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#401 - L'alba nera
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 Oggetto del messaggio: Re: #401 - L'alba nera
MessaggioInviato: dom feb 02, 2020 10:20 am 
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l'incapacità cerca ogni scusa per giustificarsi...


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 Oggetto del messaggio: Re: #401 - L'alba nera
MessaggioInviato: dom feb 02, 2020 10:43 am 
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Iscritto il: mar gen 15, 2013 11:42 am
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Non ho letto l'albo, non intendo farlo (nessun boicottaggio: semplicemente non ne ho voglia), ma a giudicare da alcune considerazioni mi sembra che ci sia un po' di scollamento tra quello che i lettori di vecchia data si aspettavano (almeno su questo forum) e quello che invece è il vero obiettivo della Bonelli. Chi critica Recchioni per voler inseguire gusti hipster o modaioli di quello che ritiene il suo pubblico di lettori di riferimento secondo me sta mancando il bersaglio.

Ai miei occhi, è assolutamente chiaro che questa miniserie è pensata quasi esclusivamente per fornire le basi per una trasposizione cinematografica oppure televisiva. Magari per qualcuno questa "rivelazione" sarà anche la scoperta dell'acqua calda, eh. Non è tanto l'assenza di Groucho a farlo pensare (sì, c'è la questione dei diritti, ma francamente: che ne sappiamo degli sviluppi più recenti al riguardo? Per quanto se ne sa, la Bonelli potrebbe anche averlo superato, questo scoglio), ma proprio il formato della miniserie e i precedenti.
Non so quanti qui bazzichino i fumetti di supereroi, ma per chi non lo sapesse sia in Marvel che in DC Comics (specialmente la seconda) avvengono periodicamente dei rilanci/reboot/update che rinarrano, aggiornandole, le origini degli eroi, oppure modernizzano l'intero universo narrativo. Quasi sempre con conseguenze devastanti per la continuity e con grave scorno dei lettori (che però, pur lanciando strali, continuano a comprare). Questi reboot hanno più o meno sempre le stesse caratteristiche (gli elementi fondamentali dell'universo narrativo dell'eroe vengono rivisti e ricontestualizzati in una nuova, diciamo così, sintesi narrativa) e hanno generalmente due scopi: uno, su cui di solito si concentrano tutti i commentatori ma è in realtà secondario (in ambito fumettistico, almeno), è lo svecchiamento dei personaggi; l'altro è fornire a registi, produttori e sceneggiatori una base narrativa su cui lavorare per le trasposizioni. Un discorso simile vale per alcune miniserie-evento (non necessariamente reboot, ma avventure contenute della durata di 6-12 numeri).

Perché questo succede? Non c'è una risposta unica o precisa, ma varie ipotesi tutte ugualmente plausibili. Per esempio, così facendo si fornisce ai registi uno storyboard già bell'e pronto, e fra l'altro economico, di come potrebbe essere un potenziale film. Sembra una banalità, ma pensate alla differenza che c'è tra lavorare su vecchi, spesso ingenui comics degli anni '50 per realizzare una versione realistica del volo di Superman e invece trarre ispirazione da fumetti più recenti e quindi "cinematografici". Inoltre, si risparmia a chi lavorerà sul film interminabili discussioni e ricerche per capire cosa si dovrà tenere e cosa no di universi narrativi vecchi quasi un secolo: la miniserie-reboot è già di suo una sintesi di quello che "conta" del personaggio. In più, eventuali trovate che saranno inserite nel film sono "anticipate" ai lettori che quindi le troveranno già familiari quando le vedranno sul grande schermo. L'osannatissimo Captain America: Civil War poggia su una celebrata miniserie (molto diversa dal film, ma con un elemento di fondo in comune: uno scontro ideologico tra gli eroi) che ha dato a Kevin Feige - la mente dietro l'universo cinematografico Marvel - non solo la base per una pellicola ma anche la direzione per altri due o tre film multimilionari che hanno preceduto e seguito Civil War... Che già di suo è stato un grande successo.

Ora, è chiaro che la Bonelli sta cercando - comprensibilmente: quanti lettori di Tex terranno ancora in piedi la baracca tra 10-15 anni? - di diversificare i suoi investimenti. E secondo me è altrettanto chiaro che Recchioni è al centro di questa fase di transizione. Il film su Monolith (la storia di Recchioni e Uzzeo) probabilmente non l'avrà visto nessuno, ma è servito come banco di prova per capire se un lavoro "recchioniano" poteva fornire le basi per una pellicola. Personalmente io vedo in futuro una Bonelli sempre più sbilanciata in ambito cinematografico con un ruolo di Recchioni sempre più centrale. L'universo fumettistico chiuderà? Quasi sicuramente no, e secondo me non sarà neppure ridimensionato, ma credo che il suo ruolo cambierà: come per Marvel/DC, lo scopo sarà soprattutto quello di mantenere vive delle proprietà intellettuali che serviranno per investimenti ben più lucrativi. Il che non vuol dire che non ci saranno anche fumetti validi: anche la DC ha avuto per anni la Vertigo (e francamente, con buona pace di Recchioni, Sandman è uno dei fumetti "difficili" più amati e popolari di sempre) e adesso ha Black Label e Young Animal, che della Vertigo raccolgono l'eredità.

Dunque: in futuro vedremo al cinema un Dylan barbuto, senza Groucho e tech-savvy? Secondo me non è detto. Questo Dylan 666 è una base su cui lavoreranno registi e produttori, ma tra gli incarichi di figure come quelle di Recchioni c'è anche quella di saper mediare, ovvero limare gli elementi meno riconoscibili del personaggio e filtrare quelli che si vogliono/devono "far passare". In una trasposizione di Dylan futura ci saranno sicuramente Rania e Carpenter, per dire. E un taglio di barba si fa in fretta a farlo. Groucho? Ammesso che la questione dei diritti sia ancora un problema, alla fine è tutta questione di soldi e contratti: magari si metteranno d'accordo per una serie di apparizioni limitate e troveranno un compromesso. Groucho, forse, sarà una figura che compare saltuariamente nella vita di Dylan ma comunque dal peso significativo, un po' come Humphrey Bogart in Provaci ancora Sam di Woody Allen. Dal mio punto di vista, la faccenda del
Spoiler!
"padre"
è poi assolutamente rivelatoria delle intenzioni della Bonelli: semplifica e sintetizza decenni di storie eliminando tutte le "frattaglie" e creando una dinamica abbastanza interessante tra certi personaggi, senza comunque tradire la sostanza del loro rapporto.

Inoltre, se il Dylan cinematografico/televisivo sarà più simile, in alcuni dettagli almeno, a quello storico, non è nemmeno detto che la storia di Recchioni sia accantonata. Dal suo punto di vista, è stato comunque un successo. Da quello che vedo, si tratta esattamente del tipo di miniserie contenuta che può essere ristampata, rivenduta, esportata, tradotta un milione di volte. E addirittura ri-trasposta in tv come versione alternativa del personaggio e non per questo di minor successo. Esistono tipo mille versioni della serie di Archie di Bob Montana, e quella che va per la maggiore (la serie TV Riverdale) è probabilmente la versione più "scabrosa" (per gli standard di un teen drama, eh), lontanissima dalle radici fumettistiche e dall'ingenua atmosfera alla Happy Days dei fumetti.

Sicuramente questo Dylan recchioniano è declinabile con maggiore facilità di mille Dylan sclaviani. Ecco, diciamo che se c'è qualcosa che è rimasto da parte in tutto questo è proprio la sostanza del Dylan storico, non per Groucho/barba o altro, ma proprio per atmosfere. Ci sono alcuni aspetti - le tirate sulla morte, certe soluzioni surreali, e a voler essere onesti anche le scopiazzate - che sono molto poco cinematografici. Non che sia una novità - alla fine, di questo parla questo forum ogni mese, mi pare - ma direi che quel Dylan è proprio morto per sempre.


Ultima modifica di Myskin il dom feb 02, 2020 2:26 pm, modificato 4 volte in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: #401 - L'alba nera
MessaggioInviato: dom feb 02, 2020 10:48 am 
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Iscritto il: dom giu 02, 2019 10:39 am
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Tra i vari commenti, perlopiù di sdegno, salta immediatamente all'occhio anche chi si pone come voce fuori dal coro (ed è forse positivo, dimostrando ancora una volta l'amalgama eterogenea del forum) spezzando una lancia a favore del curatore di cui sopra. Il commento, ammantato di serafico candore, ribadisce quello che immagino molti abbiano già capito, senza postille o traduzioni: che il curatore "si è limitato ad evidenziare...". Si. Nel posto sbagliato. Perché è logico che in una pagina in cui la maggior parte dei commenti sono permeati da un "fanboy-ismo" galoppante (dei vari fanboy e di chi si accoda ad essi), una "puntualizzazione" del genere avrebbe sollevato un piccolo vespaio. Che un commento simile avrebbe avuto come unico risultato quello di dare spazio a certa gente prodiga di "ma andassero (chi? Plurale usato per...?) a vaffa", "per contare i colpi si vede che non hanno una mazza da fare", "si inventano tutto pur di attaccarti, sono patetici", "chissà se indossava la maglietta genio al lavoro mentre scriveva" ( a scanso di equivoci questi commenti "me li hanno riferiti" :lol: ). Già se il curatore di cui sopra apre un post nella sua pagina con scritto "mi hanno criticato", orde di fans (non entro nel merito riguardo al fatto che possano essere lettori o meno. Non voglio risultare "fazioso" agli occhi di qualcuno) iniziano a sputare fiamme, a sparare raggi dagli occhi riempiendosi la bocca di improperi, figuriamoci se scrive "mi hanno definito un tamarro". Piuttosto: l'amico R. poteva fare una visitina al forum (dato che è un utente) e specificare l'errore di alemans. Al contrario della sua pagina, priva di moderatori (se non lui), questa sarebbe stata regolata imparzialmente dai nostri bravi moderatori, nel caso fosse emerso successivamente qualche personaggio in vena di insulti o feroci denigrazioni. Mettere un post simile nella Sua pagina significa dare in pasto, anche una persona in buona fede, ai leoni. Poi uno può dire "eh, ma lui si è solo limitato a postare/a riferire/a copincollare". Si. Più o meno come certi romani che si sono "limitati" a portare i cristiani al colosseo. Mica è colpa loro se i leoni se li sò magnati...

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 Oggetto del messaggio: Re: #401 - L'alba nera
MessaggioInviato: dom feb 02, 2020 11:15 am 
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Al di là di tutto, se non altro quest'albo ha il pregio (o forse secondo fine, chissà?), che dopo averlo letto ti fa venire una irrefrenabile voglia di andare a rileggere i primi 100 albi. Ti senti un po' come quando uscì Resident Evil 6.

E comunque; che ciascuno esprima liberamente la propria opinione, peace & love, teniamoci tutti per mano in spiaggia al tramonto mentre fumiamo il calumet della pace, etc... Tutto giusto, anche se terribilmente noioso.
Ma che nessuno. Nessuno. Si azzardi mai più a chiedere a Dylan se le sue competenze investigative sono tutte basate sul cinema e la televisione. Mai


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 Oggetto del messaggio: Re: #401 - L'alba nera
MessaggioInviato: dom feb 02, 2020 11:57 am 
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Località: Inverary
Nima83 ha scritto:
Tra i vari commenti, perlopiù di sdegno, salta immediatamente all'occhio anche chi si pone come voce fuori dal coro (ed è forse positivo, dimostrando ancora una volta l'amalgama eterogenea del forum) spezzando una lancia a favore del curatore di cui sopra. Il commento, ammantato di serafico candore, ribadisce quello che immagino molti abbiano già capito, senza postille o traduzioni: che il curatore "si è limitato ad evidenziare...". Si. Nel posto sbagliato. Perché è logico che in una pagina in cui la maggior parte dei commenti sono permeati da un "fanboy-ismo" galoppante (dei vari fanboy e di chi si accoda ad essi), una "puntualizzazione" del genere avrebbe sollevato un piccolo vespaio. Che un commento simile avrebbe avuto come unico risultato quello di dare spazio a certa gente prodiga di "ma andassero (chi? Plurale usato per...?) a vaffa", "per contare i colpi si vede che non hanno una mazza da fare", "si inventano tutto pur di attaccarti, sono patetici", "chissà se indossava la maglietta genio al lavoro mentre scriveva" ( a scanso di equivoci questi commenti "me li hanno riferiti" :lol: ). Già se il curatore di cui sopra apre un post nella sua pagina con scritto "mi hanno criticato", orde di fans (non entro nel merito riguardo al fatto che possano essere lettori o meno. Non voglio risultare "fazioso" agli occhi di qualcuno) iniziano a sputare fiamme, a sparare raggi dagli occhi riempiendosi la bocca di improperi, figuriamoci se scrive "mi hanno definito un tamarro". Piuttosto: l'amico R. poteva fare una visitina al forum (dato che è un utente) e specificare l'errore di alemans. Al contrario della sua pagina, priva di moderatori (se non lui), questa sarebbe stata regolata imparzialmente dai nostri bravi moderatori, nel caso fosse emerso successivamente qualche personaggio in vena di insulti o feroci denigrazioni. Mettere un post simile nella Sua pagina significa dare in pasto, anche una persona in buona fede, ai leoni. Poi uno può dire "eh, ma lui si è solo limitato a postare/a riferire/a copincollare". Si. Più o meno come certi romani che si sono "limitati" a portare i cristiani al colosseo. Mica è colpa loro se i leoni se li sò magnati...


Se Recchioni non fosse soltanto interessato ad alimentare continuamente la polemica intorno alla sua persona per fare caciara intorno al "prodotto" Dylan Dog che pensa di pompare a suon di grancasse mediatiche vuote e pretestuose (come questa in cui è incappato un utente del forum suo estimatore (sic!) o la passata intervista a Repubblica in cui ha tentato invano di fare polemica su matrimoni gay inesistenti), sarebbe venuto qui sul forum a interloquire civilmente ed educatamente con l'utente Alemans.
Buttare in pasto ai "leoni da tastiera" di FB una frase estrapolata da un lungo e argomentato post pubblicato su un forum di appassionati di Dylan Dog che nemmeno si è preso la briga di leggere, dimostra per l'ennesima volta l'arroganza e la superficialità con cui si relaziona con i suoi lettori.
Recchioni non frequenta più Craven Road 7 perché non è in grado di confrontarsi civilmente non solo con i suoi "detrattori" (che qui tra l'altro si sono sempre espressi in modo rispettoso e argomentativo, anche grazie al lavoro dei moderatori :g: ), ma nemmeno con i suoi "estimatori" come Alemans che, a differenza dei suoi fanboy di riferimento, esprimono i loro giudizi positivi in modo argomentato, complesso e non da tifosi.
Il suo ambito di riferimento è FB, dove si scrive in modo rapido, immediato, superficiale, dove non ci sono filtri e vince più il tifo da stadio espresso in post brevi e polemici piuttosto che il confronto civile e rispettoso delle idee altrui.

Continuo a pensare che un fumetto profondo, complesso, spesso intimista, come (era) Dylan Dog non potesse finire in mani meno adeguate di queste, che lo stanno snaturando completamente, rendendolo un fenomeno da circo mediatico divisivo e irrispettoso della pluralità di opinioni dei lettori e appassionati.
A prescindere dal personale giudizio nel merito delle singole storie e del nuovo corso in generale, credo che questo modo di porsi da parte di Recchioni abbia davvero superato ormai i limiti della decenza e del rispetto comunque dovuto a chi fino a prova contraria rappresenta il suo pubblico di riferimento. Perché la testata di DYD che gli piaccia o no è stata resa quello che è da chi negli anni l'ha letta, amata e seguita con passione, non certo da quattro scalmanati su FB o altrove che lo osannano come "personaggio" acriticamente facendogli da cani da guardia contro chiunque osi metterlo in discussione.

Comunque ancora auguri per le vendite e gli eventuali ulteriori introiti per la Bonelli da future trasposizioni cinematografiche o cross over di marvelliana ispirazione. Per quanto mi riguarda e per quel poco o niente che vale il mio contributo a tali operazioni commerciali sarà zero.


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 Oggetto del messaggio: Re: #401 - L'alba nera
MessaggioInviato: dom feb 02, 2020 12:22 pm 
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Iscritto il: gio giu 18, 2015 9:57 am
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GRANDE RROBEEEEEEEE!!!!!! KAPOLAVOROOOOOOOO!!!11!!!
ORA POSSO DIRLO:
SONOOOO TUO FIGLIOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!!!!!!!!!!1111!!!!!!

FATTELO RIFERIREEEEEEE!!!!!!!!!!

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 Oggetto del messaggio: Re: #401 - L'alba nera
MessaggioInviato: dom feb 02, 2020 12:25 pm 
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Quanto la fate lunga...

"Noi non facciamo arte, facciamo remake" (cit.)

Rrobecop 2 ha scritto:
FATTELO RIFERIREEEEEEE!!!!!!!!!!
GENIOOOO!!!11!!! :D

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l tuoi noti "sarcasmo" e "voglia di flammare" non attaccano con me. (cit.)

Quindi, sgarbato Dear?
Sì, come al solito.
Sta dicendo cose assurde?
Per niente. (cit.)


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 Oggetto del messaggio: Re: #401 - L'alba nera
MessaggioInviato: dom feb 02, 2020 12:36 pm 
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Località: Eternia
Rrobecop 2 ha scritto:
GRANDE RROBEEEEEEEE!!!!!! KAPOLAVOROOOOOOOO!!!11!!!
ORA POSSO DIRLO:
SONOOOO TUO FIGLIOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!!!!!!!!!!1111!!!!!!

FATTELO RIFERIREEEEEEE!!!!!!!!!!

sogna di diventare miller, questo si che è un passo in avanti.

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 Oggetto del messaggio: Re: #401 - L'alba nera
MessaggioInviato: dom feb 02, 2020 12:37 pm 
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Dear Boy ha scritto:
Quanto la fate lunga...


Boh, quando uso il WC non ho mai con me il metro a fettuccia :mrgreen: (scherzo Dear, eh :wink: ).

@Pearl hai colto nel segno! Una ragionevole discussione può essere ben più costruttiva che mettere gratuitamente alla berlina qualcuno: il pubblico ludibrio è sempre deprecabile. P.s. anche da parte mia "auguri per le vendite"... se le varie strategie adottate sino ad ora sono da loro reputate vincenti... buon per loro. :)

@Rrobecop 2 sei un gegnio!!1!1!

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 Oggetto del messaggio: Re: #401 - L'alba nera
MessaggioInviato: dom feb 02, 2020 1:14 pm 
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Accusare di tamarraggine uno che pubblica due post su fast & furious 9 di fila scrivendo perle come "Dom spacca il culo a Riddick" e "the rock è stato un veleno per la famiglia"? Ma siete fuori? Non vi riconosco più! Erano meglio i vostri primi cento post

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 Oggetto del messaggio: Re: #401 - L'alba nera
MessaggioInviato: dom feb 02, 2020 1:57 pm 
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Iscritto il: gio ott 26, 2006 8:53 pm
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Resto della mia opinione: due pagine di topic per riempire di sberleffi un autore che ha "osato" sfogarsi sulla sua pagina personale contro una critica oggettivamente sbagliata (senza insultare o dare dell'hater a nessuno).
Il fatto che alemans abbia commentato positivamente la storia non ha nessuna rilevanza. Recchioni probabilmente non ha letto il suo commento, ma se anche l'avesse letto avrebbe trovato esattamente la critica sbagliata che gli è stata riferita.
Per me questo topic è l'ennesima dimostrazione di quanto siamo diventati faziosi.

EDIT: Ecco, Recchioni ha anche risposto con garbo alla replica di alemans sulla sua pagina. Tanto casino per nulla.


Ultima modifica di V.M. il dom feb 02, 2020 2:08 pm, modificato 1 volta in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: #401 - L'alba nera
MessaggioInviato: dom feb 02, 2020 2:04 pm 
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 Oggetto del messaggio: Re: #401 - L'alba nera
MessaggioInviato: dom feb 02, 2020 2:31 pm 
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Rrobecop 2 ha scritto:
GRANDE RROBEEEEEEEE!!!!!! KAPOLAVOROOOOOOOO!!!11!!!
ORA POSSO DIRLO:
SONOOOO TUO FIGLIOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!!!!!!!!!!1111!!!!!!

FATTELO RIFERIREEEEEEE!!!!!!!!!!



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 Oggetto del messaggio: Re: #401 - L'alba nera
MessaggioInviato: dom feb 02, 2020 2:37 pm 
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Iscritto il: gio nov 05, 2015 5:07 pm
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Myskin ha scritto:
Non ho letto l'albo, non intendo farlo (nessun boicottaggio: semplicemente non ne ho voglia), ma a giudicare da alcune considerazioni mi sembra che ci sia un po' di scollamento tra quello che i lettori di vecchia data si aspettavano (almeno su questo forum) e quello che invece è il vero obiettivo della Bonelli. Chi critica Recchioni per voler inseguire gusti hipster o modaioli di quello che ritiene il suo pubblico di lettori di riferimento secondo me sta mancando il bersaglio.

Ai miei occhi, è assolutamente chiaro che questa miniserie è pensata quasi esclusivamente per fornire le basi per una trasposizione cinematografica oppure televisiva. Magari per qualcuno questa "rivelazione" sarà anche la scoperta dell'acqua calda, eh. Non è tanto l'assenza di Groucho a farlo pensare (sì, c'è la questione dei diritti, ma francamente: che ne sappiamo degli sviluppi più recenti al riguardo? Per quanto se ne sa, la Bonelli potrebbe anche averlo superato, questo scoglio), ma proprio il formato della miniserie e i precedenti.
Non so quanti qui bazzichino i fumetti di supereroi, ma per chi non lo sapesse sia in Marvel che in DC Comics (specialmente la seconda) avvengono periodicamente dei rilanci/reboot/update che rinarrano, aggiornandole, le origini degli eroi, oppure modernizzano l'intero universo narrativo. Quasi sempre con conseguenze devastanti per la continuity e con grave scorno dei lettori (che però, pur lanciando strali, continuano a comprare). Questi reboot hanno più o meno sempre le stesse caratteristiche (gli elementi fondamentali dell'universo narrativo dell'eroe vengono rivisti e ricontestualizzati in una nuova, diciamo così, sintesi narrativa) e hanno generalmente due scopi: uno, su cui di solito si concentrano tutti i commentatori ma è in realtà secondario (in ambito fumettistico, almeno), è lo svecchiamento dei personaggi; l'altro è fornire a registi, produttori e sceneggiatori una base narrativa su cui lavorare per le trasposizioni. Un discorso simile vale per alcune miniserie-evento (non necessariamente reboot, ma avventure contenute della durata di 6-12 numeri).

Perché questo succede? Non c'è una risposta unica o precisa, ma varie ipotesi tutte ugualmente plausibili. Per esempio, così facendo si fornisce ai registi uno storyboard già bell'e pronto, e fra l'altro economico, di come potrebbe essere un potenziale film. Sembra una banalità, ma pensate alla differenza che c'è tra lavorare su vecchi, spesso ingenui comics degli anni '50 per realizzare una versione realistica del volo di Superman e invece trarre ispirazione da fumetti più recenti e quindi "cinematografici". Inoltre, si risparmia a chi lavorerà sul film interminabili discussioni e ricerche per capire cosa si dovrà tenere e cosa no di universi narrativi vecchi quasi un secolo: la miniserie-reboot è già di suo una sintesi di quello che "conta" del personaggio. In più, eventuali trovate che saranno inserite nel film sono "anticipate" ai lettori che quindi le troveranno già familiari quando le vedranno sul grande schermo. L'osannatissimo Captain America: Civil War poggia su una celebrata miniserie (molto diversa dal film, ma con un elemento di fondo in comune: uno scontro ideologico tra gli eroi) che ha dato a Kevin Feige - la mente dietro l'universo cinematografico Marvel - non solo la base per una pellicola ma anche la direzione per altri due o tre film multimilionari che hanno preceduto e seguito Civil War... Che già di suo è stato un grande successo.

Ora, è chiaro che la Bonelli sta cercando - comprensibilmente: quanti lettori di Tex terranno ancora in piedi la baracca tra 10-15 anni? - di diversificare i suoi investimenti. E secondo me è altrettanto chiaro che Recchioni è al centro di questa fase di transizione. Il film su Monolith (la storia di Recchioni e Uzzeo) probabilmente non l'avrà visto nessuno, ma è servito come banco di prova per capire se un lavoro "recchioniano" poteva fornire le basi per una pellicola. Personalmente io vedo in futuro una Bonelli sempre più sbilanciata in ambito cinematografico con un ruolo di Recchioni sempre più centrale. L'universo fumettistico chiuderà? Quasi sicuramente no, e secondo me non sarà neppure ridimensionato, ma credo che il suo ruolo cambierà: come per Marvel/DC, lo scopo sarà soprattutto quello di mantenere vive delle proprietà intellettuali che serviranno per investimenti ben più lucrativi. Il che non vuol dire che non ci saranno anche fumetti validi: anche la DC ha avuto per anni la Vertigo (e francamente, con buona pace di Recchioni, Sandman è uno dei fumetti "difficili" più amati e popolari di sempre) e adesso ha Black Label e Young Animal, il cui ruolo è simile.

Dunque: in futuro vedremo al cinema un Dylan barbuto, senza Groucho e tech-savvy? Secondo me non è detto. Questo Dylan 666 è una base su cui lavoreranno registi e produttori, ma tra gli incarichi di figure come quelle di Recchioni c'è anche quella di saper mediare, ovvero limare gli elementi meno riconoscibili del personaggio e filtrare quelli che si vogliono/devono "far passare". In una trasposizione di Dylan futura ci saranno sicuramente Rania e Carpenter, per dire. E un taglio di barba si fa in fretta a farlo. Groucho? Ammesso che la questione dei diritti sia ancora un problema, alla fine è tutta questione di soldi e contratti: magari si metteranno d'accordo per una serie di apparizioni limitate e troveranno un compromesso. Groucho, forse, sarà una figura che compare saltuariamente nella vita di Dylan ma comunque dal peso significativo, un po' come Humphrey Bogart in Provaci ancora Sam di Woody Allen. Dal mio punto di vista, la faccenda del
Spoiler!
"padre"
è poi assolutamente rivelatoria delle intenzioni della Bonelli: semplifica e sintetizza decenni di storie eliminando tutte le "frattaglie" e creando una dinamica abbastanza interessante tra certi personaggi, senza comunque tradire la sostanza del loro rapporto.

Inoltre, se il Dylan cinematografico/televisivo sarà più simile, in alcuni dettagli almeno, a quello storico, non è nemmeno detto che la storia di Recchioni sia accantonata. Dal suo punto di vista, è stato comunque un successo. Da quello che vedo, si tratta esattamente del tipo di miniserie contenuta che può essere ristampata, rivenduta, esportata, tradotta un milione di volte. E addirittura ri-trasposta in tv come versione alternativa del personaggio e non per questo di minor successo. Esistono tipo mille versioni della serie di Archie di Bob Montana, e quella che va per la maggiore (la serie TV Riverdale) è probabilmente la versione più "scabrosa" (per gli standard di un teen drama, eh), lontanissima dalle radici fumettistiche e dall'ingenua atmosfera alla Happy Days dei fumetti.

Sicuramente questo Dylan recchioniano è declinabile con maggiore facilità di mille Dylan sclaviani. Ecco, diciamo che se c'è qualcosa che è rimasto da parte in tutto questo è proprio la sostanza del Dylan storico, non per Groucho/barba o altro, ma proprio per atmosfere. Ci sono alcuni aspetti - le tirate sulla morte, certe soluzioni surreali, e a voler essere onesti anche le scopiazzate - che sono molto poco cinematografici. Non che sia una novità - alla fine, di questo parla questo forum ogni mese, mi pare - ma direi che quel Dylan è proprio morto per sempre.

Da lettore divoratore e semi esperto di Comics americani, sono d'accordo con questa tua analisi, Myskin. In effetti da tempo avevo scorto in tutta questa operazione di caravanserraglio un operazione in quello stile. Le continue fasi e reboot che costellano da sempre i comics americani sono però applicabili a questo mondo bonellide? A quanto pare per il sommo curatore si. Quindi cosa aspettarsi? Sicuramente una fase lunghissima, o una gestione – o run come si dice in America – che durerà forse molti anni con questo impianto. E che magari verrà prolungata, o ritoccata, in base all'uscita della serie tv, che è bene ricordare ha sicuramente un enorme peso specifico su tutta questa operazione. Insomma, tra queste idee, tra queste esigenze produttivo televisive, e l'ingombrante presenza di un comics-man come Airoldi, gli "Ammerigani" ( come direbbe il buon wolk) sono già qui tra noi, e rimarranno in pianta stabile. Quindi, io o altri come me, dobbiamo rassegnarci definitivamente a questo Dylan Doe e passare oltre (io l'ho già fatto). Sperando, come accaduto per diverse gestioni dei fumetti a stelle e strisce, che un domani – spero non molto lontano – qualcun altro riprenda in mano il brand dylan doe e lo riporti a certi vecchi fasti. Ma credo che sia una pia illusione...però se accadesse, sarei (saremo) interessati?!? quando arriverà quel momento chi sarà rimasto? Magari per assurdo si storcerà addirittura il naso per un ritorno al passato. Sarebbe una beffa, ma si sa, il tempo logora. Forse non ce ne accorgeremo nemmeno. Forse avremo – giustamente – altri c.... per la testa. Di sicuro saremo molto più vecchi. Ergo avremo un distacco ancor più marcato con quel brand fumetto. Ricordo che seguii con grande amore la lunga gestione di Peter david su hulk, e di come mi arrabbiai per la sua dipartita dopo moltissimi anni...lo stesso dicasi di Claremont sugli Xmen. Sembrava che nessuno potesse raccogliere il loro testimone. E infatti per un bel po' di tempo fu cosi. Poi magari ti arriva il grant morrison che nei 2000 ti rivoluziona tutto sugli x men, ma hey, si tratta di Grant! E infatti ti rifila un uno due che ti spezza li per li, ma che genio! Che scrittura...e soprattutto quante novità e contemporaneamente quanto rispetto per la tradizione mutante. Idem per Hulk, che allo stato attuale, con la cura Erwing è tornata a dei fasti spettacolari. Insomma, sono formule che in America possono funzionare...ma solo lì forse. L'abitudinario lettore di tex o dylan dog non poteva essere preparato a tali stravolgimenti...soprattutto poi se fatti in questa maniera sciatta, facilona, e un po' volgarotta. Il nuovo curatore ahimè, non è né Morrison, né Erwing, né Gaiman, che lui tanto critica (lesa maestà proprio tra l'altro). Forse se imparasse un pochino da codesti signori, chissà... In finale, si avrà forse una visione di insieme più concreta di come il tutto finirà, solo quando questa benedetta serie tv uscirà. Lì avremo sicuramente la percezione netta e definitiva di cosa sarà il presente e futuro di dyd. Però, ripeto, arrivato quel momento, a chi interesserà più qualcosa? O perlomeno, chi sarà rimasto?

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 Oggetto del messaggio: Re: #401 - L'alba nera
MessaggioInviato: dom feb 02, 2020 2:39 pm 
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@Myskin

Guarda che produrre una serie tv/movie in autonomia è una cosa che la SBE se lo sogna da qui ai prossimi dieci anni, come apparato d'organizzazione interna.
Non ha mica la potenza di una Marvel-DC su quel lato mediatico. Dovrà sempre delegare.
O pensi che forse la Shueisha possegga una casa di produzione propria per produrre i suoi anime di successo mondiale dai manga che stampa? Si deve sempre affidare ad altri cedendo i diritti, perché esiste un transfer (spesso) inevitabile tra pagina e schermo, con tutto un carrozzone al seguito. Quindi pensare di indirizzare tutte le pubblicazioni GIA' DA ADESSO in quell'ottica è fuorviante ed auto-lesivo in casa SBE, perché potranno emettere voce in capitolo solo tra un numero imprecisato di anni, se diverranno autonomi in materia.

Nel frattempo è più verecondo pensare che l'Airoldi-pensiero voglia indirizzare (nella policy da scimmiottamento) l'andazzo di remake, reboot, AU, miniserie, ultimate-fessate, che tanto ricalcano l'impronta mmmerigana
Con la complicità del suo compare Recchioni che vive nella suggestione delle attuali serie tv e pensa di esportarne il mood narrativo qui sopra perché fa hipstericamente fighetto. 8-)

Questo non vuol dire che senza Groucho questa miniserie dal #401 non sia più facilmente esportabile sul video per i noti problemi di copyright, né rifilabile da cartaceo su un ipotetico mercato straniero a digiuno delle basi di Dylan tramite un personaggio che risulta "altro".

V.M. ha scritto:
Resto della mia opinione


E restaci pure. E grazie per averla ribadita, altrimenti il pranzo della domenica non scendeva.
Però è anche vero che "restano" le parole scritte jeri su quella pagine FB, a catena, d'inqualificabile meschinità. Il garbo retroattivo aggiunto in seguito dalle mie parti si chiama toppa-coda-di-paglia.
Se gli piace esser un personaggio pubblico, fa parte del gioco. Quindi piantala col benaltrismo da politically correct (anche) qui sopra, perché dopo un po' diventa stucchevole, come un brodino di domenica. Il rumore per nulla è solo di chi sposta le sedie per far sedere chi gli è più comodo alla bisogna, senza che cambi la sostanza del pranzo


ALOHA RAGU' PER TUTTI

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