Dariozak ha scritto:
Dopo una prima lettura, sono abbastanza confuso. Più in negativo che in positivo. La storia è quella del primo storico numero, che tutti conosciamo, con qualche variante. I personaggi, tra vecchi e nuovi, sono rimescolati alla rinfusa. Gnaghi non può minimamente competere a livello di intrattenimento con Groucho, e questo lo sospettavano un pò tutti, per adesso ha mostrato la sua unica versatilità in un piccolo segmento action (ma veramente andrà sempre in giro con la pala?). La narrativa e la sceneggiatura, con un taglio più dinamico e immediato ma strutturata come saga, ricalca troppo altri prodotti fumettistici che non ho mai amato particolarmente. Parlando del nuovo Dylan, ahimè, per quanto sia presente uno sforzo di caratterizzarlo al meglio nella sua nuova veste, ci viene proposto in una maniera un pò troppo "preconfezionata": da questo primo nuovo numero sappiamo già chi è, chi era, che fa, che è alcolizzato, separato, e chi è suo padre...un pò troppo come biglietto da visita. Chi era Dylan Dog abbiamo imparato a scoprirlo e conoscere in almeno 200 numeri, un pò alla volta, le sue mille sfaccettature e i momenti salienti della sua vita. Qui mi sembra che ce lo vogliano presentare già come pacchetto completo, sembra quasi che sia una manovra per rendere più digeribile il boccone fin da subito. Abbiamo conosciuto, seguito e amato (magari a fasi alterne) il vecchio Dylan, sembra quasi che adesso ci servano questo nuovo personaggio con la pretesa che lo amiamo senza ancora neanche averlo conosciuto. Per me non funziona così. Conclusione? Ho la sgradevolissima sensazione di aver letto qualcosa di molto simile a una trasposizione, variata e comunque molto migliore, del famoso film del 2012..un Dylan Dog che Dylan Dog non è e con cui non ha nulla a che vedere. Personalmente ho un pò di curiosità nel vedere come evolverà, e soprattutto dove andranno a parare dopo questa miniserie, ma fin da ora mi rassegno ad aspettare l'Oldboy ogni quattro mesi.
Ma il Groucho che amiamo è stato assassinato dagli autori, che lo hanno reso patetico e fastidioso, trattato come un pezzente e allontanato come una mosca particolarmente molesta.
Credo che Gnaghi parlerà attraverso Dylan. Già a me piace questa assurdità, come mi piace Chewbacca che emette grugniti sempre uguali, ma sembra che pronunci il discorso dell'incoronazione.
Poi magari fra tre albi mi stufo, pronta a qualsiasi evenienza. Mi piace anche che partecipi all'azione, senza tentennare su pistole e indolenza cialtrona.
Sarà, ma a me quell'indolenza cialtrona piaceva. Forse la formula lancio della pistola e cazzeggio durante gli scontri era vecchia e abusata, ma non prescinderei mai da quell'ironia che li avvolgeva. All'obitorio, Dylan si dimostra un combattente fin troppo smaliziato e sicuro di se, con Gnaghi al seguito..la sequenza dell'uccisione degli zombi in serie, per quanto visivamente e tecnicamente bella, è una scena che fatico a digerire, da cinefumetto. Preferivo le risoluzioni pasticciate di coppia, o il Dylan che la spuntava sempre ma non senza difficoltà. Anche questa era l'anima di Dylan Dog. Gnaghi parlerà attraverso Dylan? Perfetto, visto che mi pare che il nuovo Dylan sia già un logorroico saccente e spocchioso, e di tutto avrebbe bisogno tranne che parlare anche per qualcun'altro.