Cravenroad7

Una parola: orrenda.

A parte il finale che è veramente ... vabbè lasciamo stare... posso dire che Chiaverotti ha scritto anche di peggio . Tutto sommato si lascia leggere, ma rimane una trama insufficiente.

5,5

Non è così male.
La spiegazione finale e il colpo di scena dell'ultima pagina lasciano un po' a desiderare, ma nel complesso è una storia simpatica che si lascia leggere. (Ci sono dei punti veramente comici )
Per me è un 6,5

Ricordo bene che all'epoca questa storia mi parve un remake non dichiarato de Il buio.



Solo che rispetto al Buio, qui tutto è più trucido e ricondotto a un livello trash (difficile capire se volontario o meno ).
Un po' per le scelte di sceneggiatura, un po' per i disegni di M&G, decisamente meno raffinati di quelli di Dall'Agnol.

La cosa può non piacere, ma bisogna ammettere che proprio le trashate permettono a quest'albo di distinguersi meglio dal predecessore. Altrimenti sarebbe uscita fuori una banale copia-carbone del Buio.
(L'ho detto più volte: Chiaverotti fa simpatia, ma è uno sceneggiatore ultra-ripetitivo!).

Il finale non ha senso, ma all'epoca era quasi un obbligo, come accadeva anche al cinema, concludere ogni storia horror con un sottofinale che puntualmente si rivelava inutile o quantomeno forzato.
C'è da dire che i sottofinali di Frankenstein e Delirium sono stati molto più assurdi.

Voto complessivo: 6 e mezzo

Albo piacevole, sono presenti molti dialoghi tra cui molte grouchate . I disegni di Montanari & Grassani sono ottimi ma la cosa che m'ha colpito maggiormente è la copertina di Villa, a mio parere stupenda. Tutto perfetto tranne... il finale , l'unico lato positivo (secondo il mio punto di vista) della fase conclusiva è l'ultima pagina. Classica conclusione in stile Chiaverotti.
Voto: 7

questo albo è la prova che anche nei primi 50 numeri ogni tanto usciva qualche albo davvero bruttino!!!

Su quali basi questa affermazione?



Mi sembra che i voti dicano esattamente il contrario, a meno che, il gusto di quelle 4 persone su 46 non prevalga su tutti gli altri utenti del forum.

Personalmente, non è tra le mie storie preferite.
Ma sicuramente oggi pagherei oro per leggere una storia inedita come questa su Dylan Dog.
Almeno "ogni tanto", negli anni novanta, non era "ogni mese".

Il buon Claudio ( ) mi perdoni per le mie bestemmie giovanili. Questo è un albo fantastico, e dopo l'odierna rilettura è ufficialmente tra i miei preferiti. Ho visto la luce. Fate conto che ci sia un insufficiente in meno e un ottimo in più.

incubo di una notte di mezza estate
chiaverottata esile esile salvata solo dall'effetto nostalgia per i bei tempi andati
è un albo divertente e i personaggi sono usati bene, questo almeno...
quando ho saputo che chiaverotti avrebbe scritto il ritorno di kandrax (ancora faccio fatica a crederci) mi è venuta subito in mente questa storia atavica, in cui si parte effettivamente con i monoliti ma subito si va per la tangente e si finisce a parlare di streghe, in calando
scena memorabile: il manichino stermina una famiglia in gita con il camper
copertina stupenda

voto 6

Storia molto difficile da valutare
Mi aspetto pareri molto difformi sul forum, può valere un 8 come un 4...
Vado nel mezzo e dó un 6 politico di circostanza, con una recensione molto lunga e articolata: MEH?!
ps Il rimorchiatore di Camper è Carlo Verdone

Capisco che non sia di qualità altissima, ma mi ha fatto molto ridere.
Con la battuta della coccoina ho perso un polmone, penso.

7

Storiella esile esile, rovinata da un finale assurdo. Epperò, alla fine simpatica, grazie ai dialoghi spumeggianti. Una sufficienza stiracchiata per me la strappa.

6,5
Inizio interessante, un buon svolgimento ma con un finale un po' semplice e banale (un già visto/letto negli albi precedenti).