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#401 - L'alba nera
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 Oggetto del messaggio: Re: #401 - L'alba nera
MessaggioInviato: ven gen 31, 2020 2:17 am 
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Anche io provo una sensazione neanche troppo latente di imbarazzo a pensare, non tanto di aver acquistato un albo simile, ma di avergli dedicato persino una rilettura mentre attendono sul comodino, non dico E.F. Wallace o Céline, ma gli inediti di Nathan e Morgan che non ho ancora letto :oops: .
Ancora più colpevole mi dovrei sentire al pensiero di spenderci altro tempo per commentarlo, ma dal momento che sono stato fin troppo clemente sorvolando per misericordia sulla fetenzia dei 2 numeri precedenti, ho pensato di concedermi un revival qui, per quanto come vedrete parlerò più dei redazionali che della storia (eccapirai… :roll: ) in sé:



SPOILER ^^^^ SPOILER ^^^^ SPOILER




Per la serie la retorica maniavanti per pararsi il culo, siamo al solito patetico sermone nell’editoriale sui tempi che cambiano e Dylan cristallizzato nel suo atemporale ‘90s mood, con l’ennesima panzana sull’ [cito] “evoluzione del linguaggio e del gusto del pubblico” per indottrinarci verso la via del Sommo Pensatore :o .
Infatti adesso Attraverso lo Specchio o Dopo Mezzanotte risultano illeggibili al pari di un sonetto di Petrarca rispetto all’italiano corrente, mentre tutti i lettori contemporanei si disgustano davanti a storie così fiacche di trentann&passa orsono…. quando or ora è invece graziacristo possibile gustarsi i succulenti dialoghi del gegno di Tor Fregnacciara freschifreschi di realismo citazionista da italiota nerd ultra40enne, e vicini ai gusti delle cccciovanissime leve che comprano 4 (pseudo)variant di copertina a testa anche per questo #401, sperando in una disposizione diversa degli alberi sullo sfondo se piegate con diversa angolatura cromata 8-)
No, aspé… : la bonus track esiste sui vinili già dagli anni ’70… bisogna trovare qualche trovata più mmmo’-derna per questi nuovissimi acquirenti dalle balle… ehhm, belle speranze.

E a proposito del [ari-cito] “tempo della narrazione presente” avallato nientepopodimeno che da Mastro Pensionato Tiziano per lavarsene le mani, aggiungo che se oggi una nuova testata esordisse con un #1 del genere, i dintorni di via Buonarroti verrebbero allagati dalle pernacchie e Samuel Stern finirebbe candidato per il Premio Strega (&Stregoni). Mentre se fosse uscito nell’86 (tablet a parte) la SBE si chiamerebbe oggi Tex Willer Editore, dato che senza il successo di Dylan si sarebbero estinte da allora la maggior parte delle testate :D

Quindi caro Rrobbè, è inutile che vieni a salmodiare meta-pataccate stile manifesto da un lustro, perché l’unico che non si rende conto del presente temo sia tu, aggrappandoti al tuo passato (da lettore, vedi mania dei remake) ed al futuro (de)ragliante che pensi si faccia strada virtualmente sul binario dei social o nelle fiere. Tutto a spese di DD, ovviamente, tra una trovata circense e l’altra da propinare in mancanza di risorse efficaci al servizio DEL personaggio e non dell’autoreferenzialità narcisista del suo curatore.
E l'unica mano solida che molti si sentono di porgerti, per stringer la tua e seguirti mentre ti lanci a corpo fintomorto per il [ari-ri-cito] "balzo nella tua fede"... sarebbe questa qui :tc:
Ci facci sapere del botto quando tocchi il fondo dell'ignoto, chestamoinpensiero eh...


[…]




Provo a tornare sull’albo per quanto non m’interessi minimamente
Comincio parlando dei punti positivi. Pochi.

Il principale è di sicuro Roi che ci regala dei bei corridoi stile Inquilini Arcani (pp.10-13) ed uno stile più barocco alla UT. Sicuramente sugli scudi, ma credo potesse fare meglio, perché in certe parti è troppo fumoso/pittorico nelle sfumature, e quindi poco adatto alla forza del b/n da fumetto, come non mi convincono i suoi zombies (Stano è di un’altra galassia) e Gnaghi sembra troppo anonimamente bonario nei primi piani. Manco Sybil c’azzecca molto a mio vedere, dato che l’originale somigliava molto a (ex?)Mammorgana, anche se la sua pettinatura sa molto anni ‘80s.

L’altro punto positivo è che si legge in una mezz’oretta, e ti sei cavato il dente senza sentire il retrogusto amaro della parcella per oltre due minuti. Abbastanza in palla l’ironia scorbutica di Bloch, se non fosse carica di retroscena da spiattellare. Infine, c’è l’attenuante generica che si tratta del primo episodio/starter di una miniserie stile tv - altro personale mantra di Airoldi&co in azienda - per cui serve del tempo per carburare ma nei prossimi ci rifaremo… nonostante un certo scetticismo che prevale inconsciamente se queste sono le argute premesse :cry: .

[…]

Tornando alla storia in sé, a parte la singolar tenzone da remake, NON ci siamo sbarazzati dell’orgia di citazionismi solipsistici che anche qui imperversano dichiarati come fondativi per il gusto di riproporre frasi ad effetto fuori da qualsiasi realtà, per compiacersi nelle strizzate d’occhio tra compari di sottocultura nerd di lunga memoria, o per giustificare il DylanB(arbuto) nei suoi meta-solfeggi su come vada impostata una didascalia sclaviana (p.20). In tutto questo il nuovo – antipaticissimo- protagonista stesso viene definito, per foga auto-assolutoria o minaccia latente, “maniaco delle citazioni” (p.77) e pertanto nei prossimi numeri si andrà avanti ancora con questi ritornelli saputelli e ricicloidi :dito: .

Dopo le anteprime circolate qui sopra ho saltato per probabile nausea il meta-pippone (citato, pure lui :!: ) di pagina 29, e mi sono goduto appieno l’effervescente sceneggiatura da pagina 31 in poi che consiste SOLTANTO nel SOPRALLUOGO all’obitorio… fino a pagina 92 in pratica, intervallato da qualche leggiadra parentesi da telefilm sit-comico negli uffici del nuovo sovraintendente o delle sgommate in avvicinamento a 4 ruote – prima Dylan (pp.30) poi Carpy (pp. 33-34) e infine Non-più-papi-Xaby (pp. 67-69).
Davvero complimentoni per la complessità di scrittura. Avvincente, strutturata, e profonda, altroché :lol: .

Sull’acclamatissimo ritorno di Rania ed il suo gorilla credo si siano già espressi altri, come io stesso sull'utilità da fan-fiction di modificare l’asse delle loro relazioni interpersonali, con ruggini tra ex-colleghi, ex-mariti, etc. NovelloDylan2020 ci fa un baffo. Anzi una barba, visto come è barbosamente ritratto da sembrare un incrocio tra Massimo Cacciari ringiovanito o Manuel Casella invecchiato (male) per sembrare più hipster cool mentre spara slogan di meta-saggezza da buon para-cool come la massima su Eros e Thanatos (p.84)

Tornando alla sequenza “nucleo” nei meandri dell’obitorio, sembra un incrocio tra un survivor (horror) game di quarta categoria (v. sparapiùnonposso, pp.88-91), le peggiori puntate di Buffy a livello di brividi occulti per bimbiminkia, e le zuffe bisbattibeccate di Casa Vianello, con tutte le battutine stizzose del quadrivio Dylan-Carpy-Rania-Sybil (il top in questo senso è p.73). Java… ehhhm sorry, Gnaghi, si esprime per monosillabi, e di sicuro una storia dialogata tutta da lui ci avrebbe guadaGNAto. Le uniche scene vagamente inquietanti sono quelle in cui non compare NESSUNO DI COSTORO, ma il povero dottorino ambizioso (pp. 44-49)… ma anche lì siamo nel brivido telefonato perché sappiamo tutti – vedi che li conosciamo pure noi i meta-crismi dei film horror senza esser laureati al DAMS di Lucca, a Rrobbé? – come finirà, partecipi del #1 tra le righe :x: .
Xabaras lo vedo bbbbene per una puntata di A-Team per come entra in scena: sottile, vero? Per la tamarrata dell’assalto a suon di bisturi e pala (pp.62-65) si potrebbe scomodare Chuck Norris se non fosse così sensibile al sangue.

Chiudo qui, ringraziando non so quale divinità edicolante remota per aver cominciato a leggere Dylan dal #62 (I Vampiri) e non da rrobbe del genere, perché le nuove generazioni già stanno messe male… ma infliggergli pure queste patacche per allontanarli definitivamente dai fumetti mi sembra oltremodo tafazziano per crudeltà e cinismo. Se mio/a nipote mi chiedesse oggi perché leggo Dylan vedendomi con un albo del genere in mano, per senso del pudore gli direi che sto guardando una rivista zozza mascherata con la copertina divelta dal #401, e di non dirlo alla mamma :3 .

ALOHA I TEMPI CORRONO
GLI ATTEMPATI SI FERMANO
GLI SCIROCCATI ROTOLANO

_________________
Io no capito, io no capito

(anta baka?! [...] kimochi warui)


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 Oggetto del messaggio: Re: #401 - L'alba nera
MessaggioInviato: ven gen 31, 2020 6:46 am 
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Località: Pianeta Terra
Keanu Coen ha scritto:
Purtroppo dal mio edicolante c'erano ancora intatte tutte le copie del numero 2... No bueno


Questo l'ho notato in varie edicole. Purtroppo.

_________________
...M...


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 Oggetto del messaggio: Re: #401 - L'alba nera
MessaggioInviato: ven gen 31, 2020 9:52 am 
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Albo che merita un 8 a mio parere.
Ben scritto, ben sceneggiato e con un cambio di marcia significativo.
È divertente, ironico, dinamico.
A questo punto mi domando se dovevamo per forza agonizzare per tanto tempo, seguire questo carro funebre per tanti mesi.
Ma forse si, forse dovevamo toccare il fondo, della noia, della rabbia, della delusione, per poi risalire alla luce.
Luce che, spero, si mantenga. Che l'equipe sia all'altezza di questo "nuovo inizio".
Letto così, Dylan è un personaggio che attrae, bisogna sperare che fuori dalla penna di Rrobe ci sia qualcuno in grado di mantenerlo su questi livelli.


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 Oggetto del messaggio: Re: #401 - L'alba nera
MessaggioInviato: ven gen 31, 2020 10:25 am 
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Io dopo l'intervento di wolkoff nemmeno ci provo ad argomentare lo sfacelo di questo albo nero. Debbo ringraziare come sempre Dario Pensabene con le sue videorecensioni totali. Albo video letto due volte: non mi è piaciuto niente a parte, come ho detto già, i disegni che in alcune vignette sono veramente eccezionali.
Se dovessi scegliere la mia top 5 del grottesco direi:
-lo scambio a pagina 18: "mi hanno rilasciato" "rilasciata?"
-l'uso vergognoso del termine "forbice" al singolare a pagina 19 (si sa che l'uso corretto è al plurale, come d'altra parte lo troviamo usato nel numero 1)
-la schermata (va da sé) orrendamente computerizzata del tablet di dylan a pagina 24,nonché il concetto di tablet in sé
-l'intera gestione della pagina 25
-la faccia stranissima di
Spoiler!
Xabaras
a pag 68.
Fuori concorso, la battuta sul basso nei dischi dei metallica, quando si sa che ce n'è solo uno con il basso troppo basso, ed è... And justice for all, la grafica sghemba nel biglietto da visita, e il balloon elefantiaco con la citazione da unbreakable, letteralmente inguardabile (il balloon!)
Aggiungo che l'operazione intiera è per me particolarmente lesiva, perché quando tempo fa rilessi tutti i numeri uno dopo l'altro, il primo secondo me è rimasto uno dei pochi numeri davvero senza difetti.
Sono felice che ci siano pareri contrari al mio, cosa che mi rende sempre più contento di aver conosciuto questo forum.
Comunque bisogna dire che si vede che Rribe ha dato la sua visione personale al personaggio, e che non è solo un remake di facciata: nel numero 1 Sybil dava il pestone sul piede a Dylan, invece ora il pestone lo dà a Gnaghi. Tutta un'altra Weltanschauung...

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"You should be ashamed of yourself".
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 Oggetto del messaggio: Re: #401 - L'alba nera
MessaggioInviato: ven gen 31, 2020 11:21 am 
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Ieri sono andato in biblioteca... non c'avevano ancora il 401 ma c'era già Samuel Stern il numero 3. Ma quello lo aveva appena comprato.
Quando tornerò in biblioteca, leggerò questo numero per curiosità ma già so che non mi piacerà perché rimpastare il lievfito madre e mettere i pomodorini freschi per fare la marinara certo non è una nuova pizza.
PS: Morgan Lost è un ottimo fumetto, Chiaverotti si mantiene come sempre uno dei migliori autori della bonelli in circolazione


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 Oggetto del messaggio: Re: #401 - L'alba nera
MessaggioInviato: ven gen 31, 2020 12:14 pm 
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Sono quasi costernata all'idea che sia piaciuto solo a me e a un pugno di troll o fake :cry:
Al netto delle castronerie di cui sopra (tablet col copiaincolla, la mail o l'intrinseco messaggio di figaggine dell'autore) questo è un albo da leggere resettando completamente la mente e, a riuscirci, il passato del personaggio.
Forse ho detestato talmente tanto il DD degli ultimi decenni, da percepire questo "ciofane e simpy". O forse sono una semplice :cry:


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 Oggetto del messaggio: Re: #401 - L'alba nera
MessaggioInviato: ven gen 31, 2020 12:17 pm 
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Iscritto il: mer mag 04, 2011 3:00 pm
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@bertuccia, se ti piace goditelo e non preoccuparti. :wink:
Ma vedrai che piacerà pure a rrobecop. Non vedo l'ora :g:

wolkoff ha scritto:
Sull’acclamatissimo ritorno di Rania
Dalla gestione scriteriata del personaggio comincio a pensare che Rrobertino sia a caccia di una fatwa.
Magari è la volta buona che finisce in uno di quei talkshow che tanto brama.

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l tuoi noti "sarcasmo" e "voglia di flammare" non attaccano con me. (cit.)

Quindi, sgarbato Dear?
Sì, come al solito.
Sta dicendo cose assurde?
Per niente. (cit.)


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 Oggetto del messaggio: Re: #401 - L'alba nera
MessaggioInviato: ven gen 31, 2020 12:30 pm 
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Iscritto il: dom apr 14, 2019 6:48 pm
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Per me un grande nuovo inizio, curiosissimo di vedere come porterà avanti il personaggio Recchioni. I disegni non penso abbiano bisogno di complimenti, per me Roi è un vero artista e in questo albo non si smentisce collezionando un altro capolavoro. Quello che veramente mi rattrista è leggere tutti questi commenti negativi... mi fate quasi sentire un pazzo per avere apprezzato questo albo...


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 Oggetto del messaggio: Re: #401 - L'alba nera
MessaggioInviato: ven gen 31, 2020 12:37 pm 
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Località: WENETO
Dear Boy ha scritto:
@bertuccia, se ti piace goditelo e non preoccuparti. :wink:
Ma vedrai che piacerà pure a rrobecop. Non vedo l'ora :g:

wolkoff ha scritto:
Sull’acclamatissimo ritorno di Rania
Dalla gestione scriteriata del personaggio comincio a pensare che Rrobertino sia a caccia di una fatwa.
Magari è la volta buona che finisce in uno di quei talkshow che tanto brama.


Colgo il destro per esprimere un mio personale timore: non facciamo che tutti questi 666 sbandierati in copertina, nel numero di telefono, nella targa della macchina, e dio solo sa dove altro, vogliono essere una polpetta avvelenata per i genitori cristiani per fargli iniziare una nuova crociata contro dylan nella speranza che si scateni di nuovo una mediatica caccia alle streghe in cui il Rribe passi poi per vittima della censura e del bigottismo degli inquisitori? Potrebbe esserci del calcolo, nella mente semplice e 'nnuccenti del Nostro?

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MessaggioInviato: ven gen 31, 2020 12:38 pm 
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Iscritto il: ven giu 27, 2003 10:00 pm
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darioetresette ha scritto:
Per me un grande nuovo inizio, curiosissimo di vedere come porterà avanti il personaggio Recchioni. I disegni non penso abbiano bisogno di complimenti, per me Roi è un vero artista e in questo albo non si smentisce collezionando un altro capolavoro. Quello che veramente mi rattrista è leggere tutti questi commenti negativi... mi fate quasi sentire un pazzo per avere apprezzato questo albo...


per il proseguo , andranno ad inverness dove reincontrera’ xabaras e userà la custodia del clarinetto come bomba .
il personaggio può incuriosire , ma il remake è la morte della lettura :?


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 Oggetto del messaggio: Re: #401 - L'alba nera
MessaggioInviato: ven gen 31, 2020 12:41 pm 
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Iscritto il: sab ott 01, 2016 11:33 am
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oh guarda un pò.... piace pure a me.
quando si dice giudicare senza partito preso...


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 Oggetto del messaggio: Re: #401 - L'alba nera
MessaggioInviato: ven gen 31, 2020 12:49 pm 
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Un commento negativo è un commento negativo all'albo, assolutamente non a chi può apprezzarlo.
Si sa che i gusti son gusti. Ci sono lettori ad esempio che leggendo un dialogo ripreso da una certa opera vanno in visibilio, fruitori che apprezzano i remake in generale e che ritengono il trovare somiglianze e differenze con l'originale sia un passatempo stimolante, ecc. Ci sono lettori che con quest'albo si sono divertiti e altri no (come me), gente che se l'è goduto prendendolo o non prendendolo sul serio e altri no.
L'unica cosa che mi sorprende un po' è che Bertuccia trovi simpatico questo Dylan, ha pure l'aria da maestrino :D
Per me a confronto allora quello di Sclavi e Chiaverotti era Totò in giacca nera e camicia rossa (senza impermeabile).

Dear Boy ha scritto:
Dalla gestione scriteriata del personaggio comincio a pensare che Rrobertino sia a caccia di una fatwa.
Magari è la volta buona che finisce in uno di quei talkshow che tanto brama.


Non c'è riuscito col matrimonio con Groucho in copertina (poteva almeno provarci inviando una copia omaggio a Salvini e alla Meloni :)). Per attirare l'attenzione su Rania dovrebbe proprio farle compiere qualcosa di scandaloso o portare all'attenzione di qualche integralista quanto già mostrato. Ma spero proprio non succeda mai, penso abbia il buon senso di non correre simili rischi.

Dark Star ha scritto:
Non so, questo Samuel Stern non mi attira, ma invece a tutti i dylaniati io consiglierei Morgan Lost, che con questa nuova stagione è tornato agli antichi splendori (ottimo il n. 3 ora in edicola).


Sono stato indeciso se prendere anche il n. 2 di Samuel Stern, ma sfogliandolo mi è passata la voglia, nonostante i disegni non fossero male. Ulteriore conferma che a me l'orrore in un fumetto interessa relativamente. Cioè, in Dylan è ed era bene che ci fosse anche quello, ma non solo.
Il Morgan Lost in edicola è una storia godibile a sé stante, presa come storia singola? Si può apprezzare anche senza conoscere quanto successo prima?


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 Oggetto del messaggio: Re: #401 - L'alba nera
MessaggioInviato: ven gen 31, 2020 1:03 pm 
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Iscritto il: mer mag 04, 2011 3:00 pm
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Goblin ha scritto:
per il proseguo , andranno ad inverness dove reincontrera’ xabaras e userà la custodia del clarinetto come bomba
Effettivamente è pure diluito e allungato questo remake.
Praticamente è solo il primo terzo del numero 1 originale.
D'altronde se una pagina intera la usi solo per parlare di Unbreakable, che ci vuole ad arrivare a 96 tavole senza far succedere praticamente niente?

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Quindi, sgarbato Dear?
Sì, come al solito.
Sta dicendo cose assurde?
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 Oggetto del messaggio: Re: #401 - L'alba nera
MessaggioInviato: ven gen 31, 2020 1:04 pm 
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Iscritto il: dom giu 02, 2019 10:39 am
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NOTA N. II (e magari non sarà neanche l'ultima. In attesa di chiarirmi ulteriormente le idee su un giudizio appropriato).

Ho già esplicato, nella mia precedente nota, come questa operazione si appoggi al mero riciclo [è un remake, non ci si poteva aspettare molto di più] e nel farlo ho dato spazio a due esempi, quello del pittore e quello del cuoco [pittore e cuoco che si limitano a prendere una creazione stranota e limitarsi a qualche ritocchino]. Le metafore potrebbero susseguirsi, ma evito di metterne in campo altre, tanto si va a parare sempre nello stesso punto. La preoccupazione di fondo, per una simile operazione, è la sempre più lacunosa mancanza di idee. Dopo aver stracciato l'horror calpestandolo senza pietà per anni, rimpiazzandolo con ogni genere di cosa, con questa operazione torniamo all'horror, e lettori affezionati a questa componente, come me, potrebbero essere superficialmente appagati dalla cosa. Ma solo superficialmente, dato che non basta scimmiottare i bei tempi per appagare chi desidera una certa qualità [a parte l'horror di una certa qualità, anche STORIE di una qualità medesima]. L'horror va bene... abbiamo fatto un passo avanti. Ma invece di prendere pari pari il plot del numero uno, se si voleva fare qualcosa sugli zombi, si poteva anche prendere Dylan, metterlo in una cascina insieme ad altre quattro/cinque persone e lasciare lui e gli altri in balia degli zombi all'esterno, affamati, che tentano di espugnare la baracca e trasformare i nostri in gustosi stuzzichini. Sarebbe stato più originale. Almeno in relazione alla testata. Invece, dopo anni di sermoni sociopolitici/albi Image-oriented/metaboutanades si ricomincia con... quello che c'era prima. Ma privo delle vecchie atmosfere, con personaggi scevri dall'aplomb degli "originali", con alcune guest-star (inutili), un uso della tecnologia (inutile: ma cosa avete in contrario al Dylan cristallizzato agli anni ottanta, no, per sapere), un protagonista saputello (dio, quelle citazioni...), e un assistente che mi è già venuto a noia (in passato l'ironia di Groucho controbilanciava certe scene forti, cariche di suspense o di pathos... uno che continua a fare GNA per tutto non controbilancia niente). Ma, a costo di ripetermi, c'è l'horror. Copiato. Ma almeno si sono ricordati che una volta Dylan Dog era una testata con una sua preponderante componente orrorifica. E' il primo passo verso qualcosa? Ne dubito. Se invece di "clonare" ci si decide, sempre proseguendo sul genere "orrore", a fare storie finalmente originali, e finalmente "storie", potrebbe esserci un ulteriore passo avanti. Magari anche evitando di calcare la mano su personaggi-barzelletta che continuano a parlare e comportarsi come fossero in una serie tv americana (vedasi lo squallido dialogo di pagina 83). Questo sarebbe il successivo passo avanti.

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 Oggetto del messaggio: Re: #401 - L'alba nera
MessaggioInviato: ven gen 31, 2020 1:10 pm 
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Iscritto il: ven giu 27, 2003 10:00 pm
Messaggi: 3868
Nima83 ha scritto:
NOTA N. II (e magari non sarà neanche l'ultima. In attesa di chiarirmi ulteriormente le idee su un giudizio appropriato).

Ho già esplicato, nella mia precedente nota, come questa operazione si appoggi al mero riciclo [è un remake, non ci si poteva aspettare molto di più] e nel farlo ho dato spazio a due esempi, quello del pittore e quello del cuoco [pittore e cuoco che si limitano a prendere una creazione stranota e limitarsi a qualche ritocchino]. Le metafore potrebbero susseguirsi, ma evito di metterne in campo altre, tanto si va a parare sempre nello stesso punto. La preoccupazione di fondo, per una simile operazione, è la sempre più lacunosa mancanza di idee. Dopo aver stracciato l'horror calpestandolo senza pietà per anni, rimpiazzandolo con ogni genere di cosa, con questa operazione torniamo all'horror, e lettori affezionati a questa componente, come me, potrebbero essere superficialmente appagati dalla cosa. Ma solo superficialmente, dato che non basta scimmiottare i bei tempi per appagare chi desidera una certa qualità [a parte l'horror di una certa qualità, anche STORIE di una qualità medesima]. L'horror va bene... abbiamo fatto un passo avanti. Ma invece di prendere pari pari il plot del numero uno, se si voleva fare qualcosa sugli zombi, si poteva anche prendere Dylan, metterlo in una cascina insieme ad altre quattro/cinque persone e lasciarli in balia degli zombi all'esterno, affamati, che tentano di espugnare la baracca e trasformare i nostri in gustosi stuzzichini. Sarebbe stato più originale. Almeno in relazione alla testata. Invece, dopo anni di sermoni sociopolitici/albi Image-oriented/metaboutanades si ricomincia con... quello che c'era prima. Ma privo delle vecchie atmosfere, con personaggi scevri dall'aplomb degli "originali", con alcune guest-star (inutili), un uso della tecnologia (inutile: ma cosa avete in contrario al Dylan cristallizzato agli anni ottanta, no, per sapere), un protagonista saputello (dio, quelle citazioni...), e un assistente che mi è già venuto a noia (in passato l'ironia di Groucho controbilanciava certe scene forti, cariche di suspense o di pathos... uno che continua a fare GNA per tutto non controbilancia niente). Ma, a costo di ripetermi, c'è l'horror. Copiato. Ma almeno si sono ricordati che una volta Dylan Dog era una testata con una sua preponderante componente orrorifica. E' il primo passo verso qualcosa? Ne dubito. Se invece di "clonare" ci si decide, sempre proseguendo sul genere "orrore", a fare storie finalmente originali, e finalmente "storie" potrebbe esserci un ulteriore passo avanti. Magari anche evitando di calcare la mano su personaggi-barzelletta che continuano a parlare e comportarsi come fossero in una serie tv americana (vedasi lo squallido dialogo di pagina 83). Questo sarebbe il successivo passo avanti.


completamente d’accordo, bastava cambiare un po’ sceneggiatura , metterli in una cascina , cambiare qualcosina e sarebbe stato un ottimo albo per me. invece sto copia e incolla ha rovinato tutto.


Ultima modifica di Goblin il ven gen 31, 2020 1:11 pm, modificato 1 volta in totale.

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