Pearl ha scritto:
Ilnomeutenteinserito ha scritto:
L'errore madornale a mio avviso è stato commesso alla Bonelli, dove evidentemente gli eredi del buon Sergio non sono stati all'altezza dell'arduo compito di cercare e trovare l'erede di Sclavi: Recchioni sta fallendo totalmente (almeno a mio modesto avviso) come curatore e autore "principale", ma questo ruolo gliel'hanno dato alla Bonelli, quindi i veri responsabili di questo scempio sono loro.
Ho apprezzato particolarmente questo punto del tuo discorso. Mi permetto di dare corpo a questa teoria utilizzando l'esempio di un altro fumetto, di quando le presentazioni le faceva ancora Sergio Bonelli
ipse: mi riferisco a Lilith e a Gea, entrambi di Luca Enoch. Purtroppo non so come si postano (se si possono postare) delle immagini, quindi dovrò basarmi solo sulle parole, chiedo venia: prendiamo Lilith numero 1 (quindi il PRIMO volume della serie, quello che fa conoscere il personaggio, quello che fa conoscere un autore che magari qualche lettore non conosce, il biglietto da visita della nuova serie, eccetera eccetera). Io non ho MAI visto in Bonelli una roba come quella che succede nella prima vignetta di pagina 49 e nella prima di pagina 51, perfettamente sovrapponibili, così come (la vostra memoria magari in questo mi aiuterà) non ho MAI visto in Bonelli usare per una COPERTINA una vignetta del numero stesso (pagina 64 e copertina sempre del numero 1!), cosa cui Enoch ci aveva già abituati (con il suo Gea, numero 8, la cui copertina è esattamente l'albero di pagina 23). Vi posso garantire che questa cosa, già in Gea (che io pure adoro), e poi endemicamente in Lilith (che mi piace molto di meno, e infatti ho interrotto a metà), si ripete in maniera esponenziale (col picco, secondo me, in Lilith 4). Ora, volevo citarvi le presentazioni di detti fumetti da parte di una delle persone che io stimo in assoluto di più nel mondo del fumetto, cioè appunto Sergio Bonelli, e mi riallaccio così al discorso di Pearl:
numero 1 di Gea: "sono orgoglioso di presentarvi il risultato della fantasia e del talento grafico di un cartoonist [ovviamente enoch N. d. Keanu] che fa indiscutibilmente onore al mondo delle nuvole parlanti".
numero 1 di Lilith: "Autore con la A maiuscola Luca Enoch lo è sicuramente, non soltanto per la maestria con cui sa servirsi sia della parola che dell'immagine [...] ma per l'originalità e l'imprevedibilità con cui riesce, albo dopo albo, a descrivere trame e personaggi che lasciano un indiscutibile segno".
Ora, io su questo mi sono fatto un'idea chiara, quello che mi premerebbe sapere è il vostro parere, che ritengo validissimo: secondo me, finchè nelle alte sfere (e più alto di Sergio Bonelli non c'era nessuno) non la si smette di dare del genio, dell'autore con la A maiuscola, a persone che NON se lo meritano, e non perchè non siano bravi, figuriamoci, ma perchè di questa fiducia poi si APPROFITTANO a discapito della qualità, e soprattutto a discapito nostro (ripeto, Lilith ha una quantità di disegni RIUTILIZZATI che fa SPAVENTO, io ne ho citati solo un paio, anzi, un pajo (cit.) per non annoiarvi ulteriormente), quindi finchè accade questo, io non posso aspettarmi niente di diverso da quello che sta succedendo adesso. Secondo me l'esempio di Enoch si può adattare bene anche (si parva licet componere magnis) alla situazione odierna di Dylan.
N. B. Capisco che Enoch si occupava di matite, chine, lettering, sceneggiatura, copertine, rubriche, e chi più ne ha più ne metta, e infatti usciva ogni sei mesi, e che quindi il ricorso a tecniche "alternative" era quasi d'obbligo, ma a questo punto il grande Sergio, alla faccia del marketing, doveva dirlo "Un autore con la A maiuscola, ma anche con il Ctrl C/Ctrl V maiuscolo", per una questione di onestà, non per altro.