Cravenroad7

quale indiscrezione? Quella dei dischi volanti?

cmq dai IMO Brad in una vignetta tipo seconda di pag. 38 ricorda molto dylan, soprattutto per come è vestito!!!! deformazione professionale di brindisi? [8D]

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Vi prego, misurate tutto ciò che è misurabile e rendete misurabile anche ciò che non lo è... la misura è il senso della vita (Galileo Galilei)
.....
Come si può uccidere un uomo che non può essere ucciso ? Non lo si uccide...lo si domina

Forse è stato Faraci a volerlo... Comunque quali indiscrezioni?

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La vita è ciò che succede mentre programmiamo il futuro...
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Strana malattia il razzismo: colpisce i bianchi, ma uccide i neri...
Albert Einstein
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Io voglio che Nessie esista!

Promuovo a pieno titolo Brad Barron e ho molta fiducia per i prossimi numeri.
Spoiler
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Ciò che aveva detto Tito in vari forum e interviste si è subito notato. Innanzitutto la "rottura della gabbia Bonelliana." La gabbia Bonelliana è formata da tre strisce da due vignette, che se non ricordo male, deriva dal formato a strisce che ha preceduto quello che adesso viene unanimamente chiamato il "formato bonelliano"
Sotto questo punto di vista notate la splash page a pagina 25, inusuale nei bonelli, anche se in dyd ad esempio credo sia apparsa due o tre volte (non chiedetemi dove pero' che non ricordo)
La rottura della gabbia è evidente anche a pagina 50, che come ci ha detto Tito è stato frutto di intensi scambi di opinione tra lui e Bruno Brindisi.
La trovo particolarmente efficace, trovo efficace l'idea dell'alieno posto al centro che mostra tutta la sua ferocia e determinazione, e gli altri personaggi intorno come se stessero vedendo uno schermo.
tito ci ha detto che è un momento non originale, ma è sicuramente innovativo il modo con cui questa scena viene rappresentata.
Altra tavola da vedere è a pagina 68, nella vignetta centrale Tito ha fatto notare come sia importante la forte verticalizzazione nella scena in cui un raggio demolisce un grattacielo (simbolo newyorchese). Credo che sia una citazione di Indipendence Day.
A quanto ho capito dal lungo discorso di Tito, anche molto complicato direi, cio' che è importante in Brad Barron non è tanto l'originalita' del tema, ma il modo in cui questa viene trattata e il punto di vista dell'io narrante (frequenti l'uso delle didascalie, per niente noiose) e il montaggio delle scene, che nella storia bonelliana non ha precedenti, i flashback e i relativi "falsi ricordi" che ne conseguono. Per questo motivo Tito ha coniato lo slogan "rinnovare nel rispetto della tradizione": sono tradizionali i temi delle invasioni aliene, è tradizionale la caratterizzazione dell'eroe bonelliano, ma innovativo il modo con cui viene rappresentata.
Assolutamente senza precedenti l'idea della telefonata della moglie di BB che si ricollega ad una tavola posta molto dopo.
Notate anche la struttura della pagina 63, altro classico esempio di rottura della gabbia bonelliana.
Tra le citazioni che ho notato ci sono "Il prigioniero" evidente, la psicopolizia di 1984 in grado di leggere nel pensiero e punire chi ha pensieri contro il grande fratello (in questo caso gli alieni), una bella citazione meno diretta tratta da Il pianeta delle scimmie. Nel film, nella scena finale si vede la statua della Liberta' sepolta, in BB si vede la statua della liberta'(altro simbolo neyorchese) con un braccio troncato, il braccio che contiene la fiaccola che rappresenta la liberta', ed avendo perso la fiaccola la statua perde il suo valore simbolico. L'invasione aliena quindi uccide gli abitanti di new York e ne uccide i simboli. Un incredibile, non so se voluta, analogia con il terrorismo di Osama Bin Laden.
Un'altra citazione di cui pero' mi sono dimenticato di chiedere conferma a Tito durante la nostra incursione nello stand Bonelli è il volto a pagina 7 della moglie di BB, che credo sia una citazione dell'artista della pop-art, Lichtenstein, il quale nei suoi quadri raffigurava fumetti visti come arte popolare, e che lui rielaborava senza fare nessuna trasfigurazione artistica e riproponendola cosi' com'era.
Comunque Tito ha detto che non ci saranno molte citazioni e che BB non è un fumetto citazionistico.
Una piccola curiosita' riguarda i dischi volanti: sono stati disegnati da Claudio Villa su un tovagliolo durante una cena. Tito si chiedeva come potessero essere rappresentati questi dischi dato che il classico disco volante non da l'idea di movimento, Villa ha ipotizzato un disco volante con una punta che quindi puo' dare l'idea della direzione presa durante il volo (su questo ci sarebbe da ridire dal punto di vista ufologico ma graficamente è un'idea efficace, e a me ricordano delle piante carnivore)
Sempre dal punto di vista dell'ufologia è notevole il fatto che Brad Barron sia uno studioso di vita extraterrestre dal punto di vista biologico. Questa "scienza" che studia la biologia aliena si chiama esobiologia ed è nata negli anni '50, si occupava di studiare eventuali forme di vita extraterrestri semplice (batteri) e successivamente adottata anche dagli ufologi per ipotizzare forme di vita piu' complesse e magari anche intelligenti.
L'ultima tavola come ci ha detto l'autore, in realta' rappresenta l'inizio della storia. E questo inizio è rappresentato dalla "vestizione" dell'autore che indossera' la sua uniforme (altro elemento bonelliano)
Quindi credo che questo possa essere considerato il pilot di una serie, come nei telefilm, come è successo anche con il numero 1 di John Doe che riprende la struttura di un serial televisivo.
Un pilot ottimamente riuscito secondo il mio parere. E' un albo che nonostante non si originale (la scena in cui l'eroe salta in groppa al mostro e lo uccide l'avro' vista un centinaio di volte), riesce a calamitare l'attenzione fino all'ultima pagina, ha un ritmo elevato e incalzante. Il suo primo piano di lettura, ovvero l'avventura, è riusciuto al 100%, per gli altri piani di lettura, come in moltissime opere moderne, l'autore consiglia una ri-lettura. BB è un fumetto che va letto, e subito dopo l'uscita dell'ultimo numero, va riletto nuovamente perche' in questo modo si scoprono nuovi particolari. Spero che non cada nella trappola "voglio innovare quindi faccio citazioni a destra e a manca e metafumetto". Ormai metafumettare non è piu' innovativo. A BB basta continuare con le premesse avviate nel primo numero: rottura della gabbia bonelliana, e montaggio con flashback e (?) flashfoward (analessi e prolessi si dice in termini narratologici)
Non credo di aver detto tutto quello che avevo da dire, anche perche' volevo rileggerlo ma oggi sto a pezzi) ma credo di aver detto parecchio. Non rileggo cio' che ho scritto, non mi va, ma spero sia chiaro.
Il mio consiglio è di acquistarlo senza preoccupazioni

mirco sarò sincero, da te mi aspettavo un commento meno entusiastico [:)]

...speriamo che un dei prossimi numeri sia disegnato da celoni!!

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...pensa ad una frase originale, pensa ad una frase originale...

azz volevo caricare un'immagine

A Roma Faraci ha spiegato a Mirco per una buona mezzora tutti i punti dell'albo! [:D]

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Napoleone, Il Sito: http://www.napoleone.3000.it
Napoleone, Il Forum: http://www.forumfree.net/?c=26913

Brendon, Cavaliere di Ventura http://www.forumfree.net/?c=36761

Sono contento e ........in fondo, sono convinto che la miniserie di BB possa continuare alla grande.
Io sarò un acquirente in più per casa Bonelli,
Complimenti.
Brindisi è un grande, guardate i particolari delle vignette, sono ben curati e lontani dagli stili di molte altre testate.
Grande Celoni.
Igo.

Bellissima copertina che credevo peggiore...
Bellissi disegni che credevo peggiori...
Bellissimo ciò che ho sfogliato della storia senza ancora leggerla...
Sono soddisfattissimo dell'aqcuisto, per ora...

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La vita è ciò che succede mentre programmiamo il futuro...
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Strana malattia il razzismo: colpisce i bianchi, ma uccide i neri...
Albert Einstein
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Io voglio che Nessie esista!

Comprato e letto: albo che merita i soldi spesi al 200% e passa...
PUO? CONTENERE
SPOILER
POCO
OBSOLETI
INDI
LATENTI
E
RINNOVABILI
Entro in casa e noto una nuova copertina baluginante vicino alla finestra dello studio dove i raggi fendevano l'aria come coltelli bagnati...
Mi avvicino all'albo, lo prendo come per soppesarlo a mano, lo apro e sento il dolce frusciare delle pagine che emanano un pungente odore di buono e di sapere...
Mi sdraio sul letto osservando la copertina che avevo mal giudicato in partenza e trovandola molto bella, apro l'albo e, dopo aver dato una veloce sfogliata alle pagine notando effettivamente disegni meravigliosi, mi soffermo sulla presentazione e sulla storia "Pulp Magazine" (che credo abbia scritto Faraci stesso)...
Essendo ora di pranzo ed avendo, quindi, poco tempo, mi limito soltanto ad una veloce sfogliata, inebriato da quell'odore tanto atteso, da quel frusciare tanto desiderato e da quel brillare della copertina tanto aspettato...
Ripongo l'albo nel posto che gli avevo preparato (spostando gli Stephen King in un posto non congeniale a mia madre, suscitandone lo stupore) e mi siedo ad osservarlo: poi vengo qui a scrivere il precedente commento...
Dopo pranzo, dopo qualche ora passata in Internet e dopo una nuova sfogliata dell'albo, lo prendo nuovamente e mi sdraio sul divano del salotto (per poi passare a quello della cucina dopo essere stato chiamato da un compagno di classe ROMPIPALLE (e scusate il termine) che non aveva niente di meglio da fare che telefonarmi per chiedermi i compiti mentre leggevo un fumetto che aspettavo da più di 80 giorni!!!!)...
Già dalle prime pagine, entro nelle volute, nelle spire che si snodano in questo nuovo universo di lettura a me poco noto, ma adesso congeniale...
Mi ritrovo a pensare come un personaggio che non pensavo fosse mio, mi ritrovo insolitamente ad AMARLO e quindi a parteggiare per lui in qualsiasi scelta, anche quelle che io non avrei adottato giudicandole sbagliate...
Già da subito (dalla telefonata a sua moglie), riesco ad affezionarmi in poche pagine alla famiglia, di cui si parla poco, ma che viene molto ben caratterizzata subito?
Poi si passa al punto di vista del personaggio, alla sua storia tortuosa ma ben tagliata ed al suo carattere forte, duro e puro che lo spinge ad azioni contro un popolo nemico molto più grande e forte di lui, ma meno furbo, forse, in un certo senso?
Pensavo che l?idea delle arene con i mostri non mi sarebbe piaciuta, ma da com?è stata raccontata l?ho letteralmente amata (anche se mi è sembrato forse un po? eccessivo che John Brown (o numero 22) perdesse la vita per una persona che poco conosceva)?
I Morb sono superiori, cattivi e calcolatori, freddi, ma contemporaneamente non capiscono un personaggio così duro, non comprendono perché si ribelli e perciò lo studiano ancora di più, spingendolo a desiderare la morte stessa?
Lui è forte, riesce a sopportare il ricordo e lo lavora come incipit di una ribellione futura, mondandolo a suo favore per l?uscita: riesce dunque a sfruttare l?occasione eccezionalmente offertagli di Ran-Kon a suo favore, scappando da quella prigione, aiutato anche da un uomo che (stavolta giustamente) s?immola per lui?
E? solo, però, solo contro tutti e contro tutto, perché gli alieni lo ucciderebbero e lo stesso farebbero alcuni umani per difendersi da un individuo pericoloso; è solo, ma vuole ritrovare ciò che ha perso ed ama (la sua famiglia), che gli è stata brutalmente sottratta da questo popolo bellico ed invasore, proveniente da un?altra galassia e conquistatore di altri pianeti?
Lui scappa e tu parteggi per lui benché non imiteresti mai i suoi comportamenti, forse spaventato dal ?custode? o dalle reazioni dei Morb?
Scappa dando inizio ad una saga quasi sicuramente fortunata, perché DEVE esserlo: un inizio migliore di questo non ci sarebbe potuto essere stato (ma esiste questo verbo?)?
Scappa e vorresti urlare da quanto ti ha ?messo in pappa? il cervello, infondendoti nuovi e bei propositi, stravolgendo le basi che ti eri creato in passato pensando come sarebbe potuta essere stata (di nuovo) la serie?
Le spire di questo serpente-Brad sono grosse e potenti, pronte a stritolarti in un contorto processo di lettura che ti tiene con gli occhi puntati sulle pagine ed il fiato tirato?
Dapprima si credeva che i Morb fossero stupidi (chi non l?ha creduto, all?inizio?!), ma si è imparato a conoscerli ed a (in un certo senso) odiarli dello stesso odio di Brad perché ci si è immedesimati con lui, anche se è completamente l?opposto di quanto siamo noi e di quanto faremmo noi...
Beh, sono pienamente soddisfatto di questo numero e critico chi non lo è?
Mi è molto piaciuto anche il passato bellico di Brad ed i suoi ricordi tristi e sconsolati perché lui HA fatto la guerra senza VOLERLA fare: tra fare e volere fare c?è molto di mezzo, in questo caso?
Ama la sua famiglia e vuole soltanto, dopo il suo passato d?azione e guerra, vivere una vita felice, forse banale, magari monotona e questo gli viene prepotentemente proibito, i suoi sogni vengono distrutti e ciò lo porta ad odiare più di ogni altra persona i Morb che, oltre ad averlo distrutto, hanno fatto sparire dalla sua vista la sua famiglia?
Non vuole scappare solo per la salvezza del mondo, ma, forse egoisticamente, per la salvezza di una parte di sé, sua moglie se sua figlia (anche se mi ero aspettato che scappasse per il primo motivo e non prevalentemente per il secondo) che se ne sono andati misteriosamente a causa di questa nuova invasione (sono spariti, insomma, o così, per ora, sembra)?
Si piantano, con quest?albo, le basi per una solita serie, puntando profondamente i picchetti per elementi base in futuro (il passato, la famiglia, il posto dove sparare per fare crollare le astronavi (belle, vero?), i Morb, il protagonista)?
Sono pienamente soddisfatto e per una ?recensione? (forse) più approfondita, rimando ad una seconda lettura?


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finalmente preso, a stasera la lettura...
Pietro ne hai 2 copie vero? [:)]

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"Non importa che tu vinca o perda.... purchè tu vinca!!" Vince Lombardi, coach dei Green Bay Packers, campioni NFL 1967 e 1968

Parere approfondito sui disegni: la rottura della gabbia bonelliana è piacevole e ben utilizzata e si alternano momenti di suspance ed azione assoluta, a momenti relativamente più calmi e riflessivi...
Le didascalie (idea che dapprima non avevo trovato congeniale), mi sono piaciute perchè accrescono l'ottica, il punto di vista della situazione con gli occhi di Brad, creando un rapporto lettore-personaggio che permette di vedere e pensare come lui...
Belli i flashback che caratterizzano l'albo spiegando meglio il passato del personaggio, chiarendolo, ma non rendendo comunque confusionario l'albo...
Molto bravo, quindi, Brindisi: mi è piaciuto...
Molto bravo anche Celoni nella copertina e nella pagina iniziale (che ho a colori come sfondo del desktop)...

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Strana malattia il razzismo: colpisce i bianchi, ma uccide i neri...
Albert Einstein
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<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote">Entro in casa e noto una nuova copertina baluginante vicino alla finestra dello studio dove i raggi fendevano l'aria come coltelli bagnati...
Mi avvicino all'albo, lo prendo come per soppesarlo a mano, lo apro e sento il dolce frusciare delle pagine che emanano un pungente odore di buono e di sapere...
Mi sdraio sul letto osservando la copertina che avevo mal giudicato in partenza e trovandola molto bella, apro l'albo e, dopo aver dato una veloce sfogliata alle pagine notando effettivamente disegni meravigliosi, mi soffermo sulla presentazione e sulla storia "Pulp Magazine" (che credo abbia scritto Faraci stesso)...
Essendo ora di pranzo ed avendo, quindi, poco tempo, mi limito soltanto ad una veloce sfogliata, inebriato da quell'odore tanto atteso, da quel frusciare tanto desiderato e da quel brillare della copertina tanto aspettato...
Ripongo l'albo nel posto che gli avevo preparato (spostando gli Stephen King in un posto non congeniale a mia madre, suscitandone lo stupore) e mi siedo ad osservarlo: poi vengo qui a scrivere il precedente commento...
Dopo pranzo, dopo qualche ora passata in Internet e dopo una nuova sfogliata dell'albo, lo prendo nuovamente e mi sdraio sul divano del salotto (per poi passare a quello della cucina dopo essere stato chiamato da un compagno di classe ROMPIPALLE (e scusate il termine) che non aveva niente di meglio da fare che telefonarmi per chiedermi i compiti mentre leggevo un fumetto che aspettavo da più di 80 giorni!!!!)...
Già dalle prime pagine, entro nelle volute, nelle spire che si snodano in questo nuovo universo di lettura a me poco noto, ma adesso congeniale...
Mi ritrovo a pensare come un personaggio che non pensavo fosse mio, mi ritrovo insolitamente ad AMARLO e quindi a parteggiare per lui in qualsiasi scelta, anche quelle che io non avrei adottato giudicandole sbagliate...
Già da subito (dalla telefonata a sua moglie), riesco ad affezionarmi in poche pagine alla famiglia, di cui si parla poco, ma che viene molto ben caratterizzata subito?
Poi si passa al punto di vista del personaggio, alla sua storia tortuosa ma ben tagliata ed al suo carattere forte, duro e puro che lo spinge ad azioni contro un popolo nemico molto più grande e forte di lui, ma meno furbo, forse, in un certo senso?
Pensavo che l?idea delle arene con i mostri non mi sarebbe piaciuta, ma da com?è stata raccontata l?ho letteralmente amata (anche se mi è sembrato forse un po? eccessivo che John Brown (o numero 22) perdesse la vita per una persona che poco conosceva)?
I Morb sono superiori, cattivi e calcolatori, freddi, ma contemporaneamente non capiscono un personaggio così duro, non comprendono perché si ribelli e perciò lo studiano ancora di più, spingendolo a desiderare la morte stessa?
Lui è forte, riesce a sopportare il ricordo e lo lavora come incipit di una ribellione futura, mondandolo a suo favore per l?uscita: riesce dunque a sfruttare l?occasione eccezionalmente offertagli di Ran-Kon a suo favore, scappando da quella prigione, aiutato anche da un uomo che (stavolta giustamente) s?immola per lui?
E? solo, però, solo contro tutti e contro tutto, perché gli alieni lo ucciderebbero e lo stesso farebbero alcuni umani per difendersi da un individuo pericoloso; è solo, ma vuole ritrovare ciò che ha perso ed ama (la sua famiglia), che gli è stata brutalmente sottratta da questo popolo bellico ed invasore, proveniente da un?altra galassia e conquistatore di altri pianeti?
Lui scappa e tu parteggi per lui benché non imiteresti mai i suoi comportamenti, forse spaventato dal ?custode? o dalle reazioni dei Morb?
Scappa dando inizio ad una saga quasi sicuramente fortunata, perché DEVE esserlo: un inizio migliore di questo non ci sarebbe potuto essere stato (ma esiste questo verbo?)?
Scappa e vorresti urlare da quanto ti ha ?messo in pappa? il cervello, infondendoti nuovi e bei propositi, stravolgendo le basi che ti eri creato in passato pensando come sarebbe potuta essere stata (di nuovo) la serie?
Le spire di questo serpente-Brad sono grosse e potenti, pronte a stritolarti in un contorto processo di lettura che ti tiene con gli occhi puntati sulle pagine ed il fiato tirato?
Dapprima si credeva che i Morb fossero stupidi (chi non l?ha creduto, all?inizio?!), ma si è imparato a conoscerli ed a (in un certo senso) odiarli dello stesso odio di Brad perché ci si è immedesimati con lui, anche se è completamente l?opposto di quanto siamo noi e di quanto faremmo noi...
Beh, sono pienamente soddisfatto di questo numero e critico chi non lo è?
Mi è molto piaciuto anche il passato bellico di Brad ed i suoi ricordi tristi e sconsolati perché lui HA fatto la guerra senza VOLERLA fare: tra fare e volere fare c?è molto di mezzo, in questo caso?
Ama la sua famiglia e vuole soltanto, dopo il suo passato d?azione e guerra, vivere una vita felice, forse banale, magari monotona e questo gli viene prepotentemente proibito, i suoi sogni vengono distrutti e ciò lo porta ad odiare più di ogni altra persona i Morb che, oltre ad averlo distrutto, hanno fatto sparire dalla sua vista la sua famiglia?
Non vuole scappare solo per la salvezza del mondo, ma, forse egoisticamente, per la salvezza di una parte di sé, sua moglie se sua figlia (anche se mi ero aspettato che scappasse per il primo motivo e non prevalentemente per il secondo) che se ne sono andati misteriosamente a causa di questa nuova invasione (sono spariti, insomma, o così, per ora, sembra)?
Si piantano, con quest?albo, le basi per una solita serie, puntando profondamente i picchetti per elementi base in futuro (il passato, la famiglia, il posto dove sparare per fare crollare le astronavi (belle, vero?), i Morb, il protagonista)?
Sono pienamente soddisfatto e per una ?recensione? (forse) più approfondita, rimando ad una seconda lettura?
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asty ti ha aiutato la mamma a scriverlo vero?[:D][:D]

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...pensa ad una frase originale, pensa ad una frase originale...

azz volevo caricare un'immagine

No [:D][:D][:D][:D]...

P.S. Per la cronaca, sono l'unico ad averlo letto in famiglia...


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strepitoso!!!!
mi è sempre piaciuto Faraci ma questa è veramenete una storia strepitosa!!! come asta mi sono subito affezionato anch'io al personaggio... una vaga somiglianza con Clooney si intravede... la storia mi ha preso subito, nemmeno con i più bei albi di JD mi sono trovato a dire con tale rabbia "ora mi tocca aspettare un mese diavolo porco!"... un Brindisi superlativo, grande Celoni in copertina (ma quella del 2 mi sembra ancora meglio)... Non sarà similissimo ma a me ricorda l'Eternauta... c'è soprattutto una domanda che mi frulla... perchè i Morb conquistano altri pianeti ? Forse per lo stesso motivo degli alieni di "Indipendence Day"?

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"Non importa che tu vinca o perda.... purchè tu vinca!!" Vince Lombardi, coach dei Green Bay Packers, campioni NFL 1967 e 1968

Si dice che lo fanno per misurare l'universo...

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