Cravenroad7

Oggi ho pensato che un tempo albetti di queste dimensioni ce li regalavano insieme agli speciali. Se avessero fatto la stessa cosa con Daryl, magari insieme al 401 (come bonus al posto della copertina fotonica) non dico che avrei pensato di comprarlo, ma sarebbe stata quantomeno un'operazione più limpida. Tra l'altro, sei numeri dura la miniserie, sei numeri dura il (ri)ciclo 666,,, i conti sarebbero presto fatti. Certo che se uno è convinto che 2+2 fa 5 la vedo dura.

Prossima iniziativa: "dylan dog presenta il conto"

Sarebbe stata l'idea giusta. Un lettore - indeciso magari se continuare o meno - sarebbe stato eventualmente solleticato dalla presenza degli albetti omaggio in allegato con i vari numeri del ciclo 666. I calcoli che fai sono giusti: sei albi, sei allegati. Un modo sensato di premiare la pazienza di tutti quei lettori che nonostante le amarezze e le delusioni sono riusciti ad arrivare sino a qua.
Molto meglio così che "premiarli" con un lotto di copertine lenticolari, fosforescenti, metallizzate, che cambiano colore a seconda dell'umore del lettore eccetera eccetera. Perché di quelle uno alla fine non sa che farsene. Carina l'iniziativa di piazzarne una ogni tanto (comunque già abbiamo avuto in tempi recenti quella dell'albo di Argento e quella di Che Regni Il Caos!), ma solo se è una cosa realmente sporadica, in concomitanza con la celebrazione di "un qualcosa". Le copertine le possono pure lasciare perdere, soprattutto ora che le hanno guastate con quel logo decentrato e rielaborato in maniera blanda e insulsa (ma che senso ha lasciare tutto quasi come prima per cambiare giusto le ombre e decentrarlo per far spazio a quell'assurdo 666? Ma per piacere...). Piuttosto organizzarsi in un altra maniera (come quella da te suggerita) sarebbe stato meglio. Ma di questi tempi ci si attacca anche alle briciole. Non è escluso che prossimamente per fare qualche soldino in più tireranno fuori i cereali Dylan Dog, il dentifricio Xabaras, gli assorbenti interni Morgana, i rasoi a sei lame Groucho, il kit per giovani prestigiatori Kim, il kit per giovani spiritisti Trelkowsky, il cibo per cani Botolo, il cibo per gatti Cagliostro, l'allegro chirurgo Hicks, il test di gravidanza Marina, le pillole di agnocasto Rania...




Applausi

In primis, grazie mille!
In secundis, se tu pensi che queste cose siano fantascienza, io possiedo e conservo gelosamente (dai ruggenti anni '90) delle cartoline d'auguri dylandoghiane AGGHIACCIANTI, "disegnate" da Montanari & Grassani (le virgolette sono d'obbligo perchè si sono impegnati veramente poco nel caso in esame, non perchè non siano bravi disegnatori) e con sopra due battute di Groucho da far venire la pelle di cappone. Per non parlare dei quaderni, diari, spille, eccetera che tempestavano quei tempi aurei. Sono cose da vedere assolutamente!
Per non parlare del fatto che è uscito recentemente il trivial pursuit edizione Bonelli, al quale gioco spesso, ma che in tutta sincerità è fatto veramente coi piedi!

A proposito della presenza in quest'albetto di , stavo ripensando alle altre volte in cui è comparso, e mi vengono in mente solo .
Quindi chiedo a chi ha avuto già modo di leggerlo quale opinione diacronica si sia fatta dell'utilizzo di questo personaggio nel corso degli anni, ivi compreso DZ.
P. S. Orgogliosissimo di essere riuscito a usare bene (?) la funzione spoiler

Sono un po' confuso, sarà la febbre alta: il fatto che il logo di Daryl Zed nel numero 0 sia diverso da quello usato nel numero 1 fa sempre parte della strategia dell'errore volontario o no?
P. S. Grazie sempre, Nima

Magari quelli veri (insomma, vampiri, zombi, licantropi etc.) è da un po' che latitano sulla regolare, sostituiti da... boh.
Per una serie nata come horror perdere l'horror (sostituito, come ripetuto sino allo sfinimento, da "spaccati critici" della società contemporanea, meta riflessioni che non portano da nessuna parte, scenette d'azione stile Steven Seagal) è grave.
I "mostri" ora sono ben altri (e mi riallaccio alla tua giusta allusione) e molto più minacciosi per l'indagatore e la testata.


EDIT

Comprato stamattina. Nonostante le mie già palesate ritrosie nei confronti degli "albi sottiletta" avevo anticipato che comunque questo numero lo avrei preso per rivedere Mari a colori, e così è stato.
Introduciamo questa piccola analisi con i "lati positivi":
innanzitutto i disegni di Mari, come al solito molto bravo e da sempre uno dei miei preferiti in casa Bonelli. I colori di Sergio Algozzino, poi, dal gusto retrò, conferiscono un surplus alla sua espressività anziché manometterla. Mari in bianco e nero è uno spettacolo per gli occhi, ma anche così, con "questi colori", riesce ad affascinare. Alcuni elementi nella storia sono "interessanti", si veda ad esempio

Carina anche la quarta di copertina, tremendamente retrò.

I "lati negativi" si possono ricondurre a:
una lettura che si riduce a cinque minuti. Cinque minuti di pulp horror privo di grande spessore. Il riciclo (ancora!) di certi personaggi. Due in particolare: uno ormai un'icona (JF: per capire di chi parlo aprire lo spoiler sopra), e l'altro ormai, passato da ruoli reali, all'essere un personaggio del mondo dei fumetti (TS). Non c'era da aspettarsi roba diversa da una miniserie che subodorava di pulp horror da un miglio. Se si cerca lo "spessore" (in tutti i sensi) è meglio rivolgersi altrove.

Lo so, i lati positivi sembrerebbero maggiori, ma in realtà quelli negativi pesano di più. Chi compra il volumetto è bene capisca che questa storia, in sole trentadue pagine, non porta da nessuna parte. Spunti carini, e sarebbe sbagliato dire il contrario, ma niente più. Bisognerebbe aspettare per capire dove si voglia andare a parare (quindi niente roba "corta ma autosufficiente" come Margherite, Gnut, La Piccola Biblioteca Di Babele e katsi vari) Una miniserie che, come specificato in precedenza, fosse stata gestita in tre puntate, sarebbe stato meglio.
A parte il rapporto quantità/prezzo fallisce anche il rapporto qualità/prezzo e francamente non basta mettere per rendere il piatto più gustoso...

Acquisto sconsigliato.

[l'attuale gestione di Dylan Dog, quella famosa per averci raccontato per anni che era indispensabile bruciare i ponti con il passato, alla prova dei fatti è quella che più sta stucchevolmente pescando a piene mani in qualsivoglia rimando ai primi anni di DD (Gnaghi, DZ, Sclavi, Johnny Freak, I primi albi, ecc.).