Dunque: della prima parte stile pubblicità progresso ho già parlato in precedenza. Quanto viene immediatamente dopo non è di maggior pregio considerando che alla "campagna di informazione sociale" succede una parte, per fortuna breve, stile telenovela: "tu sei stata sposata con", "tu difendi tizio perché eri sua moglie", "tizio è figlio di caio". Bello avere Tempesta D'Amore tra le pagine dell'Indagatore. In una pagina e qualcosa ci sorbiamo le gelosie deleterie del nerboruto ispettore e la genealogia posticcia del nuovo Dylan Dog. Dopo la rivelazione-conferma di un qualcosa che molti avevano bene interpretato (Dylan Dog è il figliastro di Bloch: quindi quella della precedente puntata non era una battuta né un modo di dire), l'indagatore parla a Sybil del suo passato riferendole che è stato adottato da Bloch, che ha fatto parte di una banda punk (era tassativo dare seguito a quella perla de "Gli Anni Selvaggi", eccerto), e che si drogava. Lol, questa mi mancava: dopo fumo e alcool si scoprono nuovi tasselli nella vita dell'indagatore, aggiungerei fondamentali (mapperpiacere). Ancora due pagine di blabblare in cui il nostro accenna al suo rapporto con Lillie e sottolinea che suonare il clarinetto serve solo per attirare gnocca. Quindi cinema: l'inossidabile trio (DD, Sybil e Gnaghi) va a vedere La Casa (The Evil Dead) di Raimi, e l'indagatore se ne esce a sproposito con le solite frasette onaniste insipide "nerd-oriented" (citazioni a casaccio di Big Bang Theory, Stranger Things e "tutti qui film di supereroi"; considerazioni sulla realtà, "sopravvalutata e con pochi effetti speciali") che a parere di chi scrive sono davvero disgustose e parte integrante di un nuovo Dylan Dog ottuso, che sembra la copia hipster dell'Uomo Fumetto sui Simpson. Passi tutto il resto, dunque i siparietti educativi evinti nella primissima parte, gli intrecci tipo telenovela à la Colmenares, il passato orgiastico di DD... ma avere a che fare con un nerd barbone che non perde occasione per mostrare quante pippe si fa di fronte alla televisione risulta davvero molto, molto irritante. Scopriremo più avanti che DD è abbonato a Netflix? magari si. E magari anche a Dazn, per intrattenersi con qualche simpatica partitella.
Ma sto divagando. Dove eravamo rimasti? Ah, si. Finita la pellicola si sugella il tutto con un bel po' di sesso sfrenato.
Pagina 21, seconda vignetta: l'indagatore se ne esce con una battuta degna di Alfredo Borghi ("Sing Sing", Sergio Corbucci. Nell'episodio in questione, il secondo, il tenente di polizia Borghi interpretato da Celentano lamenta il fatto di non riuscire ad iniziare a fumare).
Flashback (disegnato con una certa originalità espressiva da Dossena) in cui si ricostruisce una parte del passato del "nuovo" DD. Ci si focalizza sul suo periodo da becchino. Molto dellamortiano.
Dopo il flashback e qualche chiacchiera aggiuntiva si parte in treno per Undead (orrida battuta sulla pala a pagina 31). Riferimento inutile alle fake news (oh, ma per quanto deve andare avanti 'sta cosa di far vedere quanto è "contemporaneo" il nuovo Dylan Dog?) piazzato in un dialogo tra lui e Sybil in cui questo palesa il suo amore per la buona vecchia carta stampata. Ancora un flashback vergato da Dossena, con l'apparizione televisiva di un certo baffone che manca alla stragrande maggioranza dei lettori dylaniati. Una sua boiata causa una fragorosa risata dell'indagatore (e un magone in chi legge). Sempre nel flashback abbiamo uno scambio di battute tra Dylan e la morte personificata/monumento cimiteriale.
Pagina 44: siamo nel presente e i nostri proseguono verso Undead in bicicletta (pessima uscita di Dylan nella seconda vignetta di cui si è già parlato nel forum). Un po' meglio la sparata di Dylan poche pagine dopo ("in giro non c'è anima viva... o morta") maggiormente adiacente al contesto e non piazzata a casaccio come altre cose evinte in precedenza.
La situazione si anima: l'incontro con il ragioniere Donald Bennel ci pone di fronte al primo morto vivente della cittadina, e la scena si trasforma per gradi in un assalto zombesco. SuperGnaghi interviene distruggendo zombi... a palate.
Esplorazione nei sotterranei di una vecchia casa che sembra presa pari pari dal film di It (quello di Muschietti, dato che il "vecchio It" era una miniserie televisiva).
Da qui abbiamo in successione il galeone e Nessuno (il primo ha stufato; il secondo è comunque piacevole da rivedere, sepolto com'era dalle pieghe del tempo. Contentino per i vecchi aficionados). Nessuno traghetta i nostri in barca sino al Galeone, pieno sino al midollo di zombi-pirati.
Si arriva dunque a Xabaras, dapprima accennato allo spettatore tramite un dettaglio del volto (solo bocca e barba), quindi messo in campo in tutto il suo luciferino fulgore, tanto preso dal suo armeggiare con provette e matracci da non guardare l'indagatore negli occhi mentre si presenta non senza un pizzico di spocchia (io sono LA LEGGENDA). Riferimento agli "infiniti universi" (e non sia mai che un giorno ritorneremo al "vecchio universo". Magari.). Successivamente, dopo un breve dialogo, abbiamo il famoso bacione tra Xabaras e Nessuno (deleterio: a che pro? Evidenziare come taluni possano avere diversi orientamenti? O è un bacio della morte tipo quello tra Michael Corleone e Fredo? Non ho capito se stiamo citando il Padrino o Il Vizietto). Pagina 68: terribile! Ancora pippe definibili come riflessioni sulla nostra società odierna: i veri zombi sono quelli attaccati ai telefonini (gente, che filosofo! Ammazza!) e quelli impegnati a sbraitare tra loro cercando nuove scuse per odiarsi.
Durante lo scambio di battute tra i due il nostro Dylan esplica anche il suo "pensiero" diciamo politico, male tra l'altro dato che sembra di sentir parlare un professorino o una persona processata durante il maccartismo che sta facendo la sua arringa difensiva ("Sono un anarchico e sostengo l'individualità e la libertà personale, contrapposta a ogni forma di potere costituito, compreso lo stato..." e ci mancava qualcosa tipo "mi rifiuto di rispondere vostro onore, mi appello al quinto emendamento!"). Poteva rispondere qualcosa tipo "sono un anarchico, tutto questo è distante dal mio pensiero" o roba simile. Più stringato, meno "enciclopedia treccani", più "umano". Insomma, chi di voi - per assurdo - trovandosi in una situazione simile, tirerebbe fuori una frase imparata a memoria tipo pappagallo? Mi sembra la scena de Gli Intoccabili con lo scambio di battute tra Connery e Garcia ("per proteggere la proprietà..."). Non ci siamo. Prosieguo (duello) non particolarmente stonato, se non per certe battute (citazione di James Bond di Xabaras ["ogni volta lei mi sconfigge con un trucco puerile degno di James Bond"] e Dylan Dog sottolinea che non esistono brutti film di James Bond). Buon monologo di Nessuno ed esplosione del clarinetto bomba che mette fine a tutta la vicenda. Non prima di un ulteriore flashback disegnato sempre da Dossena. Parte finale che funge da prologo alla nuova puntata (disegni di Mari. Come sempre da me molto graditi).