tipo di sperimentazione che cerco, che ammiro e che adoro (quando riuscita). Senza dialoghi si è riuscito comunque nell'intento di creare un'atmosfera coinvolgente e struggente, raccontando con immagini una storia piena di pathos. Ottimi disegni che rievocano però la fase odierna di Ambrosini. Al di là di questo, sono molto evocativi e imprescindibili.

L'uomo e la Bestia
Classica nella presentazione e nella realizzazione, godibile e veloce. Un racconto horror senza fronzoli ma anche senza guizzi.
Disegni molto belli, ma anche qui ho avuto un deja-vu con lo stile di Tacconi (disegnatore che ammiro molto).
Ultimamente in tal senso sto vedendo molti disegnatori che si "rifanno" in qualche modo ad altri storici, riuscendoci bene, ma presentando così uno stile derivativo.

Il Silenzio del Lupo, presentata come storia unica per esempio in un colorfest, avrebbe avuto più attenzione (quella meritata), rispetto a quella che ha avuto condividendo lo spazio con altre due decisamente inferiori. Ma mi rendo conto che sarebbe stato un'azzardo con l'azzardo e credo che la casa non avrebbe avuto riscontri positivi, quindi l'unico modo per presentarla era senza dubbio il Maxi.
Rimane così l'unica degna di nota di questo Maxi Old Boy (L'uomo e la bestia, anche se gradita, rimane appena sopra la sufficienza) di qualità molto altalenante.

Il fatto che questa pubblicazione sia un calderone dove smistare storie vecchie o che non si adattano ad essere numeri della serie regolare me lo sottolineato il fatto che due di esse sono a tema licantropia e un'altra completamente di altro tema.
Ma questo già si sa, è un dato di fatto, quindi alla fine ben vengano questi "albi" che se non pubblicati nel Maxi non vedrebbero la luce.

Molto bella la copertina (@IlMale: quella non è la giacca ma la camicia strappata), e livello di disegni molto è anche se, come detto, lo stile di due delle tre storie rimandano ad altri disegnatori storici di Dylan Dog.

"L'Uomo e la Bestia" è una bella storia classica. Un horror senza troppe pretese con la giusta dose di violenza e azione. Ci vogliono sceneggiatori come Marzano. Dylan che prende a sberle l'odiosa moglie di Lord Bellamy vale il prezzo del Maxi.

Storia gustosa seppur banale. I disegni di Andrea Chella aiutano, anche se lo stile troppo superficiale nei campi lunghi non giova. Deve migliorarsi il ragazzo, ma il talento c'è. Vedere visi quasi scarabocchiati non fa piacere, indipendentemente dalla licenza artistica del fumettista. Chella però è un disegnatore che si addice benissimo all'universo Dylan Dog.
Tutto sommato un discreto Maxi, decisamente migliore della media delle ultime storie della serie regolare.

Rosso come il sole,caldo come il piombo

Seconda parte dell'annunciata trilogia,questo capitolo si "muove" a fatica e arranca verso la conclusione.Tutto molto forzato,per quanto leggero,deboluccio,e senza mai riuscire nel suo tentativo di intrattenimento di grana grossa.Francamente non necessario.Ma...

Il silenzio del lupo

Apprezzabile l'idea,indubbiamente.Va bene sperimentare,e ci vuole una certa padronanza narrativa per fare a meno dei dialoghi.Realizzazione discreta,che inizia a mio modo di vedere bene...ma e' altalenante,non riuscendo a mantenersi vibrante per tutte le pagine della storia.

L'uomo e la bestia

Vicenda classica per Dylan Dog.Niente di originale,ma fatto con discreto mestiere.Tutto prevedibile,ma con un ritmo discreto e qualche caratterizzazione secondaria apprezzabile,pur senza gridare al miracolo,si arriva alla fine senza sussulti e senza fatica.

Un maxi trascurabile,niente da ricordare.

Recuperato solo adesso grazie al servizio arretrati...buono che oltre i 50€ non si pagano spese di spedizione un po' meno che paghi l'albo al prezzo attuale...costava 6,90 in origine, l'ho pagato 7,90...pazienza...


Comunque una lettura piacevole, una bella distrazione in questi giorni da "recluso".
Simpatica la prima storia, bella atmosfera ...una volta ogni tanto ci può stare. Peccato per i disegni non proprio di mio gusto.

Riuscito l'esperimento della storia "muta" , molto chiara e comprensibile nonostante manchi di dialoghi, non era semplice, complimenti.

La migliore a mio parere è la terza storia, molto classica e vecchio stile ma con situazioni e dialoghi ben riusciti. Mi sono divertito leggendola.

Nel complesso un voto accettabile.

Perdonami l'OT, ma prendendo gli arretrati mettono ancora il bollino con il prezzo maggiorato?
Giusto per curiosità... Complice ebay non ordino un arretrato alla bonelli da un paio di decenni

Sì, ho notato tutto proprio per via del bollino.

ah quindi l'aumento è retroattivo... che brutta furbata...