Cita:
problema tre: qui entra in gioco il professore che è in me. Ho visto che qualcuno di voi ha postato il link alla sceneggiatura del numero 400. Premetto che la lettura di una sceneggiatura è sempre qualcosa di "illuminante" (cit.), in quanto svela dei retroscena di cui i non addetti ai lavori non sempre sono a conoscenza. Quindi ammetto di averla letta con grande interesse (purtroppo non avevo a disposizione l'albo in questione, ma per fortuna c'erano a corredo alcune tavole nella versione in bianco e nero). Avete notato quanti refusi e veri e propri errori ci sono in quella sceneggiatura? Ovviamente ho controllato e nella versione stampata sono stati aggiustati, ma nella versione che il curatore ha mandato a Stano questi errori ci sono ancora tutti, e non sarebbe nemmeno tanto un problema se resta tra Oni2 e Stano, ma il problema è che qualcuno deve aver chiamato Oni2 per chiedergli se poteva avere la sceneggiatura per postarla online, oppure lo stesso Oni2 ha contattato quel sito per farsela pubblicare, questo non lo so: in ogni caso una sceneggiatura di un numero storicissimo, con vari errori grossolani, è stata pubblicata online. Ora: se qualcuno mi chiede di pubblicare online una cosa che ho scritto io, quantomeno mi pongo il problema di aggiustarla un po' prima di spedirla, no? Che è quello che faccio quando compilo qualsiasi documento per la scuola, a differenza di molti miei colleghi. Ovviamente questo mio post sarà pieno zeppo di errori e refusi, anche se lo sto riguardando mille volte, però nessuno mi sta pagando per scriverlo, e soprattutto non rappresento nessun altro se non me stesso. Io credo, dunque, che parte del problema stia anche in questa superficialità, di cui voi avete parlato spesso, ma che credo in questo caso sia particolarmente efferata. In sintesi stiamo parlando di una persona che praticamente non rivede o quasi quello che scrive, o che quantomeno non sempre si pone il problema.
Non so se vi ricordate le statistiche che facevano un tempo i lettori sulle fidanzate di dylan, sui morti ammazzati, sulle copertine... Quando i lettori erano protagonisti dell'horror club. In un impeto di revival ho fatto una microstatistica sulla sceneggiatura del #400 che, leggo sul sito, "Roberto Recchioni ci ha consegnato, in esclusiva per N3rdcore, in tutto il suo splendore", e giù di lodi sperticate, lodi manco a dirlo piene di refusi. A proposito di refusi, in questa (o)sceneggiatura ce ne sono almeno ben 37 (che io abbia notato, in diretta adesso ho appena avvistato il 38esimo)! Alcuni sono esilaranti, come il "galenone", la città di "Lobdra", Mater "Dolrsa", Dylan "porco di fango" e proprio sul finale, per fare divertire anche Roi, Dylan con un "cavviavite" in mano. Le più pericolose però secondo me sono Freddy "Kruger" e soprattutto il MetaStano chiamato entrambe le volte crandall REDD, e non REED, come in "Morgana" ! Dimenticavo che c'è anche una bellissima "splah" Page. Per gli amanti dei poliptoti, la parola "determinato" compare 6 volte, la parola "cupo" ben 9: quindi, se non si fosse capito, Dylan in questo numero è stato pensato come determinato e cupo. Ottimo. Indovinate quali sono le UNICHE parti immuni dai refusi? Le duemila citazioni colte, che, noblesse oblige, sono frutto di un copy paste furioso.
Per la serie, invece, "non si finisce mai di imparare", scopro oggi che è esistito veramente un disegnatore dal nome Reed Crandall, morto nel 1982. Non lo sapevo.