Cravenroad7

Vero, non ne avevo ancora scritto ma concordo e anzi rilancio: storia pregevole, degna di Morales, con un paio di sorprese che lasciano a bocca aperta e un eccellente ritmo avventuroso. Disegni meravigliosi, anche se la stampa un (bel) po' li penalizza, impastando i grigi (ma era inevitabile).

Autore da tenere d'occhio. Per rendere al megliio disegni così necessitavano di un formato più grande e di carta migliore (non dico per forza lucida).

Spada ormai è un nome più che conosciuto: lavora in Bonelli da quasi 30 anni, ha disegnato perfino una storia regolare di Tex.

Non lo conoscevo e non mi pare di aver letto storie disegnate da lui, a meno di non ricordarmi, per cui pensavo che fosse un nuovo autore bonelliano.

se guardi bene il fodero è consumato.

Sembra una battuta di Ortolani.

"La giungla nera" l'ho letta oggi e devo dire che era veramente da un bel po' che "Le Storie" non mi davano soddisfazioni come quella provata stamane una volta chiuso l'albo. Soggetto e sceneggiatura notevole di Morales che, ahimè, non vedremo più in nulla di inedito. Disegni superbi. Anch'io non conoscevo Spada, ma è solo una colpa tutta mia essendo a digiuno di Martin Mystère e Tex... anche se le mezze tinte viste qui sono una novità (almeno così mi pare di capire vedendo via internet delle tavole da lui realizzate per i due eroi Bonelli).
In ogni caso, mi ritengo pienamente soddisfatto di questa storia.

E con (mio) grande rammarico, chiude ufficialmente con il numero 100 questa collana nata nel 2012 e ideata da Mauro Marcheselli.
Negli ultimi 15 numeri non avevo granché gradito l'utilizzo della collana come contenitore di miniserie prese da cicli narrativi ormai conclusi
(fatta eccezione per Napoleone), ma trovavo comunque Le storie una sana boccata d'aria dai titoli seriali. Storie autoconclusive, piccole graphic novel a buon prezzo,
spesso "fucine" di personaggi che avrebbero trovato altri sviluppi, certo dalla qualità altalenante, ma a mio modo di vedere quasi sempre di livello medio-alto rispetto ad altri titoli Bonelli e non.
Aspettavo mensilmente la pubblicazione degli albi, anche perchè amando un po' tutti i generi, mi piaceva lasciarmi stupire dalla
casualità delle ambientazioni sempre diverse, ora western ora horror ora hard boiled e chi più ne ha più ne metta.
Per non parlare dei contenuti, mai banali. Un modo di fare e intendere il fumetto diverso dagli altri, forse più maturo e "Audace", almeno narrativamente parlando,
di altri titoli della collana omonima. Un modo di esplorare il media fumetto nel quale non ti imbatti tutti i giorni, di sicuro un esperimento che per me non era affatto fallito, anzi mi aveva conquistato, soprattutto nei primi 60 numeri. Qualità e vendite non vanno sempre a braccetto e sicuramente i numeri non erano soddisfacenti, ma così come era successo con Mercurio Loi,
questa chiusura lascia l'amaro in bocca.
Una pubblicazione in meno in edicola non è mai un buon segnale, personalmente ne sentirò la mancanza.

Bè, ma tanto tra due mesi verrà riproposta con la nuova veste di Cult, che però da quel che ho capito sarà un ricettacolo di ristampe di albi bonelli d'altri tempi e di nicchia. C'è da capire di cosa si tratta e soprattutto quanto possa tirare a campare con le ristampe. Perchè se è vero che magari all'inizio ci sia la possibilità che vengano proposte storie "introvabili" dando così l'impressione di offrire qualcosa di nuovo, è altresì vero che una volta finiti questi albi (e non credo ci voglia molto) il rischio che comincino a imbarcare ristampe di albi via via sempre più nuovi e meno rari è alto; e i lettori mica so scemi. Così come hanno fatto in tutti i mesi passati in cui aleggiava già l'aria di chiusura continuano a fare i misteriosi e avidi di notizie invece di fare una bella preview anticipando nomi, titoli e quant'altro. Ma se già i lettori hanno piano piano abbandonato una collana con una sua identità come pensano che gli stessi lettori possano tornare a fare un salto nel buio per una collana che al momento sembra una futura brutta imitazione di quella appena chiusa?

Per quanto riguarda la chiusura un po' mi dispiace come per qualsiasi collana che chiude, un po' tiro un mezzo sospiro di sollievo perché dal mese prossimo comunque risparmierò qualcosa; briciole rispetto a tutti i fumetti che acquisto, ma pur sempre qualcosa. Purtroppo la collana si era troppo snaturata e ultimamente sembrava di dover leggere storie forzatamente in attesa del mese successivo. C'è stato un bel canto del cigno con il numero 99, il 100 lo devo ancora leggere.

In rete ho sentito che potrebbero trattarsi di di ristampe dei migliori numeri de Le Storie, su altri siti di ristampe di altri titoli introvabili e perle del passato.
Secondo me la Bonelli vuole provare a emulare alcune pubblicazioni Cosmo come I grandi maestri, I protagonisti del fumetto , con una collana di nicchia di recupero di lusso.
Ti dirò che se ristampassero gli albi di " un uomo , un'avventura" mi farebbe estremamente piacere.

Ristampa di alcuni numeri de Le Storie è altamente improbabile oltre a non avere senso. Sono comunque tutti ancora reperibili.
Saranno probabilmente ristampe di storie e personaggi che magari neanche conosco. Mi viene da pensare a tutte le pubblicazioni tra gli anni 40 e 60. Se dovessero attingere a piene mani da quelle collane allora il materiale sarebbe tanto. Ma è anche vero che non credo possibile che vogliano ristampare intere serie. Magari una storia qua una storia là.
Io aspetto di avere qualche notizia in più su personaggi e storie, valutare il prezzo e sapere se uscirà in edicola o no. Poi deciderò.

Con l'aiuto di qualche fonte posso anticipare, sulla base delle tavole che compaiono sul retro di copertina del 100, che tra le ristampe ci saranno Il giudice Bean (1963), Judok e Rick Master (entrambi da Collana Rodeo, 1968).
Albi sicuramente difficili da reperire nella loro prima edizione; per dire, Judok lo si trova usato a cifre che vanno dai 35€ in su. Resta da capire l'appeal di storie e personaggi datati e credo per molti sconosciuti. Il target è decisamente quello degli ultra quarantenni, ma facciamo anche sessantenni.

Grazie per l'anteprima. Allora credo proprio vogliano ispirarsi alla Cosmo. L'idea non è male, di materiale difficilmente recuperabile la Bonelli ne ha tanto (basta attingere dalle pubblicazioni Albi d'oro Audace, edizioni Araldo, Cepim, Daim, Altamira ecc)sicuramente si strizza l'occhio al lettore di una certa età (l'ultraquarantenne sono io ), al collezionista, ma probabilmente anche a qualche giovane lettore alla scoperta di questi fumetti del passato. Insomma un target di nicchia ma se sapranno scegliere bene, potrebbe avere un discreto riscontro, d'altronde ci sta visto che ormai si stanno ristampando fumetti vintage a tutto spiano (Comandante Mark, Miki, Il Grande Blek, Kriminal, Diabolic Anastatika, Storia del West, Jesus ecc). Potrebbe interessarmi, spero non abbondino troppo di storie western.

Spero più che altro che non tirino fuori formati strani o costosi. Per quanto riguarda le storie secondo me potrebbero avere una qualità maggiore rispetto a "Le Storie", perchè bisogna ammettere che una volta i fumetti erano di un'altra pasta. E' un po' come paragonare lo spider man attuale con gli albi editi della corno; non c'è paragone.