Cravenroad7

Orrore, hai osato turbare così la quiete di questo luogo. Che tu, i tuoi figli e i figli dei tuoi figli possiate essere bannati... per un paio d'ore

Ahhh, dannazione, il tuo messaggio ha aperto una nuova pagina il mio accorato appello al nostro rimatt preferito è rimasto bloccato nella fangosa pagina 83

Ti ho appena risposto, leo, e prima di capitare su questo topic! Mi era semplicemente sfuggito l'avviso del nuovo MP.

Sono indietro di due albi, vergogna a me!

La casa dei veleni è un buon giallo classico con riempitivi.
Avrei preferito maggior focalizzazione sull'indagine invece di concentrare forse troppo nel finale, comunque bello. Non mi ha annoiato tanto la quotidianità drammatica della nonna ricoverata quanto le scene con Norma e l'incubastro.

Stanotte ho sognato che leggevo un Julia, mia piaceva un sacco e venivo a commentarlo in questo topic

Io invece ho sognato che uscivo con l'Anna Falchi degli anni '90, ma poi mi accorgevo che era un remake interpretato da Aldo Baglio con parrucca bionda

Ritengo comunque che, per quanto buono, nella media juliesca, La casa dei veleni non sia proprio albo tale da riaccender sopiti entusiasmi.

La casa dei veleni non è male MA ( ) la svolta per arrivare al colpevole è stato un bim bum bam che non ho ben capito.
Ovviamente spoiler
Le prove io non le ho viste da nessuna parte, se non indiziarie. Ci sono tanti potenziali colpevoli ma oplà il colpo di scena.
Non brutto, direi improbabile.

E' passato appena un mese e non riesco a ricordarmi precisamente lo svolgimento.
Era un albo potenzialmente da indagine classica, che doveva occupare quasi tutto l'albo, spazio invece sottratto dalla Nonna in ospedale e da Norma, così si giunge ad un finale bello, ma troppo frettoloso.

Io nemmeno vorrei comprare e leggere Julia tutti i mesi vista la poca sintonia che provo con la protagonista e parte dei personaggi, ma soddisfa il mio bisogno di poliziesco (visto che, anche per questioni di tempo, leggo molti meno libri di un tempo, di genere e non) e vi trovo quella scrittura di qualità che altrove non trovo. E anche per la capacità di rendere l'attualità senza proclami.

Le anteprime lette sul sito sono molto frettolose, svelano poco o niente, le aspettavo per sapere se quest'anno ci sarebbe stata una storia con Myrna.

Wow Myrna, l'avevo rimossa.
Ci vorrebbe davvero un albo con lei!
Sull'albo del mese i tuoi ricordi coincidono coi miei pensieri. Molto, troppo spazio alla preparazione del finale, che poi si esaurisce con un'ipotesi non del tutto suffragata dalle prove.
In pratica è andata a svergognare una dozzina di persone, per poi fare un'inversione a U e imboccare una strada tutta sua, tracciata sulla base di sensazioni/ipotesi.
Abbiamo infatti la riprova che i disegni dei bambini non possano essere interpretati così alla leggera, con una teoria così tranchant e costruita su due piedi. Più che di teoria, si tratta di infilare a forza degli indizi in una forma assemblata in modo pregiudizievole. La nonna, intesa quella del bambino, viene trascinata nel complotto senza farne parte, ma come "influencer" e neanche si capisce sulla base di quali evidenze concrete.

Magari, anche se non anticipato, un albo con Myrna uscirà entro la fine dell'anno.
Ho l'impressione però che a Berardi il personaggio sia venuto a noia, forse reputa ripetitive le sue storie. Forse perché viziate dall'obbligato confronto finale con Julia, diretto o meno, tentativo di ucciderla o meno, fuga o arresto, ecc.
Non so, magari invece dei soliti leitmotiv della vita quotidiana della criminologa potrebbe inserire spaccati dell'esistenza di Myrna, anche senza un diretto collegamento. Es. mentre Julia si trova in Illinois ad indagare sull'omicidio di un suinicoltore, mostrarci cosa fa Myrna nel frattempo, l'identità che ha assunto, ecc. Senza che questo c'entri con la trama vera e propria. Potrebbe essere stimolante e anche preparare magari lo scontro definitivo.

"Giustizia Privata" leggibilissimo; proprio nel senso che, cominciato, sono arrivato di filato alla fine (e da lettore dell'ultimo Martin Mystere posso assicurare che non è una cosa così scontata). Quindi sceneggiatura ottima come al solito ma il soggetto è un po' leggerino: voglio proprio vedere come il resto dei forumisti reagirà ai "siparietti" che questo mese si mangiano quasi metà della storia . Sarebbe forse stato più interessante approfondire la gang o le ragazze (barista mora e vicina bionda) ma capisco che si sarebbe relegata Julia a pochissime pagine, cosa improponibile per la titolare della testata. Finale con intuizione di Julia che per una volta non mi è sembrata la classica scorciatoia che ho trovato in altre storie (il particolare che non torna di una conversazione fa molto Jessica Fletcher, anche se qui si lavora più di psicologia)

Giustizia privata è una storia molto bella e molto drammatica. In certi particolari Berardi (con Mantero) è superlativo: la resa psicologica dei personaggi, il montaggio analogico che sottolinea la gravità del fatto narrato, la sensibilità con cui sa raccontare e mostrare, ecc.
Il protagonista dell'albo, più di Julia, è il dolente Kevin Dunn.
E' vero, molte pagine (forse qualcuna di troppo) sono dedicate alla ricerca di una nuova abitazione per Emily, ma almeno è qualcosa di nuovo rispetto ai soliti riempitivi e crea ad hoc delle pause simpatiche in una storia nerissima.
Le uniche pagine tanto per mi sono sembrate le due con Ettore. Anche l'incubo di Dunn serve per approfondirlo, non è uno dei soliti julieschi.
Voto: 8

P.S.
Il peggiore della gang (in cui c'è pure un hipster) assomiglia a Fedez.

Strano che, in una storia del genere, è limitata la presenza di Webb, forse perché scontata la sua posizione che forse l'avrebbe portato a simpatizzare con l'attempato giustiziere.

Io ho recuperato Tigre 19, rimasto due mesi in una taschina laterale del Trolley.

Metà albo ottima, poi si scatena il delirio.
Julia e Leo che prendono a cartoni i Narcos messicani, è una cosa non si può vedere.
Polizia locale e internazionale atterrita, arrivano loro e pimpupà, lo sgomento dilaga tra i trafficanti.

Purché una tantum è stata una scena che ho trovato anche simpatica (c'è Leo che fa volare fuori da una porta un avversario, manco fosse Zagor o Tex). Sicuramente più che vedere qualcuno combattere zombie con un bisturi manco fosse Chuck Norris.