Cravenroad7

Forum dylaniato
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#402 - Il tramonto rosso
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Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: Re: #402 - Il tramonto rosso
MessaggioInviato: gio mar 05, 2020 8:42 pm 
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Iscritto il: ven giu 27, 2003 10:00 pm
Messaggi: 3868
completamente d’accordo con wolkoff , una volta tanto ,
di che hai paura che il forum perde di omogeneità, che i topic non sono in ordine?
l’importante è che si discute , è già la seconda volta che lo dico ,
preferisci un forum ordinato ma vuoto ?


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 Oggetto del messaggio: Re: #402 - Il tramonto rosso
MessaggioInviato: gio mar 05, 2020 9:08 pm 
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Iscritto il: mer mag 04, 2011 3:00 pm
Messaggi: 2158
Ma è stato rrobertino a sovrapporre se stesso e le sue amenità con il prodotto Dylan Dog.
Quindi è impossibile parlare di uno escludendo l’altro.
I “contenuti” coincidono talmente tanto che non si è mai OT.

Le trame poi sono pure conosciute da trent’anni! Che c’è da sviscerare in un ricalco?

_________________
l tuoi noti "sarcasmo" e "voglia di flammare" non attaccano con me. (cit.)

Quindi, sgarbato Dear?
Sì, come al solito.
Sta dicendo cose assurde?
Per niente. (cit.)


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 Oggetto del messaggio: Re: #402 - Il tramonto rosso
MessaggioInviato: ven mar 06, 2020 12:50 am 
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Iscritto il: mer ago 16, 2006 3:07 pm
Messaggi: 381
Wolkoff, sei partito per la tangente tirando fuori dal mio intervento molto di più di quello che c'era. Io non mi "lamento della carenza di commenti sull'albo", ho detto qualcosa di un po' diverso. E tantomeno vengo "ogni mese a borbottare" la tal cosa. Se cerchi tra i miei messaggi noterai che è la prima volta che esprimo un pensiero del genere. Visto che sono iscritto dal 2006, mi pare una buona media.

Detto questo, davvero, le meta-discussioni su come bisognerebbe usare i forum sono ancora più soporifere dell'ennesima frecciatina a Recchioni, per cui ci terrei sinceramente a chiuderla qui.

(Tanto sospetto che Wolkoff ci terrà ad avere l'ultima parola, per cui anticipo già, caro Wolkoff, che te la lascio tutta, chi la dura la vince!)

_________________
http://www.buffalora.wordpress.com


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 Oggetto del messaggio: Re: #402 - Il tramonto rosso
MessaggioInviato: ven mar 06, 2020 2:03 am 
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Iscritto il: gio ago 20, 2009 12:26 pm
Messaggi: 6991
Località: Inverary 2.0
@Zara

:wink: Ti ho risposto in privato, perché non credo interessi a nessuno neanche la terzultima parola sul discorso. Per Nessuno ci stiamo attrezzando, ma di quello meglio non fidarsi... :wink:

PTV ALOHA

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Io no capito, io no capito

(anta baka?! [...] kimochi warui)


Ultima modifica di wolkoff il ven mar 06, 2020 2:39 am, modificato 1 volta in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: #402 - Il tramonto rosso
MessaggioInviato: ven mar 06, 2020 2:24 am 
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Iscritto il: dom ago 24, 2008 9:27 pm
Messaggi: 767
In "Il Tramonto Rosso" dobbiamo salvare l'ottimo Corrado Roi (anche se il suo Dylan barbuto non convince) e pure il giovane Francesco Dossena da una sceneggiatura iniziale anche carina, se fosse stata da Color Fest o Speciale, ma che non fa altro che disintegrare il personaggio Dylan Dog da serie regolare. Ovvio che nemmeno il bravo Gigi Cavenago.

Roberto Recchioni, dopo aver ammazzato Groucho, distrutto il personaggio Dylan, decide di rovinare anche la nemesi dell'indagatore dell'incubo, Xarabas. Ridotto a cattivo banalissimo, con un'autoironia dell'autore che non convince, ho letto dei dialoghi nella scena del Galeone davvero indecenti.

Xabaras non fa paura, ma fa ridere. Lo strano remake, che andrà avanti a quanto pare con "Jack lo Squartatore", toppa alla grande.

Anche Carpenter diventa un becero, manco fosse un leone da tastiera. L'aveva creato rigido ma professionale, ora insulta i disabili cazziato da Rania.

Dio mio che dialoghi! Capisco chi non compra più la serie regolare.


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 Oggetto del messaggio: Re: #402 - Il tramonto rosso
MessaggioInviato: ven mar 06, 2020 2:39 am 
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Iscritto il: gio ago 20, 2009 12:26 pm
Messaggi: 6991
Località: Inverary 2.0
[...]

Alors, dal momento che nel frattempo nessuno risponde al mio scottante interrogativo sulle chiappe in copertina, ed essendo il sottoscritto profondamente magnanimo nonché generoso di misericordia, passo a commentare qualcosa sull’albo in questione… sviscerando qualche punto nell’ambito delle “differenze”, per tener contenti anche quelli come Dear 8-) .

Parlare di spoiler mi sembra abbastanza ridicolo, visto che il 99,9% di noi sa come finiva il DD #1 originale di cui questo albo è un (ennesimo) sgonfio remake che abbisogna del doppio delle pagine, mentre il vero (auto)spoiler sul valore/contenuto dell’albo parte già dalla prima vignetta che molto sinteticamente archivia questa storia come un cumulo di:

Spoiler!
Immagine


Non condividendo questo dono della sintesi su vignetta, mi trovo costretto ad argomentare qualche passaggio più descrittivo :( .

Tanto per cominciare ho provato un certo imbarazzo in edicola quando mi son apprestato da adulto ultra30enne all'acquisto di un prodotto stampato con quell'inguardabile logo fluo, chemmanco gli stickers dei Pokemon o il Cioè per bimbette. Ma bisogna far calare l’età media dell’acquirente in prospect e (forse) me ne capacito, per quanto l’estetica sia su un’altra galassia :roll: .

L’albo comincia con un battibecco in formato sketch abbastanza stucchevole tra i due cartonati (inanimati) in ri-ciclo di sé, facendomi rimpiangere perfino le bizze da soap/slapsitick comedy del precedente numero. Peggio di Rania petulante c’è solo Rania non-fan discettante luoghi comuni del politically correct, partendo dai cromosomi, col solito Carpy che ci fa la figura del gorilla annebbiato. Sigourney Weaver lo salverà, visto che piace tanto citare il grandeschermo come salvador delle patria con i suoi luoghi comuni?

Poi ci si focalizza SUL Dylan recchioniano che soffre di un congenito bisogno di parlarsi addosso, onde auto-definirsi, anche attraverso le domande di Sybil. Pagine su pagine per abbozzare un suo profilo (crono)logico stile bio-pic a marce forzate… su cui sinceramente un Autore a cui preme la “storia”, intesa come albo, sorvolerebbe ben volentieri, tipo un certo Tiziano che se ne sbatteva allegramento (fino al #100 !) della necessità di definire il presente/passato sentire del suo protagonista onde giustificarne le mosse in una ricostruzione (pseudo)coerente. Ennuncerumpete :evil: .

Insomma, al posto del Dylan secco e scaltro visto altrove nei primi veri numeri (Chiaverotti compreso), in un certo senso già “risolto” (avendo cose più importanti di cui occuparsi), ci troviamo davanti ad un barbuto e barboso complessato in cappotto bolscevico (tranne poi scorprirsi anarchico, p. 69 :lol: ) che si borbotta addosso, fa il fighetto hiptser salvo compatirsi tragicamente da chiagnone come neanche la peggiore Barbato, e nel frattempo ci informa in modo non richiesto delle sue abitudini invece che mostrarle tra le righe, vivendo di frasette stile aforisma/meme cool per impressionare qualche fessa (in senso anche metonimico :oops: ) che se lo caga. Vantandosi per giunta di esser pure lui un sottoprodotto nerd (pp.13-14) e che lo stare nell’attualità corrisponda a dimesticheggiarsi con le serie tv stile Big Bang Theory… ahinoi meta-riflesso della forma mentis da cui sono piagati gli autori contemporanei di questa testata.

Senza contare che cade da solo in contraddizione, durante queste pseudo-confessioni, perché esordisce il flashback definendosi un semplice “bravo ragazzo” (p.21) quando poco prima aveva ammesso di aver passato un’adolescenza ribelle a base di sesso, droga e rockazzate, sul filo borderline del criminale disadattato prima che papi Bloch lo recuperasse per il ciuffo. Ah: che la trollata del “padre” in coda al #401 fosse una copertura per un rapporto di adozione, l’avevo già anticipato sui commenti dell’albo precedente, a prima lettura :| .

Non ho capito perché la rivoluzione darwiniana della meta-specie preveda Sybil con una pettinatura completamente diversa da quella originale, con quel mechato stile Ivana Spagna anni ‘80s, ma forse Roi ha scoperto un ramo coiffeur alla moda vintage londinese che qua mi sfugge, per cui temo rimarrò parecchio indietro rispetto all’ “interfacciarsi con la modernità e l’evoluzione del linguaggio” (v. editoriale dell’albo precedente).

Mi fa notevolmente piacere che Undead sia tornata in Scozia, dopo le dislocazioni bilottiane, come le sequenze dellamorose di Dossena che sa dipingere quel bizzarro contesto obituario sicuramente meglio degli zombies di Roi. Carina la reunion con Lillie, bambolina Burton-iana in decomposizione (pp. 82-83). Non ho apprezzato per niente invece la fratellanza francescana di Dylan con Sorella Morte, che esordisce a gamba tesa sostenendo di esser di uguale risma al Nostro per aver ucciso per indifferenza (oltre che per amore :!: :?: ) in passato (p.39 i-ii). Posto di non conoscer le precedenti relazioni sentimentali della Mietitrice, mi sembra una boutadata non da poco. Senza contare che della Morte in giro per vacanza a Londra (39 v) ne ho già la balle piene in quella mezza dozzine di storie della Barbato :? .

L’amarcord per la gitarella scolastica nei paesotti scozzesi si esaurisce quasi subito, perché il tratto di Roi non ajuta molto a rievocare certe atmosfere ma si adagia (pp. 45-48) su un eccesso di mezzetinte che sfocia in certe turbe barocco-naif (v. UT) e non nel gotico spigoloso dello Stano più genuino. Rispetto al numero scorso qui la parte action viene a calare – a parte Gnaghi in Spin Attack di Vanga (p.51) - per far posto ad un’escursione tipo Goonies nei meandri cavernosi del cimitero, onde far capolino presso la carrambata galeonica di turno. Si prova a mescolare il #43 con il cameo di Nessuno novello Caronte – che somiglia a Qualcuno, per come disegnato nella prima vignetta (p.59.v), ma qui chiedo lumi a qualche citazionista più fisionomista di me – ma la cosa è tutta a discapito del personaggio in quanto tale.

Una cosa è rimasta tale, vale a dire la nausea di Dylan sui natanti (p.61), anche se ci sarà forse da scoprirne l’origine, che magari deriva da quella famosa traversata sul galeone nel ‘600 o da quella meta-diffamatoria sul #400 per ritrovare la propria identità alla deriva.
A proposito di corsi & ricorsi storici, Xabaras insiste nei suoi pistolotti da spiegone meta-allusivo, che questo è l’ennesimo universo parallelo in cui lui e Dylan debbano scontrarsi per il destino beffardamente in loop da infiniti re-takes : ma non mi dire, che novità termonucleare… sai che non ci avevo pensato? Sarà che io non scrivo fanfiction nerdose quindi non sono abituato a certi tropes stra-sdoganati fino ad intossicarsene nell’abuso :x: .

Però c’è forse un altro ricorso un tantinello più inquietante tra le righe che spero non abbia seguito, ma ho il sentore che sarà l’opposto: abbiamo visto nel #401 il biglietto da vista riconducibile alla Ghost Enterprise …e qui ad un certo viene ribadito come lo smart-segnale (mancante, p.33) sia in un certo senso “complice” connivente dell’epidemia di zombiesmo. Senza contare che lo stesso Xabaras ci appioppa nei sensi l’ennesimo sermone paternalistico sui cellulari malvagenti che hanno spersonalizzato le civiltà creando tanti nuovi smart-mostri (p.68), con l’arroganza di separare il giusto dallo sbagliato, come i cattivoni da tastiera che addossano le colpe sul Profeta Incompreso da Tor Fregnacciara :D .

Lo showdown tanto conclamato sfocia con un clarinetto in esplosione rivisitata per l’occasione che ci fa capire come si pagano le proprie nemesi e non tutti i remake vengano col buco (di trama… qualcuno si ricorda in questo senso la breve Il Ritorno del Vampiro, di un magistrale Roi da Belle époque?), risolvendosi alla fine con un tuffo nelle acque torbide con tanto di Bodeo e smartphone ben a vista tra i sopravvissuti (p.78), tanto per farci capire cosa conta per il futuro, quando “ci ritroveremo Dylan Dog”.

Non so cosa aspettarmi a livello di conseguenze logiche da continuity per come Dylan possa scagionarsi dalla fucilazione di Sybil, visto che non si trattava di non-morta da Boffalora, ehhhm Undead… ma senza dubbio capisco che la sequenza della squinzia pedinata prima di esser fatta a pezzi dal Jack di turno (pp. 92-95) non ha neanche un decimo della tensione impregnata nelle tavole originarie dalla sceneggiatura di Sclavi… e non basta scimmiottare il tik-tak onomatopeico dei tacchi per ricreare quelle atmosfere, quando anche un Piani (v. DD #383) in tempi più recenti è riuscito a riprodurre quell’elemento in sequenze simili, per quanto Argento possa averlo ispirato.

Anche se in tempi di reali virus e pandemie dalla Cina con furore (mediatico?), ci fanno un po’ sorridere i gombloddi alchemici iniettati da Xabaras attraverso le condutture scozzesi, c’è un morbo da cui questo DD non sembra essersi immunizzato, a partire dai suoi autori. O meglio quella patologia da fan nelle stanza dei bottoni che affligge le nuove generazioni di autori dylaniati, che a differenza di quelle pioneristiche nascono PRIMA DI TUTTO come LETTORI DI LUNGO CORSO di Dylan (v. le bio-sviolinate del Rrobe per il #5), mentre la generazione originaria era pre-vaccinata da questa visione ammorbante e condizionante, essendo anzitutto scrittori PER un personaggio, in parte sconosciuto e non sedimentato nel loro (nerd?)immaginario già plasmato con l' imprinting di oltre un ventennio, da sciorinare come le figurine in un album di ricordi da ristrutturare, forse condiviso, passando in rassegna ora Jack lo Squartatore, ora Anna Never, ora Mana Cerace, etc., da manomettere invece che liberarsene per guardare avanti con le proprie idee :cry: .

Qualcuno metta un bel tampone a questa gente, o li circoscrivano in quarantena su qualche zona-rossa editoriale parallela, prima che il contagio peggiori in modo irreparabile l'inedito come organo a sé.


ALOH MASCHERINA TI CONOSCO…
MA NON TI CAPISCO
Spoiler!
citazioni musicali, perché farcele mancare? :3

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 Oggetto del messaggio: Re: #402 - Il tramonto rosso
MessaggioInviato: ven mar 06, 2020 10:03 am 
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Iscritto il: ven mar 18, 2005 12:15 pm
Messaggi: 12588
Località: Verona
Goblin ha scritto:
completamente d’accordo con wolkoff , una volta tanto ,
di che hai paura che il forum perde di omogeneità, che i topic non sono in ordine?
l’importante è che si discute , è già la seconda volta che lo dico ,
preferisci un forum ordinato ma vuoto ?


L'abbiamo detto mille volte, ma lo ribadisco: il forum si sta appiattendo in tutta una serie di discussioni uguali in cui si parla (generalmente male) di Recchioni. Poi Dear ha anche ragione, però è secondo me doveroso cercare di mantenere un'identità e un ordine di fondo. La deriva presa dal forum infastidisce diversi utenti, ve lo posso garantire, e trovo giusto cercare di arginarla almeno in parte.

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È la mia opinione, e la condivido.

Ciao,
Teo


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 Oggetto del messaggio: Re: #402 - Il tramonto rosso
MessaggioInviato: ven mar 06, 2020 10:14 am 
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Iscritto il: ven giu 12, 2015 7:29 pm
Messaggi: 2148
visto che abbiamo detto la stessa cosa, spero che le parole di rimatt vengano ascoltate più delle mie...

e per tornare in topic, io il discorso della mononatica mica l'ho capito...
ah altra roba che ho apprezzato è il discorso/patto di Dylan con la Morte, stra abusato ovviamente, ma gestito bene

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Regola numero uno: I commenti non rispecchiano l'andamento dei voti.
Regola numero due: Il 6 è un voto contemporaneamente positivo, negativo e neutro.


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 Oggetto del messaggio: Re: #402 - Il tramonto rosso
MessaggioInviato: ven mar 06, 2020 10:21 am 
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Iscritto il: sab ott 01, 2016 11:33 am
Messaggi: 70
non è che questo albo mi sia piaciuto cosi tanto....

S P O I L E R

un po troppo approssimativo come il sig nessuno salvi la baracca col clarinetto.
la vedova del mese del caro defunto se ne sbatte altamente del marito.
Dylan ammazza la suddetta senza il minimo rimpianto ( ma ci stà col nuovo Dylan).
il gna di gnaghi inizia a stancare,che diano almeno delle espressioni facciali che facciano almeno capire o interpretare il suo pensiero...
non mi dispiace la rudezza di carpenter,aspetto qualche "ma vai a fare in culo,put@ana" rivolto a Rania.
concludo con .... ma ci saranno ancora altri 4 remake? e che palle........


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 Oggetto del messaggio: Re: #402 - Il tramonto rosso
MessaggioInviato: ven mar 06, 2020 10:29 am 
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Iscritto il: dom dic 29, 2019 12:06 pm
Messaggi: 3009
Località: WENETO
Ilnomeutenteinserito ha scritto:

e per tornare in topic, io il discorso della mononatica mica l'ho capito...


Il discorso era iniziato nelle anteprime dell'albo. Nella copertina originale il il lato B di Sybil era molto più evidente, e allettante. Nella copertina attuale è stato tutto sfumato e sembra diventato un tutt'uno. Probabilmente ai piani alti avranno censurato un po' il tutto. Dopo queste impressioni, non so se il discorso era continuato da qualche altra parte, ma i suoi sviluppi mi interesserebbero.

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 Oggetto del messaggio: Re: #402 - Il tramonto rosso
MessaggioInviato: ven mar 06, 2020 11:01 am 
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Iscritto il: gio lug 28, 2005 10:13 am
Messaggi: 2764
Io più che della mononatica mi scandalizzo del fatto che non si abbia il coraggio di mettere Dylan nudo e Sybil vestita.
Siamo ancora negli anni '70, stile "calendario in officina"?
Per chi obietterà "Dylan nudo c'è", voglio sottolineare che la vera audacia sarebbe metterlo in copertina o togliere quelle pudibonde ombreggiature sul pisello :mrgreen:

P.s. non me ne frega niente di vedere il pisello di Dylan, voglio solo rompere le scatole :mrgreen:


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 Oggetto del messaggio: Re: #402 - Il tramonto rosso
MessaggioInviato: ven mar 06, 2020 11:10 am 
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Iscritto il: dom dic 29, 2019 12:06 pm
Messaggi: 3009
Località: WENETO
A questo punto aggiungerei un tassello: in copertina Sybil pudibonda con il sedere sfumato (in tutti i sensi), all'interno dell'albo Dylan che se la bomba ex tergo e per due tavole. Entrambe le cose prese per se non mi disturbano, messe in relazione sì. I miei sensi di ragno subodorano incoerenza e contraddizione.
Bertuccia, non ti è bastato il Dylan nudo che agita il pugno e dice "sono pronto!" del glorioso #400?
Va da sé che anch'io sono per le pari opportunità,ma soprattutto sono un anarchico contro ogni censura. Non per nulla ho anch'io la barba.

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 Oggetto del messaggio: Re: #402 - Il tramonto rosso
MessaggioInviato: ven mar 06, 2020 11:35 am 
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Iscritto il: dom giu 02, 2019 10:39 am
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Località: Ἁρμαγεδών
Per riallacciarmi all'argomento, sicuramente molto interessante (non c'è nulla di più interessante che parlare delle natiche della Falchi. Ops... mi dicono dalla regia che non è la Falchi ma Sybil) certe (auto)censure confermano il fatto che Dylan Dog sia divenuto un coacervo di finto-anticonformismo (esempio lampante il bacione tra X e N), che in realtà di trasgressivo non ha nulla. I contenuti pedagogici per educare le masse "al rispetto di" (primo scambio di battute del 402), l'inserimento di una schiera di elementi che tentano di cavalcare l'onda del politicamente corretto (non ho nulla in contrario nei confronti di un ispettore nero, una aiutante islamica, un'assistente-indagatore menomato e un indagatore ex tossicodipendente, ma si capisce che non vi è nulla di genuino in scelte simili) lo dimostrano bene. E non basta mettere ad hoc qualche micro siparietto pseudo splatter (di gomma) o giocare sull'ambiguità sessuale di certi personaggi per districarsi da una matassa che sembra ordita dall'azione cattolica: ecco... l'inutile censura "chiappesca" della protagonista ci dimostra che dall'alto oggi come oggi digeriscono male uno stralcio di nudità nella copertina di un albo. Abbiamo avuto le natiche di Dylan in bella mostra nel 400, ma non erano in copertina... non c'era pericolo di scandalizzare i boy scouts che si fossero recati in edicola o le vecchiette de Mei Koh Yon alla ricerca spasmodica del loro "Di Più Tv".
Quando si rinuncerà a certe auto-limitazioni?

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Ultima modifica di Nima83 il ven mar 06, 2020 11:59 am, modificato 1 volta in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: #402 - Il tramonto rosso
MessaggioInviato: ven mar 06, 2020 11:56 am 
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Iscritto il: lun nov 21, 2005 1:08 pm
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Località: Eternia
il dylan 666 ha sicuramente il piercing all'uccello e non gli viene duro se non gli fanno domande in continuazione.
ohhh, siiiii, chiedimi quello che vuoi, siiiiii, vengoooo con scappellamento a destra zen.

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 Oggetto del messaggio: Re: #402 - Il tramonto rosso
MessaggioInviato: ven mar 06, 2020 12:00 pm 
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Iscritto il: dom giu 02, 2019 10:39 am
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Località: Ἁρμαγεδών
skeletor ha scritto:
il dylan 666 ha sicuramente il piercing all'uccello e non gli viene duro se non gli fanno domande in continuazione.
ohhh, siiiii, chiedimi quello che vuoi, siiiiii, vengoooo con scappellamento a destra zen.


:mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:

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