L'impressione, dopo un paio di riletture, è che fosse stata pensata per essere più lunga -uno Speciale, magari. Me lo fanno supporre due elementi già ampiamente notati e dibattuti, ossia l'altrimenti incomprensibile scena della perdita e del ritrovamento degli occhiali della guidatrice del furgoncino, e la presenza di un numero elevato di personaggi, che per forza di cose non hanno lo spazio/tempo di essere tutti tratteggiati singolarmente. Quest'ultima cosa, tuttavia, non la reputo negativa: anzi, da subito ci viene detto che i poteri dei ragazzi si amplificano quando sono tutti insieme, e dunque mi pare che non conti poi tanto sapere "chi è in grado di fare cosa", visto che in fondo l'albo affronta l'argomento ESP da un'altra angolazione.
E dunque, se si escludono i terribili refusi della prima tavola, e la faccenda degli occhiali, mi è parso un bell'albo, sicuramente più vicino del precedente ai miei gusti, in termini di scrittura. Il tono malinconico della vicenda e il tratto morbido (ma, ahimè, meno preciso ed elegante di un tempo, per quello che posso giudicare) di Freghieri si accordano con una storia tematicamente molto densa: gli sconvolgimenti emotivi dell'adolescenza, l'onore/onere di incarnare una figura autorevole come quella dell'insegnante (qualcuno che ha il potere -quasi soprannaturale...- di plasmare le giovani menti), e soprattutto l'insegnamento dell'empatia, che si rivela un'arma a doppio taglio, in grado di far emergere grandi poteri e altrettanto grandi pericoli (il che, per chi si lamentava dell'eccessiva rozzezza con cui è tratteggiata di norma "la folla" nelle ultime storie di DD, dovrebbe essere un notevole pregio). Che sia stata infilata a forza o meno nella sceneggiatura, la Meteora non è di certo un corpo estraneo -ha senso che i primi a sentire la sua influenza siano le persone più sensibili, e chi è più sensibile di un(') adolescente ESPer? (Be', e anche Dylan Dog, certo.)
Per finire, segnalo qualcosa che non è un errore, ma più che altro un punto oscuro sul quale non era certo obbligatorio accendere la luce, e che dunque in realtà non mi crea grandi problemi (vediamo Breanna contattata telepaticamente da Gayle Weep, che le dice di andare nel bosco, ma evidentemente prima di andarci la ragazza deve essere passata dall'insegnante, che le ha tolto i poteri -solo che in quel momento la donna è ancora con gli altri... immagino succeda tra p. 35 e p. 36, quando Gayle si allontana per un po' e torna da Dylan e Horace dicendo che Breanna è scomparsa); e un'altra bella trovata di scrittura "visiva", oltre a quella già citata della mela, ossia la scena alle pp. 83-84, con i ragazzi che si appendono a Dylan Dog il quale funge da "ponte" (anche fisicamente) tra il mondo sottoterra e quello sopra, tra il buio e la luce -con in più un bel rovesciamento di prospettiva, tra l'altro, visto che il "male" si trova sopra...
_________________ Non giudicare gli uomini sulla base delle loro opinioni, ma da ciò che le opinioni possono fare di loro. (Georg Christoph Lichtenberg)
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