wolkoff ha scritto:
Ma qualcuno la compra alla fine 'sta roba, da "fumetteria"?
Senza contare, che secondo il Premier, da domani saranno chiuse tutte le attività commerciali non essenziali. Mentre le librerie? E le edicole, ci rientrano? E i tabaccai/ricevitorie che distribuiscono i giornali, oltre che i fumetti SBE? O dovremmo per forza andare al supermercato per trovare un po' di carta stampata?
ALOHA ME LO STAMPI SULLA CARTA DEL PROSCIUTTO, PLEASE...
Aldilà del fatto che librerie/fumetterie saranno vittimizzate da certe misure restrittive, non penso che la suddetta miniserie stia andando a ruba. Da che ho sentito, parlando con altri "dylaniati", sembra esserci un certo menefreghismo riguardo a questo Daryl Zed (poi, tra l'altro, questo forum è un micro-spaccato di un lotto di tot-possibili acquirenti, e, fossero rimaste anche quindici persone ad interagire con commenti/voti, il numero di commenti e voti alla miniserie in questione è decisamente basso, il che
potrebbe essere indicativo su scala maggiore). Del resto c'era da aspettarselo: chi compra per avere belle storie dubito che rivolga ancora la propria attenzione ad un patchwork di situazioni e personaggi rielaborati ad uso e consumo di un possibile attuale fruitore. Non ho letto i numeri a venire ma lo zero e l'uno mi sono bastati per farmi un idea riguardo al fatto che la miniserie è nient'altro che un'arlecchinata (in tutti i sensi, anche per la celebre favoletta che il costume di arlecchino è assemblato cucendo pezzi di stoffa presi da più parti) e non credo che dal secondo numero in poi possa essere diventato un pamphlet/bignami filosofico "ambrosiniano". Dunque spender soldi per una saga pulp spezzettata malamente, colorata e trattata in maniera posticcia come una pubblicazione di epoca post-bellica, che, tra l'altro concede al lettore 32 paginette scarse mensili
incapaci di saziare qualsiasi palato... non so quanto può essere nelle corde del lettore "standard". Al massimo certa roba è appannaggio dei collezionisti, quelli che avranno prenotato trenta copie a testa del doppio volume antologico 401+402.